venerdì 27 luglio 2012

ELECTION di JOHNNY TO

Società Nera ,è il titolo originale tradotto dal cinese.Indica la Triade,potentissima organizzazione criminale di quelle zone.Il film è un racconto di potere e morte all'interno di un mondo a parte rispetto a quello della gente normale ed onesta,ma inviolabile e incontrollabile da parte delle forze dell'ordine.Il regista ne descrive l'ambiente,le usanze,le tradizioni,la nascita antichissima e i riti millenari.Ai confini,soli e disperati vediamo gli uomini di legge,che certamente :arrestano,ingabbiano,ma poi come succede anche da noi si scontrano con avvocati vari che trovano cavilli e altro per farli uscire.Lo scontro generazionale ben evidente nella triade ,si nota anche tra i poliziotti:con il giovane che vorrebbe eliminarli fisicamente tutti,e l'anziano che lascia che si scannino tra di loro,l'importante è trovare un compromesso per normalizzare la società.
Election racconta dell'elezione del nuovo presidente della triade.Lock e Big D sono i giovani rampanti che dovrebbero occupare quel posto di prestigio.Il primo è più tranquillo,freddo,calcolatore,l'altro è decisamente un arrogante violento figlio di puttana.Lo scontro si fa duro,perchè Big D non accetta la sconfitta e farà di tutto per aver il bastone del capo.Quindi la pellicola mostra i metodi usati dai due rivali e rispettivi uomini per impossessarsene..Nel frattempo la polizia riesce ad arrestarli tutti,nel carcere il perdente tra i due aspiranti presidenti si metterà contro tutta la triade...Lock però lo convincerà a ritornare sui suoi passi.Fino a quando....

Johnny To è un grandissimo regista orientale.Fa parte di quella new wave che da Hong Kong ha conquistato il mondo,ma lui ha uno stile diversissimo rispetto a John Woo.Nessuna coreografia,virtuosismo,nessun cinema che si mostra alla massima potenza,a parte nella sua opera Vendicami dove rielabora elementi wooiani e li gestisce davvero divinamente,To è più concentrato sulla storia e i personaggi e un rude,crudo,forte realismo.Ci son dei momenti in cui dici:ci fosse cho Yun Fat ,qui ..finiva a schifio e invece il regista smorza questi toni.Un film gelido,feroce,sottopelle e sottotraccia,che esplode in scene di violenza senza nessuna coreografia e svulazzamento,ma con tutta la forza disumana del gesto

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