domenica 6 ottobre 2013

LA DONNA CHE CANTA di DENIS VILLENUEVE

Ci sono pellicole che per sensazionalismo devono sottolineare mille volte la scena madre,il dolore, per ottenere una reazione dal pubblico. Praticamente sono l'equivalente in campo drammatico dei film horror che si affidano ai sbalzi di volume e ai buuu per creare spavento nello spettatore.
Poi ci sono quelle opere che ti fanno male, malissimo.Ma con poche e suggestive immagini, con l'urlo strozzato di una ragazza che ha scoperto una verità troppo devastante e dura da sostenere, del fratello che si affida alla matematica e alla sua rassicurante logica per respingere l'orribile realtà che riguarda lei e sua sorella e per accettare la vita della madre.
Basta lo sguardo di una donna che ritrova il suo torturatore e suo figlio disperso chissà dove. E basta che il torturatore e il figlio leggano le lettere indirizzate a loro dalla donna.
Basta questo per far diventare obbligatoria e doverosa la visione di questa stupenda e straziante pellicola.







Un ragazzo e una ragazza fratelli- gemelli ricevono dal notaio presso cui la madre lavorava due lettere indirizzate al padre e al fratello che loro non hanno mai conosciuto. Dovranno tornare al loro paese d'origine e cercarli. La ragazza si mostra più interessata,il fratello meno.
Jeane ,questo il nome della giovane donna, decide di partire per prima e scoprire la storia di sua madre.

La donna era una cristiana che amava un musulmano,questa cosa non piace ai nazionalisti e ai cristiani di destra che uccidono lo spasimante di Nawar, questo il nome della donna, lei partorisce ,ma il maschio viene dato in affidamento a una donna che poi lo lascerà nel orfanatrofio  locale.
Passano gli anni,e la situazione precipita . Nel paese divampa la guerra civile , i cristiani nazionalisti si mostrano delle bestie crudeli e lei - cristiana- si allea alla resistenza musulmana. Uccide il presidente del partito rivale e finisce in galera. Qui viene torturata selvaggiamente ,in particolare su di lei si accanisce un torturatore che la violenta ripetutamente fino a farla rimanere incinta di due bambini, gemelli.

La donna che canta.png

Lei però rimane impresso nella mente dei suoi carcerieri perchè reagisce alla prigionia e alle violenze cantando.
Il viaggio per i figli sarà dolorosissimo e atroce,ma necessario per comprendere cosa sono e da dove vengono, per capire la tragedia umana sotto la guerra dove non è facile dividere buoni e cattivi,ma dove contano le ragioni, ( e siccome si riferisce senza nominarlo al Libano,le ragioni dei nazionalisti cristiani sostenuti da israele fanno schifo ,sapevatelo),ma anche queste sono troppo fragili per la popolazione, per la gente che si trova in mezzo alla guerra
Nawar però fa una scelta e la fa giusta, non si limita a guardare, non è la classica eroina tutta pace e amore,ma una guerrigliera, Una donna di guerra e per questo personaggio ancora più potente e travolgente.
Nella vita per me contano queste cose: devi prendere posizione, devi lottare,e la morale comune non c'entra nulla,ma solo quella politica. La linea di partito, la giusta causa,ecco cosa seguirei e niente altro. Perchè ora possiamo parlare di umanità,ma sotto la guerra e sopratutto quella civile non c'è tempo per queste cose e per sopravvivere ecco : una causa.
Non tutti ci riescono e così un bimbo diventa un feroce aguzzino,una madre finisce violentata più volte in carcere, una sorella e un fratello scoprono la straziante e orribile verità sulla loro nascita.



E ci trovi in due ore di film tutto il dolore del mondo, da quello gigantesco che scrive con il sangue La Storia e quello più piccolo,ma devastante delle tante storie comuni e private.
Non è una visione piacevole, non è facile da superare questa pellicola, poi credo che per una donna sia anche peggio perchè in un colpo solo ,nella rivelazione finale  anni di tabù -che è meglio rimangano tali-ed è una verità che davvero fa troppo male.
Ecco mi sento anche di sconsigliarlo,perchè è una mazzata totale. Ma l'opera è talmente bella,intensa, i personaggi sono talmente ben scritti e recitati e il tema è talmente urgente e fondamentale che va visto.
Non mi è dispiaciuto nemmeno il lato politico,certo un po' vago,ma con il coraggio di far vedere la bestialità ad opera dei cristiani e non solo dei musulmani.
Questo è il cinema per me: un mezzo potente di storie amarissime,crude,dure,eppure umanissime,eppure oltre a tutta questa violenza si tratta di una madre e di un figlio e di quello che la guerra ha fatto a loro

Managgia non posso nemmeno spoilare perchè il film si basa tutto sul bellissimo finale , che sofferenza!

8 commenti:

hetschaap ha detto...

IL fatto che tu, stavolta, non abbia spoilerato ti rende onore; sarebbe stato un delitto farlo! L'agghiacciante scoperta del finale è talmente inaspettata e sconvolgente da dare un senso ulteriore a tutta la visione. Sono perfettamente d'accordo con la tua analisi. Un film potente, straziante e, allo stesso tempo, umanissimo soprattutto nel descrivere le reazioni così diverse dei due fratelli.

babordo76 ha detto...

e non si può spoilare in pubblico una cosa simile,che poi mi mette la pelle d'oca solo a pensarci.
Un bellissimo film,necessario,urgente,importante

hetschaap ha detto...

Verissimo. In sala eravamo tutti ammutoliti. Io non ho mai visto guardare un film così in silenzio come nel caso di questa pellicola. A volte le reazioni del pubblico dicono veramente tutto.

babordo76 ha detto...

ma perchè non c'è enfasi.Avviene ed è tutta emozione repressa negli occhi della madre e nell'urlo strozzato della figlia e poi ha un modo abbastanza corretto di parlare del medio oriente,meglio di un film che a me sinceramente non comquistato
molto come ad esempio: come pietra paziente,troppo fatto con l'intenzione di piacere al pubblico femminile occidentale

hetschaap ha detto...

Sono due film diversissimi tra loro. Ma entrambi parlano di non detto, di sotterfugi, di bugie, di mancata verità. Lo fanno in modo diverso, appunto. Non posso paragonarli in nessun modo ma, per me, sono entrambi strazianti e sconvolgenti. Come ho detto più volte Come pietra paziente è un film difficile da comprendere fino in fondo a livello emotivo e, se si rimane sul livello razionale, è facile che non convinca.

babordo76 ha detto...

e infatti io mi son fermato molto alla parte "politica" della pellicola ^_^

In quel film però vi è un'attrice straordinaria che vale la pena guardare.

Questo è più robusto e spiazzante..Ottimo. Son davvero belli i film che mi hai registrato grazie <3

hetschaap ha detto...

E certo! Mica sono scelti a caso ;)

babordo76 ha detto...

la mia biografa ufficiale! The best del the best!