martedì 12 giugno 2012

LETTERA APERTA A GEORGE VALENTIN (ATTO D'AMORE:THE ARTIST)

Caro George,
ti scrivo questa lettera e non so nemmeno perchè.Per quale motivo,ma solo spinto da un'urgenza ,una necessità,hai presente quando succede qualcosa nella tua vita,cosa?Non so:qualcosa.Una di quelle che ti fanno ridere il sangue nelle vene,insomma una cosa così.Qualcuno potrebbe chiamarlo amore,o perlomeno la certezza che c'è del buono o anche una sorta di salvagente ,si te l'ho detto:qualcosa.Da attaccarsi con le mani e non lasciarla,perchè per quanto ruffiana,furba,è quella gioia,quella speranza,quel calore,quella specie di affetto,di voglia di amare giusto per dare una parte buona di sè,magari tenuta nascosta perchè non è che te la richiedano tutti i giorni è?,bè vederti sullo schermo mi ha dato queste buone sensazioni.Come posso spiegartele?Non lo so,potrei parlarti del secondo piano quinquennale,o magari deridere te.Facile no?
Invece ti scrivo.Ora ha finito anche di piovere,e sta tornando il sole.Qualcuno ti dirà che le cose van sempre male,che non ti puoi salvare,che la vita fa schifo e sai una cosa?Ha ragione,è proprio così,ma io sono un occhialuto sempliciotto,io nonostante i miei proclami stalinisti sono un'anima fragile e attaccata alla vita,alla bellezza del sentimento e della ricerca di una certa purezza.Si,mi hai proprio capito:sono uno sfigato e di quelli da competizione olimpionica eh!Ma va bene così:io questi tempi piccoli e mediocri di confusione politica,economica,sessuale,sociale,mica li capisco.Sono troppo indietro.Pensa se non si mettono a riscrivere la storia del cinema,tutto è bello e tutto fa schifo,così al secondo delle mode o delle cose che uno pensa di aver capito.Si nobilitano mediocri artigiani che con te non avrebbero nemmeno portato il caffè,si rubacchia e si sputtana i grandi parlando di citazioni.Parlano,scrivono,li sento intorno a me.Mi sono abituato,evidentemente son talmente convinti che sia io il pirla che nemmeno voglio disturbarli.Vivo nel mio mondo di inutili e splendide cose vecchie,un po' come te.Come fanno a capirti,ad aprezzarti ora?Le donne e le ragazzine impazziscono per tamarri grossolani,maledetti da passarella,non c'è più attenzione per la grazia,lo stile,la raffinatezza.Non possono comprendere un grande uomo come te.Quello che ogni occhialuto,ogni ragazzo vorrebbe essere almeno una volta nella vita:ho guardato come tieni la sigaretta tra le dita,il tuo mezzo sorriso disincantato nella bellissima sequenza che ti vede protagonista in una delle scene più commoventi e toccanti di questo superbo dono,di questo piccolo e maestoso miracolo:cioè quando tu al cinema stai vedendo la fine della tua carriera,nella sala mezza vuota.Con tu sullo schermo che vieni risucchiato nelle sabbie mobili.Che classe!Come un vero uomo accetta la fine,anche se è dura.Qui parlano tanto di sognare,ma sono fondi di magazzino.Tanto rumore,sangue,violenza,tante risate,tante cose che non servono a nulla.Ai tuoi tempi si che si sognava alla grande:un'evasione esotica,un'esplosione di ingenuità,grandezza,miseria e pulcretudine che ti toglie la luce negli occhi.Tu sei tutto questo:il cinema nudo e crudo,quello che ti afferra l'anima ,un'anima trasandata e malconcia come la mia per darle un vestito nuovo di tenerissime emozioni,e un biglietto per un mondo falso,costruito,calcolato certo e allora?Ma cosa cazzo me ne frega,come se poi quelli che ti criticano abbiano visioni migliori da proporre e non la solita soluzione del cattivismo da happy hour.Guarda non esiste cosa peggiore al mondo dei cinici.Un vizio borghese,un tentativo pacchiano di autotutelarsi.Un momento anche necessario se vuoi,ma è un momento ..Una difesa.Ne so qualcosa anche io eh!Spesso mi nascondo dietro di esso,come un pirla quale sono.Poi arrivi tu con il tuo cagnolino e insomma:si ,sono un sempliciotto che si emoziona con poco.Gravissima colpa?E ma almeno io questa cosa che voi chiamate anima,questo muscolo che a me ha portato solo qualche delusione e poi ho scordato di avere che chiamate cuore,non ho paura di lasciarli liberi ,quando mi trovo di fronte a un film simile e a un personaggio come te.Quante cose vorrei dirti,scriverti,ma non so..Non sono abituato,che poi mi tutelo dietro alla battuta,alla cazzata,a certe figure da macchietta.Boh,la gioia del cinema.Ecco,tu in questa splendida pellicola mi hai donato questo:la gioia di perdermi in un film.Ci sono almeno un paio di persone che giustamente mi diranno;pirla,ma non vedi che è una buffonata,un'operazione falsissima per gonzi.Si,ma capita tutti nella vita di essere irrazionali una volta ogni tanto e a me capita con il cinema.Mi è capitato di fronte a Bess de Le onde del destino,a Rosetta dei Dardenne,e mi capita con il vecchio Walt di Gran Torino,o con la mia amatissima DDR in Goodbye Lenin.Ora ci sei anche tu:ho lacrimato non poco seguendo le tue vicissitudini,la tua fine misera e ingiusta,l'abbandono,la fine del rapporto con il tuo fidatissimo autista.L'esplosione di fragile felicità della fama,in un tempo in cui essere divi era qualcosa di diverso che fare la sgualdrinella o essere una testa di cazzo,ma era qualcosa che aveva a che fare con il fascino,la raffinatezza,la classe.Ti ho seguito con l'affetto e l'amore che si dedica a un grandissimo amico.E son state lacrime di gioia quelle che ho sprecato per te  e per la bellissima,straordinaria,miss Poppy Miller.Con quel finale,quel musical che tutti dovrebbero avere almeno una volta nella vita.Non credo nemmeno di averti scritto quello che volevo scrivere,non credo che nemmeno ce la farò.Tieni presente che è da anni che devo scrivere su le onde del destino e niente...Bè,si sono stato davvero smielato ed esagerato.Non importa,era un semplice,tenero ringraziamento.
Grazie perchè The Artist è qualcosa di più di un semplice film.Per me.


Ciao,
davide

15 commenti:

Babol ha detto...

Alla faccia, ma questa è una dichiarazione d'amore!
Io invece dico solo una cosa a Mister (o monsieur) Valentin: biscottone sorrisone!
E vado a piangere su un vecchio film con Errol Flynn o Douglas Fairbanks.

babordo76 ha detto...

ma certo,infatti nella mia dichiarazione è chiaro che George,il grande george,è fairbanks e flynn al 100 %,a quel tipo di divo che ce piace tanto!^_^
In ogni caso a me sto film mi ha rapito e conquistato,ma i'm easy,easy like sunday morning eh!

babordo76 ha detto...

per non parlare poi della raggiante e splendente pulcretudine di Beatrice!La sua Miller è di una bellezza sconvolgente!
Oh,sopportatemi che son in pieno delirio!

hetschaap ha detto...

E ma almeno io questa cosa che voi chiamate anima,questo muscolo che a me ha portato solo qualche delusione e poi ho scordato di avere che chiamate cuore,non ho paura di lasciarli liberi ,quando mi trovo di fronte a un film simile e a un personaggio come te.
Guarda, questa frase è bellissima! E poi chi se ne frega? Non importa quanto un film possa essere costruito, retorico, persino falso, se riesce a smuovere qualcosa dentro, a conquistare e commuovere, quello è un BEL FILM. E non è forse questo che chiediamo al cinema? Di razionalità, del resto, ne abbiamo già abbastanza nella vita quotidiana!

babordo76 ha detto...

sopratutto quando il tutto è un prodotto raffinato,di gusto,non scade nello stuporismo un tanto al chilo.
Poi diciamolo:fotografia splendida,montaggio perfetto,musiche da pelle d'oca,scenografie che riprendono la grande e vecchia hollywood,recitazione che merita solo superlativi e applausi,(mo quelli che tanto criticano questo film dovrebbero pensare ai loro attori monocordi e tamarri e poi ne riparliamo con calma,quando si discute di recitazione),operazione popolare,ruffiana,ma anche di altissima valenza artistica e non ci sono cazzi:la scena onirica di George che sente i rumori,la sua ombra che se ne va,certi squarci di Realismo crudo e momenti di poesia cinematografica.Si celebra quel tipo di cinema ingenuo e furbetto,ma lo trovo meno pachidermico,meno piatto,meno pesante della retorica spielberghiana ad esempio.E poi ammettiamolo,come nella vita ci capita che talora possa piacerci una persona che francamente potremmo anche disprezzare ,succede anche con i film.The Artist molto probabilmente è pieno di difetti,è una patetica operazione commerciale,ma poi se mi tiri fuori la bellezza di war horse o di opere simili e sti cazzi!No?A me sto film mi ha dato un'ora e mezza di piccola,fragile,limpida,cristallina,felictà.Mi basta
e ripeto:cazzo gli attori sono bravissimi,tecnicamente è superbo e allora quale è il problema?

Simone Corà ha detto...

Che letterona! :)
Però a me The Artist non è piaciuto, madò, un palla ruffiana e furbetta interminabile, l'ho finito solo a forza di caffè :-p

babordo76 ha detto...

ma non hai nemmeno torto te.Perchè potrebbe anche essere vista in quel modo lì.
A me invece ha profondamente conquistato,poi il tempo mi saprà dire se è una cosa alla Lars o Dardenne cioè eterna,o una possente e tenera cotta del momento.
Per ora io lo reputo qualcosa di speciale che va oltre il cinema.E lo dico essendo poi uno che disprezza le ruffianate e lo stuporismo ammmeregggano alla spielberg,che però in questo caso si è perso in un mondo-e qui sta la genialata-volutamente ruffiano e retrò,una splendida operazione cinefila,a basso costo,un film quindi meritevole per me di ogni attenzione,e relative critiche.Tecnicamente però lo trovo ottimo,e gli attori eccezionali.George e Poppy sono la coppia più bella del mondo!^_^

Bruno ha detto...

L'ho perso, senza nessuna giustificazione plausibile.

A questo punto aspetto i cine forum estivi, con somma amarezza...

babordo76 ha detto...

oh magari poi ti fa pena,per me invece è un buonissimo film!Immenso!

Rear Window ha detto...

Trovo che sia un film piacevole e divertente. L'operazione nel complesso però mi suona un pò furba e superficiale. Se si vuole riflettere sulle origini del Cinema e sui meccanismi stessi dell’immaginario collettivo, allora si veda Hugo Cabret che è una dichiarazione d'amore verso la Settima Arte più profonda e sincera.

babordo76 ha detto...

bè,ma la furbizia,il calcolo,anche una certa superficialità,fanno parte della storia del cinema.Di un periodo in cui a suon di filmetti leggeri ed esotici si cercava di scacciare gli spettri della grande depressione.The Artist parla di questo e lo fa anche molto bene.Sopratutto in America il cinema essendo business è una grande operazione di marketing,gestita con quelle intezioni e quel metodo.Per questo non reputo che ,in questo caso ,sia un peccato una certa furbizia.
Che peraltro è gestita in modo così leggero e appassionato da essere per me un lato positivo.
Il film è sicuramente meno pretenzioso e paraculo di una pellicola saccente e fastidiosa come Il Favoloso Mondo di Amalie,tanto ingiustamente pompata,e sopratutto:ma come si fa a criticare e stroncare una pellicola per furbizia e poi fare delle ole esagerate per ogni spielbergata quando quella è l'apoteosi di una furbizia bassa unita a uno stuporismo propagandistico e da conquista autoritaria,imponendo un'immaginario di scontatezze assolute

Almeno questo film ha una sua grande grazia,è girato benissimo,ha un reparto tecnico perfetto,attori in stato di grazia assoluta,ma davvero assoluta-ripeto prendete i tamarri odierni e voglio veder cosa ne esce-per una splendida operazione nostalgia a basso costo,che ci rammenta-ma questo l'ha fatto anche von trier in dance in the dark,seppure con uno spessore maggiore,ma Lars è un dio-una cosa semplice:il cinema è un mezzo basilare di operazioni furbe,di dozzinali sogni popolari,di lacrime facili.Poi è la strana magia,la scintilla che vive nei singoli cuori,il vissuto e i bisogni dello spettatore , a trasformare quella baracconata in arte o perlomeno in qualcosa di simile

hetschaap ha detto...

Anche io trovo Il favoloso mondo di Amelie una pellicola assolutamente sopravvalutata! Riguardo a The Artist hai detto molto meglio di me le cose essenziali. Voglio solo ribadire che questo film è proprio l'apoteosi di un certo tipo di cinema, quello semplice, sentimentale, anche ricattatorio, se vogliamo, che può legittimamente non piacere ma che, in qualche modo, l'essenza di ciò che il cinema ha rappresentato per anni ai suoi albori. E poi, come fai osservare, è una pellicola impeccabile dal punto di vista tecnico e recitativo.

babordo76 ha detto...

si è proprio un atto d'amore per il cinema allo stato puro,ma non quello artistico eh!Bensi il cinema popolare,per le masse.Mica è la storia di Lang,Marnau,o di altri grandi maestri,ma dei divi del periodo.Tipo appunto Valentino.Non è un film che usa il sentimentalismo o lo stuporismo in modo subdolo e ricattatorio o bambaccionesco come fa uno che conosco io,eh!Oh,è un filmone della madonna!

MonsieurVerdoux ha detto...

Un filmone, senza se e senza ma. Anche io mi sono emozionato, nonostante in alcune scene il film diventi troppo sdolcinato, però per chi come noi ama il cinema in tutte le sue forme, The Artist non può non essere un gioiello! Aggiungo poi che il film ha anche un suo aspetto "didattico", nel senso che andrebbe fatto vedere a scuola per insegnare ai bambini ad apprezzare e conoscere anche la grande stagione del cinema muto, di cui ci si dimentica troppo spesso.

babordo76 ha detto...

Si,per insegnare a loro la pura essenza per l'amore nei confronti del cinema.Un film che alla fine è questo.Attraverso anche furbizie,ma per me è stato amore.Grande purissimo,profondissimo amore.Valentin un eroe e la bellissima Berenice ,una botta di risveglio di eterosessualità non animalesca,ma platonica.Io mi sono commosso e commosso e commosso e commosso.Capisco anche che possa fare schifo,ma che me ne fotte.L'amore segue sentieri misteriosi.