mercoledì 11 luglio 2012

ELEPHANT MAN di DAVID LYNCH

La dote maggiore,a mio avviso,per chiunque si avventuri nei sentieri selvaggi e ostici dell'arte ,spettacolo,cultura,è senza ombra di dubbio,una:la sensibilità.Più importante di fantasia,impegno,più importante di ogni cosa.Perchè un conto sono i filmatini delle vacanze fatte dallo zio pedante,ma un altro è FARE CINEMA.
Si devono avere antenne capaci di captare le sfumature,le distorsioni,e soffrire /gioire dieci volte di più rispetto alle persone "normali",(che poi la mancanza di sensibilità è un grosso handicapp eh!),e riuscire a trasportarle nel mondo che descriviamo sullo schermo.
Nel 1980 a Lynch capitò una grande fortuna,quale?Quella di trovarsi tra le mani la sceneggiatura di un film che affrontava la vera vita di Joseph Merrick-portato sullo schermo con il nome di John- un uomo nato con un'orribile aspetto per colpa di un incidente accorso alla madre quando era incinta.Il film venne prodotto da Mel Brooks, il quale sulle prime era abbastanza insicuro se affidare o meno la regia al giovane David,poi guardò l'opera di debutto di Lynch-La Mente che cancella,il titolo originale me lo son scordato eh!-e insomma ci vide del talento e quindi ecco che il giovane promettente si trovò a girare uno dei film più commoventi,toccanti,mai girati nel mondo.

L'opera mette per immagini la Tenerezza,la Compassione,la Pietà,l'Accettazione,con forza ma senza inutili sentimentalismi.All'inizio parlavo di sensibilità ed è proprio quello che questo film  porta sullo schermo.La capacità di fermarsi un attimo prima che una grande scena di commozione diventi una spielbergata-uno che avrebbe massacrato questa pellicola così struggente.Sofferto,doloroso,eppure anche portato a una sorta di toccante speranza.Che si sviluppa nel rapporto tra dottore e paziente.Grazie anche alla bravura  di due fuoriclasse ,due eccellenti interpreti come Anthony Hopkins e John Hurt.I quali rendono i loro personaggi qualcosa di speciale,che non ci abbanonano dopo la fine del film.Anzi non ci lasceranno mai,perchè impossibile scordarli

Ci viene mostrata anche l'ipocrisia,il cinismo,la crudeltà-anche se nella storia reale Merrick non venne rapito,ma andò lui in Belgio per continuare a vivere facendo Freakshow-degli uomini.Lynch mostra la diversità,la mostruosità,e ci dice:voi come vi comportereste?Il mostro è l'uomo elefante o la gente che lo assale in stazione?

In questi tempi siamo stati avvelenati da buonismo in salsa stuporista di bassa lega e peggio ancora dal cattivismo da happy hour.Riscopriamo la nostra umanità,buona o cattiva non importa,ma dobbiamo ricordarci che siamo esseri umani.

4 commenti:

hetschaap ha detto...

Io ho un problema con quel film. Me lo fecero vedere in lingua originale in seconda superiore, a lezione d'inglese. Ne rimasi così sconvolta che non riuscii a dormire per tante notti. Lo guardavo piangendo e, a tratti, tappandomi gli occhi per non vedere. Non sono mai più riuscita a guardarlo. Mi fa troppo male questo ricordo e proprio non ce la faccio. Vorrei ma non posso. E so che è bellissimo.

babordo76 ha detto...

è un pugno allo stomaco,anche perchè ci costringe a pensare:noi come ci comporteremmo davanti a John?Film straziante e superbo.Oltre il meraviglioso

Alessandra ha detto...

Grande film di Lynch. Il titolo originale dell'opera prima è Eraserhead, una delle cose più ipnotizzanti e inquietanti che abbia mai visto...

babordo76 ha detto...

eccolo!Si,in realtà lo sapevo,ma non rammentavo come si dovesse scrivere correttamente!
Elephant man son quei film che ti marchiano tutta la vita.Io lo consiglio a tutti!