Possiamo tranquillamente ,senza temere dissensi di sorta,affermare che qui ci troviamo di fronte al capolavoro assoluto.
Il film narra la storia di amicizia,(ma sarà anche qualcosa di più?) e di odio tra Thomas Beckett ed Enrico II.
Lì vediamo a inizio pellicola amici inseparabili che pensano a divertirsi e ad andare a donne.Copulatori professionisti davvero degni di nota.
Poi Enrico II in lotta contro il clero,perchè essi pretendono di giudicare i preti che si macchiano di delitti comuni nei loro tribunali e sopratutto perchè come sempre sti zozzoni non sganciano soldi e non danno soldati all'inghilterra che sta per iniziare una guerra contro i francesi per riprendere le terre normanne che spetterebbero al re inglese, decide di dare la carica di cancelliere a Beckett ex diacono e sopratutto sassone,(il film spiega bene il razzismo feroce che i normanni conquistatori usano contro i sassoni).
Conclusasi la guerra per i territori normanni,senza spargimento di sangue ma in modo diplomatico grazie a Beckett, il re decide di far diventare Vescovo o insomma il capo della banda pretesca in inghilterra il suo amico Thomas,perchè convinto così di avere un alleato.
Invece cominciano i guai:Beckett saputo che un prete pedofilo-guarda un po'..strano-è stato assassinato mentre cercava di scappare,scomunica il lord che ha posto giustizia davanti a ogni cosa.
Questo fatto scatenerà una guerra tra l'uomo di chiesa e il re.
Ripeto è assolutamente uno dei film migliori mai fatti,merito anche di uno straordinario cast che vede in piccoli ruoli anche il nostro Stoppa-fa il Papa- e Cervi-un cardinale-ma sopratutto:un memorabile Peter O'Toole nel ruolo di un re fragile,ambiguo,tormentato eppure superbo e un immenso Burton in quello di Beckett.
sabato 3 dicembre 2011
BEKCET E IL SUO RE di PETER GLENVILLE
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