sabato 31 dicembre 2011

NUOVO ANNO

Bè,così arriva il 2012.Dicono sia la fine del mondo,e io quando sento queste cose mi viene da canticchiare:"se lo aspettavano più biondo,è arrivata la fine del mondo!"Una roba di Gigggi Sabani, vedete come la mia memoria sia pregna di cose utili.
Non credo arriverà nulla di questo,dovrò sopportare democretini,tamarri dei parioli,americanini de noantri,sionisti de sinistra e tutta sta merdaglia qui anche l'anno prossimo.Ognuno ha la sua croce,no?Io le darei tutte a Jesus Krist Superstar che è un bel tipo e poi ci è abituato.Dobbiamo essere più forti di tutta questa noia che l'esser diventati dei consumatori infantili e non cittadini,compagni,con i controcazzi , ci dona.Però abbiamo anche cose davvero buone,tipo?Bè gli amici,anzi gli AMICHI TUA, son quelle strane creature che ci sopportano e quindi abbiamone cura va.
Io aguro un ottimo anno al mio cane Achille.Lo so,lo so,sono bestie ,non umanizziamole,bla bla bla.
Si,d'altronde io fino a 29 anni avevo paura dei cani.Mi son quasi rotto una gamba per sfuggire dalle zanne di un maltese!^_^
Nondimeno grazie a Lenin c'è Achille,altro che Silvio.Mi piace stare in sua compagnia,mi godo le sue feste quando torno a casa e insomma è fondamentale e importantissimo nella mia vita,mi ha reso come cantanto i grandiosi Thunder "a better man".
L'anno è finito con una buona notizia:la morte di quel lestofante di Havel-attendo Gorbaciov-e una meno bella quella di Kim Jong 2-la vendetta.Peccato,c'è pure mancato Gheddafi.E ho pianto.Sul serio.
Vorrei che per voi carissim e carissime lettori e lettrici ci fosse sempre pronto un film o una buona canzone per sollevarvi il morale.
Diffidate di chi spaccia citazionismo alla cazzo di cane,dei remakkari der tufello,dei cattivisti da happy hour,di chi propina lo stuporismo ameregggano,delle muccinate di sto cazzo,di chi vi dice che taricone era un grande attore,dei revisionisti ad oltranza del cinema bis.
Vi auguro di potervi incantare davanti allo schermo perchè il cinema sarà lucido e tagliente come quello dei fratelli Dardenne,pirotecnico e raffinato come certe cose di Zhang Yimou,graffiante e intelligente come i film di Woody,purissimo furore artistico come il grande Lars,e poi tanti cowboy,sbirri ,commedie che parlino di noi non come cazzari da fiction ma come CITTADINI.
Non chiediamo troppo ai cinematografari e rammentiamo tutta la ciurma proletaria che non è nota a nessuno,ma che senza que cavi,quel lavoro manuale,quella pazienza nei confronti dei GENI!ARTISTI! Non ci sarebbe nessun cazzo di film,Perchè si:Polanski è un genio,ma che farebbe senza il suo capo elettricista.
Buon anno quindi a tutti voi che siate spettatori o cinematografari.Se la musica in questi tempi è finita e gli amici se ne vanno,non sarà un'inutile serata qualora qualcuno ci farà il dono di un nuovo Collateral o di un nuovo Dancer in the dark.

AUGURI E FILM MASCHI !

venerdì 30 dicembre 2011

HOLOCAUST 2000 di ALBERTO DE MARTINO

Vabbè,vabbè guarda che c'hai in casa,albè!

Che ddevo avvè? 'a carbonara de ieri sera,du bire,ah..ce sta pure Kirke Duglas,che è tanto bbono l'ho preso ieri sera al mercato che ne vuoi un po'?

E certo,regolare!Che mo che ce penzo..ao dovemo fare er filmme.Li mortacci tua!Di a coso..a kirke se je va..Artrimenti se lo pijia in der culo e amici come prima!

E come no!Ce sta ce sta..Mo gli hanno detto che Pecke se sta a rifà na carriera con li pischelli fiji de mignotta e der demonio 'nfame,sta robba:er presagio

Bella lì,albè:famo che ce mettemo er presagio alla cazzo di cane e un po' di messaggio contro il nucleare che poi er diavolo lo fa tipo,Furia cavallo del west!

Mal?

Si,che nun è lui sto inglesetto che me ggira pe' casa ?

Ma no,è un inglesetto comunque che ce frega ce mettemo pure a lui. 'nnamo va!

Così il film viene girato per davvero.Un ricco industriale vuole costruire una centrale nucleare in
un paese africano,quelli che per un motivo e l'altro sono contrari muoiono.Sti cazzi ce credo aho c'è er diavolo in persona,il figlio suo perlomeno -il quale si comprende benissimo che è il figlio grande di Douglas,sti 'nfami lo vanno a chiamà Angel ..hai capito che sottilissima metafora?L'angelo del male,della morte e de i me cojioni) Un pasticcio,per carità che si guarda eh?Però è davvero campato in aria come storia.Un frullato indigesto di citazioni alla cazzo,di buuu che levate va,certo ha un suo fascino.Però non me la sento di consigliare come film valido.Il finale poi..ma fatemi il piacere per tutto il film me la meni con sto diavolaccio che fa scoppiare il mondo,per purificarlo dice lui,poi concludi con Douglas e la Belli in Africa stile mulino bianco con la sparata che er diavolaccio è brutto e cattivo,ma sti cazzi se stiamo uniti gli spezziamo le corna.Che finale è?Mah Però se volete farvi anche delle risate sane e assistere a una trashata stile hollywood alla matriciana guardateloMi piacerebbe conoscere un cinematografaro che ha lavorato in sto film per capire se Douglas era cosciente di cosa stesse girando!De Martino ha pure diretto L'anticristo ,al quale però sono molto legato e ne parlerò un'altra volta!

mercoledì 28 dicembre 2011

FENOMENI PARANORMALI INCONTROLLABILI di MARK L.LESTER

Si,lo so questo film è stato stroncato da tutti o quasi.Non viene considerato affatto tra le migliori trasposizioni su schermo dai romanzi di King,(trasposizione?Esiste?Mah!),nondimeno è un mio dirty pleasure .Cioè uno di quei film che ci piacciono nonostante tutto.
Lester è il regista di un mio cult personale:Classe 1984,di cui scriverò prossimamente,e anche di quel simpatico filmetto del cazzo che è Commando,(pellicola che è un po'passaggio comune per tutti quelli di una generazione,fra l'altro io preferirò sempre Arnoldo ai silvestri,gianclaudietti,dolpini vari),è un mestierante medio e mediocre però sa come portare a casa un filmetto di intrattenimento senza far sentire troppo stupido lo spettatore.
In questo caso poi deve aver fatto prima una maratona di film del Gran Visir del cinema ddepaura:John Carpenter. Salta all'occhio infatti come le atmosfere sopratutto nella prima parte e nel finale incandescente siano derivate dal cinema di Giovanni Muratore. Chiaramente un conto è Essere un regista geniale,altro uno che si ispira.Anche Rocco Siffredi si ispira a me,ma è chiaramente ancora a livello dilettantistico sopratutto per quanto riguarda la fantasia-trenta e passa anni sempre quelle posizioni,dai!Rocchino te l'ho già detto diverse volte :fantasia,fantasia,fantasia-capite no?Ebbene il difetto/pregio di questo film è proprio il suo essere derivativo.Tuttavia a me piace assai e lo guardo con piacere ogni volta.La fotografia è ottima,le musiche dei Tangerine Dream avvolgono la pellicola decentemente,gli attori sicuramente hanno fatto di meglio e anche di peggio eppure sono credibili nei loro ruoli,(il cast non è male:la piccola drogata e alcolizzata Drew Barrymore,il clone di Kurt Russel David Keith,George C. Scott e sopratutto il suo codino,Martin Sheen,insomma non male dai),la parte iniziale ha un buon ritmo e il rapporto tra padre e figlia è descritto con pudore sincero e vero,c'è la parte centrale che è un po' loffia,ma pazienza.Poi ci sono i fuochi finali che divertono.
Un film medio,anche mediocre,ma che per me vale la visione

martedì 27 dicembre 2011

I GIORNI DEL CIELO di TERRENCE MALIK

Nel post precedente ho parlato di quel capolavoro insuperabile che è Furore,ebbene anche qui son costretto a ripetermi.
Dopo l'esordio spettacolare con "La rabbia giovane"il regista-filosofo dirige la sua seconda opera,passerà parecchio tempo prima che ritorni al lavoro con un altro grande film:La linea rossa,ambientata in prossimità all'intervento americano nella prima guerra mondiale,narra la storia di tre persone:due sorelle e un ragazzo turbolento,che esse spacciano per loro fratello
L'uomo ex operaio e le ragazze trovano lavoro come braccianti nella tenuta vastissima di un possidente terriero,uomo solitario e malato che si innamora della più grande delle sorelle
Tragedia in agguato.

Eh,insomma diciamolo: a noi occhialuti orgogliosi e fieri di esserlo,sto regista piace.Non dico che sono ai livelli folli di Van Trier o dei Dardenne,ma cazzarola se ci piace il suo cinema Naturalista,nel senso ampio del termine.Non la solita solfa pseudo ambientalista con pistolotto finale,ma un film dove la natura splendida e dolcemente indifferente è al centro della storia con i suoi ritmi,risvegli,particolari,mentre l'uomo si perde e danna nella solitudine ,nella vita sbagliata e crudele
Film davvero toccante e bellissimo,compie il miracolo di far recitare pure Richard Gere!

lunedì 26 dicembre 2011

FURORE di JOHN FORD

Qui si tratta direttamente di epica.Come?Ma non ci sono cavallieri e principesse,e a essere sinceri manco la colonna sonora dei Manowar,con orchestra de ciucc al seguito.
Si,lo so.Io ,però,per epica intendo quelle storie potenti e vaste che superino i tempi e gli schemi artistici per diventare testimonianza perenne di quello che è stato vissuto sulla pelle dalla gente.
Credetemi ,Furore è proprio questo.Una solenne ,tragica,immensa ballata di poveri cristi travolti dalla crisi economica e delle nefandezze capitaliste.
Alla base c'è il celeberrimo e fondamentale romanzo di John Steinbeck,uno di quei libri che letti una volta,si dovrebbe rileggere e poi ti accompagnano per tutta la vita.Forse anche dopo. Come la sfiga,rigorosamente con la s!
Bè,la storia è quella della famiglia Joad ,agricoltori che durante la grande depressione perdono la loro casa e terreno,portati via dalla "Banca",e ingannati come moltissimi altri con il miraggio di una nuova vita in California partono cercando un paradiso che mica si trova.
Tom Joad è il protagonista ex galeotto che cerca di rifarsi la sua vita e di trovare un lavoro decente,indimenticabili tutti i protagonisti di questa splendida pellicola diretta da un Ford lontano dai suoi cowboy,ma non dall'epica dei western con i suoi eroi solitari e il destino 'nfame!
Guardatelo che vi fate un regalo e sopratutto leggete il libro

domenica 25 dicembre 2011

GLI ANNI IN TASCA di F TRUFFAUT

A Natale va di moda trasmettere lammmerda,ma non quella che poi usi come concime e quindi potrebbe dare ottimi frutti,no!Quella mmmerda amereggana,carica di squallidi sentimentalismi,patetci risvolti buonisti,cazzate in libertà e così via.
I bambini di codesti film ti fanno venire la voglia di far tornar in vita Erode,(personaggio secondo me non troppo rammentato,tanto che ho deciso di dedicargli un racconto che poi metterò su lenincolt il mio blog di racconti),perchè molesti nelle loro faccine,smorfiette,roba stile Meg Ryan incontra Barbara D'Urso.

Per questo è giusto riconcigliarsi con i bambini e il loro mondo guardando questo piccolo classico del grande regista francese,Truffaut,perchè con la leggerezza delle persone pensanti e realmente sensibili coglie le sfumature dell'infanzia e dell'adolescenza.Film che potremmo definire sperimentale perchè non ha una trama vera e propria,ci sono momenti di vita,attraversati da una poesia tenera e popolare seppure con una certa classe.
Uno dei migliori film sul mondo dell'infanzia,che evita tragedie -anche se talora si possono presentare- e sentimentalismi.Una grande cura dei dialoghi,delle caratterizzazioni,insomma veramente una pellicola da vedere

LO STRANIERO PAZZO di TONY GATLIF

Film franco-romeno chiaramente derivativo da un certo cinema fatto anche meglio da Emir Kustrica,tuttavia apprezzabile e assolutamente godibile.
Nella Romania post-comunista un ragazzo francese ,Stephan, cerca il campo nomade dei rom dove vive una cantante che attraverso le sue canzoni ha accompagnato le ultime giornate del padre.Un girovago come il figlio.
Qui per caso fa amicizia con Izidor un vecchio rom ,disperato perchè la polizia ha arrestato suo figlio.Giunto al campo dopo alcune difficoltà di inserimento ,il giovane francese diventa il beniamino degli zingari.Si immerge nella loro storia e cultura,tanto da registrare su cassetta le canzoni tradizionali dei rom.
Purtroppo un incidente scatenato da un gruppo di zingari e da romeni distrugge il clima favolistico e positivo della permanenza di Stephan.

Film che analizza in modo assolutamente e volutamente folkloristico lo scontro e incontro tra culture e formazioni diverse,uno sguardo tenero e pieno di simpatie per i Rom.Presentati come dei chiassosi,colorati,esagitati,amanti della vita e della libertà.Ottimi lavoratori manuali e pronti ad atti di generosità verso l'ospite.Tuttavia non mancano difficoltà razzistiche all'inizio- i rom non vogliono stephan perchè "straniero"-e insomma:la società multiculturale e multirazziale è quella che dovrebbe sorgere nel futuro,nondimeno essa non è quel pericolo di miseria che certi beceri reputano possa essere,ma nemmeno è il paradiso terrestre tanto voluto dalle anime belle democretine.Può essere l'uno e l'altra,oppure nessuna delle due.Perchè la società è una parte dello stato e quindi per far si che essa funzioni ci vogliono delle precise e serie leggi statali,le quali andrebbero rispettate e fatte rispettare.
Il mondo dei rom,è troppo lontano da me e dalla mia visione della vita.Non giustifico affatto alcuni loro comportamenti,ma non son nemmeno così sciocco da non comprendere la differenza forte e chiara tra i ladri comuni e quelli che dietro alle parole futuriste e belle della liberalizzazione ci rubano la vita e il lavoro.
Troppo complesso questo argomento per trovare una linea netta e precisa.Agli zingari penso si diano troppe colpe,che in parte hanno davvero e non meritano certo sconti,ma è tipico dei popoli democratici vedere il male assoluto negli altri e dimenticarsi dei propri mascalzoni.

mercoledì 21 dicembre 2011

HALLOWEEN di JOHN CARPENTER

Cosa è la paura?Come si manifesta?Possiamo sconfiggerla?Fa parte della storia naturale dell'uomo e quindi è pur sempre qualcosa che ci appartiene ,legata a noi, oppure è il passaggio momentaneo dell'età infantile e adolescenziale?Sono le domande che mi pongo vedendo codesto film e immaginando di parlarne con il mio amicoamico tanto amico che mi paga i puttanoni:il buon caro e vecchio Sigmund.
Lui mi dice di stare zitto e concentrarmi sulle ghiandole mammarie di Jamie Lee,vabbè è fatto così il ragazzo.Invece io mi son soffermato su queste domande.Si la paura è una nostra compagna fedele e seppure ci possa abbandonare per un po'... Poi torna.Tante cose potremmo perdere crescendo:una certa illusione magica nel futuro,una certa ingenuità e candore,ma lei no!Come l'erba cattiva continua a rinascere anche se la estirpi. Perchè tu puoi sconfiggere Una paura, ma non LA Paura.E credimi c'è una grossa differenza.
Perchè il Male lo puoi combattere,lo puoi guardare in faccia e riconoscere. Si pavoneggia lo stronzo!Invece lei no,è subdola:è quella cosa che muove la siepe,la macchina posteggiata da giorni o che ti segue,il rumore improvviso in casa,il buio e il segreto macabro che nasconde.Cose che ci perseguitano dalla notte dei tempi.
Per questo credo che Michelino non rappresenti il male,proprio per via del suo essere esplicito come dicevo prima.No,Micheal più di altri è La Paura in un corpo umano o quasi.
Perchè mica arriva combina macelli e poi tu scopri che puoi ucciderlo in questo o altro modo,no!
Lui si prende tutto il film per terrorizzarci.Lo senti e vedi,sai che è pericoloso,ma non attacca..Non ancora.
Halloween non quindi solo un grande film horror,un classico del genere,esso è il migliore trattato sui meccanismi della Paura.Un potentissimo enunciato teorico che passa i tempi e le mode.

Certo poi il mercato ha trasformato Micheal nel solito killer paranormale,ammazzandolo di normalità,però questo primo capitolo era anzi è altra cosa.
E ora il mio pensiero su questo tipo di assassini.Leggenda vuole che siano dei moralisti che attaccano la sana gioventù che vorrebbe esprimere i corpi desideranti,la libertà sessuale e relativa rivoluzione,le coppie aperte e così via.Sembrava in quei tempi che queste tematiche fossero progressiste,in realtà spianavano la strada all'erotizzazione forzata e massificata,al vizio debole ed esibizionismo del sè da mentecatti,alla trasgressione facilona e mercificazione di corpi vuoti che pare essere l'ultima fortezza dell'occidente prima della sua naturale fine.
Per questo i mostri degli slasher sono lungimiranti,vedono come il falso progressso della borghesia usi i suoi giovani per soddisfare un individualismo di massa che li porterà a non reggere il confronto con altri popoli.Per questo li colpiscono:non perchè peccano,ma perchè svendono il piacere del peccato alla riproduzione bassa dei mercati.

Bello sto pippone occhialuto è?

martedì 20 dicembre 2011

ROSETTA dei FRATELLI DARDENNE

Bè,io ho questo brutto difetto-mica per me,ma per la maggioranza delle persone.Credo-io amo la politica.Si,nel senso che la vivo,la respiro,la sento come parte assolutamente importante per me.Tutto ha a che fare con essa,non ci sono vie di fuga.Vedi la gente si assolve,si giustifica,robe tipo non c'ero,non riguarda me,che noia queste menate e così via.Detesto profondamente questo tipo di vivacchiare,di elemosinare secondi di vizio scadente,trasgressione facilona,amorali da operetta,menefreghisti da avanspettacolo.Io non credo affatto nell'assoluzione e nelle giustificazioni,solo nella responsabilità che io ho verso me stesso e verso gli altri.Verso lo Stato e quindi la società. Quelli che dovrebbero tirarci fuori dalla crisi sono gli autori della crisi stessa,naturale del sistema capitalistico e delle nostre democrazie:colonialismo ed espansionismo all'estero con la scusa dei diritti civili,ridurre a stato di schiavi terrorizzati i lavoratori all'interno di questa cosa chiamata democrazia.Alla quale non credo,cioè si bella favola,bella davvero,ma non ci credo.
La politica mi serve per non affondare nell'apatia,non voglio fare parte della massa amorfa,ma di un Popolo,non sono un Consumatore che ha diritto solo di consumare,cazzo io sono un Cittadino.
E faccio parte di una Classe,non che non sono scomparse.Modificate,ma non scomparse.Che pensi di vivere in democrazia,ma come fai se il tuo lavoro è precario?Vita instabile quindi.E se la tua vita è instabile tu come sei?Certo ti devo togliere quello che loro ti concedono per farti pensare ganzo e figo,ma lascia stare la roba,dimme te come essere umano cosa sei?Non lotti nemmeno,fa tutto schifo vero?Ok.Ti capisco,che posso dirti?Io ho questa cosa..Il comunismo,tanti ne parlano malissimo e io me ne fotto.Piace a me,mi da soddisfazione.Mettere i fighetti che non hanno problemi di danaro,di cosa mai farò tra un mese,si metterli a zappare da qualche parte o soffocare dentro a una fabbrica.Ce l'hanno fatta quelli della mia classe,perchè i Marchionne non dovrebbero riuscirci o i pusillanime ,i mediocri come Ichino?
Il lavoro è fondamentale,importante,quando ce l'hai è tutto diverso.Sei utile,sei qualcuno.Lo vedi quell'occhialuto lì?Egli è un giornalaio.Si l'hai visto per dieci anni lavorare da precario con contratti di merda,prendere uno stipendio di 3oo euro dopo tre mesi e altre cazzate:la flessibilità,la modernità,baby!Bè,mo c'ha sta cazzo di edicola.Signori ho un lavoro.Non saranno le vostre liberalizzazioni alla cazzo di cane a farmi perdere questa unica e buona occasione.

Il cinema ha il dovere anche di parlare di questo.Il cinema che mi piace è urgente,necessario,importante,perchè parla di noi.Non dei nostri cuoricini infranti e dei problemi di maschi o femmine,chi se ne fotte cazzo!Ma di come ci rubino la vita e dignità,di come noi siamo classi in conflitto,perchè la vita è guerra e allora buon natale,ma per una di queste classi deve anche finire per sempre.

Rosetta è tutto questo.Un film sconvolgente,disturbante,fa male,malissimo e senza enfasi e cattivisimo da happy hour,solo con la forza dell'immagine nuda e cruda,della vita spietata e troia come è.Solo questo.
Eppure è grandissimo cinema:Rosetta che vive con la madre alcolizzata,in lotta contro tutti e tutto,che tradisce il suo unico amico per lavorare,sola e disperata.Lo è perchè così vanno le cose,perchè le differenze sociali sono fortissime e ce ne sbattiamo i coglioni di questo
Rosetta è vita che diventa cinema,e anche il suo contrario.Splendida pellicola,che io amo e mi disturda allo stesso modo
Non è solo cinema non è solo vita:è l'arte scomposta che siamo noi:La storia

JOE VALACH-i segreti di cosa nostra di TERENCE YOUNG

Un classico film di gangsters tratto dalla storia vera del primo pentito della mafia americana. La pellicola prende in considerazione oltre trentanni di vita da criminale di Joe Valachi,dai primi contatti con le cosche e le famiglie mafiose,fino a diventare uomo di fiducia prima di Maranzano e poi di Vito Genovese.Fino a quando messo alle strette decide di collaborare con l'F.B.I.

Young è un buon regista ,tra le sue opere rammentiamo ad esempio il primo film su 007,(dr no-007 licenza di uccidere) e anche lo strano western tra occidente ed oriente Sole Rosso con Bronson,Delon e Mifune. Pure in questa pellicola ritrova un grande ed eccelso Charles Bronson,che offre davvero una godibile prova di guappo e uomo in pericolo,ma anche il resto del cast non scherza! Basti pensare al leggendario Lino Ventura nel ruolo di Vito Genovese,mettere i brividi senza fare l'isterico,o un ottimo Walter Chiari nella parte di Gap,amico di Valachi che trova una fine orrenda,(per noi maschietti diciamo),per via del fatto che si è trombato la donna del grande capo.O anche ad Amedeo Nazzari,tanto per citare un altro che non è un nome da poco.
Il film è un robusto gangster movie,davvero ben fatto

domenica 18 dicembre 2011

SPARA CHE TI PASSA le migliori scene di sparatoria del cinema secondo me

Una piccola classifica delle migliori sparatorie al cinema secondo me,perchè a volte anche una scena d'azione se girata bene ha una potenza clamorosa e sopratutto perchè mi permette di riempire di spoiler molesti il mio post.

1)Hard Boiled
http://www.youtube.com/watch?v=4SNmELMoOaQ

2)Better Tomorrow 2

http://www.youtube.com/watch?v=_NU6dnnM36Y

3)the killer

http://www.youtube.com/watch?v=9Y-gq8ETtAg&feature=related


4)c'era una volta il west harmonica vs frank- lacrime e lacrime !

http://www.youtube.com/watch?v=-8W6D3bLiOo&feature=related


5)il buono,il brutto,il cattivo

http://www.youtube.com/watch?v=giBLm3ClqpY

6)per un pugno di dollari

http://www.youtube.com/watch?v=K-CsBP3cghg

7)per qualche dollaro in più:quando la musica finisce raccogli la pistola e cerca di sparare...cerca
http://www.youtube.com/watch?v=_xwyUwBQkJ4

8)wild bunch

http://www.youtube.com/watch?v=KJMxGFco57Y

9)young guns
http://www.youtube.com/watch?v=L3QFNmCGK1M&feature=related

10)Strade Violente-cazzo che brano confrontation quanno che lo sento me viene vojia de corcà sto monno 'nfame!

http://www.youtube.com/watch?v=sPYmR6Jt3ms

La CATEGORIA SUPERIORE:1)STATE OF GRACE

http://www.youtube.com/watch?v=tV2xJvh-caw

Cari tamarri miei qui notate come anche nell'azione ci possano e si debbano mettere cose che siano più di un van damme dei miei coglioni,qui c'è tutto:rabbia,vendetta,malinconia,amarezza,sacrificio.Un capolavoro che da sola vale centinaia di filmacci del menga del genere action.Ah,si:preferisco Harris,il suo personaggio,a quello di Oldman


Gli Spietati

http://www.youtube.com/watch?v=5SO5VO2ixWY


arriva clint,fatti un piacere ..stai dalla sua parte.Mica è un palestrato fru fru from danimarca o belgio.

HOT FUZZ

http://www.youtube.com/watch?v=cADH5A59rLU

SIMON!Non devo dire altro


e per voi quale son le migliori scene di sparatoria?

sabato 17 dicembre 2011

LE VERGINI CAVALCANO LA MORTE di JORGE GRAU

Si,per fortuna che è un film anni 70...Perchè a trovarne di vergini oggi!
Bè,questa pellicola co-produzione spagna e italia,è una variazione sul tema della contessa Bathory Elisabeth o Erzebeth,personaggio quanto pare reale portato spesso sul grande schermo e anche ispiratrice di uno di quei tediosi gruppi death metal o black,non rammento.Quale novità porta alla storia il regista Grau,che non è un sardo sapevatelo su lo spettatore indisciplinato,una molto semplice:beccati la sua discendente dopo duecento anni dei fatti.
Erzbeth e il marito Frank sono dei nobilinobilinobili in modo assurdo,e come tutti i nobili e o ricchi c'hanno turbe esistenzialiste e di noia spirituale,(l'avessero mai avuta i miei parenti,troppo impegnati a turbe di bassissima lega come la fabbrica che chiude,la cassa integrazione,l'affitto e banalità tragiche come queste),insomma non vogliono invecchiare.Casualmente scopre che il sangue di donzelli illibate la fa ringiovanire.Con l'aiuto del marito e della balia o governante,che ne so,vabbè di una vecchiaccia-accia-accia al suo servizio compie stragi di verginelle per ringiovanire.
Chiaro che non potrà passarla liscia e che cazzo!

Un buon film,ottima la fotografia e le scenografie,girato con un ritmo abbastanza lento,ma non tedioso,offre scene suggestive:il processo al presunto vampiro,un povero cadavere nella bara,le sequenze di omicidi,una certa atmosfera decadente e viziosa di grande malinconia e malinconoia,toh cito anche masini.
Decente,dategli un'occhiata!^_^

ps:Lucia Bosè è brava e adatta alla parte

venerdì 16 dicembre 2011

SETTE NOTE IN NERO di LUCIO FULCI

Si,si,parlerò bene di questo film di Lucio Fulci.Il quale è stato effettivamente un ottimo artigiano del cinema di genere.Non c'è bisogno di scriverlo e ridillo ogni volta,ma è giusto scrivere la verità.
Fulci ha avuto un periodo davvero d'oro tra il 70 e i primissimi anni 80,poi una lunga serie di horror imperfetti e che piano piano hanno purtroppo influito sull'arte del buon regista romano.Problemi di budget-non ci sono cazzi per girare un buon film dell'orrore ci vogliono i danè- di salute,forse anche una mancanza di ispirazione,dopo la trilogia penso che abbia girato qualche buon film,ma anche tante opere davvero brutte e dimenticabili.Peccato,perchè nei 70 era davvero bravo.
Si ho il dente avvelenato per come mi hanno demolito il mio amatissimo Argento!^_^

Comunque ,chi se ne frega! Lucio Fulci è stato un nome importantissimo e merita il rispetto di chi ha fatto la storia del cinema popolare
Per me il suo meglio rimane il periodo dei thriller,più che nei film splatter e grezzi del versante orrorifico.
Aveva uno stile personale,una grande maestria nel girare,insomma è un re del genere.

Questo film Sette Note In Nero è uno strano soggetto:metà giallo,metà thriller e un pizzico di "paranormale",per raccontare la storia di una donna che ha la capacità attraverso le visioni di "vedere "quello che succede.All'inizio da bimba vede il suicidio della madre,poi l'omicidio di una donna.Poche tracce solo una stanza,la donna murata viva,un uomo che zoppica e così via.Invece di giocarle al lotto,lo spifera alla polizia.Anche perchè trova il cadavere ormai scheletro di una tizia che è l'amante del marito,prima che si conoscessero,l'uomo viene arrestato,ma lei farà di tutto per scagionarlo.

Vero:uso e abuso di zoom,trama improbabile,dialoghi non sempre esenti dal ridicolo,eppure codesta pellicola ha un suo fortissimo fascino.Colpisce,inquieta,suggestiona,è avvincente,pur non essendo secondo me all'altezza di Non si sevizia un paperino.
Buono il cast da Gabriele Ferzetti,a un convincente Gianni Garko,fino alla bellissima Jennifer O'Neal,vabbè per rispetto delle lettrici non perderò tempo a dire che bella fosse questa attrice!^_^
Comunque è davvero un buon film,ringraziamo Lucio!

giovedì 15 dicembre 2011

LA NOTTE DEI DIAVOLI di GIORGIO FERRONI

Sai come si dice ,no?Del maiale non si butta via niente.Anzi:'gnente. Quindi perchè perdere l'occasione di portare sullo schermo una storia già fatta,in modo sublime,da Mario Bava nel suo capolavoro :I TRE VOLTI DELLA PAURA?E infatti nell'anno di grazia del 1972 si produce e si mette sulla piazza codesta pellicola.
Un po' perchè hai a disposizione un racconto di Tolstoj e quindi arridajie c'hai fatto la figura di quello che si..famo l'horror,ma lo famo strano.Un po'perchè effettivamente è la classica soluzione abusatissima da tanto film di una casa e due strade.Si spende davvero poco.
Well,devo ammettere miei cari e mie adorate che il prodotto finale non è affatto male.Ora tenete in considerazione che Ferroni,con tutto il bene che gli si possa volere,non è Argento,Bava,vabbè ci metto anche Fulci.No,è uno di quelli che affollavano il mondo del cinema.Arrangiandosi e facendo anche prodotti dignitosi,un artigiano va!
Ebbene , credo che il giovine horror italico un film come questo se lo sogni di notte,perchè sullo stomaco ha ancora le carcasse di "in the market "e company.
Ottantasette minuti,con la dose horror distillata in alcuni momenti e con anche parti di dialogo,ma cazzo si fa cinema.Conosci i personaggi che dicono cose comuni,non parte il monologo figo del cafone tamarrone da palestra ,non c'è uno spiegone illustrato e ridetto trenta volte,ma suggestioni,percezioni,una sottile angoscia che poi esplode nel pre-finale con il povero italiano capitato nel posto sbagliato in Jugoslavia,che se la vede solo e soletto contro dei temibili vampiri.

Il film intrattiene senza offendere la nostra intelligenza e la dignità delle maestranze,degli attori,del regista.
Ora non parlo di un capolavoro ,di un film essenziale,è un prodotto medio che poi magari si scorda pure.Però è godibile.
Il finale amarissimo,che vorrei pure dirvi ma se volete scopritelo da voi con google,suggella una pellicola di onesto cinema di genere.Pura celluloide,senza altro che la voglia di raccontare una macabra storia

CHIEDO ASILO di MARCO FERRERI

Splendido e anomalo film di un grande maestro del cinema italiano:Marco ferreri.La storia di roberto un maestro elementare anticonformista che movimenta la vita dei bimbi di un asilo,lui ha anche un rapporto sentimentale con la mamma di una sua alunna e un rapporto deluicato con un bimbo problematico.Struggente per la naturalezza,commovente per la spontanea dolcezza,divertente per le battute di Benigni.Però vorrei discutere con voi il finale,chi non volesse saperlo non legga...gli altri che possono darmi una mano leggano in basso e poi scrivete nei commenti come pensate sia finito

















Allora Roberto è in spiaggia con il bambino che non parla e non mangia.Improvvisamente il bimbo parla e dice che vuol andare in acqua.Si vede che si allontanano mentre la telecamera riprende la rana ne bicchiere che appartiene al bambino.Poi si vede che arriva il tramonto la spiaggia è deserta e si sente il bimbo che aspetta la compagna di Roberto che piange.Ma lui e il bimbo sono morti????

LA STRANA COPPIA di GENE SACKS

Amo particolarmente la commedia americana,ma di un periodo preciso:gli anni 60.In questo periodo alcuni sceneggiatori e registi ci hanno regalato piccoli gioielli di cinema meraviglioso lontanto dal sensazionalismo tardo-adolescenziale,trandaiolo e vuoto del cinema moderno.Ordunque:per farvi capire di che film stiamo parlando comincerei con il dirvi che la sceneggiatura l'ha scritta,(tratta da una sua commedia),una vera e propria leggenda del teatro/cinema americano:Neil Simon.Ho visto moltissimi film tratti dalle sue commedie e son tutti decisamente belli, con i dialoghi brillanti e pieni di battute fulminanti,buone storie che sanno trattare con sfumature diverse dal dramma alla commedia storie di gente comune.La regia è affidata a uno dei miei registi preferiti:Gene Sacks.Non è un maestro o un autore di prima classe,ma un validissimo artigiano che peraltro ha diretto anche una tra le più belle commedie mai fatte per il cinema:A piedi nudi nel parco con fonda e redford.Gli attori?Lemmon e Matthau,che si desidera di più?Il film è una gradevolissima,godibilissima commedia sul sentimento più profondo che ogni esser umano possa avere l'amicizia Oscar e Felix son due divorziati che vivono in modo diverso la loro solitudine:il primo è disordinato,edonista,sarcastico , il secondo è un nevrotico ,pignolo,con tendenze suicide.I due saranno costretti a convivere e alla fine di questo ne usciranno arricchiti.Bè, non c'è sangue e morti e cinismo e "anvedi quanto siamo cattivi,nè?", non è un film che lancia grandi messaggi e non è ,per fortuna, un film artistico:è solo un film.Fatto benissimo e questo per me è già molto

mercoledì 14 dicembre 2011

ANDROMEDA di ROBERT WISE

Tratto da un libro di grande successo editoriale per la penna di Micheal Crichton,questo film si avvale sopratutto della regia di un particolarmente ispirato Robert Wise.
Peraltro non sto parlando del primo pirla che passa,poichè egli ha diretto tra l'altro:Gli Invasati,West Side Story,Ultimatum alla terra.Il primo e il terzo rovinati da due remakes di merda,che aiutami a dire di merda perchè troppo poco.
Il suo stile secco,preciso,essenziale ,al servizio della storia, fa di codesta pellicola una di quelle fondamentali del genere:pandemia portami via.
Anche se qui si cerca di fermare il misterioso virus di natura addirittura spaziale,prima che possa diventare pericoloso per l'umanità e il mondo intero,(cioè per gli americani e gli stati uniti,altrimenti chi se ne frega),cosa non facile vista l'entità misteriosa e la sua natura non terrestre.
Il film comincia benissimo:il paese disabitato,la scoperta dei cadaveri,cazzo potrebbe essere un ottimo film di zombi,e invece si punta essenzialmente sull'aspetto scientifico.I dialoghi sono molto tecninci e a me questo piace assai.Non è l'americanata solita di apocalissi e menate simili,ma una sorta di documentario scientifico,molto ben scritto,diretto,recitato.
Per me vale la pena di vederlo.

martedì 13 dicembre 2011

IL GATTOPARDO di LUCHINO VISCONTI

Classico della cinematografia nazionale e mondiale,forse il migliore di Visconti,insieme a mio avviso a "La caduta degli dei" e "Rocco e i suoi fratelli",film che annovera un cast di stelle in parti importanti o piccole:Burt Lancester,Alain Delon,Claudia Cardinale,Romolo Valli,Paolo Stoppa,Mario Girotti,Ottavia Piccolo e Giuliano Gemma.La storia è quella di una famiglia di nobili siciliani durante l'unificazione dell'Italia da parte di Garibaldi."Si cambia tutto per non cambiare niente " frase che ben rappresenta il periodo.Un film grandioso,ottima come analisi politica e che davvero merita la fama di capolavoro.Alcune notizie curiose:Visconti non voleva Lancaster perchè troppo cowboy e l'americano ignorava l'esistenza del maestro milanese.Il produttore Lombardo inventò una piccola bugia per entrambi:all'americano disse che l'italiano non vedeva l'ora di lavorare con lui e a Visconti disse che l'americano era lietissimo di poter collaborare con un grandissimo artista come il regista.Il film costò quasi 3 miliardi dell'epoca e per molto tempo vi furono problemi anche grossi da parte dei produttori del titanus per sistemare i conti,in america andò male.Ora,cari nandi mericoni de noantri:due parole.Dunque il presidente della fox criticò il film perchè i garibaldini non sparavano come cowboy ee lancester portava i baffi,santa ignoranza da trogloditi:i garibaldini non sono cowboy ma da egocentrici idioti questo e altro possiamo aspettarci.Il pubblico americano si aspettava un western,per via del titolo in inglese:the leopard e per la presenza di Lancester.Per la sequenza dello scontro nelle vie di palermo la città è stata bloccata a lungo.Visconti voleva solo fiori da sanremo non del luogo perchè diceva che non erano belli.Si ipotizza un probabile seguito,ma penso che giustamente non si faccia più.Tra i sceneggiatori oltre che suso cecco d'amico vi sono :massimo franciosa e pasquale festa campanile.Notissimi registi di commedie all'italiana spesso campioni di incassi

lunedì 12 dicembre 2011

BENEDIZIONE MORTALE di WES CRAVEN

Non mancano,nella cinematografia americana, i film sulle minoranze religiose e rurali.Amish in "Witness",altri in "Sabato Tragico",ora gli Ittiti in questo buon film del maestro Craven.
Martha sposa Jim,un ittita.Il matrimonio non è ben visto dalla comunità che si mostra ostile con la povera donna.Il giorno dell'anniversario del primo anno di matrimonio l'uomo muore misteriosamente,travolto dal suo trattore. La giovane vedova riceve la visita di due amiche,le quali vorrebbero sollevarle il morale.Anche perchè Martha è perseguitata dal suocero e da un giovane non troppo sano di mente:William.Il quale continua a parlare di Incubus di qui e Incubus di là,ma ci rimette le penne anche lui.Strani omicidi avvengono infatti nella zona,che oltre alla minoranza rurale e religiosa e a Martha ospita anche una strana coppia di madre e figlia.
Tanto sangue e terrore sembra placarsi quando vengono smascherati i colpevoli umani,ma proprio mentre sembra che tutto sia finito....

Tu capisci che siamo arrivati alla fine del cinema per come oggi non si sia in grado di scrivere storie degne di nota. Non è sempre così,esistono film assai interessanti e degni di nota,tuttavia spesso sono relegati nei meandri del circuito indie.Non è un male,ma è chiaro come a nessuno interessi far circolare in settori più vasti nomi e pellicole di grande interesse per il genere.
Il mainstream americano è in preda alla malattia del prequel,remake,reboot e cazzate immani.Si affidano a giovanotti yankee tamarramente patitanti e provenienti dal mondo dei videoclip.Tanto che fanno categoria a sè:i Videoclippari de noantri.Perchè alla fine un Julian Temple aveva gusto e fantasia,questi son rozzi e scadenti.Idioti.
Ora come si comportavano i grandi nomi del new horror con il genere?Con serietà e spirito critico.Non era solo un film horror che devo spaventare i Pupi,il genere orrore veniva inserito in un preciso contesto reale/sociale. Tanto che la final girl di turno se la doveva vedere anche con un ambiente di per suo malsano e pericoloso, poi aggiungici anche lo strano tipo con la motosega.Figlio e prodotto di quel contesto.
Insomma un uso-uso la parola bandita e proibita?- "politico" del genere.Non ci sono cazzi.Gran parte del cinema di serie b,in mano a veri autori e non a mestieranti,è anche questo:visioni militanti e combattive senza bandiere e slogan,ma usando i generi per parlare alle masse.

Questo film rappresenta anche uno scontro tra civiltà:quella rurale,tradizionalista,fanatica,reazionaria e quella cittadina ,senza radici e tuttosommato debole e presuntuosa nel non voler ascoltare gli avvertimenti dei campagnoli. Girato benissimo con scene oniriche inquietanti-l'incubo di sharon stone- e altre ad alto tasso di tensione:il serpente nella vasca,lo scontro pre-finale contro le due assassine.Mostrando come i registi veri vogliano non fare idiozie per un pubblico di teste di cazzo,ma un buon prodotto per della gente normodotata.
A mio avviso questo film è davvero degno di nota e merita di essere visto.
Il finale è suggestivo e potente,però..Mi sembra una classica fulciata di pessimismo un po'forzato.Però è davvero ben fatto!

Menzione speciale al grande Ernest Borgnine ,un perfido Ittita capo della minoranza.Fanatico e spaventoso,(basti la scena dove mena un ragazzino),e anche a una giovine Sharon Stone.

domenica 11 dicembre 2011

L'ALBERO DEL MALE di WILLIAM FRIEDKIN

Probabilmente un Friedken minore,rispetto ad altri titoli decisamente superiori,ma a mio avviso anche assai gustoso.Tratto da un dimenticabilissimo romanzo di un dimenticabile scrittore,The Nunny,che peraltro io ho anche comprato,letto,rasettato, questa pellicola è una decente opera del terrore.Una tata-tipo quelle di s.o.s. tata diciamo- è una sorta di creatura-sacerdotessa che sacrifica bimbi e bimbe appena nati a un gigantesco albero cannibale.Una famiglia ne farà le spese,forse...

Questa è la classica pellicola che viene salvata dal grande mestiere del regista.Infatti Friedken sa come si gira un film e cosa serve per portare a casa un risultato non troppo penoso.Per questo la pellicola è salvabile sopratutto per merito del gusto del regista,che parte bene con la scomparsa della prima bimba e poi ci regala sequenze degne di nota come i tre delinquenti sbranati e fatti a pezzi dall'albero,la morte dell'architetto per opera dei lupi.Pacchiano il finale con la moto sega,davvero una roba alla troma,ma non rovina il giudizio:un film minore del grande autore americano,ma anche una pellicola dignitosa

DECTETIVE STONE

Ecco un classico esempio di film che mi piaceva da ragazzino e oggi non mi dice quasi nulla.Una pellicola banale,scialba,mal scritta,pessimi dialoghi,personaggi non empatici,regia mediocre.Certo non mancano delle scene decenti:il finale,la sparatoria all'ospedale,ma è un filmetto davvero che sciupa tutto il suo potenzialeNel 2008 Londra è coperta dalle acque-purtroppo codesta cosa non è avvenuta nella realtà-un poliziotto duro e problematico insieme a un collega più fighetta cercano di fermare un misterioso e crudele serial killer,che poi è un mostro.La fotografia cupa è suggestiva all'inizio poi diventa deprimente,gli attori non sono sufficienti,anche Hauer cerca di dare un tono al suo personaggio e infatti non è malaccio,ma è troppo mal scritto per attirare l'attenzione necessariaComunque una pellicola che se passa in tv e non c'è un cazzo,bè la si potrebbe vedere,senza aspettarsi molto.

sabato 10 dicembre 2011

IL SEME DELLA VIOLENZA di RICHARD BROOKS

toh,come mai la terra della libertà,opportunità,di tante belle cose insomma,alleva figli del benessere così incazzosi e incazzati?
Sopratutto perchè ce li mandano a scuola a far casino,tentativi di stupro e altre cosette?A questa domanda risponderà benissimo Mark Lester con il marziale Classe 1984.
Tuttavia il capostipite del genere "delinquenti a scuola" è questo classico e bellissimo film diretto da un grandissimo autore degli anni 50/60,poco rammentato a essere onesti epperò meglio così.Vurria mai che un qualche stronzo tarantinato me lo citasse alla cazzo di cane.
Brooks porta sulla schermo una storia forse rovinata dal finale che a mio avviso è il classico "nigger's home final",e infatti è affidato al re dei re dei neri di casa,cioè Sidney Poitier-bravissimo e straordinario ci mancherebbe-per il resto il film è anche molto crudo.Non manca la visione di sangue per pestaggi- ce ne è uno che vede il professore soccorrere una ragazza che sta per essere violentata da uno di questi delinquenti ,veramente ben fatto.Pura violenza- e l'ambiguità di tutti i protagonisti. Richard Derier non è il professore buono e candido che a furia di rovesciare melassa sugli alunni li rende agnellini.No,è un uomo che si impegna per ottenere un certo risultato,spesso sbagliando clamorosamente.
Va da sè che mentre i tentativi didattici tradizionali falliscono,l'aggressione finale al bastardo irlandese capo della banda dei cattivi,ottiene un grande risultato.
Film incandescente ed esplosivo,sopratutto se si tiene conto degli anni passati.Molto interessante.
Tra gli attori segnaliamo:Glenn Ford,Sidney Poiter,Vic Morrow-il cattivissimo che per me risulta il migliore di tutti

IRMA LA DOLCE di BILLY WILDER

Cosa volete che si possa dire circa un capolavoro simile?Uno dei tantissimi di Wilder.Per me il maggior autore di commedie,grazie anche al grossissimo contributo di I.A.L. Diamond suo sceneggiatore di fiducia.

Film ambientato a Parigi dopo la guerra.Storia di Irma ,prostituta,e Nestore un poliziotto che per colpa della sua fin troppo sostenuta onestà finisce nei guai,perdendo il posto.
L'uomo conquista il cuore della peripatetica,la quale decide di unirsi a lui e di fargli fare la carriera del magnaccione.Inaspettatamente Nestore diventa il beniamino-anche perchè è riuscito a menare il fetente Ippolito ex protettore di Irma-delle puttane e dei ladri del bar dove si ritrovano sempre.
Roso dalla gelosia decide di travestirsi da lord inglese,affittare tutta la notte Irma senza fare nulla,ma pagandola moltissimo.Solo che per portare avanti questa buffonata-supportato dal mitico barista del locale-è costretto a lavorare sodo tutto il giorno.

Sublime,strepitosa,commedia che andrebbe vista e rivista per comprendere come si deve scrivere,dirigere,interpretare una commedia

SCORPIO di MICHEAL WINNER

Godibilissima spy story tipicamente anni 70,cioè all'insegna di capolavori come i 3 giorni del Condor per cui molto critica contro la C.I.A.
Tanto che gli agenti americani sono i veri cattivi oltre a essere casinisti e assassini,mentre il buono è un russo agente del kgb,(seppure ci tenga a precisare che egli è comunista e non stalinista,ma non rinnega il comunismo e la sua patria anche se è stato per anni e anni in un gulag.Insomma ci tengono,alla maniera occidentale e peggio ancora trockjista a sottolineare una immaginaria divisione tra comunismo e stalinismo,come il disgelo imponeva),amico dell'eroe di questo film
Quale è la trama?Un agente C.I.A. vuole abbandonare il lavoro,ma il suo capo la pensa diversamente e punta ad eliminarlo.Cross,questo il suo nome ,trova rifugio a Vienna grazie all'amico spia sovietica Sergeij.Sulle sue tracce c'è anche Scorpio,killer francese,allievo e amico dell'agente braccato.
Un ottimo film che oltre all'azione ,cerca di costruire personaggi anche con una certa umanità.Mostrando come le spie e i killers siano dei "proletari" sfruttati dal potere che li usa e poi li elimina.
Amarissimo vanta un grande cast,spiccano i due protagonisti:Burt Lancaster e Alain Delon

giovedì 8 dicembre 2011

NUOVA RUBRICA TI DISPREZZO: SIN CITY di ROBERT RODRIGUEZ

Guardando il film ero ossesssionato da una reminescenza adolescenziale,mi chiedevo:ma a chi assomgliano,da chi hanno preso,quale è il vero ispiratore di robertino,franco e quentino?Lenzi..nooo,Fulci..non bestemmiamo..No,qualcuno ancora più "underground",ancora più pulp pure troppo.Insomma pensa e ripensa ecco improvvisamente mi è venuto in mente :NON PUò CHE ESSER LUI!!!! http://www.youtube.com/watch?v=aULb61piNP4
, come non riconoscere nel filmato che riprende il maestro assoluto ,il nostro dio in terra, la verà entita di robfrankquentin?Ok, ora mi posso impegnare sul film, mi è sfuggito qualche schizzo di sangue ed è un peccato non capisco altrimenti la complicata trama ricca di sfumature.E che cazz..mentre sto pensando a cosa penseranno gli autori mentre fanno questa cosa qui ,ecco che arriva un nuovo pensiero a distrarmi dal film,(che mi pare sia al momento in cui si spiega la filosofia dei personaggi e le radici di questo " pulp, molto pulp pure troppo"),bè mi rendo conto che si son impegnati profondamente, a scrivere le storie che hanno uno spessore commovente e poi è genialità..che poi son il solito buonista che non capisce la grande lezione di cinema di altissimo livello..e zacchete ecco che mi viene in mente uno sketch che si sposa assolutamente con le persone di robertuzzo,francu e que,(il nipote pulpmoltopulppuretroppo di paperino).ecco, signori e signore: http://www.youtube.com/watch?v=vFbxDae8Ac0 questi sono i veri punti di riferimento dei tre e dei loro fans,chiaro.Me li vedo che dicono:cattivo è?amorale è?geniale è?fino all'immancabile:paura è?Sensazionalistico,pregno di quel cattivismo superficiale e ripetitivo nonchè noioso,una robetta senza capo nè coda.Amorale e cattivo?Aahahahhaahaah.Diciamo che x bocche buone potrebbe anche esserlo.Qui però non troverete il feroce pessimismo crudele e spiazzante profondamente originale e autoriale di un Fulci,mi diverto a criticarlo per far incazzare fede però lo stimo moltissimo,non ha quella malinconia e disincanto dei grandi film di Di Leo,l'epica di leone e il crepuscolismo di Peckinpah figurarsi ,ma anche sul fronte della cattiveria..Se pensiamo che sangue e frattaglie possano dar fastidio diciamo che siamo a livelli quasi da scuola elementare.Cioè il fastidio epidermico e momentaneo per carità è innagabile,ma poi scivola via.Lo status quo non è stato attaccato :è un fumetto baby, un po' cialtrone però niente di più!Secondo me un vero film amorale e cattivo è "crimini e misfatti".Profondissimo come analisi e arriva direttamente al cuore della perfidia,del cinismo,della crudeltà.Non salva niente e nessuno.Non che ne condivida la scelta,non sono nè cinico nè disincantato,ho una lotta da fare e l'obbiettivo è alto quindi certe soluzioni esistenzialiste poco mi importano.Però,Allen ha creato un grandissimo film che è manifesto della cattiveria umana.Mimi rodriguez, cocò tarantino e mo pure camaucazzo miller invece fanno robe dove il cattivismo trionfa,dove la banalità diventà un modello vincente,dove si fa cagnara per coprire il vuoto totale.Insomma,perfettamente concorde con la dissacrante vignetta di stefano disegni.
Bè,però di una cosa voglio ringraziare il trio pieno di brio:mi hanno fatto tornare in mente alcune mitiche gags televisive
ps:questo film è piaciuto moltissimo a mio padre

mercoledì 7 dicembre 2011

VECCHIO HORROR QUANTO TEMPO E' PASSATO-I CLASSICI UNIVERSAL

Metterò di seguito quelli che per me sono i capolavori del vecchio horror americano,quello dei Lugosi,Karloff e via dicendo.Non metto i numeri perchè non è propriamente una classifica,ma un omaggio a quel tipo di cinema.Che a me piace assai.

1)L'UOMO LUPO di GEORGE WAGGNER
Il mio mostro preferito,perchè non nasce demoniaco come Dracula,non è il frutto delirante di uno scienziato,ma un povero cristo.Un uomo normale ,come tanti,che per colpa di una maledizione si trasforma in sanguinario lupo mannaro. Larry Talbot è un personaggio davvero straziante.Non può fermare la sua malattia e la trasformazione,perde l'amore,viene braccato dai concittadini.
Un grande bianco e nero,ottime intepretazioni.Great!

http://www.youtube.com/watch?v=d2jAcX0wIXM


2)LA BAMBOLA DEL DIAVOLO di TOD BROWNING

L'ho recensita sul blog,qualche tempo fa. Uno dei titoli non famosissimi,ma per me degni di nota di quel periodo.
Ottimi effetti speciali per il periodo sopratutto una travolgente e struggente storia di umana vendetta e di disperato amore paterno


http://www.youtube.com/watch?v=l0fc7oeUifE


3)L'UOMO INVISIBILE di JAMES WHALE

Cinicamente allegro,sottilmente inquietante,cosa faremmo noi brave persone se potessimo diventare invisibili?Staremmo dentro alle regole civili o più facilmente diventeremmo dei criminali?
Un grande film del 1933,ottimo ritmo,regia del geniale Whale,mitica la scena dell'incidente ferroviario.


http://www.youtube.com/watch?v=qcqEExEFGuY&feature=fvst


4)LA MUMMIA di KARL FREUND

Una storia d'amore maledetto,un'antica minaccia che si risveglia per colpire di nuovo,questa pellicola l'ho già recensita tempo fa su questo blog.L'incipt è davvero ben fatto,il risveglio della mummia è davvero da brividi,straordinario Bela Lugosi.


http://www.youtube.com/watch?v=SbCaJ4NExNM


5)FRANKEISTEIN di JAMES WHALE

Nonostante i suoi annetti è ancora un signor film.In poco più di un 'oretta viene descritta la storia del famoso scienziato che vuole creare la vita.Trama e film sono arcinoti e giustamente hanno attraversato i tempi.Memorabile la scena della morte della bambina,del padre che attraversa il paese con il suo cadavere tra le braccia,mentre sullo sfondo i cittadini passano dalla gioia della festa all'orrore per la macabra fine dell'infante,un immenso Karloff porta sullo schermo un mostro,un essere orribile,ma innocente anche quando causa la morte

http://www.youtube.com/watch?v=8H3dFh6GA-A


Menzione Speciale

FREAKS

http://www.youtube.com/watch?v=XppBUHD_QzQ


Certi che si reputano maledetti,ribelli,estremi,dovrebbero vedere questo film e zittirsi.

questo è tutto per me ,e voi?

martedì 6 dicembre 2011

SORGO ROSSO di ZHANG YIMOU

Opera d'esordio,(nel senso diretta da solo,perchè in realtà aveva già co-diretto un film inedito da noi:elefante rosso), del maestro cinese,abilissimo nel saper dirigere opere spesso assai differenti fra loro con estrema maestriail film narra la storia di una giovane donna che deve sposare un vecchio proprietario terriero,lui però muore e lei eredita il campo del sorgo per fare il vino.La vita procede tuttosommata tranquilla non fosse per un rapporto d'amore un po' contrastato con un vigoroso contadino locale,dal quale avrà un figlio.A rovinare le cose intervengono i giapponesi che porteranno miseria e morte,fino all'atto rivoluzionario conclusivo dei contadini cinesi.Bellissimo film :suggestiva la fotografia,regia che sa alternare tempi più lunghi con un strepitoso finale alla peckinpah-uso del rallenty non alla cazzo,ma davvero per rendere l'idea dello scontro e della morte-ottimi attoriMerita assolutamente di essere visto,magari come ho fatto io in lingua originale e tradotto

NON PER SOLDI,MA PER DANARO di BILLY WILDER

Un operatore tv subisce un lieve incidente durante una partita di football americano,causa uno scontro con un giocatore.All'ospedale ,il cognato del malcapitato un avvocaticchio disonesto,monta un caso di infortunio gravissimo allo scopo di ottenere un maxi risarcimento.
Inizieranno una serie di disavventure clamorose e assai divertenti,fino a un finale in cui la dignità umana trionferà

Eccellente commedia del maestro Billy Wilder,esaltato da uno splendido uso del bianco e nero e da una coppia di leggende come Jack Lemmon e Walter Matthau.Grande esempio di come si debba girare un genere complesso e difficile come la Commedia

MOSQUITO COAST di PETER WEIR

Quanto conta uno sceneggiatore in un film?Dipende.Per me moltissimo,tanto che molti film li riconosco proprio per lo stile dello sceneggiatore.Il braccio e la mente:un regista e uno scrittore,i quali se ben affiatati sono alla base del successo critico di un film.Come in questo caso:impeccabile la sceneggiatura di Paul Schraeder e ottima la regia di Peter WeirIl tema è quello dell'abbandono della civiltà ormai decadente americana e occidentale,per avventurarsi in africa e formare un nuovo modo di vivere.Il protagonista infatti è un inventore che si sente a disagio nell'america reaganiana ,vede la sua nazione ormai proiettata verso la fine e così prende la famiglia e va a vivere in una zona sperduta del continente nero.Con passione e dedizione costruisce una cittadella.Il problema scatta quando per sua manifesta stupidità libera tre mascalzoni ,per liberarsene sarà costretto a distruggere il suo sogno.Impazzendo e delirando. Un bellissimo e amarissimo film dove il rapporto uomo e natura è assai complesso e pessimistico.Non ispira sempre simpatia il personaggio principale ben interpretato da Harrison Ford,anzi è lo specchio della megalomania e presunzione alla base della formazione umana occidentale.Sia che viva da americano in america,che faccia l'americano con gli indigeni.In realtà non ha abbandonato nulla,è lui stesso che non funziona.L'Africa non è ripresa con lo sguardo danzereccio e colorato di molte pellicolo colonialiste,è un ambiente selvaggio e a tratti ostile,perchè questa è La Natura.Per me un capolavoro,certo Herzog avrebbe fatto scintille con un tema simile,ma Weir è davvero un grande regista

sabato 3 dicembre 2011

GRANO ROSSO SANGUE di L'AMICO FRITZ

Una sera ero a casa del mio amico Fritz,lui si annoiava e mi fa:"'ndemo ostreghèta ciama a hollywood che andemo a fa il cinema!".Io gli dissi che era pazzo,ma lui insistette:telefona !telefona !che a quest'ora si paga di meno.
Vabbè ho telefonato e ho parlato con un tizio affabile ,stile J.R..Gli dico che siccome da noi ci si annoiava e un tedesco annoiato è assai pericoloso,non vorrei gli venisse in mente di invadere la Polonia,ecco:era possibile girare un film?Lui mi dice un attimo e poi risponde :si,ma portate tutto voi.
Il problema che cazzo di film facciamo?Fritz dice :un horror che tanto basta un po' di delitti e buuu e tutto è a posto.Nè io nè lui abbiamo mai girato un cazzo,ma nemmeno un video per youporn,tanto per dire che razza di mentecatti siamo.
Ho scelto King perchè tanto il film te lo fa già lui.Questo è un racconto breve e quindi il film costa poco e insomma dovesse andare male,non andiamo in malora!Oh,gente del nord est siamo,attenti a queste cose ,sai?
La trama del racconto i Figli del Grano è questa:una coppia in grossa crisi finisce in un paese strano dell'america provinciale.Scopriranno che i bambini hanno assassinato tutti i grande per sacrificarli a un temibile dio che vive nei campi di grano.Muoiono,non i bimbi,ma la coppia insomma
Oh,ecco...Io ho pensato:sta minchia!Questo è un film che non deve trarre lo smarrimento e la solitudine di fronte a forze ingovernabili,no!Qui la coppia si ama e anche tanto,i bambini sono cattivi e come no,ma ci sono due buonissimi e non si sa perchè sti due bonaccioni non vengano ammazzati,ah perchè la sorellina ha poteri paranormali:cioè disegna cose che portano sfiga,ma tanta tanta tanta sfiga.
C'è pure il dio-mostro,ma abbiamo soldi e insomma..Dai,lasciamo perdere ok?C'è,ma è buio e poi lo famo alla brace,vi basti questo.Happy end forzatissimo e ci deve pure stare
Alcune scene non sono male,l'inizio ad esempio,ma ecco dai abbiamo scherzato e giocato ok?
Poi la tizia ,Hamilton,ha fatto Terminator e sti cazzi ,gli altri?Mah!
Cosa strana che abbiamo dato via a una saga:sette capitoli ,uno più inutile dell'altro.Mah 2-la vendetta!

L'amico Fritz ha pure avuto il coraggio di girare altre pellicole,ma lascia perdere va...

IL MEDAGLIONE INSANGUINATO di MASSIMILIANO DALLAMANO

Dallamano è un regista che stimo perchè prima di tutto un cinematografaro,essendo stato direttore della fotografia è legato al cinema come prodotto professionale visto che deve essere visto da delle persone e non da manichini o esseri incapaci di intendere e volere,per quelli c'è un certo tipo di cinema tutto per loro.
Così i suoi film sono opere comunque guardabili e talora davvero godibilissime.Questo trhiller horror paranormale,(che pare normale,ma bada ben bada ben bada ben :è normale!), è forse una pellicola minore all'interno della sua filmografia:verboso,pieno di personaggi e luoghi assolutamente comuni,eppure si segue e colpisce per la splendida colonna sonora di Stelvio Cipriani,il mio autore di soundtrack preferito.
Uno studioso inglese giunge con la figlia e la di lei governante a Spoleto per un documentario sull'arte demoniaca.Egli è vedovo e la bambina non ha preso bene la cosa,nondimeno appena arrivati qualcosa di strano capita a loro e a chi gli sta vicino
Detto così pare un festival di morti misteriose e assassinii bizzarri,ma non lo è.Parlano,eh?Anche tanto.Tuttavia ripeto a me non è dispiaciuto del tutto.Brava Nicoletta Elmi,la ragazzina,e Richard Jordan,lo studioso.
Insomma se volete veder un po' di roba italica,eccolo qua!
Venne messo sul mercato con il titolo di Perchè? Non ebbe successo e gli cambiarono il titolo,ma non mi pare che sia uno degli incassi migliori di Dallamano

BEKCET E IL SUO RE di PETER GLENVILLE

Possiamo tranquillamente ,senza temere dissensi di sorta,affermare che qui ci troviamo di fronte al capolavoro assoluto.
Il film narra la storia di amicizia,(ma sarà anche qualcosa di più?) e di odio tra Thomas Beckett ed Enrico II.
Lì vediamo a inizio pellicola amici inseparabili che pensano a divertirsi e ad andare a donne.Copulatori professionisti davvero degni di nota.
Poi Enrico II in lotta contro il clero,perchè essi pretendono di giudicare i preti che si macchiano di delitti comuni nei loro tribunali e sopratutto perchè come sempre sti zozzoni non sganciano soldi e non danno soldati all'inghilterra che sta per iniziare una guerra contro i francesi per riprendere le terre normanne che spetterebbero al re inglese, decide di dare la carica di cancelliere a Beckett ex diacono e sopratutto sassone,(il film spiega bene il razzismo feroce che i normanni conquistatori usano contro i sassoni).
Conclusasi la guerra per i territori normanni,senza spargimento di sangue ma in modo diplomatico grazie a Beckett, il re decide di far diventare Vescovo o insomma il capo della banda pretesca in inghilterra il suo amico Thomas,perchè convinto così di avere un alleato.
Invece cominciano i guai:Beckett saputo che un prete pedofilo-guarda un po'..strano-è stato assassinato mentre cercava di scappare,scomunica il lord che ha posto giustizia davanti a ogni cosa.
Questo fatto scatenerà una guerra tra l'uomo di chiesa e il re.

Ripeto è assolutamente uno dei film migliori mai fatti,merito anche di uno straordinario cast che vede in piccoli ruoli anche il nostro Stoppa-fa il Papa- e Cervi-un cardinale-ma sopratutto:un memorabile Peter O'Toole nel ruolo di un re fragile,ambiguo,tormentato eppure superbo e un immenso Burton in quello di Beckett.

I RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE di FRANKLIN J SCHAFFNER

No,non sono giocatori di calcio e nemmeno simpatici viados,ma tanti piccoli dittatori nazisti con baffetti nati in provetta.
Fa parte di quel filone di chiarissima origine yankee-sionista tutta presa dal descrivere di temibili e potenti organizzazioni naziste in giro per il mondo,spesso protette dalle dittature sudamericane.Oh,e chi sarà mai che ha messo quelle dittature al potere,chi ha addestrato i peggiori torturatori e macellai di quei paesi:toh,america e israele.Quindi...

In ogni caso guardiamo al film,tratto dal romanzo di Ira Levin quello di Rosemary's baby e anche di quella cazzatona di Scheggia,che è un solido film fantapolitico tipicamente anni 70.
Un giovine ebreo scopre che in paraguay esiste un'organizzazione segreta nazista.Oltretutto ospite d'onore è il celebre e bastardissimo dr Mengele-se mai dovesse esistere l'inferno spero che si trovi lì-il quale rende noto ai nazistoni presenti un piano diabolico che ha a che fare con l'omicidio di un certo numero di uomini,impiegati statali,di 65 anni.
Il giovane contatta il celeberrimo cacciatore di nazisti Lieberman ,ma purtroppo non fa in tempo a spiegargli tutto l'ambaradan.Lo ammazzano.
Così l'anziano si trova a dover indagare su misteriosi morti e ad ostacolare da solo il folle Mengele,talmente folle che viene isolato e abbandonato dai camerati stessi.
Finale inquietante.


Non parliamo di un capolavoro,ma sicurmante di una pellicola robusta e che intrattiene piacevolmente.Trovo ottimo Gregory Peck nel ruolo a un passo dal trash d'autore di Mengele,comunque a me è piaciuta la sua parte.Laurence Olivier aveva fatto benissimo la parte del nazista nel capolavoro Il Maratoneta,qui invece è il buon Lieberman.
Insomma una di quelle pellicole classiche del tempo,che andrebbero rispolverate e riviste

martedì 29 novembre 2011

MARIO MONICELLI,REGISTA

"La Rivoluzione d'Ottobre ha rappresentato uno straordinario sogno di riscatto. Oggi si liquida quell'esperienza storica con troppo semplicismo. Fu un'esperienza grande e terribile. Furono commessi errori, furono consumate tragedie, ma dietro c'era un'idea di umanità nuova che certo non meritava una fine così ingloriosa, per mano di due cialtroni, due piccoli borghesi come Gorbaciov e sua moglie. Hanno distrutto una cosa seria per lasciarci un cumulo di macerie."

Ecco cosa pensava Mario Monicelli della rivoluzione d'ottobre e della SSSR.In poche frasi ha saputo descrivere tutto:l'entusiasmo,le conquiste,la gioia,la caduta,la disperazione,i ricordi distrutti e svenduti dai piccoli uomini e donnette a seguito.Questo ovviamente non vale solo per quello che noi ostinatamente consideriamo la migliore invenzione dell'umanità,il comunismo,ma anche per il cinema.Cosa ci ha donato in tanti anni di lavoro Monicelli?La grande tragicommedia popolare.E non roba da poco,da guardare con sufficenza.Era cattivo senza urlare ogni due secondi:"ehi ,mamma guarda come sono cattivo!",ma con quel cinismo figlio disperato di una certa malinconia,di uno sguardo sarcastico e dolceamaro sul mondo e sulla nostra Italia.Tra i maestri della nostra commedia è quello che io reputo il migliore.Certo non ha i momenti sublimi e surreali di Scola e nemmeno la zampata e il graffio di un Risi,ma ha una sua "misura" il saper dosare bene tanti elementi che poi narrano l'epopea di un universo,un'epica che non è quella pachidermica e patetica di un Tornatore,ma quella a bersaglio uomo.Nel mirino ci siamo noi,poveri cristi mediocri che non vogliamo accettare la vita che ci hanno dato.Non abbiamo i mezzi,non siamo quelli nati sotto la stella del se po 'ffa.Gente con progetti,sogni,imprese,che sia il colpo della vita come i SOLITI IGNOTI,o impresa di cavallieri erranti come L'ARMATA BRANCALEONE.
Monicelli ha raccontato la Grande Guerra mostrando la vita in trincea,facendo antiretorica vera,urgente,necessaria,con l'eroismo che non si presenta in pompa magna con la fanfara e le autorità religiose,militari,civili.No,un eroismo umanissimo che nasce dalla codardia sana di chi vuole salvarsi.Non cercano scioccamente la bella morte delle barricate e del monumento per i posteri,col cazzo!Eppure sono questi due uomini così mediocri e normali,così semplici,ma mai dicasi MAI semplicistici,che riscattano tutti i davide viganò der monno 'nfame-come dice il poeta antonello-perchè quella sarebbe la nostra fine reale,l'ultimo capitolo del romanzetto in offerta speciale che è la nostra vita.Però che bella!E che gioia quel :"mi te disi nient facia de merda",il ruspante dialetto milanese strappato dai fighetti del terzo sesso della moda e ai maneggioni del troiame reale.
Monicelli parla di noi.Ha raccontato quello che è la mia classe,quella operaia con una partecipazione straziante,severa,dignitosa,e disperatamente allegra che ancora oggi non posso che commuovermi guardando il film capolavoro sempiterno che si chiama I COMPAGNI.Esattamente come lo stesso sentimento lo devo a Petri e al suo La Classe operaia va in paradiso.
In questa pellicola ambientata a Torino sul finire del 1800,il regista ci racconta l'epopea eterna della lotta delle classi meno abbienti per ottenere quello che è il suo diritto:produrre per loro e per lo stato,e non per poche famiglie di parassiti del cazzo.E in più ,siccome Monicelli non bleffa,ti racconta anche il collaborazionismo dei proletari ,disperati e impauriti,di chi si vergogna delle origini operaie della famiglia,delle contraddizioni e illusioni,ma non per dire:state a casa,cazzo c'è Fiorello va tutto bene!No,ma per una sorta di pudico amore nei confronti del popolo,un continua,ritenta,anche se hai sbagliato.
Monicelli ha narrato benissimo anche la vecchiaia con il suo Amici miei,struggente parabole grottesca e amarissima sulla vita che se ne va e la paura di trovarsi anziani a contatto con la morte.
Era questo e tanto altro ancora,almeno questo è il mio pensiero su di lui:Grande Narratore del Popolo.Senza essere volgarmente sciatto,squallido,stupido,come gli eroi della merda cinepanottesca e nemmeno senza eccessivi intellettualismi utopistici sul popolo che comanda,lotta,eccetera eccetera.
Ha lavorato per noi,e ci ha reso -per lo spazio di un film-coscienti e migliori
GRAZIE MARIO!

Intervista a Monicelli
http://www.youtube.com/watch?v=Vh6ofHiA8uQ&feature=fvst

la grande guerra

http://www.youtube.com/watch?v=-tavJaJMtU8

i compagni

http://www.youtube.com/watch?v=W3fc5LhHWos

un borghese piccolo piccolo

http://www.youtube.com/watch?v=Zz_l4c_qEs4

i soliti ignoti

http://www.youtube.com/watch?v=Vh4Oxnos_yw

totò e carolina
http://www.youtube.com/watch?v=m9KhUkXx-tI

questo è CINEMA

sabato 26 novembre 2011

THANK YOU FOR YOUR COLLABORATION: TOP FIVE I MIGLIORI E PEGGIORI HORROR ITALIANI

Si,i blog non saranno strumenti rivoluzionari perchè facilmente manipolabili,però permettono di leggere cose interessanti e conoscere persone che con passione si dedicano alla conoscenza delle arti o di pensieri politici,spesso in modo interessante.
Per cui il settore dedicato al cinema è gestito da gente che con più o meno cognizione di causa,io poca assai,ci permettono di recuperare classici,discutere su oscurissimi registi che nemmeno le loro mogli conoscono,e fare amicizia con persone intelligenti e spiritose.
Tra queste ci metto sicuramente Lucia e il suo blog dedicato al cinema horror: http://ilgiornodeglizombi.wordpress.com ,una delle/dei tante/i che vale la pena di leggere.
Ecco questo post è una nostra collaborazione circa il tema i peggiori e migliori film horror italiani.Croce e delizia di ogni cinefilo e perchè no,cinofilo!
Buona lettura e aggiungete i vostri!

TOP FIVE: I MIGLIORI CINQUE HORROR ITALIANI (QUESTA E' LA MIA)

1) LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO di PUPI AVATI

http://www.youtube.com/watch?v=tfrRXmI7kgQ


Dal Fellinismo anarchico e malsano delle sue due opere di debutto,alle commedie acide,alla parodia del thriller,alla fiaba commovente sulla morte e la solitudine,fino alla creazione di un vero e proprio capolavoro del genere horror.Gotico padano,è stato definito perchè la storia è ambientata nella sonnolenta e pacifica provinicia emiliana.Il film riesce a spaventare,mette tensione,e ci fa sprofondare in un'atmosfera inquietante e malvagia.La follia dietro alla placidità,alla normalità


2)OPERAZIONE PAURA di MARIO BAVA

http://www.youtube.com/watch?v=ikAJhrALse0

IL MAESTRO,colui che ha davvero messo le basi e impiantato le radici per dar lustro al genere.Un film agghiacciante,con alcune scene da antologia-il dottore che rincorre sè stesso- e una bambina infernale davvero da brividi.

3)DANZA MACABRA di ANTONIO MARGHERITI.
http://www.youtube.com/watch?v=GeJtAKdWrdQ

Un omaggio al gotico e al leggendario Edgar Allan Poe,un film di atmosfera e soffusa malinconia.Una magnifica Barbara Steele.

4)PHENOMENA di DARIO ARGENTO

http://www.youtube.com/watch?v=U-8_OPGrh-A

Lo so,lo so.Non è il migliore nè di Dario Argento nè nella storia del cinema horror italiano.Ma pensate un po' se fosse stata questa la terza parte delle madri!A me questo film terrorizza e affascina .Argento prende un genere popolare e lo fa diventare aristocratico.Il suo stile visionario vola sempre alto.Grazie Dario,nonostante tutto sei sempre un mio punto di riferimento.

5)I VAMPIRI di RICCARDO FREDA.
http://www.youtube.com/watch?v=QFOFxUiSrrc

Era il 1957.Freda ebbe la brillante idea di girare il primo horror italiano, anche se alla fine risulta più che altro un poliziesco.Buona regia,ottima fotografia di Bava. Reperto storico


TOP FIVE -I PEGGIORI HORROR ITALIANI

1)LA CROCE DALLE 7 PIETRE di M.A. ANDOLFI

http://www.youtube.com/watch?v=pM7GntrsHto&feature=related

Qualcosa che va oltre l'umana comprensione,un viaggio lisergico nel comico da avanspettacolo,mal di pancia improvvisi fatti passare per espressioni di "trionfante malignità",un ridicolissimo uomo lupo con il taglio di capelli più ridicolo della storia,la camorra,la mafia,tante tante tante cose messe e fatte alla cazzo di cane.Poteva essere un buon porno e invece....

2)IL BOSCO 1 DI A, MARFIORI

http://www.youtube.com/watch?v=s-eiMWCujv0

Oggi al mio bambino ho regalato una steady cam,la regalavano ..Lui ci ha girato con gli amichetti questo!L'accento alla heater parisi, (cavoli avesse cantato cicale avrebbe distrutto la strega in un secondo), una strega che stranamente attira i maschi, uno-dicasi uno- zombi indeciso sul da farsi e sul cosa mangiare, uno scrittore demente che aiutatemi dire demente perchè troppo poco.E così tanto altro che è difficile spiegare.Ho visto la luce,poi l'ho rispenta perchè certe cose è meglio non vederle.


3)PAGANINI HORROR di LUIGI COZZI

http://www.youtube.com/watch?v=VUu10S1h-_Y&feature=related

La canzone più fetecchia del mondo, la band rock più terrribile del mondo,una casa stregata,una melodia infernale,lo spirito di Paganini incazzato e poi tanto delirio disorganizzato. Quando avete da buttare via la paghetta settimanale che fate?Girate un film come questo.

4) LA BIMBA DI SATANA di MARIO BIANCHI.

http://www.youtube.com/watch?v=sCFdKv67fvQ

vabbè,abbiamo ancora per un pomeriggio la possibilità di girare in questo castello..che poi arrivano i propietari all'oscuro di tutto ciò e ce corcano.Ah marioooo!'nnamo giramo sto firmetto der cazzo! E io ce l'ho pure in dvd!^_^

5)BLOODY PSYCHO di LEANDRO LUCCHETTI.

http://www.youtube.com/watch?v=vMRcYbj2CfE


Una roba..Prendi un po' di scene da altri film,metti in scena una compagnia attoriale che ha come scopo quello di insultare pesantemente la Recitazione,gira veloce che se no quelli del paese se ne accorgono e il sindaco ci fa un culo tanto.E poi la nostra,italica,nazionale,arte della cazzata a stato brado.Liberissima di correre per sentiere impervi.Mortacci loro!


ED ECCO LA LISTA DI LUCIA.

I MIGLIORI

)L' aldilà

http://www.youtube.com/watch?v=ViI4-CY1aT4
2) Suspiria

http://www.youtube.com/watch?v=HLVeOJF73rw
3) La maschera del demonio
http://www.youtube.com/watch?v=PznUE7snlnU
4) buio omega
http://www.youtube.com/watch?v=EhJU_XoU0NM

5) Reazione a catena

http://www.youtube.com/watch?v=D1sUnYST8o8

I PEGGIORI

) La terza madre - Dario Argento
http://www.youtube.com/watch?v=d3gj336YSDo

2) rats - notte di terrore - Bruno Mattei
http://www.youtube.com/watch?v=7UIYI86-PRE
3)Il gatto nero (quello di Luigi Cozzi, mamma mia)
http://www.youtube.com/watch?v=vAxRDiObXJk
4) Le porte dell' Inferno - Umberto Lenzi (oggesù ancora mi fanno male gli occhi)
http://www.youtube.com/watch?v=_5BsbY5Xtv8

5)La croce dalle sette pietre-la camorra contro il lupo mannaro

http://www.youtube.com/watch?v=B611ROsP7Vc


Che onore ospitare una così grande esperta di film horror su un blog chiaramete occhialuto e snob,come il suo padrone,ringrazio di nuovo Lucia ..e insomma gioite con la visione di codesti filmoni e filmacci!^_^

ARLINGTON ROAD di MARK PELLINGTON

Questo è uno dei miei film preferiti ma del secondo girone,(insomma non parlo de Le onde del destino,goodbye lenin,la caduta di berlino,la sacra triade,ma di opere che mi piacciono molto),è un thriller a sfondo politico decisamente interessante,anche se con vistose cadute nei luoghi comuni che farebbero arossire i luoghi comuni.Anche vero che durante la visione,vedendo il buon Jeff Bridges che scappa di qui e scappa di là,la mia mente era occupata dalle strofe liriche della canzone di Elio e le storie tese "Lo stato a e lo stato b",precisamente quando il soggetto canta: "scappa...scappa..ah se ti prendo .zigo zago zigo".
La storia è la seguente:Micheal è un professore universitario specializzato in storia.Tiene un corso sul terrorismo,ma allora nel 96 era quello interno anti governativo e di destra,vedovo poichè la moglie ,un'agente fbi, è morta durante un'azione contro un presunto terrorista,(ma come capita sempre con gli amerikani,non hanno capito un cazzo e gli agenti fanno una strage inutile,rimanendo decimati giustamente dalla risposta delle loro vittime).Essendo Jeff Bridges e non Davide Viganò,povero lui dico,chiaramente ha trovato subito una nuova donna,infatti si è fidanzato con pinocc..ehm,Hope Davis!Vabbè un giorno salva un bimbo che si è ferito gravemente a un braccio,(questo film ha un incipt davvero strepitoso per montaggio,direi..ma io non mi son mai avvicinato a una moviola per il montaggio e comunque che ne so?Così a occhi mi piace come scorrono le immagini.Oltretutto ha dei bellissimi titoli di coda che mostrano chiaramente l'orrore dietro alla normalità yankee),e così fa amicizia con i suoi vicini.Insospettito da alcune stranezze ,indaga che manco il tenente colombo e scopre la vera identità del vicino.Un ex bombarolo di estrema destra.
Le cose si mettono decisamente male.

A me questo film piace parecchio perchè ha dei momenti,degli attimi,in cui si avverte un'atmosfera malsana ,di tragico gioco in cui a rimetterci è l'eroe e non i cattivi.Come se avessero preso un film horror tipo Society e poi l'abbiano rielaborato in chiave thriller,dove i mostri sono esseri umani,anzi:Veri Americani,cioè citando il titolo di un film italiano :i soliti idioti.
Abituati a vedersi innocenti e buoni,il film ci mostra il lato oscuro e come se le vadano a cercare con insistenza tutte le tragedie che gli capitano.
Ottimo Tim Robbins e Joan Cusack nel ruolo della coppia terrorista,bellissimo anche il finale nerissimo e tragico.
Non del tutto riuscito,ma vale la pena vederlo!

giovedì 24 novembre 2011

CUJIO di LEWIS TEAGUE

Eh,vedi come vanno a finire le cose?Mi compri un cucciolo,mi compri un cucciolo!Si.Poi quello tanto cucciolo non è visto che essendo un San Bernardo anche da piccolino occupa spazio che è due volte il molise,poi da grande se lo magna ...il molise!
Questa è l'intro gggiovane e spiritosa,che vabbè ho 35 anni sono nel mezzo del cammin della nostra vita,ma è fattibile che pure i 12enni leggano sto blog e quindi diventiamo un po' friendly e moderni,no?
Ora parte l'intro per quelli che hanno la mia età:ti ricordi quando....
Avevo 12 anni e cazzeggiando nel settore libreria dell'euromercato di paderno dugnano-mi pare- mi imbatto per la prima volta in vita mia in un libro di tale Stephen King.Il libro è Cujio,mi rammento del trailer perchè in un secondo univa due delle mie più grandi paure,(scrivo al plurale perchè ne ho molte e quando non ci sono le invento): cani e pippistrelli! Quindi prendo il libro e lo trovo meraviglioso,quindi ecco divento un King dipendente e in breve tempo mi son preso i suoi capolavori.
Ora si è un pochino,leggermente ,sputtanato,come un altro mio eroe in campo horror,di cui scriverò tra un po' di giorni.Però è stato uno dei pilastri della mia infanzia,insieme a radio rock fm,von trier,kitano,zhang yimou e vabbè queste cose qui.

Quindi dopo un po' di tempo,ormai grandicello e padrone di un bellissimo cagnolino,un pastore nano dei pirenei,mi vedo il film.Oh,fantastico!Penso questo leggendo il nome del regista Lewis Teague è un mestierante che però ha diretto quel filmone di Alligator!Wow!Il romanzo poi parte dal cane ,ma come sempre nelle opere del dio di Bangor c'è tutta una sottile e forte critica alla debolezza umana ,alle relazioni che fanno pietà,c'è pessimismo e malinconia nei confronti di un mondo ipocrita e carogna e poi la parte dentro la macchina e un finale amarissimo
Quindi mi appresto a vedere questo e invece:il film è modestissimo.Per quasi un 'ora c'è la presentazione dei personaggi e le loro dinamiche ma siamo a livelli televisivi.Poi quando si scatena la bestia e si comincia a stare chiusi in macchina,bè il tutto migliora.
Però il potenziale del libro si perde,a mio avviso,e poi quel finale positivo che mica possiamo fare crepare i bimbi!
Comunque pur non essendo del tutto riuscito è un film che si lascia guardare.Anche perchè è l'altra faccia degli hachiko e marley-e io ho amato questi film!^_^

mercoledì 23 novembre 2011

SPECIALE AMICI MIEI di MARIO MONICELLI

AMICI MIEI :appunti,biografie,filmati, in omaggio a un capolavoro della storia del cinema italiano.
Il cinema ,da sempre,è una mia passione assai forte e ampia.Il mezzo migliore di propaganda,di emozione,di riflessione.Certo oggi è soffocato dalla tendenza a fare opere leggerine e insulse,svenevoli e melense.Oppure pregne di cattivismo da happy hour,di cinismo americazzaro e borghesuccio.
Ebbene,proprio per evidenziare la salute pessima del cinema odierno..Non posso che dedicare a questo immenso capolavoro della nostra commedia , un piccolo e significativo omaggio.Rubacchiando un po' tanto dalla rete.Con un mio pistolotto noiosissimo all'inizio .
RIFLESSIONE SU AMICI MIEI.
La forza di questo film,oltre che nella storia,sta sopratutto nel cast tecnico/artistico.Monicelli,infatti,riesce a mettere insieme cinque grandi mattatori che sapranno dare spessore ai loro personaggi,tanto da renderli memorabili e leggendari.Un vero stato di grazia.Questa pellicola è senza ombra di dubbio, il capolavoro della Commedia Italiana degli anni 70.Un periodo che ha visto la produzione di ottimi film legati al genere,la sua struggente fine-il bellissimo "Borghese piccolo piccolo",sempre di Monicelli- e poi la devastazione con le cazzate pierinesche e vanziniane.
Amici Miei,infatti è si una commedia,ma niente affatto conformista e leggera.Potremmo denominarla, mi si passi il termine,"commedia della disperazione" accompagnata da una buona dose di nichilismo.Lo smarrimento che colpisce i cinque amici coinvolti nelle epiche zingarate, è il tentativo ultimo ,feroce,cinico, di rimanere vivi e sopratutto diversi rispetto ai tempi-gli ultimi visto che hanno una certa età-che sono costretti a vivere.Prigionieri senza speranza della normalità,della quotidianità, dei rapporti famigliari-beati i tempi quando non c'erano i family day-cercano la libertà e la rivolta attraverso scherzi crudeli,menefreghismo goliardico,e una disperata voglia di non essere travolti dalla vita e dalla morte,sopratutto.
Poi si torna alla propria esistenza,chi ha successo e chi no,ma rigenerati da quei giorni di straordinaria libertà .Anzi,l'essenziale della libertà.
Ricordiamoli questi cinque eroi:Il Perozzi,giornalista,il quale vive un divertente e dissacrante conflitto generazionale rovesciato contro un figlio noioso e iperconformista.Voce narrante del film,"zingaro"coerente anche contro la morte,tanto da sussurrare una supercazzola prima di lasciare codesto mondo.Raffaello Mascetti,conte in disgrazia,ma che non vuole arrendersi a una vita grama di stenti e miseria ,comportandosi come se vivesse sempre al meglio delle sue risorse economiche e terrene.L'architetto Melandri,tanto eternamente perso dietro alle donne ,quanto veloce a chiedere una mano agli amici per liberarsene.
Il barista Necchi-Del Prete nel primo film,Montagnani negli altri due- irriverente e geniale nelle improvvisazioni,ed infine:il professore Sassaroli.Un nuovo aggiunto,unico ad aver dato filo da torcere alla banda di biscari in azione.
Sono personaggi che son diventati patrimonio nazionale,hanno superato brillantemente la barriera tra finzione scenica e finzione del reale-quello che viviamo ogni giorno,e che chiamiamo vita-tanto che non esista italiano il quale non sappia a memoria qualche battuta del film,anzi dei film.
A leggerlo in chiave critica,forse potremmo dire che potrebbero essere anche fastidiosi per la loro misantropia e amoralità,dei genitori non so quanto consapevoli dell'italia cialtrona di oggi,ma credo che sia assolutamente limitativo e perbenista porre questa visione come fonte di verità,sia artistica che critica.Il film è altro,è il tentativo di non morire,di sorpassare il grigiore quotidiano e i problemi con uno sberleffo che assomiglia più all'anarchico :una risata vi seppellirà,che al fascista:boia chi molla.Anti eroi perfetti,ultimi lampi di genio di una cinematografia -forse-morente.
Il film ,ha una storia curiosa alle spalle.Ve ne sarete accorti anche voi,immagino.Infatti all'inizio doveva essere girato da un altro grandissimo regista italiano:Pietro Germi.Il quale costrinse gli sceneggiatori De Bernardi e Benvenuti a far traslocare la storia da Firenze a Bologna.Il regista però ,per problemi di salute, dovette abbandonare il set-morì il giorno dell'inizio dell riprese- e così fu scelto Monicelli.Il quale fece la scelta giustissima di riportarlo al suo luogo di origine.La motivazione?Regista e scrittori toscani e per di più molte delle avventure che appaiono nel film sono basate su storie veramente accadute nel capoluogo toscano.
Amici Miei è il primo film a puntare sul linguaggio della regione del centro-nord,poichè vi era il pregiudizio che quel tipo di umorismo fosse troppo denigratorio e pungente,ma visto il grosso successo che ebbe questa pellicola,si cambiò idea tanto che ora i toscani ci rompono i coglioni con il loro patetico umorismo da quattro soldi e cento pieraccioni.Peccato,perchè i primi Benigni,Benvenuti,qualcosa di Nuti non era male.
Come ho detto ebbe due seguiti.Il secondo per me è il migliore,il più completo.Amarissimo e cattivo,il terzo è assai mediocre,ma è uno sguardo ravvicinato sulla vecchiaia.Peccato che Loy,altrove bravissimo,non sappia gestire questo tipo di commedia.
Vincitore ai botteghini e al david di donatello e nastri d'argento.I primi due capitoli della saga sono da vedere obbligatoriamente.Che così la piantate di ridere per quei pirla dello zelig e affini mediocri servi del potere che distruggono ogni volta che appaiono sul video l'arte della comicità
MARIO MONICELLI.
Provate a chiedere,se doveste avere la fortuna di conoscerlo,ad un onesto e vero cinefilo , di elencare i tre migliori film di Monicelli.Lo mettereste in grosso imbarazzo.Anche perchè sorge il quesito ,che per altri autori non si pone, ma sono davvero solo commedie quelle portate sullo schermo da Monicelli?Pensateci bene.Potremmo prendere in considerazione tre film assai noti del regista:1)La grande guerra.Film che supera anche nello stile il cinema popolare di allora,abile e forte mescolanza di satira e tragedia.2 ) i Compagni,strepitoso film sulla resistenza operaia nella Torina degli inizi del secolo scorso.Una vera lezione di marxismo.3)Quello che io reputo il suo capolavoro:"Un borghese piccolo piccolo"Il film che chiuse il genere commedia all'italiana,un forte film contro il giustizialismo privato.Un viaggio nell'inferno di una persona qualsiasi.
il cinema di Monicelli,ha sempre un risvolto politico.Cosa che ha mantenuto nella sua lunghissima carriera cinematografica che lo vede debuttare nel 30 fino alle Rose del Deserto,suo ultimo e buon film.
A meno di ventanni duranti gli anni 30 realizzò due film in 16 mm:il cuore rivelatore e i ragazzi della via paal,che gli fece avere persino un premio a venezia
Si fa le ossa come aiuto regista di vari pezzi grossi del cinema dell'epoca-cito camerini e Bonnard- fino al suo esordio nel 49 con Totò cerca casa.Il film è co-diretto da Steno,con il quale farà coppia per altri otto lavori.Il suo debutto in solitario avviene con il migliore film con Totò:Totò e Carolina
Censurato pesantemente per motivi politici,solo ora è possibile una sua versione integrale.
Ha diretto molti film sempre con uno sguardo di cattiveria e tenerezza per i suoi antieroi e feroce contro il perbenismo di facciata,i conformisti,le bestie mediocri e di potere
Tanti film,non tutti riusciti,ma nessuno davvero orribile.

UGO TOGNAZZI.
Uno dei celeberrimi senatori della commedia all'italiana,quello più imprevedibile e irriverente sia nello stile di vita che di scelte cinematografiche.Le sue origini sono teatrali,anzi di rivista.Quella che ha formato tantissimi beniamini del pubblico e anche della critica.
Il debutto nel mondo del cinema avviene con una serie di filmetti leggerini,da "spiaggia"o sgangherate parodie,spesso in coppia con Raimondo Vianello e talora anche Walter Chiari.
Fino al fortunato incontro con Salce,che partendo da una storia di Castellano e Pipolo,lo convinse a recitare nel capolavoro :Il Federale.Un film che non doveva essere girato,ma che appena arrivato nelle sale ebbe un vasto successo,facendo conoscere un Tognazzi grande attore non solo comico.Con Salce girò altri due capolavori imperdibili:La voglia matta-un uomo maturo che si innamora di una ragazzina-e le Ore dell'Amore.
Lo rivediamo protagonista -insieme a Gassman- della pietra miliare I Mostri,film che in episodi demoliva la società italiana. E nel buon :la marcia su roma,dedicato alla nota parata di barlafuss negli anni 20.
Tognazzi però si presta sopratutto a interpretare film feroci,bizzarri,anticonformisti,come quelli girati con un giovane Marco Ferreri.Da L'Ape Regina,a La Donna Scimmia,Fino al canto del cigno della società occidentale:la grande abbuffata.
Fu straordinario gay nella serie del Vizietto,e travestito in Miserie e Splendori di Madame Royale,vinse a cannes per il superlativo:Tragedia di un uomo ridicolo,di Bertolucci.
Morì a roma nel 1990,il 27 ottobre.

PHILIPE NOIRET.
Nasce nel 1930 a Lille in Francia.Come molti prima si dedica al teatro e anche al cabaret,poi passa al cinema.Partendo da piccoli ruoli,fino al debutto come protagonista con :La Grande Abbuffata ,di Ferreri. Con il quale lavorerà anche in Non toccate la donna bianca.
Molto importante è l'incontro con il regista Tavernier,con il quale girerà molti film ,da:il giudice e l'assassino fino a "che la festa cominci"
Dal 75,anno di successo con Amici Miei, inizierà a dividersi tra francia e italia-alcuni titoli di quel periodo sono "deserto dei tartari","3 fratelli" "speriamo che sia femmina",in italia...e in francia: colpo di spugna-da thompson- e la vita niente altro-
Memorabile in Il postino,campione di incassi nel mondo. Finirà la carriere tornando al teatro,fino alla morte dovuta per un male incurabile

Gastone Moschin



Si forma all'Accademia d'arte drammatica di Roma e inizia a recitare a teatro e poi negli sceneggiati televisivi della Rai. È grazie al nuovo mezzo che il grande pubblico lo conosce, stimandolo per la verve che sa spaziare di toni grottesca a quelli drammatici. Il volto particolare, che indugia sia nel buffonesco che nel serioso gli permette di affrontare ruoli diversi in gran parte del cinema italiano.Comincia nel 1960 con L'audace colpo dei soliti ignoti di Nanni Loy (anche se la prima apparizione è ne La rivale del 1955) per proseguire con Che gioia vivere! (1961) di René Clément e Tiro al piccione - dello stesso anno - di Giuliano Montaldo. Gli anni sessanta lo vedono interprete di pellicole come Anni ruggenti (1962) di Luigi Zampa, L'amore difficile (1963) e La visita (1964) di Antonio Pietrangeli. E' con Signore e signori (1965) di Pietro Germi che accanto a Virna Lisi dà sfogo alla sua bonarietà, interpretando il ruolo di un marito schiavizzato che persegue il sogno di un amore impossibile con una commessa. Una moglie giapponese? (1968) di Gian Luigi Polidoro lo vede di nuovo protagonista, nella parte di un ragioniere spedito in estremo Oriente dove s'avvede della superficialità degli occidentali. In 7 volte 7 (1969) di Michele Lupo in interpreta un evaso, ne Gli specialisti (1969) di Sergio Corbucci un personaggio western. Gli anni sessanta lo scoprono recitare in altre pellicole (25 in tutto) grossolane, Il grande colpo dei 7 uomini d'oro, L'harem, Italian Secret Service fino a Dove vai tutta nuda? di Pasquale Festa Campanile. Da ricordare Il fornaretto di Venezia (1963) di Duccio Tessari e Le stagioni del nostro amore (1966) di Florestano Vancini.Negli anni 70 il ruolo principale è il guappo napoletano ucciso da Vito Corleone /Robert De Niro ne Il padrino - Parte II(1974) di Francis Ford Coppola. Un anno dopo sarà la volta di Melandri, l'architetto de Amici miei dagli innamoramenti funesti. Le sue avventure sentimentali proseguiranno fino agli ai due episodi successivi, tanto da arrivare ad un duello con la sciabola nel terzo film della serie diretto da Nanny Loy nel 1985. Recita ne Il conformista (1970) di Bernardo Bertolucci, Don Camillo e i giovani d'oggi (1972) di Mario Camerini e Il delitto Matteotti (1973) di Florestano Vancini. Accanto a questi tornano sempre film più commerciali, a conferma della tendenza di Moschin ad alternare qualità e quantità: L'inafferrabile invincibile Mr. Invisibile, Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa e Paolo il caldo. Da segnalare Milano calibro 9 (1972) di Fernando Di Leo, dove Moschin interpreta Ugo Piazza, criminale che fatti tre anni di carcere è sospettato dai suoi compari di avere intascato 300000 dollari in contanti. Qui la sua espressione da duro e l'aria ambigua da innocente trovano la massima credibilità.Negli anni '80, oltre a Amici miei - Atto II e III il ruolo da protagonista è in Si salvi chi vuole (1980) di Roberto Faenza, dove interpreta un deputato ormai imborghesito del PCI, che rischia il crollo a causa della moglie permissiva (Claudia Cardinale), della figlia sguaiata e del fidanzato scansafatiche. Ancora, Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada di Lina Wertmüller e Una spina nel cuore (1986) di Alberto Lattuada.Ormai Moschin ha raggiunto una autorevolezza fiera, che non disdegna di ironizzare in Donne con le gonne (1991) di Francesco Nuti e nel fiabesco I magi randagi (1996) di Sergio Citti. Degli anni '90 sono ancora Non chiamarmi Omar e Porzus.Nel 2000, come all'inizio di carriera interpretò Valjean nella versione televisiva de I miserabili diretta Sandro Bolchi (1965), Moschin torna alla televisione. Nella serie "Sei forte maestro" interpreta un ruolo farsesco e bonario, memore della sua versatilità tragicomica espressa in 54 film; in "Don Matteo I - II" un vescovo avvezzo ai lazzi. A Terni (dove era girata la prima serie) Moschin apre anche la strada didattica della sua carriera, inaugurando una scuola di recitazione.

da my movie

RENZO MONTAGNANI
Nato ad Alessandria da una famiglia di origini fiorentine, nel capoluogo della Toscana frequenta la scuola e l'università, conseguendo la laurea in farmacia. Appassionatosi di teatro durante il periodo universitario, in seguito si trasferisce a Milano intorno alla metà degli anni cinquanta, ed entra in varie compagnie teatrali, come quella di Enrico Viarisio e poi di Erminio Macario. Nel 1959 si afferma come attore teatrale recitando "I sogni muoiono all'alba", di Indro Montanelli (tre anni dopo verrà girato anche un film con lo stesso Montagnani protagonista) e Marescalco dell'Aretino. A Milano si impegna politicamente, anche come attore. Lo si ricorda in Tre ipotesi sulla morte di Pinelli di Elio Petri con Gian Maria Volontè.
Agli inizi degli anni sessanta si trasferisce a Roma per intraprendere la carriera cinematografica e televisiva. Tuttavia fece ritorno all'attività teatrale dopo aver incontrato Valeria Moriconi ed entra a far parte del gruppo "La compagnia dei quattro", in cui militò per circa tre anni. Successivamente, Montagnani viene contattato per lavorare in televisione nel programma "Milledischi", ove venivano presentate le novità di quel tempo della musica leggera. Dopo questa parentesi televisiva, Renzo si afferma anche come attore radiofonico, per la prosa e il varietà, tra cui il programma notturno Buonanotte fantasma di e con Bibi Faller ed Emanuela Fallini.
All'inizio degli anni ottanta Montagnani conquista la platea televisiva grazie alla sua interpretazione del personaggio di "Don Libero" nel varietà televisivo "Ci pensiamo lunedì", diretto da Romolo Siena e condotto da Alida Chelli. Il personaggio, figura di sanguigno parroco toscano, verrà in seguito ribattezzato "Don Fumino" per via del suo intercalare: «Eh, io son fumino, se 'un le dico mi sento male!», e nel 1993 Montagnani interpreterà anche una "sitcom" omonima come protagonista.
Gran parte della sua carriera è tuttavia legata alla sua partecipazione in numerosi film del filone della commedia sexy all'italiana, genere che gli diede notevole popolarità in quel periodo. Sebbene abbia recitato in questo filone già agli inizi degli anni settanta con il dittico Quando le donne avevano la coda e Quando le donne persero la coda e con i decamerotici Una cavalla tutta nuda e Jus primae noctis, l'attore si afferma sul finire del decennio con i cosiddetti film trash come Il ginecologo della mutua, La soldatessa alla visita militare, La soldatessa alle grandi manovre e L'insegnante va in collegio.
È noto, comunque, che Montagnani dovette anche accettare a lungo questi ruoli per poter coprire le spese ingentissime per le cure del figlio gravemente malato che era ricoverato in maniera permanente presso una clinica di Londra[1].
Resta memorabile la sua interpretazione del Necchi nel secondo e terzo capitolo della trilogia di Amici miei, dopo aver doppiato Philippe Noiret nel primo. Interpretò quindi il personaggio di Don Ferrante nello sceneggiato di Nocita I promessi sposi.
Oltre all'attività di attore, Montagnani è stato anche un doppiatore, prestando voce a Charles Bronson, Trevor Howard, il già citato Philippe Noiret, Claude Piéplu, Michel Piccoli, Jacques Jouanneau e di Romeo ne Gli Aristogatti, film d'animazione della Disney.
Renzo si spegne il 22 maggio del 1997, vittima di un male incurabile.
Film [modifica]
I sogni muoiono all'alba (1961), nel ruolo di Sergio
Viaggio di nozze all'italiana (1966)
I sette fratelli Cervi (1967)
Donne, botte e bersaglieri (1968), nel ruolo di Luigi
Faustina (1968), nel ruolo di Quirino
La matriarca (1969), nel ruolo di Fabrizio
Tre ipotesi sulla morte di Pinelli (1970),
Quando le donne avevano la coda (1970), nel ruolo di Maluc
Metello (1970), nel ruolo di Caco, non accreditato
Quando le donne persero la coda (1971), nel ruolo di Maluc
Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù? (1971), nel ruolo di Bepo
Il prode Anselmo e il suo scudiero (1972), nel ruolo di Ottone
Il sindacalista (1972), nel ruolo di Luigi Tamperletti
Jus primae noctis (1972), nel ruolo di Gandolfo
Una cavalla tutta nuda (1972), nel ruolo di Gulfardo de Bardi
L'arma, l'ora, il movente (1972), nel ruolo del Commissario Franco Boito
Fiorina la vacca (1973), regia di Vittorio De Sisti, nel ruolo di Compare Menico
Rappresaglia (1973), nel ruolo del questore Caruso
Il delitto Matteotti (1973), nel ruolo di Umberto Tancredi
Le folli avventure di Rabbi Jacob (1973), nel ruolo di Farès
Number one (1973), nel ruolo del poliziotto
La preda (1974)
Peccati in famiglia (1975), nel ruolo di Carlo
Il vizio di famiglia (1975), nel ruolo di Giacomo
Quel movimento che mi piace tanto (1975), nel ruolo del Marchese
La nuora giovane (1975), nel ruolo del contabile
La moglie vergine (1975), nel ruolo di Federico
Lezioni private (1975)
La segretaria privata di mio padre (1976), nel ruolo di Armando Ponziani
Peccatori di provincia (1976)
Il letto in piazza (1976)
Donna... cosa si fa per te (1976)
Il comune senso del pudore (1976)
Cassiodoro il più duro del pretorio (1976)
Una bella governante di colore (1976), nel ruolo di Nicola Salluzzi
L'appuntamento (1977), nel ruolo di Adelmo Bartelesi
La soldatessa alla visita militare (1977), nel ruolo del Col. Fiaschetta
Il ginecologo della mutua (1977), nel ruolo del dott. Franco Giovannardi
Dove volano i corvi d'argento (1977)
L'insegnante va in collegio (1978), nel ruolo di Riccardo Bolzoni
La soldatessa alle grandi manovre (1978), nel ruolo del Col. Fiaschetta
L'insegnante viene a casa (1978), nel ruolo di Ferdinando Bonci Marinotti
L'insegnante balla... con tutta la classe (1978), nel ruolo del prof. Martorelli
Viaggio con Anita (1979), nel ruolo di Omero
La vedova del trullo (1979)
Scusi, lei è normale? (1979), nel ruolo di Gustavo Sparvieri
Riavanti... Marsch! (1979)
Io zombo, tu zombi, lei zomba (1979)
Dove vai se il vizietto non ce l'hai? (1979), nel ruolo di Diogene Colombo
Il corpo della ragassa (1979), nel ruolo di Pasquale Aguzzi
La giacca verde (1980), nel ruolo del falso compositore Romualdi
Qua la mano (1980)
Prestami tua moglie (1980), nel ruolo di Mario Bonotto
La moglie in vacanza... l'amante in città (1980)
Una moglie, due amici, quattro amanti (1980)
La liceale al mare con l'amica di papà (1980), nel ruolo di Fulgenzio
C'è un fantasma nel mio letto (1980), nel ruolo di Archibald Trenton
Il casinista (1980), nel ruolo di Enrico Marcullo
L'amante tutta da scoprire (1981)
La dottoressa preferisce i marinai (1981)
La poliziotta a New York (1981), nel ruolo di Maccarone
Mia moglie torna a scuola (1981), nel ruolo di Aristide Buratti
Il marito in vacanza (1981)
Crema, cioccolata e pa... prika (1981), nel ruolo del dott. Osvaldo
I carabbinieri (1981), nel ruolo del Gen. Nencini
L'assistente sociale tutto pepe (1981)
Il regalo (1982), nel ruolo dell'emiro Fayçal de Krator
Pierino la Peste alla riscossa (1982), nel ruolo di Pier Maria Delle Vedove
Per favore, occupati di Amelia (1982), nel ruolo di Marcello
Perché non facciamo l'amore? (1982)
Amici miei atto II (1982), nel ruolo di Necchi
Stesso mare stessa spiaggia (1983), nel ruolo del Trivella
State buoni se potete (1983), nel ruolo del diavolo
Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada (1983), nel ruolo del capitano Pautasso
Champagne in Paradiso (1983)
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio (1983)
Amici miei atto III (1985), nel ruolo di Necchi
Quelli del casco (1987)
Rimini, Rimini - Un anno dopo (1988), nel ruolo di Luciano Ambrosi
Il volpone (1988), nel ruolo di Raffaele Voltore
Zuppa di pesce (1992)
Serie TV [modifica]
Sceneggiato: Il mulino del Po (RAI, 1963), di Sandro Bolchi, con Raf Vallone, Giulia Lazzarini e Gastone Moschin
Sceneggiato: Vita di Dante (RAI, 1965), di Vittorio Cottafavi Interpreti: Giorgio Albertazzi (Dante), Sergio Graziani (Gherardino Diodati), Mario Bardella (dino Compagni), Ileana Ghione (Gemma Donati), Davide Montemurri (Francesco Alighieri), Roberto Bruni (Brunetto Latini), Luigi Vannucchi (Guido Cavalcanti), Renzo Montagnani (Lapo Gianni), Loretta Goggi (Beatrice)
Biografia romanzata di Dante Alighieri e della Firenze a cavallo del 1300 in balia di una lotta furiosa tra poteri. Qui Cottafavi si inventa la maniera di repertorizzare il XIII secolo, attraverso pitture dell’epoca e riprese filmiche dell'oggi.
Operetta: L'acqua cheta (RAI, 1974), di Vito Molinari, con Daniela Goggi, Gianrico Tedeschi e Ave Ninchi
Film TV: La giacca verde (RAI, 1979), di Franco Giraldi, con Senta Berger, Jean-Pierre Cassel e Vittorio Sanipoli, nel ruolo di Romualdi
Sceneggiato: Giocare d'azzardo (Rai Uno, 1982), nel ruolo di Riccardo
Varietà: Ci pensiamo lunedì (Rai Due, 1983/84), di Romolo Siena, con Alida Chelli, Giorgio Ariani e Enzo Garinei
Sceneggiato: Capitaine X (1983)
Sceneggiato: Investigatori d'Italia (Rai Uno, 1985), nel ruolo del prof. Boato
Film TV: Baciami strega (1985), di Duccio Tessari, con Iris Peynado, Philippe Leroy e Lia Zoppelli
Sceneggiato: I promessi sposi (Rai Uno, 1989), di Salvatore Nocita, con Danny Quinn, Delphine Forest e Alberto Sordi, nel ruolo di don Ferrante
Sceneggiato: Il viaggio dell'Achille Lauro (Rai Uno, 1990)
Sceneggiato: Processo di famiglia (Rai Uno, 1992), di Nanni Fabbri, con Alessandra Martines, Maurizio Donadoni e Angiola Baggi
Sitcom: Don Fumino (Rai Uno, 1993), di Romolo Siena, con Isa Gallinelli, Pippo Santonastaso e Luisa Rovati, nel ruolo di don Libero, soprannominato don Fumino (personaggio nato durante la trasmissione Ci pensiamo lunedì, in cui si chiamava don Libero Occupato)
Sceneggiato: Teo (1997)
Sceneggiato: Il mastino (Rai Uno, 1998), nel ruolo di Gandolfi, episodio Un grande poliziotto
Teatro [modifica]
La coscienza di Zeno (1978-79) di Tullio Kezich da Italo Svevo, diretto da Franco Giraldi, con Marina Dolfin e Gianni Galavotti, nel ruolo di Zeno Cosini
Il senatore Fox (1986-87) di Luigi Lunari, diretto da Augusto Zucchi, con Gianni Bonagura
Anfitrione (1987-88) di Tito Maccio Plauto, diretto da Ennio Coltorti
Arden of Feversham (1988), diretto da Mario Sciaccaluga
Un giardino di aranci fatto in casa (1989-90 e 1991), di Neil Simon, diretto da Silverio Blasi, con Paola Tedesco
Pigmalione (1991-92), di George Bernard Shaw, diretto da Silverio Blasi, con Laura Saraceni
Sarto per signora (1992-93) di Georges Feydeau, diretto da Marco Parodi
L'aide mémoire (1993-94) di Jean Claude Carriére, diretto da Ennio Coltorti, con Micol Pambieri
La dodicesima notte (1995-96), di William Shakespeare, diretto ed interpretato da Mario Scaccia
Prosa radiofonica [modifica]
RAI
La donna del mare , di Henrik Ibsen, con Tino Erler, Elena Da Venezia, Marika Spada, Ileana Ghione, Carlo D'Angelo, Fernando Farese, Corrado Gaipa, Renzo Montagnani, regia di Corrado Pavolini, trasmessa venerdì 7 dicembre 1956, nel terzo programma ore 21,20.
Note [modifica]
ADOLFO CELI
Figlio di un prefetto siciliano, Adolfo Celi cresce tra la Sicilia e il Nord Italia, tra le sue residenze c'è anche Padova. Grazie ad una cinepresa amatoriale regalatagli dal padre comincia a impratichirsi con la ripresa.
Nel 1942 si iscrive all'Accademia Nazionale d'Arte DrammaticaSilvio D'Amico” di Roma. Qui conosce tra i tanti, Vittorio Gassman, Mario Landi, Vittorio Caprioli, che gli trasmettono la passione per il teatro e per il cinema. È un grande amico di Renato Baldini.
Nel 1946 viene scritturato per il film Un americano in vacanza di Luigi Zampa, cui seguono due anni dopo Proibito rubare di Luigi Comencini e Natale al campo 119 di Pietro Francisci; nello stesso anno Aldo Fabrizi gli avanza una proposta che gli cambia la vita: la partecipazione al film Emigrantes.
Il Brasile [modifica]
Partito per il Brasile con il cast di Emigrantes, si appassiona a questa terra, tanto che decide di rimanerci per i successivi quindici anni.
In Brasile, si occupa soprattutto di teatro, fondando il Teatro Brasileiro di Comédia di San Paolo e la compagnia di prosa Carrero-Celi-Autran, mentre la produzione cinematografica Vera Cruz gli affida la regia dei film Caiçara (1950) e Tico-Tico no Fubà (1952).
È considerato a tutt'oggi uno dei più importanti registi del paese, a lui si deve infatti la definizione di nuovi canoni di sperimentazione teatrale e cinematografica.
Laggiù iniziò anche una carriera di caratterista cinematografico, recitando nei film L'uomo di Rio (1963) e Agente 007 Operazione Tuono (1965), che gli conferiscono una notorietà internazionale e ne favoriscono il ritorno in Italia.
Il ritorno in Italia [modifica]
Rientrato nei primi anni sessanta, ritrova un cinema molto diverso da quello che aveva lasciato e in pieno sviluppo. Si specializzerà nelle parti del "cattivo", sia nei film western o d'azione sia, con una certa autoironia, nelle commedie, dove interpreta frequentemente personaggi malvagi o potenti.
A 45 anni è tra i pochi attori italiani che sappiano recitare anche in inglese e grazie alla bravura e alla preparazione professionale viene ingaggiato come protagonista o comprimario in numerosi film internazionali, tra cui: Il tormento e l'estasi di Carol Reed (1965); Il colonnello Von Ryan di Mark Robson (1965); Gran Prix di John Frankenheimer (1967); Il fantasma della libertà di Luis Buñuel (1974).
Nel 1969 esce l'unico film italiano da lui diretto, realizzato con i suoi compagni d'accademia Vittorio Gassman e Luciano Lucignani: l'autobiografico L'alibi.
In Italia il culmine del successo arriva quando entra a far parte del cast della fortunata trilogia di Amici miei (1975, 1982, 1985) nei panni del professor Sassaroli, un primario brillante, ma annoiato dal lavoro che si unisce alle allegre "zingarate" di un gruppo di amici toscani.
Televisione [modifica]

Nel ruolo di Lord James Brooke nel telefilm Sandokan.
Diretto da Daniele D'Anza, nel 1972 interpreta il medico nazista nello sceneggiato Rai Il sospetto, ma soprattutto veste i panni del poliziotto italo-americano Joe Petrosino nello sceneggiato omonimo, mentre tre anni dopo interpreta Don Mariano D'Agrò nella miniserie L'amaro caso della baronessa di Carini.
Il suo volto viene fissato nella memoria del pubblico italiano però con la partecipazione alla miniserie televisiva Sandokan (1976), diretta da Sergio Sollima, in cui interpreta il ruolo di lord James Brooke, acerrimo nemico della "Tigre di Mompracem" interpretata da Kabir Bedi.
Nel 1981 prende parte al kolossal storico televisivo inglese I Borgia, in cui interpreta la parte di Rodrigo Borgia, salito al soglio pontifico come Papa Alessandro VI.
Gli ultimi anni [modifica]
Tornato al teatro negli anni ottanta, Adolfo Celi viene ricoverato la sera della rappresentazione teatrale dei Misteri di Pietroburgo di Dostoevskij, Vittorio Gassman prende il suo posto sul palcoscenico. Il 19 febbraio 1986 muore per un arresto cardiocircolatorio.
Vita privata [modifica]
Adolfo Celi è stato sposato tre volte con:
Tônia Carrero, dal 1951 al 1963.
Marília Branco.
Veronica Lazar nel 1966.
Con l'attrice Veronica Lazar ha avuto due figli:
Alessandra, attrice teatrale, televisiva e cinematografica.
Leonardo, autore del documentario Adolfo Celi: un uomo per due culture, realizzato nel 2006 per ricordare il padre a vent'anni dalla scomparsa e presentato nel 2008 alla Festa del Cinema di Roma nell'ambito della rassegna organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo Adolfo Celi e i ragazzi tornati dal Brasile.
Attore [modifica]
Cinema [modifica]
Un americano in vacanza, (1946)
Emigrantes, regia di Aldo Fabrizi (1948)
Natale al campo 119, (1948)
Proibito rubare, (1948)
Caiçara, (1950)
Tico-Tico no Fubá, (1952) (non accreditato)
Sandokan, la tigre di Mompracem, (1962)
L'uomo di Rio, (1964) (L'Homme de Rio)
Tre notti d'amore, (1954)
...poi ti sposerò, (1964) (Un monsieur de compagnie)
Le belle famiglie, (1964)
E venne un uomo, (1965)
Il colonnello Von Ryan (Von Ryan's Express) (1965)
Rapina al sole (Par un beau matin d'été) (1965)
Il tormento e l'estasi (The Agony and the Ecstasy) (1965)
Slalom, (1965)
Agente 007, operazione tuono (Thunderball) (1965)
Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani (1966)
El greco, (1966)
L'americano, (1966)
Il segreto dei frati gialli (Das Geheimnis der gelben Mönche) (1966)
Tutti pazzi meno io (Le Roi de coeur) (1966)
Grand Prix, (1966)
La donna, il sesso e il superuomo, (1967)
Dalle Ardenne all'inferno, (1967)
Masquerade (The Honey Pot) (1967)
OK Connery, (1967)
Colpo maestro al servizio di Sua Maestà britannica, (1967)
Il magnifico Bobo (The Bobo) (1967)
Ad ogni costo, (1967)
Sentenza di morte, (1968)
Sette volte sette, (1968)
Diabolik, (1968)
Uno scacco tutto matto, (1969)
L'alibi, (1969)
Il colpo era perfetto ma... (Midas Run) (1969)
Un detective, (1969)
Io, Emmanuelle, (1969)
L'arcangelo, regia di Giorgio Capitani (1969)
La morte bussa due volte (Blonde Köder für den Mörder) (1969)
Alla ricerca di Gregory (In Search of Gregory) (1969)
Appuntamento col disonore, (1970)
Frammenti di paura (Fragment of Fear) (1970)
L'uomo venuto da Chicago (Un condé) (1970)
Brancaleone alle crociate, (1970)
Hanno cambiato faccia, (1971)
Una chica casi decente, (1971)
I terrificanti delitti degli assassini della Via Morgue (Murders in the Rue Morgue) (1971)
Chi l'ha vista morire?, (1972)
Piazza pulita, (1972)
Fratello sole, sorella luna, (1972)
L'occhio nel labirinto, (1972)
Terza ipotesi su un caso di perfetta strategia criminale, (1972)
Ragazza tutta nuda assassinata nel parco, (1972)
La mano lunga del padrino, (1972)
La mala ordina, (1972)
Libera, amore mio..., (1973)
Gli ultimi dieci giorni di Hitler (Hitler: The Last Ten Days) (1973)
Tre per una grande rapina (Le mataf) (1973)
La villeggiatura, (1973)
Il sorriso del grande tentatore, (1974)
Il venditore di palloncini, (1974)
Il fantasma della libertà (Le Fantôme de la liberté) (1974)
...e poi, non ne rimase nessuno (Ein Unbekannter rechnet ab) (1974)
Amici miei, (1975)
Febbre da cavallo, (1976)
1976 - Come una rosa al naso, regia di Franco Rossi (1976)
L'affittacamere, (1976)
Uomini si nasce poliziotti si muore, (1976)
La moglie di mio padre, (1976)
Signore e signori, buonanotte, (1976)
Il prossimo uomo (The Next Man) (1976)
Le grand escogriffe, (1976)
Genova a mano armata, (1976)
L'uomo di Corleone, (1977)
Che notte quella notte!, (1977)
Viaggio di paura (Les Passagers) (1977)
Pane, burro e marmellata, (1977)
Holocaust 2000, (1977)
La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!, (1977)
Professor Kranz tedesco di Germania, (1978)
Le braghe del padrone, (1978)
Indagine su un delitto perfetto, (1978)
Café Express, (1980)
Car-Napping - Bestellt, geklaut, geliefert, (1980)
Innamorato pazzo, (1980)
Amici miei atto II, (1982)
Monsignore (Monsignor) (1982)
Di padre in figlio, regia di Alessandro e Vittorio Gassman (1982)
Cenerentola '80, (1984)
Amici miei atto III, (1985)
Il giocatore invisibile, (1985)
Televisione [modifica]
1969 - Operazione ladro (telefilm)
1970 - Finale di partita (film tv)
1972 - Il sospetto (miniserie tv)
1972 - Joe Petrosino (miniserie tv)
1975 - L'amaro caso della baronessa di Carini (miniserie tv)
1976 - Sandokan (ministerie tv)
1979 - L'altro Simenon (serie tv)
1981 - I Borgia (miniserie tv)
1982 - La sconosciuta (miniserie tv)
1982 - L'occhio di Giuda (miniserie tv)
???? - T.I.R. (serie tv)
1985 - Aeroporto internazionale (serie tv)
1987 - Due assi per un turbo (film tv)
Regista [modifica]
1950 - Caiçara, in co-regia con Tom Payne e John Waterhouse
1925 - Tico-Tico no Fubá
1969 - L'alibi, in co-regia con Vittorio Gassman e Luciano Lucignani
Voci correlate [modifica]
Film di James Bond
Lista dei cattivi nei film di James Bond
Emilio Largo
SPECTRE
amici miei su youtube
schiaffi in stazione
http://www.youtube.com/watch?v=Eh8bhtVJSJg
la supercazzola
http://www.youtube.com/watch?v=KHgf8ClcNQI&feature=related
la supercazzola e la suora
http://www.youtube.com/watch?v=2ABgUJPx3Tc&NR=1

Oh bucaiola-amici miei 2
http://www.youtube.com/watch?v=LKADRSsi9q8&feature=related
amici miei servizio torri (n 2)
http://www.youtube.com/watch?v=8G523jOLrZE&feature=related
amici miei 2 scherzo al cimitero
http://www.youtube.com/watch?v=MxlOBQ4lFnU&feature=related
amici miei 2 supercazzola al cimitero
http://www.youtube.com/watch?v=8K_jkB9lnAA&feature=related
supercazzola confessione perozzi
http://www.youtube.com/watch?v=5rsdzYmIsoI&feature=related
e ora continuate voi a mettere le vostre supercazzole e scene preferite!