domenica 22 luglio 2012

MAGNOLIA di PAUL"QUELLO SANO,INTELLIGENTE E BRAVO"ANDERSON

Capita ,sai sono quegli scherzi della vita no?Cioè magari tu non lo trovi divertente,perchè insomma non lo è,ma a me fa molto ridere.Chiamarsi esattamente come un grandissimo autore,un creatore di potentissimi e titanici film che trasudano epopea ed epica,mentre tu sei li a far bambocciate,ma che i bambini con un minimo di scolarizzazione disapproverebbero-doppie alla cazzo come piace a me -per dignità infantile.Capisci,no?Uno ha un'idea di cinema autoriale e popolare di grande spessore,cazzo pare di leggere un fottuto romanzo di quelli davvero in gamba e te al massimo,ma perchè siamo buoni,uno scadentissimo tra gli scadentissimi fumetti scadenti.Quindi fatemi il piacere,quando si parla di Anderson, non fate confusione.Paul è solo uno,cioè l'autore di Magnolia o Il Petroliere,non uno che piace a quelli che per fare i fighi alternativi anti intellettuali,ma lo sono eh?Dei nerds davvero paurosi che però si vergognano e insomma ...-ti tirano fuori l'altro.Quello...ma che ne parliamo a fare?

Come ho scritto da qualche parte,anzi qualche post più giù,fin da ragazzino mi son sempre piaciute le commedie drammatiche,dolceamare e le tragende.Oltre ai film dove si spara sotto la pioggia con molta malinconia mentre si va a morire o a uccidere per difendere l'amicizia,la lealtà,l'onore e così via.
Anderson è stato subito un amore a prima vista,con il suo bellissimo Boogie Nights.La conferma è arrivato con questo che ,lo voglio scrivere chiaramente,è IL FILM DELLA MIA VITA.Cioè,a essere precisi:uno di quelli,ma è al terzo posto.Superato da Le onde del destino e dal mio film preferito in assoluto:Good bye Lenin.
Il film è la storia di un gruppo di persone durante una giornata a Los Angeles.Questo gruppo di persone sono in sostanza l'una legata all'altra anche per cose minime,ma insieme creano un amarissimo e umanissimo affresco dell'umanità di fine secolo e millenio,visto che è del 1999 e all'epoca avevo 23 anni.
Proprio questo elemento mi colpì profondamente ai tempi:non c'è la condanna moralistica, ma nemmeno la giustificazione.Come è la vita una serie di cose odiose,raccapriccianti,crudeli,oscene e poi esplosioni di amore,tenerezza,comprensione.L'esistenzialismo in questo film si apre a connotazioni bibbliche e apocalittiche,a pianti e lacerazioni dell'anima difficili da sostenere,a sconfitte che portano altra sconfitta in vite desolate,alle maschere che si indossano per vivere e dimenticare il passato.
Il passato è fondamentale in questo film,come nella nostra vita e sopratutto il senso di colpa.Trovo ignobile che molti davvero pensino di vivere senza provarlo almeno una volta nella vita.I rimpianti,ecco..anche questi vengono esaltati-giustamente - in questa grandiosa e bellissima pellicola.Sullo schermo vediamo gente che vive,muore,cerca di stare a galla.
C'è Frank,un tamarro che ha inventato il metodo Seduci e Distruggi,una sorta di manuale del seduttore da guerra anti femminile,che durante un'intervista dovrà rivedere alcune situazioni dolorosissime del suo passato.C'è la sua matrigna:una donna che ha sposato per prestigio nella società e danaro un vecchio produttore tv di grande successo e che ora,mentre l'uomo muore,sta scoprendo di esserne disperatamente innamorata..C'è iil produttore che chiede al suo infermiere di scoprire dove sta il figlio che non vede da moltissimo tempo.C'è la figlia di un noto conduttore televisivo ,drogata e disperata che si innamora ricambiata di un onestissimo poliziotto,il quale è fermamente convinto che nella vita sia fondamentale fare del bene,e per questo si scontra con la debolezza e miseria degli altri..C'è un ex campione di quiz ridotto al lastrico che vuole rifarsi i denti per conquistare un aitante barista.E il piccolo concorrente costretto a fare da star in quiz tv perchè il padre lo vede come una garanzia di lusso e successo.
Quello che colpisce in questa storia decisamente altmaniana è lo stile vigoroso,robusto,della regia che trasforma la materia scritta in una sorta di grande epopea americana,una sorta di epica senza eroi mitici,sostituiti da gente "comune".Film che non si vergogna dei sentimenti e di mostrarli perchè non è afflitto dallo stuporismo e dal commoventismo d'accatto tipico di altre produzioni.C'è una verissima sensazione di amore e tenerezza nei miei personaggi preferiti ,cioè il poliziotto e l'infermiere ,interpretati benissimo da due memorabili ottimi attori,rispettivamente:John C.Realy e Philip Seymour Hoffman.Sono la faccia sana dell'umanità,quasi due angeli laici che aiuteranno gli altri a superare la difficoltà di vivere e quella,per quanto riguarda la missione dell'infermiere,di morire.Questi personaggi mi coinvolgono molto,sono due esempi perfetti di quello che dovremmo essere e fare,e seppure gli altri hanno problemi gravi  e visibili,a mio avviso sono loro quelli che soffrono di più perchè sentono il peso della situazione precaria e pessima non solo per loro,ma anche per le altre persone.Quindi i dialoghi sono importanti,come la costruzione dei nove protagonisti.Si cerca una verità drammaturgica e filmica che sia più aderente a un grande dramma sporcato nel realismo di situazioni che possano capitare a molti.Cinema al  massimo della sua potenza,non documentario,ma non quel cinema pleonastico di sogni e illusioni del tutto a uso e consumo della macchina consumistica e reazionaria..Anderson,quello che è capace di fare cinema,ci cattura con piani sequenza mozzafiato,carelli possenti,e momenti di calma dove tutta la forza e la potenza è espressa dalle parole della sceneggiatura.E in tre ore di film ce ne sono di dialoghi memorabili,di scene madri strazianti,c'è tantissima roba.In poche parole c'è IL CINEMA.
Molti ricordano il prologo con i tre fatti delittuosi collegati da quello che molti possono definire coincidenze,un falso inizio,visto che la stessa voce narrante ci dice di non crederci.Oppure ci sta solo ingannando?
In ogni caso Magnolia è un film capolavoro,bellissimo  e memorabile,una delle mie opere preferite che ha anche il fatto positivo di rendere protagonisti nove ottimi attori e attrici,senza puntare sulla star di punta-che è Tom Cruise .nel ruolo del macho reazionario Frank.Il quale offre una ottima prova durante l'incontro con il padre-ma dando spazio alle sensibilità e bravure di un cast davvero molto ben diretto.Sopratutto,mi sembra di notare,che tutti si sian sentiti molto coinvolti e che per questo ci abbiano deliziato con una performance corale di altissima levatura artistica.
Guardatelo,che vi fa bene!

2 commenti:

hetschaap ha detto...

Magnolia è stupendo. Perfettamente d'accordo. Me lo sono anche rivisto di recente e l'ho trovato ancora più bello,se possibile. Dal punto di vista della regia è imbattibile. Fare un film "alla Altman" senza essere Altman: solo Paul Thomas poteva riuscirci.

babordo76 ha detto...

esatto!Per me migliora ogni volta che lo vedo.Pieno di scene madri da togliere il fiato,non è feroce come von trier-che gode nel farci male-ma è splendidamente umano,il nostro Paul.Anzi l'unico perchè l'altro esiste solo nei sogni di Lucia eh!