martedì 3 luglio 2012

QUARTO POTERE DI ORSON WELLS

Certe volte alcune pellicole smettono di essere film e vanno oltre leggenda.In un territorio dove solo i Giganti possono vivere abbastanza tranquillamente,e diciamo che pure per loro non è vita comoda.
Noi non siamo uguali in tutto e per tutto,in campo artistico -per esempio-ci sono i Geni e gli altri.Hanno pari dignità,nel senso che anche chi non è un Grande potrebbe regalarci opere gustose.Però sono colpi di culo eh?
La fine del senso critico,del giudizio,l'avanzata dell'opinionismo selvaggio,del fai da te,dei cvitici snob del cinema popolano e sguaito,quelli che vedono poeti e sottotesti nei film dei peggiori macellai italici,ci rende sempre più ostica la visione della grandezza.Piccoli tempi per piccoli film dedicati ai nani del pensiero.Una tristezza.

Quarto Potere,in originale Citazen Kane, è la prima opera di un uomo di nome Orson Wells,il padre del mito  e della leggenda.Uno non può-per legge-dichiararsi cinefilo,se non vede i film di questo uomo di spettacolo travolgente e spettacolare.

Dopo aver firmato un contratto importante con la R.K.O. ,che gli offre massima libertà artistica e controllo sulle sue opere,Wells si dedica a dei progetti che non vedranno però la luce,ad esempio una riduzione di Cuore di Tenebre da Condrad,per cui decide di debuttare portando sullo schermo quello che dovrebbe essere il suo terzo film.Oltretutto punta su un soggetto originale che scrive lui stesso con Herman J.Mankiewicz.Lo spunto iniziale è la figura reale del magnate del legno e dell'editoria Hearst,
Ci lavorarono duramente per oltre tre mesi,il povero Herman pure dal letto di ospedale dove era ricoverato.
Tra i tanti titoli scelti ,vi era da principio,quello decisamente più suggestivo di :American.In omaggio ,non so quanto ironico,al sogno americano che è anche uno-se non Il-tema di fondo di questo capolavoro.
Poi venne scelto:Citazen Kane.

Talmente era il fervore artistico di Wells,che decise di girare nonostante non solo le scenografie non fossero ancora del tutto realizzate,ma nemmeno il cast fosse del tutto costruito.Tanto che Joseph Cotten,bravissimo nel ruolo dell'amico di Kane,il critico drammatico Leland,appare come giornalista all'inizio del film.Dopo il cinegiornale.

Il film pur raccontando una storia classice e in altre mani forse anche pedante e didascalica-l'ascesa e la caduta di un potentissimo uomo d'affari- riesce a diventare una pellicola suggestiva e immortale grazie a una sceneggiatura scritta come dio comanda,al gioco ad incastri grazie alle memorie dei personaggi che intervengono per spiegarci chi sia Kane e cosa o chi è quella Rosabella,(Rosebud,in originale:bocciolo di rosa),che il magnate ha sospirato prima di morire.Sei flashback che descrivono un personaggio complesso,più grande delle vita ,certo,ma anche terribilmente arido,solo,disperato.Uomo che vive solo in funzione della gloria e della santificazione del denaro e del potere che egli offre alla gente.Parte come giornalista d'assalto in favore delle masse meno abbienti,si dedica alla politica,ne esce a pezzi per uno scandalo sentimentale.Si sposa con la nipote del presidente degli stati uniti,ma poi lascia moglie e figlio-che moriranno in un incidente stradale-per sposare una pessima e ridicola cantante di opera lirica.Rompe con l'unico vero amico,(subendo l'affronto del rifiuto da parte sua di ricevere il danaro che Kane gli elargisce ogni mese,per pulirsi la coscienza),viene abbandonato dalla moglie,da tutti.
Opera che potrebbe essere considerato come un noir filosofico e anche politico,se vogliamo.Visto che tutto si basa sull'indagine per la ricerca di Rosabella,ma è anche potente,titanica,gigantesca pellicola che parla dell'America e del suo Sogno.Esaltandoli e colpendoli duramente,senza sconti.
Spesso noi parliamo di capolavoro alla cazzo di cane.Questa opera è davvero qualcosa che va oltre a questo termine per entrare nell'Olimpo degli Dei.

6 commenti:

Babol ha detto...

Veramente un Capolavoro con la C maiuscola, interessante e coinvolgente anche dopo la prima visione.

Rosabella!!!!

babordo76 ha detto...

si,questi sono i vceri capolavori.Che resistono anche a 70 anni di distanza!^_^

hetschaap ha detto...

Il punto è che ci sono dei registi a mio parere indiscutibili. Possono esserti vicini o distanti come modo di fare cinema ma non puoi prescindere dal loro sguardo. E Wells fa parte di questi. Così come Hitchcock e Kubrick. Ripeto, possiamo essere in sintonia o meno col loro modo di fare cinema ma sono sicuramente imprescindibili.

babordo76 ha detto...

hai perfettamente ragione.Le leggende son leggende!

Rear Window ha detto...

Qui si parla di un capolavoro fra i capolavori. Un film memorabile, che peraltro ha dato il via ad una lunga ed aspra contesa fra Welles e Hearst, che - in qualità di proprietario di diverse catene di sale cinematografiche - fece davvero di tutto per impedire la diffusione del film basato sulla sua vita.

babordo76 ha detto...

si,una guerra epica eh!Per proteggere la sua vita balorda un capitalista dei miei stivali,voleva impedire che uscisse codesto capolavoro.
Wells se deve amà!