mercoledì 27 febbraio 2013

NON TUTTO E' PERDUTO- il meglio del cinema nazionale di questi ultimi tempi

Brutto popolo quello italiano: senza onore,disciplina,organizzazione. Parolai indignati e frignoni che vedono nell'estero americanizzato e sionisticamente corretto il meglio del meglio.Più americani di uno del Texas,pù francesi di uno di Parigi.


Ci viene naturale difendere le cose brutte ed odiose, basti vedere come dei fatti sulle foibe nessuno faccia riferimento ai Roatta e ai nostri campi di concentramento,visto che dopo tutto siamo brava gente.Nondimeno spesso le nostre lamentele sono giuste,vedi quando ad esempio ce la prendiamo con il nostro cinema.

Un tempo gloria nei secoli dei secoli nazionali,ora un patetico sostituto della tv. Commediole blande,insulse, vere offese alla nostra tradizione alta della commedia che ci fa ridere amaro,drammi ombelicali e borghesi che pretendono di raccontar il paese,ma per carità.

Critiche giustissime e forti,che condivido

Tuttavia come si diceva a cuba o nella mia amata urss o nella ddr oppure oggi in Cina: O Patria O morte.

Nel senso socialista,del termine e non in quello reazionario e bigotto che rifiuta i matrimoni gay,che santifica i due marò e così via

Anche il nostro cinema in questi anni ha fatto film molto belli,interessanti e che mi rendono orgoglioso della mia cinematografia.

Questa è la mia personale classifica, mi piacerebbe sapere la vostra.Fate voi,se volete metterli qui nei commenti o sul vostro blog,in ogni caso sarei lietissimo di sapere cosa voi salvereste.





-LA PRIMA LINEA



Storia del movimento armato di estrema sinistra.Racconto d'epoca dal sapore amarissimo,epico,eppure stringato ,essenziale

http://www.youtube.com/watch?v=XpPOa9BHaz8

-ACAB



La terza via al cinema italiano,genere e film sociale,musiche perfette,attori in stato di grazia,regia ruvida e attenta. Un gioiello,uno dei miei mai più senza.La vita dei cellerini,ma anche del paese ,mostrata attraverso la violenza quotidiana,lo smarrimento umano. http://www.youtube.com/watch?v=Ye-0l7UiDNk   LA DOPPIA ORA   Dramma autoriale sulla solitudine,svolta paranormale e di genere,angosciante e cupa opera sulla manipolazione,il mistero che ogni uomo o donna è. Splendido   http://www.youtube.com/watch?v=D4yzgbspy5Y   IL DIVO   Sorrentino è un grande ed ottimo regista,ho scelto questo film per un semplice motivo:il ritorno al cinema Politico nel senso di Elio Petri. Realismo e momenti grotteschi-surreali,per dar l'idea dell'assurdità politica della colonia italia   http://www.youtube.com/watch?v=7FX-lgSQlGw   ROMANZO CRIMINALE / VALLANZASCA   Due ottimi esempi di grande cinema popolare. Spettacolari,robusti,mischiano storia e genere con massima attenzione .Placido dovrebbe continuare su questa strada e Rossi Stuart è immenso sia come Freddo che come Valanzasca   http://www.youtube.com/watch?v=LiDI8GeTrGg   http://www.youtube.com/watch?v=7GCBFSxZlw4     PRANZO DI FERRAGOSTO   un uomo di mezza età,roma deserta,tre signore anziane. Un piccolo film pieno di grazia e soffusa malinconia.   http://www.youtube.com/watch?v=fsuRZIBuuAI  (il film completo mi sa)     NON PENSARCI   potrebbe essere la solita storia sul dramma di famiglie a pezzi e invece è molto di più ed oltre.   http://www.youtube.com/watch?v=VykhARX1wyQ     GIORNI E NUVOLE   Bellissimo film che affronta il tema fondamentale del lavoro e della crisi nei tempi della precarietà   http://www.youtube.com/watch?v=5xDwwpQyueE   ANCHE LIBERO VA BENE   La crisi di una famiglia raccontata e gestita con uno stile senza sbavature,crudo,essenziale.Gigantesco Rossi Stuart ottimo come regista e attore   http://www.youtube.com/watch?v=pAYYj8SgDfw   PRIMO AMORE   Garrone per me è la perfezione,quindi ho scelto una delle sue opere,che peraltro è quella che guardo di più perchè mi affascina il tema della dominazione nei rapporti di coppia. A me questa scena fa sempre assai male   http://www.youtube.com/watch?v=C6y3smgsdHM   LA GIUSTA DISTANZA   Mazzacurati al suo meglio fonde giallo,denuncia sociale,ritratti vivi di persone e non personaggi.   http://www.youtube.com/watch?v=VAJbFjKjn4w     come sempre ne avrò dimenticato qualcheduno Questi i miei e i vostri? Dai non siate timidi scrivete  :-)

lunedì 25 febbraio 2013

THE HOUSE OF THE DEVIL di TY WEST

Lo so, lo so: è leeeentoooo!Ecco, ora ditemi per quale ragione io non dovrei inseguire con una motosega uno o una che mi risponde così. Che critica sarebbe?Cosa vuol dire?Vuol dire che sei una o uno della banda cinefili eiaculatori precoci,di quelli che hanno ammazzato il cinema a furia di dar spazio agli shooters. Che avete reso il montaggio una roba da videoclip,e insomma..ragionateci sopra e fermatevi a gustare fino in fondo questa pellicola, davvero splendida e sublime.
La lentezza a me non spaventa e non irrita, serve per costruire la mazzata finale , che arriva ..ohhhh...se arriva,per farti assistere alla tragica fine di una persona,una che potrebbe essere te. Creare empatia, ecco questo film riesce dove ieri The Divide per me arrancava,cioè nella sospensione totale delle categorie attori-personaggi-pubblico che assiste,per questo motivo l'opera di West mi ha spaventato e inquietato e fatto temere il peggio per la povera Samantha,nonostante sia la solita madre del solito diavolo che deve nascere e poi fare il demone precario in qualche casa infestata,magari pagato male e con anime di scarto,mentre l'altra mi ha fatto godere tantissimo attraverso la rappresentazione dell'immagine,a parte il coinvolgente finale, (e ve lo ripeto Eve perde i capelli,si è salvata un cazzo,morirà anche lei.Fatevene una ragione),invece tu osservi Joaclin Donhaeu e ti rendi conto che sei lì con lei. Ti affezioni perchè è una ragazza normalissima, ne hai incontrate tante. Se non fosse che il capitalismo preme affinchè la guerra tra sessi continui per dividere le persone,tu noteresti che le donne non sono quelle scassa marroni, quelle ridicole Femen e roba simile,ma sono come Samantha e a lei vuoi bene , vero?Io credo che ci voglia tantissima bravura per scrivere un film con dei dialoghi realistici e un personaggio complesso nella sua apparente semplicità come quello di Samantha
In lei ci si può rispecchiare la ragazza che studia e intanto cerca un lavoro,una sistemazione. Una zoccola , tempo fa ci disse che siamo choosy e una testa di cazzo rinomata in tv ci ha fatto pure una insulsa e falsa puntata.
Bè,io ho sempre visto intorno a me ragazze e ragazzi come Sam, che tirano avanti nonostante la precarietà e tutti i casini. Divorare la zoccola ed evirare la testa di cazzo,dovrebbero essere i punti principali della nostra vita ,ma passiamo al cinema,eh?
Lei cerca lavoro e lo trova come baby sitter. Però il signor Ulman è un po' strano,prima di tutto non si presenta all'appuntamento e poi una volta che lei si presenta a casa sua, scopre che non c'è nessuna bimba da accudire,ma una vecchia signora e che molto probabilmente non vedrà mai.Per 400 dollari lei accetta anche se all'inizio è titubante.
La sua amica Megan l'avvisa che sta facendo una cazzata,ma ormai...
E quando capirà che è in trappola sarà troppo tardi,certo riuscirà ad eliminare i cattivi,ma...

Prima parlavo di lentezza,ok?Perchè vi voglio avvisare. West è sceneggiatore,regista,montatore di questa pellicola e lui ha una sua idea precisissima di cosa sia l'orrore.Mischiare massimo Realismo, e ripeto avete voglia di dire abbasso il realismo cari miei, che vuol dire anche farci vivere la pellicola non con i tempi cinematografici,ma con quelli della vita,sicuramente una sua rappresentazione,ma credibile.
Ecco, è un film credibilissimo. Proprio perchè con il suo ritmo dilatato,i suoi tempi ampi,ti permette di immedesimarti al massimo con Samantha. Vedi cose che faresti anche tu in casa,quando sei sola no?
Poi arriva la parte finale ed è paura assoluta,implacabile.Sicuramente la figata per gonzi con mdp in continuo movimento,montaggio frenetico e colonna sonora finto metal,te la saprebbe girare,invece opta per uno stile classico,tradizionale,con movimenti minimali della mdp,liquidi,quasi impercettibili.Lascia spazio agli attori di muoversi e creare massima aderenza con i loro personaggi.
Un film bellissimo per me,una notevolissima opera prima,anche questo l'ho scoperto grazie alla mia professoressa di cinema horror,cioè Lucia (http://ilgiornodeglizombi.wordpress.com), e al mio amico Frank, (http://combinazionecasuale.blogspot.it),che hanno parlato anche della seconda opera di West :The Inkeepers.
Io ve lo suggerisco,ne vale davvero la pena e se poi pensate che nel cast vi sono anche Tom Noonan, cioè il grandissimo Dente di Fata di Manhunter e Dee Wallace,nella parte della strega,capirete che c'è anche quel sano gusto cinefilo che non fa mai male

domenica 24 febbraio 2013

THE DIVIDE di XAVIER GENS

Il post atomico o post apocalittico,insomma quelle storie che parlano della nostra fine e del dopo,mi è sempre piaciuto come genere. Anzi, se tu volessi vederlo come sottogenere fantascientifico,lo lovvo abbestia .
Mi piace l'idea di poter costruire un mondo nuovo,dare nuove regole,decidere come farli morire o sopravvivere. Roba che per un mestierante della parola come me , è tipo la manna che cade dal cielo.
Quindi appena ho occasione di vedere un film o leggere un fumetto,o un libro che affronti questo tema non me lo lascio scappare. Si,mi diletto anche come scribacchino inventando storie di questo tipo.
Spero solo che se dovesse arrivare la fine del mondo per prima si porti via, e anche male, Giletti. E poi il resto. Ci sono persone a cui voglio bene,(ex compagni di scuola,compagni di partito,amiche e amici di blogs),per cui li/le cercherei. Per salvarli con me.Il resto sarebbero nè più nè meno che prede da caccia,ostacoli,e insomma pensateci..Nessun dio,nessuna regola,nessun senso di colpa.Io credo che se voi voleste essere sincere e sinceri con voi stesse e stessi avreste già bella pronta la lista di gente da far a pezzi,casomai domani oltre che la neve arrivasse anche la fine.
Io sicuramente i cinici,i dissidenti,le isteriche,le teste calde in generale,perchè voglio vivere.Il mondo non finisce,non può. Penso a noi come alle fenice,siamo la sua fottutissima cenere e risorgiamo,capito?Io e i miei amici e amiche ricominceremo,altre e altri non penso proprio.Questo il mio pensiero,mi piacerebbe sapere voi cosa fareste, chi eliminereste e per quale motivo.
Vivranno sicuramente gli scarafaggi e i topi,e quindi dobbiamo anche pensare a una guerra contro di essi.Non c'è mai un momento in cui tu possa davvero sentirti a casa, tranquillo. Fumando,bevendo,parlando di cose belle e buone e giuste,è difficile sai.Ma io vorrei costruire un mondo simile, e come ci insegna Stalin , tu non costruisci un cazzo fino a quando ci sono quinte colonne e agenti stranieri.
Quindi la bomba atomica potrà distruggere le città,e la natura e tantissimi esseri umani,ma non può nulla contro la nostra cattiveria,follia,desiderio di sangue,sopraffazione,umiliazione,nulla contro il nostro degrado morale,etico,la squallida e imperfetta macchina umana.Non può farci un beato cazzo.
Sai,la compagnia è importante! No,è veramente importante.Ocio a non capitare con gente come quella di questa pellicola. Sono cazzi.
Certo tu alla fine potrai scappare dalle fogne e lasciare che il tuo maritino,che ha ammazzato un tizio che ti piaceva tanto,e l'ex capo della banda possano bruciar all'inferno,ma cara piccola stupida,cosa hai in cambio.Perdi i capelli,vorrà dire qualcosa, (chissà quante donne esaltate per il finale non si son ricordate questo piccolo particolare,e sai come è,sono prese a esaltare le doti di sopravvivenza di una loro sorella),e sopratutto cosa cazzo combini da sola in una città scomparsa?Cosa farai?
Ecco questo a me interessa parecchio,cioè per me il bello è proprio il dopo,sarei interessato a un The Divide 2,ma Eva non è Eden, (quanti riferimenti biblici,vangelici,insomma religiosi), è un personaggio che ho trovato debole,un po' insignificante.Bravissima la German che davvero se la cava bene,ma si vede l'attrice e non il personaggio.Il difetto del film è questo:per tutta la durata sai che è una pellicola.Non mi ha trascinato e fatto male,tanto male come ad esempio Bedtime, Black Death,The Road,Lasciami Entrare,per dire le ultime.
Perchè il tutto è troppo cinematografico,palese,manifesto.E si che di scene fortissime ce ne sono molte,moltissime. Però le ho superate tutte,se penso che domenica scorsa ero finito sotto il tavolo ,ranicchiato,in lacrime,sconvolto per il Giorno degli Zombi,bè ecco questa domenica non è successo.A parte il bellissimo finale,la solitudine di Eva, (perde i capelli ,signorine,non credo che la vostra eroina durerà a lungo),è davvero straziante e potente,ma è merito tecnico:bellissima la colonna sonora,che nel brano finale diventa davvero qualcosa che riesce a farmi commuovere e soffrire,ottima la regia di Gens che ci fa sentire la malinconia di una sopravvissuta,di una donna che ha fatto una scelta dura ed egoistica,anzi io sinceramente non ho capito il bisogno di quel tipo di finale,perchè sinceramente il colpo di scena che tanto colpo di scena non è,mi è parso forzato.Però ci sta.
Penso che dovrò vederlo una seconda volta,per dargli un giudizio definitivo,ma io non faccio recensioni con giudizi,scrivo solo quello che ho provato vedendo il film
Che è bello eh?Cioè a me non ha sconvolto come pensavo potesse fare e sinceramente non ho provato empatia per nessuno dei personaggi,che ho trovato anche non ben scritti.Però è fattibile che mi sbagli e allora chi ha visto la pellicola e non la pensa come me, lasci un bel commento nel quale mi spiega perchè non è d'accordo con quanto scritto dallo Spettatore Indisciplinato. Può darsi che mi siano sfuggite delle cose,quindi..
The Divide è comunque un filmone, come diciamo noi mestieranti della parola, ha sicuramente una sua forza,è una pellicola robusta,che non lesina nel mostrare un'umanità allo sbando, cattiva,sporca,crudele,persa,debole,vigliacca. Però , ecco , questo è il suo limite.Mi paiono quelli che dicono la politica fa tutta schifo, e andassero a casa tutti, mondo di merda, ok . Tutto qui? Un cinismo borghese programmato,esteriorizzato. Quindi mi son divertito guardando questa gente precipitare in un inferno di violenza e degrado morale,ma li ho visti "da fuori" senza coinvolgimento,se non in parte.
Un'altra cosa ,per me il film ha un grandissimo cast. Sono stati tutti bravi,non tanto posso dire la costruzione dei personaggi, un po' derivativi,stereotipati,ma senza particolare genialità. Ecco, mi pare un film tecnicamente superbo,da rivedere invece la sceneggiatura,o meglio i personaggi.
Però questa qui è una cosa personale,eh! In realtà è una critica a un modo di scrivere e di porsi con i personaggi che io non amo particolarmente.
I tutti cattivi,carogne, non mi ha mai convinto,così come i tutti buoni.Eva dovrebbe forse mostrare questo lato degli esseri umani.La vediamo piangere all'inizio film,quando arrivano le bombe atomiche,(wow!!!!!GOOOOOOOD MOOOORNING AMERICA !AHAHAHHAHAHAAHA),e poi sopravvivere all'orrore del bunker,fino alla sua fuga solitaria,però non prende la scena,non la riempie,andrebbe riscritto.
Coraggiosa però l'idea di non metterci dentro le solite bande,i morti viventi,e altro,ma descrivere l'esistenza dei sopravvissuti lasciati a sè stessi. Allo stato brado, come bestie. Gens la rappresenta bene a livello fisico,tutta questa merda umana. Sopratutto il cambio rotta che arriva a un certo punto. Mickey , il tizio risoluto e forte che par aver in mano la situazione, il duro,quello "pericoloso" viene catturato,torturato,imprigionato da tre che fino a quel momento non davano segni di profondo squilibrio.Come se la crudeltà,la ferocia,l'orrore possa nascondersi dovunque.Io ci credo, non è che tu possa dirmi: sono una brava ragazza, non farei mai ste cose.Le possiamo fare tutti e tutte,siamo umani: inferno e paradiso senza confini a separare le cose buone da quelle cattive.Però io credo nel collettivismo,per questo l'errore assoluto,alla base del precipitare delle cose è una cosa sola:l'individualismo. Male assoluto della e nella nostra società , figurati dopo.
I personaggi di The Divide non sono mai,proprio mai,un gruppo. L'errore parte dall'inizio,Mickey con il suo comportamento eccita gli animi e poi ne paga le conseguenze. Il suo egoismo,diventa la legittimazione per le crudeltà di Josh e Bob.La vigliaccheria di Sam,alimenta la scelta finale di Eva che vede la morte dell'unico in stato di grazia,ma anche lui incolore come personaggio, cioè Adrian come la conclusione,l'implosione di quel fragile universo.
Pensar a sè stessi, fare i furbi, non è mai la soluzione.Se ne pagano duramente le conseguenze.
Opera quindi assai valida,io le darò una seconda visione, (si dai mi son perso a leggere i dialoghi e magari mi son perso quelle cose che contano tanto nel cinema  e nella vita: i dettagli),sicuramente forte e disturbante,per qualcuno, durissima e violenta.Ottimo cast,dalla German a un redivivo Micheal Biehn,fino a una sofferente Rosanna Arquette. Uno sguardo nerissimo sul genere umano.A me fa venire voglia di Spilby eh!

venerdì 22 febbraio 2013

GUMMO DI HARMONY KORINE

Gummo è un film horror?Credo di si. Dici sempre che per far un buon horror si debba disporre di mostri e provocare disgusto,disturbo nello spettatore.E dimmi,non pensi che i protagonisti di questo piccolo e breve film non siano dei mostri?Certo non escono a mezzanotte,non hanno poteri paranormali,ma per il resto.Derelitti,drogati,annoiati,crudeli,squallidi mostri in carne ed ossa,come ne incontri tanti in giro. Ti dici:ma questa non è L'America che tanto ci piace e conosciamo,sai dai video,dai film con il tipo che tira calci volanti ai cattivi comunisti e poi qui film porno girati nelle ville lussuose con le tipe abbronzate e super tettone,sai quei prodotti lì. Da bambini siam passati in fretta da Navigator a Tracy Lords,Peter North,Ginger,come si chiamava quella del video dei Metallica.Era una goduria l'America. Sesso,droga,rock'n'roll e lo stuporismo con gli alieni buoni,e insomma tanta roba buona ci veniva da quel paese.
Quindi certo,Gummo è un film horror che tortura e squarta l'immagine linda,poetica,dolce ,che l'America ha nel nostro immaginario collettivo.Poi insisti e mi domandi:"Cazzo,ma hai visto il paese,le case,le facce della gente?Non ti pare un post apocalittico?"Si,assolutamente.
Guarda è inutile che tu scriva racconti sulla fine del mondo,falle una foto. Si,perchè la vivi sulla tua pelle tutti i giorni. Una desolante e desolata umanità allo sbando,che affoga la sua disperazione asciutta,quotidiana,normalizzata, con atti di ferocia squallidi e santo cielo se la meritasse tutta una divina punizione,un cataclisma,un'invasione di zombi.Non hai un briciolo di pietà per i protagonisti di questa pellicola. Che uccidono gatti e li torturano,(dimmi come fai a sopportare una cosa simile,ora tu puoi dirmi che sono fragile e insomma, quello che vuoi.Ma io quelle scene le trovo ..Non ho nemmeno la parola,mi fanno vomitare l'anima andata e ritorno,capisci?), e poi ci sono gli imbecilli che hanno ucciso i genitori e passano la vita a menarsi tra di loro e fare pesi,ci sono i ragazzi fuori in veranda a vantarsi di uccidere animali e prendersela con i neri e drogarsi,c'è quello che vende la sorella ritardata,la bambina violentata dal padre,il giovane gay figlio di madre lesbica,c'è un universo che non è umano,chiaramente stai parlando di post apocalisse,chiaramente.
Ci sono le parole,tante parole,che descrivono oscenità,ti parlano con calma e malcelata rassegnazione,ma no..La rassegnazione arriva dopo che uno ha lottato ed ha sempre perso,no qui c'è solo la bruttezza che diventa un normale modo di vivere. Esseri repellenti che però non sono altro rispetto alla società.Nascondila sotto il tappeto questa america e quindi,visto che siamo loro proprietà, questo mondo. Però è lì.
Estremo,forse anche compiaciuto in qualche parte,ma profondamente necessario. Mica lo puoi perdere un film simile. Ti devi solo preparare,che fa malissimo. Ti scortica con pazienza e calma, te lo fa pesare tutto.
Non c'è un momento di spensieratezza,ma nemmeno il melodramma pornografico del dolore,arriva e basta.
Un campionario di nefandezze, di orripilante umanità,perduta in un paesino americano.Lontanissimo dal mondo, senza scampo.
Assale di continuo lo spettatore e devo dirlo:è veramente per stomaci forti,perchè a mio avviso ancora più disgustoso e disturbante di un film splatter-gore. Qui le frattaglie sono quelle dell'umanità nel suo peggior manifestarsi,eppure è tutto così "normale".Le baracche,le case di legno lerce e fatiscenti, la violenza e l'apatia come unico sistema e modo di vivere,un manicomio a cielo aperto.
Gummo non è un film facile e a moltissimi potrebbe fare schifo,e in effetti lo fa,ma non come opera cinematografica,bensì è uno schifo di mondo filmato secondo dopo secondo. Con uno stile secco,freddo,documentaristico direbbe qualcuno eppure c'è una grandissima idea di cinema alle spalle.
Ci sono scene come quella del ragazzino che fa il bagno in una vasca di acqua sporca con la madre che gli porta da mangiare che fanno davvero venire il voltastomaco e non è una di quelle cose finto sporche  e cattive,ma raga ; si scherza
Qui tutto è serissimo e devastante,sono pugni nello stomaco,mentre vedi un mondo,la grande democrazia,il paese delle opportunità e meraviglie,il sogno americano,nella sua reale rappresentazione.
Film eccezionale,travolgente,crudele,spietato,disturbante,opera che andrebbe vista almeno una volta nella vita,lontanissima dai pasti,mi raccomando eh!

Il regista è stato uno degli astri nascenti negli anni 90 all'interno del cinema indipendente americano,nato nel  1973,ha diretto altre pellicole più o meno disturbate e disturbanti come questa,io lo rammento anche per la sceneggiatura di Kids , di Larry Clark,anche se il film mi era parso già più compiaciuto e studiato.Esibizionista rispetto a Gummo che invece ha una sua intoccabile dignità d'autore.

Nel cast del film c'è anche la bravissima Chloe Sevigny che dopo averla vista nel mio film "mai più senza"Boys don't cry è diventata tra le mie attrici preferite,anche perchè sceglie sempre opere mai conformiste  e addomesticabili.

Non credo ci sia nulla da aggiungere e quindi,ciao!

MESTIERANTE DELLA PAROLA

Suggerirei al mio amico Cormac di raggiungermi in Italia,penso che si troverebbe bene. Perchè questo è il paese dei vecchi, un paese anziano non per dati anagrafici,ma per mentalità. Un paese che certamente avrà i pad, e reader,e book per farsi notare la sera in piazza che siamo moderni anche noi, te capì donnette albioniche,anche noi siamo moderni. Però rimane un paese vecchissimo in fatto di ricercare,volere,qualcosa che non sia la solita solfa in fatto di cinema ,dove in questi anni viviamo nel torpore e nel grigiore di un stanco ripetere forme tradizionali di commedia sentimentalista para televisiva e piccolo borghese e cinema da camera, medio borghese con tutti i sintomi della fiacchezza cosmica della nostra borghesia. Drammi ombelicali, che non hanno nemmeno la forza del melodramma spinto,della scena madre o della sottile crudeltà che troviamo persino nel cinema indipendente americano.Ed ho detto tutto.
Qualche sera fa vedendo un film di Siani con la Canalis, ed ho detto tutto, mi meravigliavo di come si pianga sempre noi italiani sulla pochezza attuale delle nostre scelta produttive e della sua inconsistenza,e poi troviamo il tempo e sopratutto i soldi per finanziare film mosci,insulsi,pleonastici come quel film. Peraltro vengo a sapere che la mia banca,la Cariparma ha finanziato la sua ultima fatica, direi per noi spettatori indisciplinati che però siamo pochi e non contiamo un cazzo
Ecco,alla fine la sensazione è questa : non contare un cazzo.Perchè scriviamo su blogs e sui social networks,quando poi la nostra parola non conta nulla. Opinioni da bloggers,cioè roba campata in aria. Di chi è la colpa per questo trattamento? Credo che in parte ce lo meritiamo. Molto spesso capita di leggere cose che paiono uscite dalla premiata ditta:Alla Carlona.Scriviamo figo perchè trash, perchè questa roba è anni 80,perchè quando ero piccola...Mettiamo tanto del nostro e poco del film. La situazione dei blogs politici è più o meno la stessa. Il mezzo si sa ampia il nostro ego, si formano gruppi che si applaudono tra di loro,spunta il dissidente a prescindere, piccole miserie umane trasportate nel meraviglioso mondo della rete.
Tuttavia, dobbiamo soffermarci solo sugli elementi più deleteri  e concentriamoci invece sul suo potenziale. Il ritorno alla scrittura,al pensiero,a voler comunicare un proprio percorso culturale e politico,la ricerca di collaborazioni, la nascita di amicizie che seppure basate su commenti, "mi piace",condivido, è una forma nuova di relazione tra persone. Infatti nascono paranoie tipo,perchè non rispondi alle mie mail, e menate simili. Anche comiche da ridere se volete.
Però il fenomeno è preso in considerazione solo quando fa comodo politicamente, le dissidenti magari lesbiche,magari siriane ,magari bloggers anti assad che poi toh...è un cicciomerda americano. Una balla, e non la prima. Ecco come far perdere la credibilità a uno strumento che potrebbe aver il suo contrappeso nella società ipocrita,anzi dell'Ipocrisia Istituzionalizzata,dove ci crediamo liberi e civili perchè esprimiamo le nostre idee,parole, senza tenere conto che tutto questo esprimersi liberamente non ha cambiato nulla sui temi fondamentali del lavoro,della produzione,non ferma le guerre imperialiste e tante altre cose.  Se davvero fosse importante,una dittatura complessa e sfaccettata come quella capitalista non ti avrebbe concesso tutti questi mezzi,come non li concede anzi reprime le richieste di organizzazione popolare per il controllo socialista del mercato e della produzione.

Nondimeno viviamo in questi tempi e sotto questo regime, il mezzo che ci concedono noi dovremmo usarlo al meglio delle nostre forze.

Il blog se è traballante come strumento "politico" ha un grande potenziale per quello culturale e artistico. Dal fenomeno delle blog novel,con quel suo carico di buona novità che è una nuova generazione di scrittori. Certo molte cose magari lasciano il tempo che trovano,ma questo succede con ogni mezzo artistico. Il lato negativo è l'eccessiva democratizzazione che potrebbe portare a un abbassamento della professionalità autoriale,ma parliamoci chiaramente:quanta sozzeria si pubblica con il metodo tradizionale?Quanta pubblicità riceve un libro scarso,ma con la firma importante del tuttologo o star del momento?Semmai è vero che ci saranno corsi e ricorsi tali che qualcuno troverà il giusto trionfo, di solito quello che a un buon stile abbina l'immaginario di stampo yankee largamente condiviso dalle pecore di sta minchia,altri  troveranno qualche fans , e solitamente sono quelli che usano in modo più intelligente i riferimenti cultural-colonialisti che si sorbiamo da oltre 65 anni,e poi eccoli là,i miei eroi: i mestieranti della parola
I mestieranti sono vecchi bloggers con magari qualche piccolo e modesto successo alle spalle,ma spesso nemmeno quello. Infaticabili , vivono per le parole. Non potrebbero stare senza scrivere ,così come senza ascoltare musica,leggere libri,guardare cinema. Se tu dovessi frequentarli ti accorgi che hanno maggior sensibilità e predisposizione all'arte e alla cultura, di qualsiasi Artista che bazzica pigramente il mondo dei social network, (si quelli che per ottenere una risposta devi aspettare tipo udienza papale, che non perdono tempo con altri bloggers,.che loro devono cambiare il mondo artistico da qui all'eternità),però il mestierante ha un piccolo problema:è un operaio della parola,ne fabbrica tante,per trovare una o due decenti.Ha una mole impressionante di lavoro,di cose edite,ma non sa piazzarle bene,possiede un tesoro che in mani più esperte potrebbe rendere qualcosa e lui lo spende per quelle vecchie battone che son le sue idee e principi che ormai non coinvolgono più nessuno.
Nonostante tutto prende sul serio ogni cosa che scrive e dice,anche se usa l'ironia e il distacco,ma non scrive mai tanto per farlo,te l'ho detto ha le sue ideologie.
E sai una cosa?A me, come mestierante della parola, il mondo senza ideologia, anzi il mondo che sguazza nel pantano dell'ideologia anti ideologica, (quante ripetizioni ad minchiam),mi fa schifo. Un mondo per ribelli di cartapesta,di opinionisti selvaggi,di egocentrici senza grazia,nossignore : non mi piace.
Dietro a queste stupide recensioni, dietro al mio ribattere sugli stessi punti e attaccare sempre la stessa parte non c'è solo il brontolio di un tizio nato vecchio, (d'altronde l'ho scritto all'inizio, sono nato in un paese vecchio e di vecchi),ma una sana ideologia , una sana impostazione alla cazzo di cane su come vivere questo mondo che non comprendo benissimo,anzi no:l'ho capito ,ma spero sempre di essermi sbagliato.
Si fa fatica perchè le parole ci sfuggono,la grammatica traballa,arranca,come una scassata 127 rossa del 1981 sulle strade di montagna.
Nel blog vedo un modo potente per comunicare e conoscere altre persone come me,meglio però che siano diverse dal sottoscritto. Io posso sembrare chiuso ed ottuso perchè difendo la mia posizione,ma la mia apertura mentale la noti perchè leggo sempre il tuo blog che dice cose assolutamente contrarie rispetto alle mie. E prendo spunto da chi è diverso da me per arricchirmi,anche come spettatore e non solo come persona.
Non tollero il vecchiume reazionario e il modernismo giovanilista che poi è un classico prodotto,una risposta maldestra a un reale problema
I bloggers hanno una loro dignità, se la son conquistata con la crisi profonda e gravissima che ha colpito la classe intellettuale del nostro paese e non solo, ma mentre all'estero si cerca di colmare questo vuoto ,di arginare questa piena di miserie intellettuali,con il dovuto sostegno e rispetto per la figura nuova e in fase di costruzione del blogger di nuova generazione,meno amatoriale e più professionale. Nel senso che non scrivo a cazzo ,ma con una mia visione ragionata e spiegata delle cose.

Possono nascere collaborazioni,iniziative,speciali,movimenti culturali e artistici che pungolino i parassiti borghesi , il loro vecchiume ideologico e anche il modernismo alla cazzo di cane.
 Tutte cose che in giro ci sono , stanno crescendo ed evolvendosi. Però il problema è il continuo,affaticante scontro con il muro di gomma che rimbalza sul nascere le nuove richieste e idee,che poi non sono nemmeno così rivoluzionarie,eh!Semplicemente il capitalismo,l'imperialismo,si rinnovano al loro interno ed hanno bisogno di scusanti appetibili per i giovani,quindi una volta è la libertà sessuale,dei corpi ,l'altra quella del sapere. Non mi illudo, non sbavo di gioia,ma è pur sempre un passaggio obbligatorio,che non possiamo ignorare.
Il blog,quindi ha tanti limiti e deve ancora crescere,ma è uno strumento che anche a livello individuale,con la fatica di chi come me è sostanzialmente uno scribacchino mediocre,cerca di mettere in circolo un modo altro e oltre di vedere le cose. Battaglia piccolo borghese,certo,ma nessuno mi proibisce di fare propaganda comunista e stalinista usando la parola in un contesto alieno alla politica,ma davvero:cosa non è politica, o illusi del cazzo?Il vostro negare di fare politica è già di per sè atto politico e conformista peraltro,noi mestierante invece,quaggiù tra la polvere dei resti poetici e la fatica della scrittura sappiamo quanto sia importante e non da gettare via.

Stiamo creando per voi, (geni,artisti,innovatori,ggggiovani),la ferrovia dove poi viaggerete in prima classe. Non ci dispiace,perchè la vostra america senza i cinesi,indiani,neri,senza rubare le risorse in giro per il mondo sarebbe quella campagna di scarti sociali che sono..
Si,mi piace moltissimo questo blog e il suo autore perchè prosegue una strada delirante di politca,cinema,prese di posizioni della serie ma chi te lo fa fare.
E sopratutto perchè odiando i vecchi reazionari ha nella sua edicola tanti fumetti italici degnissimi di nota,ma la gente , che da noi è sempre all'avanguardia, dice sempre: "ma non c'è niente",come se il fumetto si fosse fermato nel 1970 al massimo.

E io continuo,imperterrito,con volontà,forza,costanza,mi piacerebbe morire con l'anima pulita di un  mestierante onesto,libero,non colonizzato,sincero e appassionato.Poi se qualcuno mi volesse anche ricordare benissimo,altrimenti: me cojoni ! 

mercoledì 20 febbraio 2013

ANTONIO,UN EROE LEGGENDARIO DELLA MIA INFANZIA

Avete presente quel periodo della vostra vita dove le cose sono vive?Si,non intendo cosa in senso metafisico,ma concreto. Quel periodo in cui a mezzanotte i fantasmi vagano sulla terra, si mette un dentino sotto il cuscino affinche qualche fata ce lo prenda e poi hai voglia te...Tempo che ci viene rubato dalla scuola,ma che ritroviamo nei libri,nei pomeriggi interi a giocare con i Masters,e si facevo accoppiare le femmine con tutti  i maschi ,delle orge clamorose,ma in modo meccanico e pulito insieme,come solo i bambini possono fare.
Capivi che intorno avanzava il nulla,ma avevi tempo e spazio per qualche storia. Se poi eri un tipo gracile e malaticcio,e passavi molto tempo o in ospedale o a casa,cosa potevi fare?Fantasticare,pensare,sognare. Inventare storie. Così mentre gli altri ,che la vita avrebbe successivamente premiato con una piena e soddisfacente mediocrità condivisa e ricercata da molti, si davano da fare con lo sport del calcio in cortile e cose simili,te stavi a casa e scrivevi.Come cazzo è possibile che tu scrivessi quei racconti pieni di demoni e mostri senza mai aver visto un horror,a parte le lunghe sequenze al centro commerciale di zombi,ma giravano quando c'erano i mostri,bè giravano..Insomma lascia stare..Te lo devo rammentare io ,Spettatore Indisciplinato?Niente Disney,niente stuporismi yankee,ma tante mazzate e pistolettate made Charles Bronson,Clint Eastwood,Taxi Driver,quel film di Lustig: Vigilantes.
Ecco,questo è quello che vedevi.Se non fosse stata per la scuola con il cazzo che avresti guardato la Storia Infinita,al cinema con i tuoi sei andato a vedere,ehi..mai il tuo debutto è stato con gli Aristogatti e poi alla sera ricomincio da tre.
Ricordi la passione sfrenata per Fuga dal Bronx e per Thunder?Si,diciamo che avevi trovato la pacchia guardando Odeon. Che film signore mio!Roba tosta ,cose da mestieranti senza gloria,e poi guardavi su tv sorrisi e canzoni che arrivasse un film del tuo amatissimo Anthony M Dawson. Era italiano,come Larry Ludman e lo dicevi a tutti:da grande farò il regista di film con gente squartata e sarò come Anthony M Dawson
E ora da grande cosa sei?Niente.Non è sempre una brutta cosa,eh!Almeno sei consapevole. Ti piace ancora scrivere,sei un mestierante della parola,hai la testa piena di storie e una pigrizia nel documentarti che è clamorosa!
Antonio,però lo rammenti ancora.Certo nessuno nega che tu sia un perfetto occhialuto che ama il cinema d'autore,ma Antonio, a mio modesto avviso, è ancora il tuo lume tutelare.
E così lo vuoi rammentare attraverso questa intervista che nel lontano 2005 hai fatto al figlio Edoardo.Avevi 29 anni,eri segretario della mitica sezione del prc di Lissone.Lavoravi e ti piaceva tantissimo al Carrefur di carugate.




1)Dopo un periodo di buio totale dove un certo cinema e i suoi autori sono
stati ingiustamente dimenticati,ora grazie a Tarantino,è tornata la moda del
cinema di genere italiano,se ne parla molto con maggiore attenzione che in
passato.Quale è la tua opinione in merito? Una rinascita di un certo tipo di
cinema è possibile?Quali le luci e le ombre di questo revisionismo critico?



R) Ovviamente sono molto contento della rivalutazione dei film che
abbiamo fatto nei molti anni che ho collaborato con mio padre (e con altri
registi), in special modo sono felice per lui, che tanto amore e passione ha
dedicato al suo lavoro, considerando come "figli" tutti i suoi film (anche
quelli meno riusciti o che aveva accettato di fare solo per motivi economici).
Certo non fa molto piacere che i nostri registi di Genere siano stati sempre
molto stimati ed apprezzati all'estero, mentre erano completamente ignorati se
non addirittura denigrati dalla critica e dagli "esperti" del settore in Italia.
Ci volevano un paio di Italo Americani (Tarantino e Joe Dante) osannati
(soprattutto il primo) dalla critica per i loro film, dichiaratamente ispirati
ai nostri film degli anni 70 e 80. Quando Tarantino dichiarò pubblicamente di
aver fatto scuola con i film di mio padre, di Fulci e di Castellari subito i
"criticoni" si dedicarono a rivalutare quei film (più che a riscoprire direi
a scoprire, in quanto credo che non li avessero nemmeno mai visti!)
dichiarandoli dei piccoli capolavori del cinema di genere (ma che cacchio
significa poi "cinema di Genere"? perché i film di Fellini o Godard non
appartenevano ad un qualche genere?. Vabbè, lasciamo perdere. Meglio di "cinema
di Serie B" è.. Per quanto concerne una rinascita del Genere lo spero molto,
essendone uno dei fautori ed autori, ma non lo vedo bene.





2)Antonio Margheriti è stato un vero e proprio capostipite del genere
fantascienza,tanto che "Spacemen" era amato anche da Kubrick,questo genere però
mi sembra poco sfruttato,non ha avuto un seguito come lo spaghetti-western e il
poliziottesco,come mai?Solo per ragioni economiche o altro?



R) Errore. I film che vennero mostrati a Stanley Kubrick e che apprezzò
tanto da accettare la proposta della MGM di utilizzare Antonio per i trucchi di
2001 Odissea nello spazio, non includevano Spacemen, ma "I Criminali della
Galassia" e "L'arciere delle Mille e una notte" entrambi della Metro in cui
spiccavano i mirabolanti trucchi di Antonio in Blue Screen (effetti poco usati
in Italia e dove Antonio era un maestro). Comunque, la Fantascienza non riuscì a
prendere piede in Italia negli anni 70, 80 per meri problemi di costi, visti i
colossal americani tipo Star Wars. Film con cui non si poteva competere solo con
la fantasia e la padronanza tecnica. Servivano proprio i soldi per le
scenografie, i costumi, gli arredi e tutti il resto..

















3)Altro campo in cui Margheriti eccelleva era il genere horror,più legato però
alla tradizione gotica che apertamente splatter,più attento alla costruzione
della trama che la ricerca dello schock fine a sè stesso,quindi mi chiedevo che
rapporto aveva con il suo unico splatter movie,cioè Apocalysse domani,peraltro
considerato da Tarantino un vero e proprio cult?



R) E' vero, mio padre non amava il gore e lo splatter, detestava il
colore del sangue e la truculenta gratuita nella immagini, infatti quello che da
Tarantino viene definito uno dei suoi migliori film a mio padre faceva anche un
po' schifo, ma lo amava comunque e ne cominciò ad andare fiero solo dopo la
dichiarazione del suo "Fan".





4)Ascoltando un'intervista di Martino,il noto regista parlando di un attore
disse che lo scritturava spesso perchè lo considerava un portafortuna,anche suo
padre aveva delle scaramanzie o superstizioni particolari,oppure no?



R) Porca miseria!!!! Non avete notato la presenza di Alan Collins (al
secolo Luciano Pigozzi) in quasi tutti i suoi film? Oppure alcuni tipi di
ambientazioni come le caverne, o di effetti speciali (i treni che esplodono sono
innumerevoli nella sua carriera). Oltre alle superstizioni più comuni di noi
tutti: il colore Viola, passare sotto una scala, etc.





5)Come nascevano i suoi film,cioè da dove prendeva lo spunto per i suoi
film,interveniva sulle sceneggiature anche se non era lui l'autore oppure non
toccava nemmeno un rigo dello script?



R) Amando molto il genere avventuroso e fantastico, Antonio tendeva
sempre ad inzeppare i suoi film di effetti speciali, per cui a seconda del
soggetto del film suggeriva allo sceneggiatore, o scriveva lui stesso, le
sequenze più appropriate: i soliti treni, o elicotteri, aeroplani, inseguimenti
di auto talmente folli da dover essere fatti con dei modelli, astronavi, oppure
fantasmi, mostri, alieni, etc.





6)Come ho detto prima io adoro Tornado che in un certo senso penso anticipi
Platoon,ecco potrebbe dirmi come è nato quel film,di chi è stata l'idea,quel
finale così amaro e commovente era già stato scritto oppure è stato aggiunto,io
lo reputo un bellissimo film contro la guerra,quindi anche con un intento serio
concordi?



R) L'amaro finale di quel film fu un'idea proprio di Antonio, mentre la
storia fu una naturale evoluzione del genere Vietnam che in quegli anni
impazzava sugli schermi. Anche sul nostro primo War movie "L'ultimo Cacciatore"
comunque vi erano forti segnali di condanna della guerra e che chi la combatte è
comunque vittima della stessa, sia che si trovi da una parte o dall'altra, che
sia l'aggressore o l'aggredito. Per cui concordo in pieno.









7)Un film di suo padre che secondo lei meritava più attenzione da parte del
pubblico e della critica e che invece non è stato sufficientemente capito quale
è?



R) Un po' mi dai del tu, un po' del lei. Deciditi !!! Cavolo! Questa è
una domanda difficile che non mi aspettavo. vediamo. Sai un film è puramente
soggettivo e piace o non piace a seconda dello stato d'animo di quel momento. Un
film che ti può aver annoiato al cinema potrebbe piacerti da matti alcuni mesi
dopo visto in DVD. e non è per il fatto che stai sbracato in poltrona a casa tua
in calzoncini a fumare e a mangiucchiare. Proprio Tornado non ha avuto quello
che meritava, oppure Controrapina (forse per via del titolo assurdo che gli
venne dato dai distributori) un bellissimo giallo con Karen Black, Lee Van Cleef
ed Edward Albert realizzato per gli americani. Anche Il Mondo di Yor tratto da
un famoso fumetto, e realizzato in più episodi per la RAI non venne nemmeno mai
trasmesso se non pochi anni fa in piena notte. Comunque. Visti alcuni dei grandi
successi di botteghino in Italia (non faccio nomi ne titoli, ma mi riferisco ad
alcune "cazzate comiche" che hanno incassato, e
peggio ancora, incassano decine di miliardi (ora milioni di euro), oserei dire
che quasi tutti i film di Antonio avrebbero dovuto avere molto più successo sia
di critica che di pubblico di quanto non sia effettivamente avvenuto.



8)I rapporti con gli altri colleghi come erano?C'era qualcuno che stimava
profondamente e qualcun altro verso cui manifestava una certa indifferenza?



R) Mio padre era molto amichevole con tutti, ma allo stesso tempo era
introverso e di scarsa socializzazione. Pensava solo al lavoro, ed i veri amici
si contavano sulle dita di una mano. Aveva un ottimo rapporto di stima ed
amicizia con Sergio Leone, Mario Bava, Turi Vasile, Sergio Martino ed Enzo
Castellari. Ruggero Deodato fu uno dei suoi aiuto registi agli inizi degli anni
60, come alcuni altri.





9)Un progetto a cui suo padre teneva moltissimo e che purtroppo non è riuscito
a realizzare è.....



R) Parecchi. e quasi tutti Fantascienza o fantasy. Uno in particolare che
ha tentato per tre o quattro anni di mettere in piedi era una mia sceneggiatura,
un Fantasy in stile gotico, con protagonista un ragazzo, una specie di saga
medioevale avventurosa, con mostri e creature demoniache che tentano di
impadronirsi di un regno fuori dal tempo in cui viene catapultato un ragazzo dei
nostri giorni, e dove vivendo mille avventure trova se stesso e l'amore.





10)Io sono una persona molto attiva politicamente è come tale ho delle mie
bizzarre teorie,cioè considero il nostro cinema di genere dei 60-70-80 molto
politico,anche se mascherato sotto trame di intrattenimento.Mi spiego meglio,nei
60 i film balneari di Marino Girolami descrivevano la nazione del boom,del
benessere,che non doveva più dar caccia ai ladri di biciclette,anche perchè si
cominciava a rubare in altri ambiti,i film western di Corbucci tipo Vamos a
matar copmaneros o Quien Sabe di Damiani raccontavano attraverso i pistoleri e
le bande di banditi messicani le istanze rivoluzionarie del 68,i polizieschi
attraverso le violenza brutale dei suoi poliziotti narravano i tempi delle
piazze fontane e delle stragi di stato.Cioè i film di genere narrano al popolo,
al proletariato le realtà del paese,concordi?



R) I Margheriti sono storicamente una famiglia di apolitici (almeno non
ce ne siamo mai occupati seriamente) ma molte delle situazioni ricorrenti nei
film di puro intrattenimento nascono da situazioni di disagio del mondo che ci
circonda, trasportate in altri contesti per non essere immediatamente
riconoscibili (non facevamo il neo realismo) ma comunque assimilati dallo
spettatore. Volente o nolente. Per cui concordo anche con questa tua ultima
domanda.



Spero di essere stato esaustivo e di avervi soddisfatto con le mie risposte.
Vi ringrazio anche a nome di mio padre, che se fosse stato possibile avrebbe
risposto personalmente.



Saluti a tutti e. Continuate ad amare il cinema.



Edoardo Margheriti

martedì 19 febbraio 2013

FIST OF JESUS

Mentre noi riempiamo le palle degli spettatori con pellicole bolse,sterili,futili,piccolo borghesi, o commediole superficiali e idiote, in altri lidi, (penso sia la Spagna), ti fanno questo: Fist of Jesus

Cioè la storia della resurrezione di Lazzaro,con zombi,centurioni zombi,cowboy zombi. E una vena sarcastica,irriverente,spassosissima. Quintali di splatter e risate.La vecchia formula dello slapstick splatter, (bel termine inventato da me il post precedente e che vedo già usar in giro senza pagarmi i diritti eh :-)   scherzo)


Io ci darei un'occhiata,anzi lo farei diventare il mai più senza

Trattasi di corto da 14 minuti,anteprima per quanto ho capito un lavoro più serio. Noi piangiamo miseria,affidiamo ai vecchi imbarazzanti cretinerie in 3d, film di fausto brizzi,i soliti idioti e vaccate simili, gli altri ti tirano fuori un Iron Sky e questa roba qui.


http://www.youtube.com/watch?v=GuKV2Z3eYTY

domenica 17 febbraio 2013

ROMERO :IL SIGNORE DEI MORTI

Talora, mentre il mondo scorre fuori dal mio negozio, mi metto a fantasticare su altre vite che potrei vivere, cose nuove e diverse, la popolarità, il lavoro creativo e artistico contro quello da piccolo e mediocre specie di giornalaio, mi piace spaziare nei territori lontani e fastosi dell'egocentrismo occhialuto.
Che poi non riguarda per forza cose irrealizzabili, ad esempio ogni sera  oltre ad organizzare il mio funerale con tanto di corteo, (chi c'è ,chi non c'è, e queste mie menate da sole riempiono metà della mia vita quotidiana),l'altro pensiero dicevo è il mio viaggio a Roma e poi viviamo lì va, che la mia zona ormai la conosco benissimo,bellissima terra,però è inutile negarlo la nostra capitale ha un fascino tutto suo e particolare, ed è anche la Patria del nostro cinema. Dai fasti della Hollywood sul Tevere,alle grandi produzioni nostrane,ai deliranti film di genere ,fino all'oscurità e al declino.
Però è bello camminare in una città e dire:oh,qui hanno girato questo e l'altro, qui c'è stato Gregory Peck e Audrie Hepburn. Magari superando le bestemmie e gli autisti folli che popolano una mattina qualunque a Roma.
Il cinema, il cinema! Senza togliere niente alle altre arti,bè io reputo che esso sia quello che segni di più l'immaginario collettivo, formi le coscienze,sappia trasportarci lontano..Si anche un buon disco o un meraviglioso concerto, un grande libro fanno lo stesso,ma è una magia che seppure vissuta in gruppo è legata  all'individuo. Spesso coi film invece ti senti una cosa sola con gli altri che assistono a quella storia,le emozioni sono comuni,a parte il solito gruppo di dissidenti da spedire in Siberia.
Così da bambino, oltre il poliziotto e il veterinario,volevo fare il regista. Anzi il regista di film horror, e badate bene non ne avevo visto mezzo, se non le pubblicità e bastavano quelle per  spaventarmi a morte.
Il regista...Bastano due lezioni e fai i film di Harlin,tanti si fermano li.,altri invece oltre alla passione per accendere e spegnere la mdp, sentono il bisogno di dire qualcosa. Usare un mezzo così potente e popolare per dare alla gente oltre che lo spettacolo,anche un momento di riflessione,una presa di posizione precisa, una visione meno conformista e consolatoria della nostra esistenza.
Per questo le volte che mi capita di pensar a me come una sorta di regista cinematografico,vorrei esser come George A Romero. Perchè è stato innovatore magnifico del genere horror,spostando l'azione dagli antichi castelli ,dalle umide catacombe,alla città moderna nel cuore profondo dell'impero yankee. Raccontando le problematiche esistenzialiste e politiche di un'umanità solitaria,smarrita,sconfitta,devastata da pazzia e dal ritorno dei morti. Ecco,a me piacerebbe scrivere cose alla Romero, perchè credo che il genere debba essere portatore di messaggi ribelli e di contestazione,anche semplici e rozzi,ma lo dovrebbe fare.
Qui ci occuperemo , come meglio possiamo della trilogia zombesca, i successivi capitoli verranno analizzati di volta in volta.
Chi è George Andrew Romero?Dove è nato? Come sono nate le tre opere che hanno segnato profondamente il cinema horror dagli anni 70,fino ai giorni nostri?
Nasce il 4 febbraio, esattamente lo stesso giorno di un altro grande appassionato di horror come Alice Cooper, da padre cubano emigrato e madre di origine lituane. Bellissimo "impasto" di culture e tradizioni diverse, come talora capita negli Stati Uniti. Fin da ragazzino, come tanti altri ragazzini che crescendo avrebbero fatto cinema o scritto libri, è un tipo piuttosto timido e solitario, ha una grandissima passione per i fumetti,cinema, come tanti di noi trova uno straordinario rifugio  in quei mondi fantastici e si sa..La fantasia aiuta molto i ragazzini, sviluppa in loro il pensiero,la capacità di andare oltre alle cose,ai pregiudizi, creare vite e mondi diversi da quello che vediamo non è solo fuga e irresponsabilità,ma è anche mettere in scena la nostra visione del mondo e della vita,come vorremmo che fosse.


La passione per il cinema , nata in piena pre-pubertà guardando una serie inglese girata dai registi Micheal Powell ed Emeric Pressburger, lo porta a studiare arte,design, teatro al Carnagie-Mellon institute.
Fino a quando,e questo lo sanno anche i muri, al suo quattordicesimo compleanno riceve in regalo una telecamera dallo zio. Diventerà la sua inseparabile compagna . Comincerà a girare film amatoriali, indipendenti,con amici .Tanto che la sua passione lo porterà addirittura ad essere arrestato perchè per girare il suo corto "Man from the meteor"getta da un palazzo un manichino in fiamme.
Partecipa al concorso "Future Scientist" nel 1954 con un altro lavoro di stampo fantascientifico: Earth Bottom.
Molto probabilmente la generazione cresciuta negli anni 50 e che avrebbe rivoltato e cambiato per sempre il genere horror nella splendida stagione del New Horror, (si io preferisco assolutamente questi film e questi registi alla successiva ondata di film horror degli anni 80, spesso troppo cazzona e disimpegnata), è stata fortunata a crescere in un mondo che dopo la guerra avvertiva i primi sintomi della cold war tra ovest ed est,visto che il cinema di fantascienza americano in quel periodo ci diede dentro con terrificanti immagini di mostri creati dall'atomica e con suggestive storie horror a fumetti, il mitico Racconti della Cripta. Quindi da una parte una certa predisposizione a rileggere la realtà e i suoi problemi usando l'immaginazione e il genere,dall'altra la passione pura , il divertimento,per il macabro e la sua quintessenza incontaminata,lo schock e i meccanismi della paura .Senza nessun altro obiettivo che spaventare.
Non potevano crescere meglio quei ragazzini e infatti...
Tornando al premio vinto, bè questo lo rende un po' popolare nel mondo dei corti, tenendo conto della giovanissima età, direi che è una bella soddisfazione.
Comincia a frequentare i set - tra questi anche quello di Intrigo Internazionale ,dove ottiene la stima del Re della Suspense:Alfred Hitchcock), e continua a girare corti,spot,trailer per film importanti,il suo nome circola e si fa conoscere,non arriva il successo.
Con alcuni amici crea la Image Ten Production.

Negli anni sessanta il mondo era attraversato da movimenti giovanili più o meno con consapevolezza politica , sono tempi di comunismo libertario,di attacco ai costumi conservatori,della legge 300,statuto dei lavoratori,delle manifestazioni contro la guerra in vietnam,dei Black Panther,si voleva un mondo migliore, si lottava e molti sono stati ammazzati dal Potere democratico e liberale,lo stesso che all'estero finanziava e sosteneva le peggiori dittature fasciste.
Naturalmente quando ci sono questi mutamenti radicali anche l'arte ne risente.
Il contesto storico e politico è fondamentale per dare una mossa o conservare la scena artistica nazionale,per questi motivi Romero non poteva che rivoluzionare e creare una nuova strada per il genere horror.
Non più castelli,non più dame in pericolo e nobili perversi,ma uno sguardo durissimo e amaro sul genere umano,sulla legge,parliamo de La notte dei morti viventi, (che tratteremo sempre in questo post in seguito)
Costante del cinema di Romero è quindi la dimensione sociale, i personaggi non agiscono mai per propria volontà ma sono il frutto delle problematiche di quel periodo politico e storico. La protagonista de La Stagione della Strega, riflette il ruolo della donna negli anni 70, fra contestazione e ribellione al ruolo che deve subire e tentativi di rottura con quel mondo .Questo è solo un esempio.
Certo non manca nemmeno l'omaggio colorato,splatteroso,ironico ai fumetti horror che leggeva da bambino con il cult Creepshow, scritto da Stephen King, tuttavia il cinema del regista americano è attraversato da forti tensioni politiche e sociali,attenzione alle relazioni difficili tra i personaggi,una certa solitudine cattiva e straziante che accompagna i suoi , potremmo chiamarli..Anti eroi?Forse.
Una carriera piena di alti e bassi,grossi successi e clamorosi insuccessi, tuttavia immaginare il cinema senza Romero è assolutamente impossibile.

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI

Come nascono le legende ? Quale il trucco da usare , quale incantesimo o patto con demoni, per girare una pellicola destinata a essere presa come punto di riferimento per l'avvenire del genere? Idolatrata e venerata da gente che sarebbe diventata poi parte fondamentale per l'horror americano e non solo. Perchè molti ti diranno che basti crederci, dare tutto sè stesso al progetto, metterci passione,serietà,tempo, costanza, ma non credo che sia questo. Una bella americanata come idea, ma quante persone ci hanno messo impegno,anima e tutto quello che vuoi, ma non hanno mai girato una pellicola memorabile o degna di essere rimembrata dalle masse di appassionati.
Molti, moltissimi,quindi partiamo da un interrogativo per me importante : cosa c'è all'origine di una pellicola di culto?
Dovremmo un po' spostarci con la nostra immaginazione a mo di macchina del tempo e arrivare nel 1968,.
Anno cruciale e importante perchè di netto cambiamento,di rigenerazione della pelle da serpente della borghesia, che doveva staccarsi dai vecchi ormai inutili dopo la guerra e i giovani che cominciavano a porsi in modo diverso e più aggressivo verso la vita e i suoi piaceri o problemi, compravano,facevano la moda in musica e non solo. Era un sottosopra clamoroso dove istanze rivoluzionarie si mischiavano a ribellismo spontaneista. Cambia il mondo,cambia il cinema. Hollywood dopo il disastro economico di Cleopatra, del 1966, cercava nuove vie di produzione, per questo dedicò massima attenzione alla Nuova Hollywood. Non vi fu nessuna conquista rivoluzionaria,solo che in quel contesto storico e politico,doveva andare così.

Quindi non penso che Romero e John Russo,che collaborò attivamente alla stesura della sceneggiatura avessero in mente di fare un film politico e militante. Le cose capitano , vanno oltre alla volontà del suo autore,sono figlie del tempo,di tutto quello che capita intorno.
Certamente George non è insensibile a tematiche più profonde e impegnate rispetto ad altri suoi colleghi ed è inutile evitare di riscontrare questa sua passione soffocandola dietro il discorso del " è solo un film".

La storia la conosciamo tutti:Barbara con il fratello si reca al cimitero per deporre dei fiori sulla tomba del padre. Il quotidiano irrompe nei gesti naturali dei due, nei discorsi che fanno comprendere un rapporto non del tutto risolto con il padre,e nel divertimento da parte del fratello di spaventare la sorella con discorsi terrificanti.
I due vengono assaliti da uno strano individuo che uccide il ragazzo. Barbara riesce a scappare e a nascondersi in una vecchia casa isolata. Viene raggiunta da un giovane di colore, Ben, un afro americano deciso e forte, la figura del classico eroe però non affidato a un bolso e mascellato male Wasp,ma a uno che appartiene a una minoranza da secoli tormentata in America.
Già questa presa di posizione delinea un netto e violento cambiamento di rotta, una presa di posizione chiara in un periodo in cui si sparava a Martin Luther King,Malcolm X,i Kennedy. Un paese in fiamme, in aperta e sconclusionata rivolta.


Ben presto verranno raggiunti da altri poveracci che cercano rifugio dagli attacchi di misteriosi individui, i quali prima ammazzano la gente e poi la divorano.Chi viene morso  però diventa come loro. Il mondo sta finendo? L'apocalisse è vicina. Tutta la pellicola grazie al bianco e nero ,tetro e cupo, porta lo spettatore all'interno di una macabra,feroce,cinica,crudele,parabola sulla fine della nostra epoca e la nascita di una nuova carne, (toh ti cito Cronenberg, così siamo tutti contenti),questo lo noti anche da come viene descritto il rapporto tra la gente asseragliata in casa. Collaborazione, che si trasforma in litigi violenti,divergenze forti,vigliaccherie. Il peggio che gli uomini  e le donne in pericolo possano dare. In questo caso il bianco e nero , nato da esigenze probabilmente economiche, ha una sua valenza oltre e altra:come se noi vedessimo dei vecchissimi filmanti su una razza primitiva, incapace di difendersi,di riconoscere il nemico, (l'omicidio finale da parte di un aiutante dello sceriffo ai danni dell'unico sopravvissuto), che implode cannibalizzandosi o autocannibalizzandosi visto che la gente mangia sè stessa in un banchetto di morte e dolore,rinascendo come cadavere che ..insomma non è che possano durare a lungo eh!

Il naturale processo di decomposizione bloccatosi per un momento potrebbe riprendere,ma anche no. 

Oggi tutto è innovazione,visionario,capolavoro,cult,spesso esagerando per un malinteso senso di libertà d'opinione e democrazia degli interventi. Il soggettivismo più radicale, i salti e capovolte per giustificare cambi repentini di opinione, insomma : un brutto momento.
Non tutto è perduto, altrimenti cosa ci scrivevo a fare un articolo sui blog da leggere eh?

Vale per Night of living dead il titolo e nomea di capolavoro ,cult,innovativo? Si, assolutamente.
Il film rielabora,snatura,smonta,ricompone,rigenera, tutto quello che era stato fatto precedentemente e lo porta a un livello di pessimismo crudo e glaciale, per un certo senso, davvero urticante e disturbante.
In realtà dovremmo correggere l'idea che sia il primo horror ambientato in un epoca moderna,forse..Nel senso che L'Occhio Che Uccide, L'uomo dagli occhi a raggi x, Carnival of souls, sono film che ambientano le loro storie nelle epoche moderne e sono di inizi anni 60,tuttavia è anche vero che il primo è un thriller orrorifico, il secondo una macabra storia di fantascienza e il terzo un sublime racconto paranormale,forse solo questo si avvicina per genere e per l'elemento paranormale del film romeriano.
Nondimeno, c'è qualcosa di paranormale nel ritorno in vita dei morti?Forse. Perchè la sua spiegazione scientifica ce la mettono pure,e lo stile di Romero cerca di dare grosso peso al fattore Realismo, come se fosse in anticipo massimo sui tempi, una sorta di documentario in diretta sulla fine del mondo. Eppure è anche un sottile e sublime lavoro metacinematografico,perchè gioca con i mezzi, i fini, i meccanismi del genere. Guardate la fauna umana. Per la prima volta ci viene descritta la deriva di un gruppo di uomini sotto la pressione del pericolo e non c'è nessuno che sia eroico,leader salvatore della patria. L'eroe potrebbe essere Ben il nero proletario,ostacolato dal codardo padre di famiglia, (che però è l'unico ad avere l'idea giusta,ma siccome tutti lo odiano, giustamente, non viene per nulla preso in considerazione), però oltre a non valutare molto bene le scelte non conclude in gloria la sua carriera, questo perchè sacrificabile all'interno di un vasto discorso di classe, ( lui proletario ,mentre Harry Cooper è un borghese e infatti gli scontri più duri scoppiano tra di loro,con tanto di battaglia finale per la conquista di un fucile e relativa fine pellegrina,per il bianco), di razza ,(il nero è sempre colpevole e quindi gli si deve sparare in testo proprio per quel motivo: è nero), mostrando apertamente l'ipocrisia assoluta e totale della società americana
La coppia bella e giovane sembra perfetta per un happy end, per salvarsi come messaggio di speranza in un mondo nuovo,e si vede che c'ha la casella dei messaggi troppo piena eh,perchè il buon dio te li fa crepare in modo anche stupido,assai stupido.
Quindi i personaggi e le situazioni vengono completamente smontate e rifatte.
Notevole anche l'idea di prendere gli zombi, già apparsi in pellicole come White Zombi e I Walk with a zombie degli anni 30-40, toglierli l'alone esotico alle origini del mito e trasformarli in concittadini che mangiano altri concittadini. Genera immediatamente terrore e paura. I mugolii che lanciano, il modo di camminare,(anche se lo zombi del cimitero, che compare all'inizio è abbastanza spedito eh),sanno usare rudimentalmente qualche attrezzo,giusto per spaccare la testa alla madre.
Il film distrugge i pilastri della ipocrita società occidentale:famiglie, (la bimba che mangia il padre e uccide la madre),società, (repressione contro le classi meno abbienti e il razzismo,ad esempio),mostrandosi come un portentoso attacco alla reazione e a una certa America.

Ma come è nato questo capolavoro?

Dopo aver lavorato a lungo nel campo della pubblicità, filmati pubblicitari, Romero e Russo decisero d produrre un vero e proprio film. Leggenda vuole che in teoria non sapessero cosa girare,la prima idea di fare un western naufragò perchè troppo costosa e impegnativa, quindi venne girato un horror,poichè pensarono che fosse più semplice e che il mercato in quel periodo volesse pellicole di quel genere.
L'idea iniziale fu di spendere non oltre i 6000 dollari,idea balzana che portò la ricerca di nuovi finanziatori. 
Per il cast vennero usati amici,parenti,finanziatori stessi,membri della troupe Per esempio "Mr Cooper" Karl Hardman si occupò anche del trucco.. Lavorarono sopratutto di notte,visto anche il titolo del film
L'opera girata in 35 mm e in bianco e nero all'origine , secondo l'idea di Romero, doveva esser girata in 16 mm e a colori poi vuoi per ragioni economiche ,vuoi che il regista decise di spendere i soldi in più per altra pellicola si decise per il bianco e nero,che io preferisco sempre e comunque.
In tutto venne speso 114 .000 dollari, non tanto nemmeno all'epoca.

La fonte di ispirazione per il film viene dal capolavoro di Richard Matheson: IO SONO LEGGENDA.

Solo che sostituirono il singolo individuo con una massa di cretini,e i mostri senzienti succhia sangue con dei pirla cannibali.Questo il sunto dell'operazione
Il racconto , da cui han tratto il film, si chiama Monster Flick. Romero l'ha diviso in tre parti che sullo schermo sono proprio la trilogia  più amata e famosa del genere.



Per quanto riguarda il cast,sappiamo che con Duane Jones vi furono alcuni problemi e che lo stesso attore decise di apportare alcune modifiche al personaggio e al suo linguaggio, (non amava molto l'immagine del camionista rozzo),quanto pare non fu pensata alla base la scelta di Jones,ma fu quello più bravo al provino.
Judith O'Dea che fa Barbara,venne notata da un'altra coppia di attori del film Karl Hardman  e Marylin Eastman, a loro volta non solo attori nei panni della famiglia Cooper ,ma impegnati anche per il trucco,la colonna sonora, i costumi.
Le comparse degli zombi vennero prese tra i colleghi pubblicitari e gli abitanti del paesino dove hanno girato la pellicola.
Non è che successivamente la carriera cinematografica delle persone coinvolte furono chissà che, e sopratutto Duane Jones non ama essere ricordato per questo film e per il suo ruolo.

La pellicola ebbe un vastissimo successo,attirando critiche per la violenza estrema ,interessanti e giustissime analogie tra zombi,capitalisti,cannibalismo,capitalismo,ha avuto moltissimi riconoscimenti è addirittura nella Biblioteca del Congresso del National Film Registry,per il contributo artistico e culturale, pensa un po' noi che spacciamo per cultura Dracula 3d e lo mandiamo anche a Cannes.

Da non dimenticare l'omaggio alla pellicola nel cult Il Ritorno dei Morti Viventi,pellicola che per volere dello sceneggiatore John Russo,è un vero e proprio sequel. I fatti del film vengono presentati come veri,ma insabbiati dall'esercito. Opera originalissima e bellissima, il film di 0'Bannon diede origine ad altri due sequel. Il secondo forse il più brutto film di zombi mai girato.

Il film ha due remake, uno diretto ,con il benestare di Romero, da Savini e con il personaggio di Barbara fin troppo sveglio e rambesco, il secondo in 3d,ma meglio non pensarci.
Sono uscite anche varie edizioni colorate,cosa ridicola per me  e una rimontata da Russo. 

ZOMBI

Dopo una serie di pellicole non proprio fortunate al botteghino, si pensa che sia arrivato il momento di  portare sullo schermo la seconda parte della trilogia. Ballata macabra, come piacerebbe al grande Dan Curtis, sulla fine del mondo e la nascita di una nuova razza. Se la fenice risorge dalle sue ceneri, l'umanità rinascerà dalla propria carne smembrata e divorata. Il film prosegue esattamente dove era finito il primo episodio dieci anni prima. Perchè la notte porta consiglio e il suo ultimo dice: mira alla testa.
Esattamente come un altro bellissimo film uscito in quel anno, (il 1978 è un anno magico e importante per il genere visto i titoloni che sono usciti), cioè parlo di Terrore dallo spazio profondo, l'azione si sposta da una piccola casa, di una piccola cittadina, alla grande metropoli.
Zombi è stato il primo film  horror che ho visto da bambino, lo davano su Italia 1 alle 20,30. Avrò avuto all'incirca 8 anni mi sa. Ricordo di aver visto gran parte delle scene nel centro commerciale.Si, come debutto con il genere è stato assai :censuriamo sta scena da parte dei miei genitori,ma neanche tanto eh.
Questa pellicola è un altro salto in avanti,davvero impressionante sia per lo schock visivo ,sia per una radicarsi del discorso politico e sociale. Peculiarità, scrivevo sopra , del cinema di Romero. Il quale più che a un uso virtuoso della macchina da presa è più che altro un magnifico storyteller,uno che sa come mettere in scena nel modo più essenziale e radicale possibile una buona sceneggiatura.
Storia peraltro scritta a Roma, dove il regista americano era ospite di Dario Argento. Possiamo dire che questa pellicola sia anche per metà argentiana.
Infatti la sua collaborazione riguarda la sceneggiatura, l'imposizione dei Goblin alle musiche, invece di usar diversi brani di repertorio,fino al montaggio. C'è davvero moltissimo d'Italia e italiano in questa magnifica pellicola.
Collaborazione di due artisti della paura al massimo della gloria e della potenza. Purtroppo questo duo non si ripeterà nel film Due Occhi Diabolici,set che sarà anche teatro di dissapori tra i due uomini.

Vi interessa ancora la menata sulle varie versioni ,di diversa durata. Nondimeno si dice che la migliore sia quella "montata" dal nostro Dario Argento, che ha dato sforbiciate sostanziose a scene dialogate e a personaggi riempitivi,per puntare più sull'azione paurosa e sul senso di macabra conclusione dei pochi sopravvissuti.
Sicuramente in commercio esiste un cofanetto con tutte le versioni, cercatelo ,altrimenti godetevi la visione classica e morta lì.
Come comincia Zombi?

Nel caos totale di uno studio televisivo. Dove uno scienziato cerca di far capire alla gente che non devono aver pietà per i morti viventi,anche se sono i nostri parenti più vicini o i migliori amici. La confusione,le contestazioni,la rabbia , viene ben descritta in una delle scene iniziali più forti e coinvolgenti mai portate su grande schermo
Ormai è chiaro, il virus dilaga, i morti che camminano aumentano e come sempre le autorità,lo stato,le istituzioni, non sanno reagire, non sanno prendere in mano una situazione. Come, sembra suggerirci il film, è destino dei regimi liberali e capitalisti. Luoghi che si basano sulla supremazia economica dei pochi e lo smarrimento ,sfruttamento delle masse. In fin dei conti mai fatta una storia di zombi sotto le "dittature socialiste" eh,perchè l'armata rossa spacca il  culo ai vostri zombi. Si,si, piccolo spazio di propaganda politica, abbiate pietà!

Quindi ormai gli Stati Uniti sono sotto attacco e controllo degli zombi. Si vocifera che la salvezza potrebbe essere il Canada. Sarà vero? Sai noi esseri umani viviamo di vane illusioni e ridicole speranze,altrimenti non si spiegherebbe il successo delle religioni.
Per questo Steven un giornalista addetto alle notizie sul traffico e la viabilità, convince la sua ragazza Jane,/Francine nell'edizione americana/ a scappare con lui e un loro amico  , un agente delle squadre d'assalto di nome Roger.
Nel frattempo Roger è impegnato in un'azione all'interno di un caseggiato di portoricani. Qui è netta la polemica contro le superstizioni religiose, in quanto gli abitanti del condominio non vogliono consegnare i cadaveri dei loro morti,perchè  Dio non vuole, è atto anti religioso. In questo stabile succedono i grandi casini ,che nemmeno in un  bordello messicano. Tra morti che tornano perchè all'inferno non c'è più posto,tizi che pasteggiano con il braccio della moglie,mani  che escono dalle fottute pareti per afferrare il cibo,cioè la sbirraglia e i soldati.
Una lunga scena che a me mette sempre a disagio,sai perchè? Il Realismo, hai voglia di scrivere fanculo il realismo cari miei,ma davvero avete voglia. L'orrore funziona meglio se posso avere una base reale ,quotidiana, dove io possa riconoscere  la quotidianità e normalità della mia vita e delle vostre. Aumenta lo spavento, perchè se tutto questo non ci fosse potremmo dire: ah,vabbè  è solo fantasia.E se io dovessi tornare come zombi il mio unico cruccio sarebbe: ma mi mangio il maiolotto miope con la camicia da boy scout bruna o il ciccio bomba del paesino vicino a Novara? Sai quello che non ha detto nulla quando il suo bar era pieno di compagni , e poi si è messo con estremo coraggio  a far saluti romani e inni al duce, quando ha visto che era ben protetto da un cordone di sbirri?Ecco,per portarci avanti sparate subito alla testa dei fasci va..E degli sionisti e sostenitori dell'america,penso che così arriviamo bene e pasqualotti alla fine del mondo, prendete in considerazione quanto vi ho scritto.
Insomma il film prosegue con i 4 dell'ave maria in decomposizione che cercano di scappare in Canada e invece si fermano in un centro commerciale.
E qui capisci cbe ..Vabbè vai in giro ciondolando,hai abitudini alimentari abbastanza alternative e decisamente carnivore,passi la tua esistenza con tanti come te, e quindi va che belle le masse in movimento ,peraltro verso l'alba dell'avvenire, cioè tanto socialismo che mi commuove e poi? E poi?
Poi ve ne andate a zonzo come degli stronzi , che felicitààà che felicitààà,(come canterebbe Giorgio Braccardi, eccola  http://www.youtube.com/watch?v=_j_kSHBC3rE), dove? Nel Palazzo d'Inverno? Noooo: al centro commerciale! Perchè l'unica cosa che ricordate , o cari morti in piedi, è La Merce, solo questa cosa contava nelle vostre vite terrene e umane,e solo questo cercate ora,nella nuova carne infetta.
L'implosione su sè stesso del sistema allo sbando,la totale fragilità delle istituzioni che servono solo come repressione dei cittadini e delle minoranze,ma è incapace di sostenere l'assalto delle masse, la fine del potere economico sulla condizione delle vite umane, quindi non porta a una società da rifare e sostanzialmente più giusta,ma al caos primordiale della Merce. Che supera la vita e la morte.
Il centro commerciale è utero materno,centro di benessere per morti in decomposizione dalla fame illimitata, (ma cagano gli zombi?Come funziona il loro intestino?Non fanno indigestioni?),uno sguardo amarissimo e implacabile.
I fatti avvengono,non ci puoi fare niente. Questo è lo stile e la filosofia dei film di Romero. I personaggi per quanto si sforzino di imporsi  sugli avvenimenti ne vengono travolti.Cosa può fare il genere umano quando l'inferno arriva sulla terra?Niente, lottare,combattere, e morire.
La nostra vita se ci pensate. Cosa possiamo fare noi contro chi cannibalizza la nostra vita , togliendoci ogni forma di diritto importante, (lavoro, casa, istruzione e sanità pubbliche),ecco per questo Zombi è importante come metafora politica,radicale,pessimista e militante sul nostro futuro, presente,passato. Te pensi di vedere un film horror ,ma è il film horror che guarda te e ti sta dicendo:"Fermati, ragiona...Smettila di gasarti per ogni americanata ,ogni spacconata,di crederti libero e di vivere nella democrazia. Non vedi cosa sei?Un cadavere,amico mio.Un cadavere che mangia solo per il gusto di mangiare,divorare,squartare,un assassino disperso in una società , in una massa di individualisti massificati,di cadaveri in decomposizione,ma sopratutto cosa siete?Vittime della vostra ignoranza,idiozia,pecoroni intossicati dalla merce come dice questa canzone : 

http://www.youtube.com/watch?v=qxghrG8lpg0


Bè. Zombi è il blues sulla nostra fine che avanza, ma che in sostanza non cambia nulla. Il centro commerciale resiste oltre ogni apocalisse e noi da morti faremo la fila per avere sconti,prendere l'ultima tecnologia e cazzate simili
Ci sparano al cervello e noi per riflesso condizionato concludiamo anche la nostra nuova vita da mangiatori di carne umana,ma abbiamo mai avuto un cervello?Un  e reader certo, ma il cervello boh....

Sai che mi commuove profondamente questo film? Eppure è privo di scene commoventi,dicevo prima :lo stile romeriano è quanto di più vicino ai Dardenne in ambito horror si possa immaginare, (lo so questa definizione farà storcere il naso a qualcuno,ma non è colpa mia se son troppo avanti rispetto agli altri e alle altre,tranne una che ho celebrato per prima nel mio post sui blog da seguire attentamente),perchè crudo,realistico,senza compromessi e sconti.
Il finale stesso del film con i due sopravvissuti che cercano di scappare a bordo dell'elicottero,non è proprio ottimista,in quanto non sanno quanta benzina hanno. Vivranno o no?
In fin dei conti assistiamo all'Alba dei morti,non a quella dell'umanità e per fortuna non a quella dorata delle merde fasciste greche.

IL GIORNO DEI MORTI

Negli anni 80 andava di moda il genere slapstick splatter,cioè horror violenti e brutali con grosse dosi di ironia, fino a estendersi anche nei territori veri e propri comicità. Certo un umorismo nero,irriverente,ma che in qualsiasi caso pone una netta separazione tra il disagio,l'inquietudine,la paura,il sottotesto politico che il genere possedeva negli anni 70. Riflesso di una nazione e un mondo allo sbando ,che non aveva timore e paura di guardare in faccia la mostruosità del potere liberal capitalista e i suoi pilastri di facciata:la famiglia,la nazione,il buon  vicinato.
Negli anni 80 si viveva invece nell'illusione, peraltro ben radicata in molti della mia fottuta e vacua,pleonastica generazione, del benessere economico, del successo, della fama, di una vita edonista e superficiale, che convivono con quintali di stuporismo e sentimentalismo cinicamente cucinato per le anime candide.
Insomma non è tempo nè periodo per un film horror adulto,cupo,radicale nel suo pessimismo. La gente vuole tette,frattaglie,battute divertenti dette dal mostro seriale di turno Vuole urlare,ma anche ridacchiare.
Quindi come non possiamo schierarci subito,immediatamente,totalmente con Romero? Lui se ne sbatte le palle di divertire un pubbico di adolescenti. Lui non vuole mettersi al servizio di un sistema che riduce tutto uno show,che non rispetta la Morte,la Violenza che strazia i corpi . Non è tipo che prima ti mostra un tizio fatto a pezzi,poi fa dire a uno dei personaggi una battuta ironica. Il suo film è tremendamente,maledettamente serio. Non serioso, non è certo un prodotto presuntuoso che sale sul palco e ci dice cosa è giusto e cosa no. Dopotutto non è un film di Celentano. Quindi nessun profeta, nessuna verità svelata,nessun schierarsi apertamente: qui solo eroi e là i pezzi di merda. Scelta legittima per carità, d'altronde anche il più grande scrittore di post apocalittici del mondo, /io :-) / spesso ama fare queste semplici distinzioni,perchè si vuol dare un contesto e sottotesto militante e non solo politico. Tuttavia la pellicola in questione non ha questa funzione. 
La terza parte del racconto Monster Flick è quella più crudele,dura,spietata,senza compromessi. Non è solo un film dell'orrore, non è una semplice pellicola del terrore,fosse solo così avremmo un grandissimo film, certamente, ma non quel capolavoro, quel dolorosissimo ,straziante,disturbante,viaggio  verso la fine di ogni tipo di umanità. Non è un film da prendere sotto gamba, Il Giorno Degli Zombi, ci fa male .Tanto,tanto,tanto , male. E sai perchè? Perchè sullo schermo seppure relegati nelle regole,stereotipi del genere, ci sono delle persone..Sopravvissuti loro malgrado, e per questi incattiviti. E tu capisci : non è morti viventi contro vivi, no! La situazione è decisamente diversa: Viventi morti in lotta tra di loro,con gli zombi come spettatori. Perchè qui Romero ci pone davanti a quello che è l'atto finale: la razza umana non conta più un cazzo. Tanto che pare evidente come i veri buoni, se così si potesse dire non sarebbero da cercare tra gli umani,ma tra i morti che camminano. Ben rappresentati dal miglior personaggio mai apparso in un film horror:Bub. E ti scopri a commuoverti per uno che secondo logica è il nemico. Senza scadere in emozioni precotte, senza l'arma facile dello stuporismo, Romero ci fa provare tenerezza e simpatia per un "mostro", scoprendone i sentimenti. Mentre per tutto il film la gente , cioè NOI , non fanno altro che litigare e attaccarsi. Se nei primi capitoli di quella che viene considerata una trilogia,il genere umano era in bilico sul disastro,ma almeno una parte di esso aveva un progetto, un piano ben preciso. Ora non rimane che la furia,lo scontro,l'odio,a divorare prima dell'arrivo finale delle orde dei cadaveri che camminano ,i pochi umani sopravvissuti.
Romero è durissimo contro l'esercito,in un momento in cui con i vari Rambo e affini il cazzone che indossa o ha indossato una divisa da Marine è un genio, un fico.Qui l'anti militarismo esplode forte e senza sconti. Il discorso però è ben più ampio ed è questo che rende l'opera romeriana dura da sopportare , è questo che lo rende un film che ci fa malissimo. Non c'è nulla che possa fermare l'avanzata dei morti. Hanno vinto e gli esseri umani, da stupidi quale son sempre stati, stanno perdendo. Non è la disciplina militare, non è la ricerca scientifica,non è l'amore.Ognuno dei personaggi cerca di dare un senso al suo operato,ma lo fa per inerzia. Fino a quando crolla e allora si sacrifica come pasto per gli zombi e facendo in modo che essi invadano l'ultimo posto sicuro: il bunker.
Ed è la fine.
In tutto questo nerissimo contesto, c'è però il bellissimo rapporto tra Bub e il dr Frankeistein cioè lo scienziato che sta studiando i morti per poterli addomesticare e convivere. La ragione per cui si trovano sotto terra. In quei momenti ci commuoviamo anche. Commozione che non riusciamo a trattenere quando Bub scopre il cadavere del dottore e si dispera. La sua vendetta è anche la nostra,tanto che nel finale non faccio che ripetere: "te devi morire morendo male,bastardo!" al sergente capo dei soldati.Il più stronzo della pellicola.
E poi Romero ci dona il miglior personaggio mai portato sullo schermo per una storia horror:Sara. Una donna descritta con precisione,verismo,senso della realtà  e della misura. Non è un'ammazzone indistruttibile che tira mazzate a destra e manca ,zompando allegramente, non è nemmeno una bella statuina con un bel paio di tette messa lì per fare sesso e morire male,non è nemmeno una scream queen urlacchiante,Sara è prima di essere una Donna , ella è una Persona. I suoi errori sono i nostri, la sua rabbia, la delusione, la piccola mania di tenere un calendario per segnare il tempo che passa. Da lei passa un messaggio di tenue speranza. Non sono i soldati,non è la scienza,ma l'umanità che non si arrende alla barbarie, a un odio feroce e fine a sè stesso che forse resiste.
Noi la sosteniamo per tutto il film, le vogliamo bene,come ci affezioniamo a Bub e al pilota di elicotteri e al tizio che si occupa della radio. Sono esseri umani, nonostante tutto. Io avrei la forza di restare umano?Non lo so.
Romero punta sui dialoghi,sul senso di claustrofobia, di disastro imminente,che infatti esplode negli ultimi devastanti minuti. I morti invadono il bunker,fanno a pezzi da vivi i soldati. E le urla di chi crepa fanno più paura di tutto lo strillare supplicante dei rompicoglioni che crepano nei film di Saw e affini. Questione di chi fa Cinema e chi fa altro.
La trilogia non poteva trovare un finale migliore. Un film che quando vedi una volta poi non ti lascia più non hai scampo.
L'unica cosa da fare è sperare di trovarsi su una spiaggia a segnare i giorni che passano



CONCLUSIONE

La gente va e viene,fuori dal negozio il mondo passa e io lo vedo senza afferarlo mai. Passano i giorni, le settimane, gli anni. Il mio nome scomparirà dalla mente dei pochi che mi conoscono,e alla fine un giorno,senza disturbare la folle corsa del mondo,me ne andrò

Poi passeranno dei giorni o delle settimane e riaprirò gli occhi. Non sarò solo, altri come me stanno facendo la stessa cosa.Siamo tornati e sai, dopo questo letargo...Siamo affamati!