domenica 25 gennaio 2009

GENTE COMUNE di ROBERT REDFORD

Condrad è un ragazzo traumatizzato per la morte del fratello,del quale si pensa responsabile,e con grossi problemi di relazione famigliare,in particolare con la madre-la quale era legatissima al figlio morto.
Grazie a un psichiatra e superando nuovi dolori,il ragazzo troverà una sua serenità accanto al padre.
Questo film vincitore di oscar, ha diviso da sempre gli spettatori,per alcuni è un film molt intenso e profondo sul dolore,il distacco,la perdita e la risalita,per altri un film modesto che è stato sopravvalutato.
Per me è un'opera interessante e meritevole di essere vista e ricordata.L'istituzione famiglia viene indagata e criticata senza perdere il controllo,si analizza la colpa per la perdita di qualcuno e la difficoltà a perdonare o perdonarsi con una certa serietà ed evitando fino a che si può le trappole della facile commozione.Il fatto che un figlio sia preferito rispetto a un altro,l'estraneità con persone della stessa famiglia,la disperata e insensata idea di non sciogliere mai la famiglia,come se da sola essa possa salvare una situazione irreparabile.Robert Redford dirige un buon film,uno di quelli che commuovono per l'intensità degli attori e della bellissima colonna sonora-pochi accordi di piano e archi-uno di quei film sul quale far nascere un bel dibattito ,una riflessione sulla morte,il dolore,il distacco,la famiglia e altro
Bravissimi Donald Sutherland,Timothy Hutton,Mary Tyler Moore,Judd Hirsc

Nessun commento: