domenica 24 novembre 2013

OASIS di LEE CHANG DONG

Il cinema è forse una delle arti più complete in assoluto: musica,letteratura,immagine. Tutto. E fra tutte le varie possibilità di far qualcosa di artistico è quello che maggiormente si avvicina alla vita,rielaborandola. Una dolce e crudele bugia con un fondo di verità. Cosa serve per fare cinema? Grandi mezzi? Certo,ma non basta.. Fantasia? Oh,certamente,ma non basta.. Marketing e intrattenimento? Oh, certo,ma è riduttivo.
Per fare del grande cinema non devi fare altro che filmare la vita. Scioccamente tu la reputi come la cosa più noiosa che possa capitarti. Dici sempre che non capita nulla, ti lamenti della tua mediocrità..Ecco in questo momento stai facendo cinema, non lo sapevi? Perchè non filmare la noia e la quotidianità? Perchè pensare che non affrontare i tuoi tormenti,lamentarti contro il destino e gli altri, cercando rifugio in lontani e impossibili sogni,sia meglio che rendere i tuoi minuti,le ore , i giorni che ti rifiuti di viver o modificare, materia per un film?

Io se fossi un regista vorrei parlare di te. Non mi interessano i cavalieri, i grandi eroi, figurati i mutandari e calzamagliati male, ma andasse a fanculo superman. O a ballare al gay pride, si troverebbe anche bene.
No, io invece sono interessato a te che sei invisibile, che vivi ai margini. La gente non si accorge della tua esistenza perchè non ti fai sentire. Non ti lamenti, accetti passivamente questa vita. Rendere eroica la quotidiana resistenza alla mediocrità , l'epica cerimonia per accettare l'oblio che ci colpirà.

E mettere la mdp nelle zone meno godibili della città , narrare amori forti e destinati a esser distrutti dall'ottusità sociale. Si,questo è il cinema che amo e che voglio vedere
Noi non dobbiamo avere paura dei sentimenti, non dobbiamo aver paura della tenerezza, della comprensione,della condivisione. Il cinismo da mentecatti ha rotto i coglioni da tanto tempo.
Per questo di truzzi che si ritrovano al fianco donnette che sparano dalle tette ne farei a meno , parlo per me, mentre di questi due persone ,protagonisti di questo capolavoro coreano, ne voglio sempre di più sullo schermo.



Un uomo esce di prigione, è stato in galera perchè ha preso su di sè le colpe di un delitto commesso dal fratello maggiore. Il giovane ha deciso di prendersi la colpa , perchè disoccupato e incapace di trovare un posto sicuro nella società, mentre il fratello lavora e si sta inserendo benissimo nel sistema. Dopo aver vagato per la città, ritorna in famiglia. Non è per nulla ben voluto, da nessuno. Lui però pare non lamentarsi troppo. Nonostante i guai con la legge, è a modo suo un cuore purissimo,limpido, seppure par evidente che sia un disadattato, almeno per l'idea che noi abbiamo delle persone normali e che vanno frequentate.
Lui si è innamorato della figlia del netturbino , la vittima dell'incidente causato dal fratello , una ragazza disabile. Anche lei è abbandonata dalla famiglia , il fratello la sfrutta solo per ottenere una seconda casa migliore rispetto a quelle popolari.




Sono persone condannate al disprezzo e alla compassione ipocrita, sono persone che danno fastidio,che nessuno vorrebbe accanto a sè.  Noi che siamo sempre in prima fila a rompere i coglioni per i diritti civili in paesi che riteniamo incivili, nella nostra società ghettizziamo , allontaniamo, rendiamo difficilissima la vita a gente che è troppo sensibile,diversa, per mille ragioni. La società liberale è un mattatoio dove agli animali viene narrata la favola delle possibilità,delle opportunità, delle libertà.
 Oasis è un grande film di denuncia quindi, opera che mostra il viso durissimo di un paese che noi riteniamo all'avanguardia e democratico perchè, come noi, è una colonia americana. Che in sostanza stritola e condanna la gente che non reputa operativa, produttiva, efficace, nascondendo il tutto con quintali di ipocrisia.

E però è anche una bellissima ,profondissima,emozionante,storia d'amore. Quell'amore che i cantanti cantano, tanto forte,grande ,immenso che pare impossibile. Perchè Lee Chang Dong ti mostra due esseri umani. Non sono in gamba come te , che hai un lavoro,un amante, tanta roba e poca sostanza. Non sono così, eppure cosa c'è di sbagliato in loro? L'amore è un bene prezioso . Lo capisci quando ti innamori, o pensi di esserti innamorato, dopo anni. O per altri sentieri. Il fatto di volersi occupare di qualcuno,di sentirlo parte di te, tutte queste cose
Qui senza retorica, anzi con realismo si racconta questo.

 

Un film bellissimo, straziante,commovente, doloroso. Quel cinema necessario,non consolatorio, non addomesticato, realistico e duro,con aperture melodiose vero il surreale- la ragazza che pensa di essere una donna come le altre, e di viver il suo rapporto con l'uomo come le altre- una pellicola che ci insegna di nuovo la grande classe e superiorità orientale.

martedì 19 novembre 2013

SLEEPAWAY CAMP di ROBERT HILTZIK

La storia di questa pellicola è abbastanza particolare, una di quelle leggende cinefile che amiamo narrare quando ci ritroviamo tra bloggers e affini. Pare infatti che codesta opera non venne mai distribuito in nessun modo  e sotto nessun formato, tuttavia magia della magie, negli anni 2000 su internet impazza e diventa per molti appassionati una pellicola di culto,tanto da apparire superiore anche al capostipite del genere "campeggi e sangue": Venerdì 13.
Non so quanto vi sia di vero, sono cose che ho rubato da wiki eh! Quella è una saccente chiacchierona e quindi prendetele con le dovute e celeberrime molle!
Una cosa però è vera: esattamente come Don Mancini si è dedicato tutta la vita al suo Chucky, il buon Robert, di professione "legale", ha fatto lo stesso con Sleepaway Camp. D'altronde questo film l'ha scritto,diretto e prodotto. Si vede che ci teneva tanto. Questa dedizione appare anche nella pellicola,seppure non sia altro che un film di genere,non è buttata lì alla spera in dio,ma segue una sua logica , ha una sua ragion d'essere.


Sleepaway gip.jpg

Dicevo: ci troviamo dalle parti di Venerdi 13,ma vi è sicuramente una maggior attenzione nella trama per i personaggi,e sopratutto viene fuori un ritratto tutto sommato veritiero dell'adolescenza.
C'è sempre un prologo che presenta una tragedia dovuta alla stupidità umana, immancabile - dico la stupidità, eh! .
Un uomo si trova su una barca assieme ai suoi figli : una coppia di gemelli,un maschio e una femmina. L'armonia famigliare viene distrutta da tre giovani cretini che l'investono con il loro motoscafo. Anni dopo, ( otto per la precisione), il giovane Ricky parte per il campeggio con sua cugina , la timida Angela.
Come spesso avviene durante l'adolescenza , il gruppo è importante e  chi è solitario,timido, non può che finire vittima degli altri e delle altre.
Cosa che capita in particolare ad Angela,poichè non parla e non partecipa alle attività.


Lei ha solo la colpa di essere "diversa" , la sua timidezza è vista come debolezza, il mutismo come idiozia e quindi assistiamo per gran parte del film al calvario di questa povera fanciulla ad opera dei soliti bulli e delle cretine di turno.
Noi patteggiamo per lei, le vogliamo bene. Capiamo la sua difficoltà, comprendiamo il disagio e sentiamo il suo dolore. Per sua fortuna ella ha Ricky che reagisce e pare decisamente più in grado di appartenere al gruppo,ma intelligentemente ,cioè: criticandolo e scontrandosi.
Angela invece non ci riesce e subisce il tutto. Sopratutto le angherie di Meg e Judy.

E poi? Poi, quando hai perso anche le ultime speranze, ecco arrivare l'amore!  Si chiama Paul e non ti tratta male, vero Angela? Egli è delicato, timido, innamorato.  Forse per la prima volta ti senti rassicurata, ti fa sentire bene quelle sue attenzioni.
Il film si discosta dagli altri prodotti proprio per questa sua attenzione particolare verso i sentimenti dei ragazzi e delle ragazze,per una cruda vena realistica nel descrivere l'allegria e la ferocia di quel periodo particolare. C'è empatia e sopratutto un grande rispetto nel descrivere loro e la loro umanità stravolta dalle problematiche tipiche di quel particolare periodo.

Però Sleepaway è anche un horror e non lo scorda. Non lo dimentica e non vuole essere altro. Per cui nel campeggio avvengono dei brutali delitti,quasi sempre a farne le spese sono persone poco carine con Angela e Ricky. Non mancano gli omicidi schock: uno viene bollito,l'altro divorato dalle api, un'altra squartata , l'altra sbudellata e così via. Delitti atroci anche se non sempre mostrati e sopratutto,a differenza di un Venerdì 13, non c'è il body count uno dietro l'altro,ma nel mezzo si dà spazio alla psicologia dei personaggi .
Non mi pare poco



Il risultato è un godibile horror vecchio stampo, con alcune cadute di tono inevitabili- ci sono degli omicidi ,ma non chiamiamo la polizia perchè sarebbe una cattiva pubblicità, e in questa decisione vi è tutta la natura maligna del capitalismo che preferisce sacrificare vittime a fronte di problemi di pecunia- buona capacità di narrare l'adolescenza ,un grande personaggio come Angela,ma alla fine scopriremo che anticipa la moda transgender...spoiler


(si angela è angelo...non vi spiego solo per quale motivo)

lunedì 18 novembre 2013

MY SASSY GIRL di JAE YOUNG KWAK

A pensarci bene, ma quanto è complesso e difficile scrivere una storia d'amore? Sai in un film horror o d'azione , o di qualsiasi altro genere puoi sempre metterci delle scene di mazzate , ad esempio, e risolvi la situazione alla speraindio ,ma nelle storie d'amore non è possibile.
Perchè hai a che fare con la complessità dei sentimenti. Si, i sentimenti ..Cioè sai di cosa stia parlando? Non siamo animali che si rotolano nel fango e montano appena avvertono una femmina in calore, non lo siamo.. Siamo anche di peggio,volendo.
Eppure per me , cosa fondamentale e importante, è proprio la Persona, con tutto quello che pensa e sente.
L'amore...Ne parlano in tantissimi e tantissime ,si danno regole , le tradiscono e si giustificano. Perlopiù parlano di libertà ,che vogliono vivere senza catene e poi ti rompono i coglioni perchè non trovano la persona giusta.
Non sanno cosa sia sta minchia di persona giusta, o meglio: non esiste. Trattasi solo di scusa per non impegnarsi, e crogiolarsi nel ruolo della piccola incompresa e del piccolo e povero solitario. L'inglese poi aiuta, a posto di zitella o scapolo: single. Pare figo, non lo è.
E badate bene non parlo di amori corrisposti,o felicissimi,io dico solo che è importante amare.Decidete voi il soggetto: una donna, un uomo, un cane, un ideale, decidete voi.Ma una volta che che l'avete trovato: rispettatelo e vivete per questo soggetto.



L'amore è una sorpresa, una cosa che ci cambia le prospettiva,ma non da fuori. Mica è un'invasione aliena, è la riscoperta delle cose migliori ,del nostro lato migliore. Non dura molto, diventa un'ossessione, finisce in tragedia ? Per alcuni. Non capisco perchè ti ostini a vedere le cose negative e peggiori, guarda che sono 37 anni che inventi tante storie per non impegnarti con un'altra persona.
Poi l'hai capito che sono cazzate e allora,forse ..Bè auguro anche a te occhialuto radical chic scassapalle di trovare la tua anima, se non gemella,almeno disposta a condividere un pezzo di strada con te. Senza cose eclatanti, nella quotidianità, nella noia dei giorni uguali,ma condividendo,collaborando..Ecco pensa: l'amore è un kolchoz e te e la tua amata dovete portar avanti un piano quinquennali di crescita dei fiori dell'affetto,del rispetto,della gioia di stare insieme.
E via,cacciali via  i rancorosi di ogni risma, gli sfiduciati per inerzia, te vivi e sbaglia,ma vivi.

Poi,come ti capita di recente, qualcuna viene..e speri anche che rimanga. Come vuole lei,ma che rimanga



Capisci che questa tua voglia di sentimenti, purezza, di altissima considerazione dell'essere umano, non la trovi manco per il cazzo nei film occidentali. Un osceno mercato di imbarazzanti e stupidi romanticismi  di frasi fatte e cretine e poi via a scopare che ..ma chi è costei? L'abisso profondo di questi viziosi tristissimi, delle loro squallide trasgressioni, dell'ossessione per il sesso fatto tanto per...Mica ti ritrovi con questi e con i loro sciocchi e orribili film "sentimentali"

Così mentre ti chiedi dove sia finita la voglia di romanticismo alta e forte, ecco che una tua carissima amica, ( e questa volta carissima per tutta la vita e oltre,mi raccomando che ti è già bastata la sofferenza per un tuo errore di valutazione eh); ti fa conoscere questa stupenda commedia romantica coreana.
Lo sappiamo che ami i cinema asiatici, ti ritrovi molto in quel mondo e nel pessimismo d'assalto degli scandinavi. Non hai mai visto, però , una commedia sentimentale.

Sai che vi dico? Se fossero tutte così, non vorrei vedere altro.



Il protagonista è uno studente svogliato tanto dolce quanto goffo e imbranato che casualmente conosce una ragazza. Ella, ubriaca in modo assurdo,è pericolante sul limite del marciapiede della stazione . Lui la salva dal finire sotto il treno
Sarà la sua condanna , lei non lo molla un secondo,trattandolo anche abbastanza male La prima parte è buffa, spiritosissima, divertente. Eppure non deficiente e cretina,con la ricerca idiota delle gags scatologiche, l'amico cretino e volgare per far ridere i gggiovani. I dialoghi sono brillanti, gli attori bravissimi,e quindi pensi che stai vedendo un film comico.



Poi arriva la seconda parte, nella quale si spiega il comportamento della ragazza. Si affronta con leggera profondità e toccante tenerezza il tema del lutto, di un amore che non possiamo dimenticare, di come certe volte amiamo l'idea e il ricordo di una persona e non un'altra personalità e individuo.
Così la pellicola diventa un grande film Romantico,nel senso nobile della parola e del senso. Si affronta il tema fondamentale per me del Destino, si offre rispetto alla complessità dell'amore e del saper amare.
E ci si commuove, tanto.
Perchè ripeto: se in altri generi qualora noi non fossimo in grado di portare a termine decentemente la storia,potremmo metterci spari,mazzate,sangue, quando scrivi o dirigi una storia d'amore ci sei solo te e la tua sensibilità e intelligenza.
In questa splendida opera non mancano affatto!






lunedì 11 novembre 2013

THE WICKER MAN di ROBIN HARDY

Nella vita di ogni cinefilo vi sono quelle pellicole leggendarie,epiche,mitiche, che vengono narrate di notte in notte dalle generazioni precedenti, oppure dalle amiche e dagli amici più frichetton-hippy. Opere che hanno un potere sinistro, un alone di magia e alle quali bisogna portare rispetto e riverenza, (come ci insegna il Diavolo canterino nella celeberrima canzone delle Pietre Rotolanti), perchè sono dannazioni in celluloide, e potrebbero farvi smarrire la retta via....

Ah,che bello iniziare una recensione con un bel paragrafo di cazzate eh? Bè signori miei se l'inizio di questo articolo è sacrificabile allo spirito beota e cazzone dell'autore,d 'ora in poi saremo seri perchè questa opera esige di esser analizzata e rispettata come ogni piccolo classico o vero cult merita.





La pellicola  è stata colpita pesantemente ai tempi dalla censura , per via di una scena donde si vede Britt Ekland danzare ignuda  e non è mai stata distribuita in Italia. Molto probabilmente per il suo feroce spirito anti religioso e sopratutto anti cattolico, cosa che avrebbe creato parecchi problemi nella nostra nazione . D'altronde non abbiamo proiettato nelle sale un'opera fondamentale come " Il leone del deserto", perchè ci mostravano come colonizzatori feroci, non mi stupisco che un'opera come questa sia stata tacciata di eresia, visto che non lesina sarcasmo e cattiverie contro la religione cattolica e i cattolici osservanti.


The Wicker Man (film 1973).png

Non ho mai amato , ( più del dovuto, perlomeno), la purezza nei e dei generi. Non sono affatto una persona che al cinema chiede solo disimpegno, intrattenimento, e che giudica bene un film perchè onesto,senza pretese. Cosa legittima, sia chiara , ma non fa per me.
Anzi dal genere pretendo una chiave di lettura, un sotto testo, una metafora, su quello che viviamo, siamo, sulla società e la politica. Motivo per cui i tanto amati anni 80  a me non piacciono e non concepisco nemmeno la nostalgia per essi. Il cinema horror si presta molto bene a portare sullo schermo questo genere di opere: dove non ci sono solo demoni e mostri, ( altro elemento che non reputo essenziale); ma anche il lato putrido,maligno,orrido e crudele dell'essere umano, dei vicini di casa, dei concittadini, delle nostre città. Amo molto questo tipo di pellicole che hanno una certa radicalità e accusano la ferocia dietro l'apparente normalità. Girare horror dovrebbe esser sempre visto e vissuto come un atto politico e di ribellione, se non proprio di aperta rivoluzione. Ma queste sono le fantasticherie e i sogni di un dinosauro in via di estinzione, poco o nulla importa oggi di mettere un po ' di ideologia o idee. Partendo dai disillusi cinematografari e finendo con un pubblico di vacche amorfe narcotizzate.




Un tempo, dicevo, non era così. Quindi ecco che si portava sullo schermo una pellicola come questa. Un piccolo terremoto , un graffiante atto di ribellione contro lo status quo, la religione, l'ordine e la legge.
La storia è quella di Neal Howie , sergente di polizia e uomo rigoroso ,di comprovata rettitudine, cattolico fervente e praticante. Giudicato un po' strano dai suoi colleghi che deridono la sua castità , visto che è fidanzato,ma aspetta la prima notte di nozze per far sesso con la sua donna..
Un giorno gli giunge una lettera anonima nella quale si prega di far chiarezza sulla scomparsa di una ragazzina,  avvenuta in un'isoletta di proprietà di Lord Summerisle.  L'uomo di legge, ligio al dovere ,non può che partire immediatamente per indagare sulla scomparsa della puella e punire un colpevole.

Giunto sull'isola , Howie, scopre che è popolata da una strana comunità totalmente diversa da lui. Ridanciani, decisamente liberi dal punto di vista sessuale, disinibiti, promiscui,ma sopratutto lontanissimi dal cattolicesimo, senza quella parte di moralismo e sensi di colpa, paura e desiderio della punizione, senza resurrezione e pascoli celesti. Un durissimo colpo per l'uomo di legge. Durissimo davvero, che entra immediatamente in conflitto con quella comunità di peccatrici e peccatori.



Lo scontro portato dunque sullo schermo è quello tra una religione di stato e potere che controlla ,disciplina,organizza la vita delle persone. Di una rigidità poco naturale, vissuta con una gioia dolorosa e in parte ipocrita e l'antichità dei pagani. Il rito sacrificale che dovrebbe saziare il dio o gli dei e portare prosperità alla comunità, la libertà dei corpi legati alla natura, alla terra, un certo cinismo selvaggio, ancestrale, indifferenza verso la morte , perchè nella Natura - matrigna e insaziabile, ma benigna se ripagata bene-  così avviene.
La bravura però del regista Robin Hardy  e dello sceneggiatore Anthony Shaffer, autore anche dello script di Frenzy e non accreditato anche di Assassinio sull'Orient Express, è quella di non regalarci un insostenibile rompicoglioni bigotto, come ce ne sono tanti nella mia Brianza, una macchietta che non vedi l'ora di veder ardere e supplicare codardamente , magari ridacchiando. Se fosse così, per me , il film avrebbe fallito. Sarebbe risultato ridicolo, invece Howie è un uomo, prima di tutto, e poi una persona convinta delle sue idee, coerente, che si scontra in una comunità frichettona, bucolica e ancestrale nei metodi, legata a credenze ancora più sciocche e immotivate delle sue. Quindi anche se a noi i cattolici praticanti non ispirano simpatia o fiducia esagerata , soffriamo insieme al povero Neal destinato a esser sacrificato agli Antichi Dei, e il suo martirio è ben scritto e diretto: un uomo terrorizzato,solo, smarrito, ormai prossimo alla fine che tenta nella preghiera  e nel canto di ricongiungersi al suo dio. Ma non essendoci, non rimane altro che la fine di un uomo solo. Non che esistano quei cazzo di Antichi Dei e la mia antipatia nei confronti degli abitanti dell'isola è fortissima, esattamente come per tutte quelle filiali di cazzate che sono le cosi dette religioni pagane. Trovo oltremodo ridicolo e sciocco che per andar contro alla religione cristiana si sostengano cose che se van bene sono assolutamente ridicole, se van male erano legate a orribili sacrifici umani, e alla suggestione.
In fin dei conti però ogni religione si basa su queste cose, per questo credo che la razionalità sia la strada migliore. Nasciamo,cresciamo,crepiamo. Il paradiso o l'inferno lo viviamo qui e ora . Ed è qui ed ora che dobbiamo dar il meglio di noi.




Alla fine, la pellicola ci ricorda come la normalità , la fede, la stessa vita siano sopravvalutate e che possano capitare cose atte a sovvertire e cancellare le nostre solide ragioni.
Howie che tenta di salvarsi facendo ragionare quelle masse di testine di vitello , sul fatto che il sacrificio è solo omicidio e niente altro,perchè la loro terra non è adatta al raccolto, rinnega pure la sua di religione. Visto che essi credono in un tizio che moltiplica i pani e i pesci ,perchè gli ignobili sudditi di un folle assassino non dovrebbero credere nei metodi degli Antichi Dei?
Credo che con questa pellicola si critichi la irrazionalità delle religioni e credenze,cosa per me assai giusta e quindi questo sarebbe già un elemento di vivo interesse ,ma non è solo questo.
Wicker man è anche un ottimo film. Storia perfetta , personaggi memorabili, ottimi attori , da Edward Woodward, che dona al suo Howie una credibilità totale, qualcuno sostiene perchè anche esso molto cattolico ma penso che sia proprio bravura,e un immenso e maligno Lee, e per la regia di Hardy che di fatto non ha diretto niente altro se non una sorta di seguito tempo fa.
La pellicola poi è uno strano ibrido tra horror e musical,visto la fondamentale importanza che le canzoni e le musiche hanno nel film. Io amando i musical non posso che rallegrarmi di questo.

Per una volta tanto una pellicola ritenuta cult , non è una minchiata a uso e consumo dei revisionisti un tanto al chilo di cazzo di cane,ma un'opera preziosa e da donare in eredità alle future generazioni di spettatori indisciplinati.

Vi lascio con due ottime recensioni sulla pellicola ad opera di Erica e Lucia

http://bollalmanacco.blogspot.it/2013/10/bollalmanacco-on-demand-wicker-man-1973.html



http://ilgiornodeglizombi.wordpress.com/2013/01/08/1973-the-wicker-man/

e sopratutto, con la realizzazione di un mio sogno; la spoiler song


http://www.youtube.com/watch?v=OTv3pgxjXiw

grandi iron maiden!

lunedì 4 novembre 2013

FROZEN di ADAM GREEN

Ogni regista riesce a indovinare il film giusto,credo sia una cosa normale. Più scrivi , più prendi dimestichezza con il mezzo e più i tuoi film o libri avranno senso e spessore. Chiaramente dovresti volere questo. Perchè potresti vivacchiare di mediocrità per le mandrie mediocri che vanno al cinema per vedere robaccia insulsa, ( che tanto loro son lì per twittare e altre cose . Non per vedere il tuo film.
Quindi anche nei confronti dei registi che non amo per nulla , sono tutto sommato aperto e curioso,magari un film decente me lo fanno. Così ti imbatti in opere meravigliose come ad esempio A.I.  o un primo capitolo di Resident Evil, o un più che discreto blu profondo. E parlo di registi che non amo.
Nondimeno ,l'opera ben riuscita non mi fa cambiare idea sulla qualità del regista e dei suoi film. Rimane un episodio a sè stante.
Come nel caso di Adam Green. Autore di Hatchet che a me francamente non sono piaciuti molto. In particolare il secondo,per via della costruzione dozzinale dei personaggi e delle situazioni. O meglio ci possono stare sono due normali prodotti di intrattenimento,ma la campagna pressante fatta dai soliti bloghettari e critici allo sbaraglio mi ha infastidito non poco.  Si dà il patentino di genio con troppa disinvoltura. E per quei due filmettini, mi par esagerazione.


Frozen 2010.jpg


Poi , improvvisamente, Green ti scrive e dirige questa opera. Che potremmo definire horror,ma sarebbe limitante e limitativo. Certo non manca qualche elemento del genere,ma in sostanza ci troviamo di fronte a un grande film. E ci deve bastare.
Cosa mi piace della pellicola? I personaggi e i dialoghi,quindi la sceneggiatura. Voi direte :" ma quale storia? sono tre bloccati su una seggiovia!" Avete di nuovo perso una buona occasione per non sparare cazzate.
Il film si basa sull'apparente semplice e lineare,per parlare di tre persone normali in una situazione di massimo pericolo. Su quella solitudine pesante che ti colpisce quando ti senti assolutamente inadatto e abbandonato in un momento di panico . Lo smarrimento davanti al terrore e sopratutto:quando comprendi che la morte è possibilissima e molto probabilmente tocca a te.





Green ci mostra tre ragazzi ed è bravissimo nel scrivere questi personaggi. Mi sembra di rivedermi con i miei amici, con la memoria sono andato a pensare ai giorni lontani di quando hai più o meno 20 anni. Nel pieno della gioventù. Di drammi epocali perchè l'amore è una cosa potente e devastante, non hai capito la bellezza del compromesso e del vivere quotidiano, quando l'amicizia è sacra,e tutto deve ancora succedere.
I tre ragazzi sono genuini,ma non sciocchi. Non sono carne da macello,idioti che si meritano quello che gli capita. Come spesso capita nei moralistici ed imbarazzanti che vediamo in giro.



Ci sono gli scontri per "gelosia" e fastidio che scoppiano quando una ragazza si intromette nel rapporto tra due amici di lunga data. Tutti abbiamo sofferto e ci siamo arrabbiati vedendo i nostri amici lasciare la compagnia per dedicarsi alle morose,sono cose tipiche dell'età. Green descrive benissimo questa situazione,mostrando i fatti e lasciando che gli attori possano recitare al meglio le loro scene.

Perchè se funziona assai bene come macchina di tensione, ( tra lupi affamati, tentativi di salvarsi),il film diventa importante e bellissimo negli scontri e confessioni dei personaggi. Tanto che quando moriranno, ne senti il peso e sei felice anche che almeno una persona si salvi. Seppure con grossi traumi.
Il litigio tra la ragazza e il miglior amico del suo fidanzato, è da antologia. Entrambi cercano una ragione per scaricare la responsabilità sulla persona che gli sta a fianco perchè non accettano che il proprio uomo e il miglior amico sia morto. Sbranato dai lupi. E poi le lacrime e l'abbraccio ,sono verissimi. Non vedi una cosa costruita,capisci che il dolore e la situazione di grossa pressione possa causare questo.bisogno di attaccarsi,ma anche di pacificarsi. Nel ricordo del morto
Altro dialogo che mi ha commosso e toccato , è quando la ragazza parla della sua cucciola lasciata a casa e che probabilmente morirà sentendosi abbandonata dalla sua padrona.
Sono cose sentite e vere. Tu sei su quella seggiovia con loro e partecipi al loro dramma



Così più che l'attacco dei lupi a farti male,è la scena in cui lei si urina nei pantaloni,piangendo, scena di devastante potenza. Perchè la persona viene umiliata dal gesto,ma che potrebbe fare?
Insomma Green gira un ottimo film che usa un mezzo e un genere per affrontare paure e disillusioni davanti al pericolo e alla morte.