mercoledì 8 ottobre 2014

RIFLESSIONI INDISCIPLINATE: nel segno di Hurley

Non mi capitava da tempo di addormentarmi con un senso di gioia e felicità così profonda e assoluta ,che deriva dal vedere messe in immagini quello che per anni e anni hai tenuto per te. Magari vergognandoti se talora potesse trapelare qualcosa,se per un attimo gli altri vedessero quello che sei.
Ora , in un mondo normale uno nasconderebbe i suoi lati peggiori,ma non viviamo in un mondo normale e spesso quello che tieni per te sono le tue emozioni migliori.
Questo discorso lo svilupperò meglio in seguito,perché giustamente vi devo dire cosa mi ha fatto addormentare felicissimo,commosso,sospeso tra lacrime e sorrisi.
Il finale di Lost. Avviso e leggetelo bene: non sono un nerd, me ne frego delle serie tv ,del genere, e di tutte quelle cose. So benissimo che a molta gente non piace affatto Lost, avranno le loro buonissime ragioni,ma non è mia intenzione far diventare il post e i commenti un luogo di paranoie e ragionamenti su questo e l'altro e non si comprende,e allora perché e robe simili. Ripeto : Lo Spettatore Indisciplinato non è il blog di un nerd o di un appassionato di serie tv, di generi nerdosi e così via. Già devo sostenere le diatribe tra complottari e debunker,non ho voglia di dar spazio a inutili scontri tra sostenitori e haters in calore della serie.
Per una ragione: la visione di un film, una serie,qualsiasi cosa ha a che fare con l'individuo , ( a parte uno non sia un critico accademico e stia facendo una lezione tecnica sul prodotto), ineluttabilmente sono i ricordi,le sensazioni, le emozioni, i rimandi alla nostra esistenza a prendere il sopravvento .



Così , mentre mi addormentavo con ben in mente ancora le immagini,le parole e le musiche di questa ultima puntata, pensavo: come siamo strani effettivamente!
Prendi me , per esempio. Io alcuni anni fa avrei definito il finale melenso,buonista, la solita falsa americanata. Oggi invece lo reputo un meraviglioso inno all'umanità, all'importanza assoluta delle altre persone e a non dar mai per scontato che una persona tu possa conoscerla sempre fino in fondo, tanto da prenderti il lusso di rinchiuderla nel girone dei cattivi. O dei buoni.
Eppure il telefilm è sempre lo stesso? Cosa è successo ,allora? Sono cambiato io.
Cosa che dovrebbe esser vista come nota positiva e invece riflettevo:e perché quando una persona cambia , solitamente si vede questo suo cambiamento come un colpo di testa del momento,o come un ripiegare su una vita comunque borghese.
Quando ti capita qualcosa di bello nella vita, ma talmente bello e importante nella vita, chissà perché la gente viene fuori con frasi del tipo: ma tu non dicevi, ma non eri tu quello...Si. Lo dicevo ed ero io. Ero. Modo indicativo,tempo imperfetto, prima persona singolare. Cosa ti spaventa a te di questo mio cambiamento? Il fatto di non poter essere rassicurato, di dire: ok , penso che questo faccia e dica queste cose ,le ripeterà all'infinito,non mi sbatto per conoscerlo. Anche se dovessi dire che è un mio amico,io mi limiterei a quella parte superficiale che ogni persone mette in mostra in pubblico.
Fare il contrario ci dovrebbe spingere a pensare che ogni essere umano può evolversi, dimezzerebbe la nostra salda fiducia nel giudizio sul sentito dire,pare che, porrebbe in rischio il nostra sano pregiudizio e le certezze popolare spicce da twitter: caio è così, non potrebbe farci nulla,è nato così.

Per questo vengono preferite storie dove siam tutti dei cazzoni clamorosi, dove la morale viene stracciata e derisa,con tante scene scorrette, è liberatorio,confortante, ci dice: va benissimo. Fai del tuo peggio, lamentati di quanto tu sia una merda,ma non scordare che è il mondo così. Un mondo schifoso dove i cattivi sono cattivi e basta e i buoni? Ipocriti coglioni.

Ma se tu vedi una serie o un film dove tutto questo non avviene ti interroghi su te stesso. E io? Ti chiedi. Ti rispondi : si anche io sono cambiato.
E ti verrebbe voglia di trovare quel ragazzetto fragile, malinconico,carico di rancori,pianti trattenuti,quello lì , dico, ti piacerebbe vederlo in quella chiesa, mentre viene abbracciato da Hugo, da Desmond, o mentre saluta prima di entrare Ben. Perché nonostante tutto, e con fatica immensa non ha seguito la strada che tutti si aspettavano, anche perché lui non faceva nulla per far cambiare idea positivamente agli altri.

Si,come ci dicono tanti film,serie tv,amici,parenti e "tanti  guai"- citazione cinematografica- avrebbe potuto tranquillamente non mettersi in gioco,stare chiuso nel suo sottile dolore, quello non troppo drammatico e melodrammatico per esser considerato degno di attenzioni e di poverino ,ma semmai da giudicar con disprezzo va che sfigato. E potevi crederci,piccolo mio, potevi costruirti una vita su questa cosa. Va che ti riusciva anche benissimo . Disastroso nel saper mantenere l'equilibrio in una relazione di qualsiasi tipo, convinto di non poter costruire nulla , di non piacere a nessuno,di rimanere sempre solo. E su quel sempre solo ci hai costruito le tue lunghe notti dove ti organizzavi il tuo funerale,con la gente che in quel momento ti poteva scoprire.E non che tu non avessi amici eh! Facevi politica, tua grande passione,e avevi amici e amiche, scherzavi con loro. Non parlavi mai di te, della tua voglia di amare qualcuno,pensavi che non fosse possibile e così ti stavi abituando.
Per qualcuno questa sceneggiatura della tua vita,sarebbe stata perfetta. "Non puoi cambiare,stai con noi a fare il bambinone fino alla fine. Guardiamo e parliamo di porno,e di tette. Perdiamoci in sogni di gloria troppo grandi e ingombranti,ma rimaniamo soli." Questa è una storia perfetta, che non agita nessuno
Tu fai schifo e il mondo non è da meno. Amen. Cosa rischi? Nulla.

Eppure se Benjamin Linus è cambiato, perché tu no? Non è una passeggiata di salute,passi dall'egoismo del tuo dire che stai male,che gli altri non ti vogliono,alla preoccupante incombenza di un'altra vita.  Puoi ignorarla e te sei stato un genio a ignorare le altre possibilità di miglioramento, tanto che non mi stupirei che in una dimensione parallela tu sia un convinto masochista. Giusto per toccare il punto più basso possibile,per dire: è questo il mio destino.
Ed è bello avere codesta certezza che non sai mai dove andrai a finire,quali incontri farai,chi sarà la persona che ti prenderà per mano,anche se tu tenti di evitare questo,oppure come hai fatto tu assecondarlo perchè lo volevi. In fin dei conti sei sempre stato uno sgangherato Michele Apicella, credi nella coscienza immacolata e nell'amore eterno,fedele,per e con una persona. L'hai trovata e la tua vera natura è venuta a galla
Prima ti conoscevano per la vita che potevi fare, ora per quella che vuoi. E la differenza è assoluta,totale,devastante.

Come Jake che comprende di aver fatto il pirla per sei anni e si abbandona alla natura della comprensione e della morte. Chiudi gli occhi su una vita che hai vissuto prima. Con le regole di un cinismo da bar, con la consolazione del chiudersi nei tuoi fallimenti, con la certezza del giudizio sulla vita altrui,così , tanto per.

E quindi ti beccherai anche del buonista. Ma io questa cosa qui: il buonismo,il ricatto morale,mica ci ho mai davvero creduto.
Trovo anche indicativo dei nostri pessimi tempi e di come siamo messi male il fatto che venga accettata questa formula idiota: bontà sinonimo di ipocrisia,falsità, maleducazione ,disfattismo ,cinismo,incapacità di saper distinguere tra me e i miei desideri e quelli reali del partner che : oh,se scassa la lascio , come sinonimo di : sincerità.
Quindi i peggiori istinti diventano paradossalmente cose pregevoli, da vanto,tanto da essere anche" fashion " e cool, non per nulla nei social networks non mancano le tristissime figure dei cinici de noantri con il loro ridicolo sarcasmo e le frasi ad effetto,che vorrebbero richiamare bukowski,ma finiscono per esser un coelho sbronzo eh. Lo dico,perché così apparite. Sicché il genere umano reale fa pena, non progredisce , al massimo gli si conceda ridicole nostalgie ,e non per un tempo in cui si è amato profondamente o si è fatto cose per gli altri,ma la nostalgia di una merendina, di un filmetto, in questa soffocante,eterna, prigione dorata che è l'adolescenza eterna. Pure la felicità del cattivista non può cedere al buonismo della gioia,quindi è quella rancorosa dello sfottò,di una trollata, di cose che potrebbero dar fastidio ai buonisti borghesi.

Io invece credo nell'umanità e non reputo che la bontà sia fattore di ipocrisia,anzi. E voglio fare un passo oltre: non credo nella cattiveria. Perché una persona agisce e si comporta secondo l'ambiente che lo circonda,l'educazione ricevuta, il grado di profondità di saper ascoltarsi e darsi agli altri.
Si ritorna al discorso dell'evoluzione del personaggio.

Chiaro che se prima quando avevi la nomea di simpatico sfigato brontolone,ti dava in un qualche distorto modo il tuo spazio di simpatia popolare e piacevi, in un modo distorto,a gli altri- perché li rassicuravi,quello tanto è così e io no,sono a posto- il fatto che tu non sia sprofondato e che oltretutto vada in giro a parlare di comprensione, bontà,dialogo,ti fa apparire come un pirla.
Un ingenuo,un candido,uno che dai poveretto ...Che gli è successo! Perché chi è buono e si manifesta in quel modo è sempre da considerare un pirla,o un ipocrita.
A noi dà fastidio una luce bianca che avvolga delle persone che hanno scoperto quanto siano state importanti l'una per l'altra evolvendosi di continuo, ci dà fastidio che un nostro nemico giurato possa mostrarsi altro rispetto quello che noi abbiamo immaginato lui fosse e che dovesse rimanere.ci urta vedere la tenerezza negli altri perché diventano umani e quindi da quel momento non puoi ignorarli e non puoi nasconderti. Ti mostri e mostri le tue debolezze senza vergogna,anzi a vederle bene:ma quali debolezze! Sono delle cose bellissime.

O forse è vero. Siamo dei pirla, degli ingenui, non abbiamo capito un cazzo. Ma sappiamo vivere e lo faremo fino in fondo
Prima però dovrò comprare dei nuovi fazzoletti che se ripenso al finale di lost....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

BRIVIDI!!!!!

babordo76 ha detto...

Grazie!