martedì 24 gennaio 2017

ARRIVAL di DENIS VILLENEUVE

Alcune spiegazioni prima della lettura: 1) quello che leggerete non è una recensione dell'ultimo film di Villeneuve, o meglio è anche una recensione però non basata su aspetti tecnici o teorici legati alla pellicola, bensì - ed è quello che da sempre mi interessa maggiormente- il rapporto fra uno spettatore di media intelligenza e un'opera assolutamente ben fatta di un autore a dir poco fondamentale e importante, 2) pur non avendomi conquistato come le pellicole precedenti rimaniamo su livelli davvero molto alti, che ribadiscono la bravura del regista canadese, 3) la fantascienza è un genere che si presta benissimo a visioni più complesse non solo della società, ma anche dell'umanità nel suo vivere più intimo. Questo tipo di approccio, messo in scena in codesta pellicola, mi piace molto. Perché, come nel caso del bellissimo "Silence" di Scorsese, la storia e il messaggio sono altro e oltre rispetto a ciò che vediamo sullo schermo.  Sicuramente !Arrival" ha pretese di profondità maggiori rispetto a tante altre pellicole.



Le storie sull'arrivo dei marziani, assomigliano molto alle espressioni di Eastwood: con il sigaro o senza. In questo caso: o sono cattivi e ci vogliono far il culo a strisce sin dalle prime inquadrature, o sono messaggeri di fratellanza, ma non vengono capiti.
Questo secondo filone deve qualcosa a quel piccolo gioiello che è "Ultimatum alla terra", per la regia di un ottimo artigiano di lusso: Robert Wise.
In quel film entità aliene avevano un messaggio più o meno pacifista, solo che gli yankee per gran parte della pellicola li teme e li vorrebbe combattere.. Poi sono arrivati i vari "Incontri del terzo tipo" e così via.
Trovo interessante da un punto di vista morale ed etico, rammentate che per me è importante il messaggio che un film lancia al pubblico, il confronto fra un umano, spesso nemmeno troppo eroico, e una civiltà lontana, diversa. Attraverso essi noi impariamo qualcosa che riguarda il nostro mondo, riguarda noi.
Quante volte siamo portati ad aver atteggiamenti aggressivi verso gli stranieri? Quante volte li consideriamo solo degli invasori o dei nemici? In realtà in queste pellicole -anche in Arrival- mostrano che il pericolo vero e reale siamo noi.
Noi che ci abbandoniamo all'isteria, al discorso fasullo della sicurezza nazionale, quando si tratta solo di voler mostrare agli altri la nostra potenza e forza.
Sono pellicole che ci spingono a una riflessione seria sulla difficoltà a comunicare con il resto del mondo, su quanto sia importante trovare un'unione,  facendo pressione sulle cose che ci uniscono e non su quelle che creano più conflitti.
Io credo che codesti pensieri, queste tesi, siano riscontrabili in Arrival,eppure..

Ora, voglio essere chiaro: Arrival è girato benissimo. Villeneuve con poche sequenze, qualche primo piano, spiega in modo efficace, ciò che molti non riuscirebbero nemmeno con tre ore di film a disposizione. Lui è un fuoriclasse, un eccellenza della settima arte.. In questa pellicola vi sono tracce ben evidenti di una visione del mezzo cinematografico assolutamente alto. Inquadrature solenni, ottimo servizio di tutto il reparto tecnico, e una eccezionale Amy Adams.
Nondimeno mi par di aver notato alcune debolezze in sede di sceneggiatura e nei personaggi. Mi spiego: pur rielaborando una buona tradizione di lungo corso, la storia non aggiunge o toglie nulla, quando parla di alieni, perché poi vi è l'altra parte, quella che apre la polemica,  c'è qualcosa di risaputo, di già vissuto che non viene abbastanza rielaborato. Sappiano che tanto loro sono buoni, come gli americani che non sono carogne come i russi- belli loro che non sapendo come passare il tempo fucilano il loro esperto di lingue, così che poi magari gli yankee ascoltano la telefonata e rimangono scioccati- sappiamo che i due protagonisti uniranno le loro solitudini, e quasi subito arriviamo anche a sapere che il retrolampo a cui assistiamo di continuo, in realtà riguarda il futuro.
Nulla di male,  è un modo di rispettare le regole. Però io mi sono un po' perso, cercavo quel momento di spostamento in avanti, quel ripensare uno stereotipo che purtroppo qui non ho trovato.
I personaggi per me sono un altro problema, anche quello principale. Che brilla perché la Adams è una attrice davvero formidabile, darebbe spessore anche al personaggio di una burina in qualche cinepanettone con De Sica.. Però manca l'epica dolente, straziante, solenne, degli altri personaggi portati sullo schermo dal regista canadese. Ancora ho i brividi se ripenso al killer di Sicario, al padre de Prisoners e così via. Con questi non è successo per nulla.. Mi sono piaciuti, ma li ho lasciati sullo schermo, quando la pellicola si è conclusa.
Son portato a credere che in realtà Villeneuve riesce benissimo a rappresentare, mostrare, rendere unico la presenza del Male nelle vite delle persone. Questo male assoluto, che piano piano si intrufola nel quotidiano, corrode le sicurezze, devasta gli equilibri. Qui doveva metter in scena invece il Bene, e secondo me ci è riuscito ma non del tutto.
Infine, la scelta della protagonista. Mostra a che livello siamo arrivati in occidente. Ci viene spontaneo dire che bellissima scelta, che donna meravigliosa, perché ogni cosa nasce e muore con e in noi. L'altro è come l'alieno del film, uno sconosciuto o nei migliori dei casi un mezzo per arrivare alla soddisfazione di un nostro egoismo.
Si, io nella scelta di questa donna ci ho visto un egoismo spaventoso, non tanto nel far nascere una vita a quelle condizioni, ma tenersi per sé la decisione, la scelta e usare l'altro senza sapere cosa pensa, se è d'accordo o no.
Lo so, per la maggior parte è normale. Lei deve essere libera di.. Io trovo aberrante codesto pensiero, veramente detestabile. Mi spaventa che per la maggior parte delle persone sia normale.

Detto questo: Arrival è un film che vale la pena  vedere. Ribadisce la bravura di un grandissimo regista, ha un'ottima attrice protagonista. Però vi sono anche forti problemi alla sceneggiatura e nel messaggio.

2 commenti:

Kris Kelvin ha detto...

Oh, forse è la prima volta che su un film sono d'accordo al 100% con te... davvero!

babordo76 ha detto...

Dobbiamo festeggiare! Ti compro il Poggibonsi ^_^