lunedì 11 novembre 2013

THE WICKER MAN di ROBIN HARDY

Nella vita di ogni cinefilo vi sono quelle pellicole leggendarie,epiche,mitiche, che vengono narrate di notte in notte dalle generazioni precedenti, oppure dalle amiche e dagli amici più frichetton-hippy. Opere che hanno un potere sinistro, un alone di magia e alle quali bisogna portare rispetto e riverenza, (come ci insegna il Diavolo canterino nella celeberrima canzone delle Pietre Rotolanti), perchè sono dannazioni in celluloide, e potrebbero farvi smarrire la retta via....

Ah,che bello iniziare una recensione con un bel paragrafo di cazzate eh? Bè signori miei se l'inizio di questo articolo è sacrificabile allo spirito beota e cazzone dell'autore,d 'ora in poi saremo seri perchè questa opera esige di esser analizzata e rispettata come ogni piccolo classico o vero cult merita.





La pellicola  è stata colpita pesantemente ai tempi dalla censura , per via di una scena donde si vede Britt Ekland danzare ignuda  e non è mai stata distribuita in Italia. Molto probabilmente per il suo feroce spirito anti religioso e sopratutto anti cattolico, cosa che avrebbe creato parecchi problemi nella nostra nazione . D'altronde non abbiamo proiettato nelle sale un'opera fondamentale come " Il leone del deserto", perchè ci mostravano come colonizzatori feroci, non mi stupisco che un'opera come questa sia stata tacciata di eresia, visto che non lesina sarcasmo e cattiverie contro la religione cattolica e i cattolici osservanti.


The Wicker Man (film 1973).png

Non ho mai amato , ( più del dovuto, perlomeno), la purezza nei e dei generi. Non sono affatto una persona che al cinema chiede solo disimpegno, intrattenimento, e che giudica bene un film perchè onesto,senza pretese. Cosa legittima, sia chiara , ma non fa per me.
Anzi dal genere pretendo una chiave di lettura, un sotto testo, una metafora, su quello che viviamo, siamo, sulla società e la politica. Motivo per cui i tanto amati anni 80  a me non piacciono e non concepisco nemmeno la nostalgia per essi. Il cinema horror si presta molto bene a portare sullo schermo questo genere di opere: dove non ci sono solo demoni e mostri, ( altro elemento che non reputo essenziale); ma anche il lato putrido,maligno,orrido e crudele dell'essere umano, dei vicini di casa, dei concittadini, delle nostre città. Amo molto questo tipo di pellicole che hanno una certa radicalità e accusano la ferocia dietro l'apparente normalità. Girare horror dovrebbe esser sempre visto e vissuto come un atto politico e di ribellione, se non proprio di aperta rivoluzione. Ma queste sono le fantasticherie e i sogni di un dinosauro in via di estinzione, poco o nulla importa oggi di mettere un po ' di ideologia o idee. Partendo dai disillusi cinematografari e finendo con un pubblico di vacche amorfe narcotizzate.




Un tempo, dicevo, non era così. Quindi ecco che si portava sullo schermo una pellicola come questa. Un piccolo terremoto , un graffiante atto di ribellione contro lo status quo, la religione, l'ordine e la legge.
La storia è quella di Neal Howie , sergente di polizia e uomo rigoroso ,di comprovata rettitudine, cattolico fervente e praticante. Giudicato un po' strano dai suoi colleghi che deridono la sua castità , visto che è fidanzato,ma aspetta la prima notte di nozze per far sesso con la sua donna..
Un giorno gli giunge una lettera anonima nella quale si prega di far chiarezza sulla scomparsa di una ragazzina,  avvenuta in un'isoletta di proprietà di Lord Summerisle.  L'uomo di legge, ligio al dovere ,non può che partire immediatamente per indagare sulla scomparsa della puella e punire un colpevole.

Giunto sull'isola , Howie, scopre che è popolata da una strana comunità totalmente diversa da lui. Ridanciani, decisamente liberi dal punto di vista sessuale, disinibiti, promiscui,ma sopratutto lontanissimi dal cattolicesimo, senza quella parte di moralismo e sensi di colpa, paura e desiderio della punizione, senza resurrezione e pascoli celesti. Un durissimo colpo per l'uomo di legge. Durissimo davvero, che entra immediatamente in conflitto con quella comunità di peccatrici e peccatori.



Lo scontro portato dunque sullo schermo è quello tra una religione di stato e potere che controlla ,disciplina,organizza la vita delle persone. Di una rigidità poco naturale, vissuta con una gioia dolorosa e in parte ipocrita e l'antichità dei pagani. Il rito sacrificale che dovrebbe saziare il dio o gli dei e portare prosperità alla comunità, la libertà dei corpi legati alla natura, alla terra, un certo cinismo selvaggio, ancestrale, indifferenza verso la morte , perchè nella Natura - matrigna e insaziabile, ma benigna se ripagata bene-  così avviene.
La bravura però del regista Robin Hardy  e dello sceneggiatore Anthony Shaffer, autore anche dello script di Frenzy e non accreditato anche di Assassinio sull'Orient Express, è quella di non regalarci un insostenibile rompicoglioni bigotto, come ce ne sono tanti nella mia Brianza, una macchietta che non vedi l'ora di veder ardere e supplicare codardamente , magari ridacchiando. Se fosse così, per me , il film avrebbe fallito. Sarebbe risultato ridicolo, invece Howie è un uomo, prima di tutto, e poi una persona convinta delle sue idee, coerente, che si scontra in una comunità frichettona, bucolica e ancestrale nei metodi, legata a credenze ancora più sciocche e immotivate delle sue. Quindi anche se a noi i cattolici praticanti non ispirano simpatia o fiducia esagerata , soffriamo insieme al povero Neal destinato a esser sacrificato agli Antichi Dei, e il suo martirio è ben scritto e diretto: un uomo terrorizzato,solo, smarrito, ormai prossimo alla fine che tenta nella preghiera  e nel canto di ricongiungersi al suo dio. Ma non essendoci, non rimane altro che la fine di un uomo solo. Non che esistano quei cazzo di Antichi Dei e la mia antipatia nei confronti degli abitanti dell'isola è fortissima, esattamente come per tutte quelle filiali di cazzate che sono le cosi dette religioni pagane. Trovo oltremodo ridicolo e sciocco che per andar contro alla religione cristiana si sostengano cose che se van bene sono assolutamente ridicole, se van male erano legate a orribili sacrifici umani, e alla suggestione.
In fin dei conti però ogni religione si basa su queste cose, per questo credo che la razionalità sia la strada migliore. Nasciamo,cresciamo,crepiamo. Il paradiso o l'inferno lo viviamo qui e ora . Ed è qui ed ora che dobbiamo dar il meglio di noi.




Alla fine, la pellicola ci ricorda come la normalità , la fede, la stessa vita siano sopravvalutate e che possano capitare cose atte a sovvertire e cancellare le nostre solide ragioni.
Howie che tenta di salvarsi facendo ragionare quelle masse di testine di vitello , sul fatto che il sacrificio è solo omicidio e niente altro,perchè la loro terra non è adatta al raccolto, rinnega pure la sua di religione. Visto che essi credono in un tizio che moltiplica i pani e i pesci ,perchè gli ignobili sudditi di un folle assassino non dovrebbero credere nei metodi degli Antichi Dei?
Credo che con questa pellicola si critichi la irrazionalità delle religioni e credenze,cosa per me assai giusta e quindi questo sarebbe già un elemento di vivo interesse ,ma non è solo questo.
Wicker man è anche un ottimo film. Storia perfetta , personaggi memorabili, ottimi attori , da Edward Woodward, che dona al suo Howie una credibilità totale, qualcuno sostiene perchè anche esso molto cattolico ma penso che sia proprio bravura,e un immenso e maligno Lee, e per la regia di Hardy che di fatto non ha diretto niente altro se non una sorta di seguito tempo fa.
La pellicola poi è uno strano ibrido tra horror e musical,visto la fondamentale importanza che le canzoni e le musiche hanno nel film. Io amando i musical non posso che rallegrarmi di questo.

Per una volta tanto una pellicola ritenuta cult , non è una minchiata a uso e consumo dei revisionisti un tanto al chilo di cazzo di cane,ma un'opera preziosa e da donare in eredità alle future generazioni di spettatori indisciplinati.

Vi lascio con due ottime recensioni sulla pellicola ad opera di Erica e Lucia

http://bollalmanacco.blogspot.it/2013/10/bollalmanacco-on-demand-wicker-man-1973.html



http://ilgiornodeglizombi.wordpress.com/2013/01/08/1973-the-wicker-man/

e sopratutto, con la realizzazione di un mio sogno; la spoiler song


http://www.youtube.com/watch?v=OTv3pgxjXiw

grandi iron maiden!

13 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima proposta di visione. ammetto a denti stretti che nonostante la mia veneranda età questo film non lo conoscevo!
militante

babordo76 ha detto...

è un ottimo film di un grande periodo,come furono gli anni 70.
Non lo conoscevi perchè fino a qualche anno fa non era mai passato nè in tv nè al cinema , nè in altri formati

hetschaap ha detto...

Ho visto questo film solo di recente ma mi ha colpita moltissimo per l'atmosfera 'malsana' che riesce a creare e per il fatto che non si sa mai da che parte stare e, durante la visione, ci fa cambiare opinione sui personaggi e sul loro comportamento. E le simpatie che, inizialmente vanno agli abitanti dell'isola, si trasferiscono progressivamente sul protagonista quando ci si rende conto che non è altro che una vittima sacrificale. Grande film, senza ombra di dubbio.

Napoleone Wilson ha detto...

Buona recensione e ben sviluppata, bilanciata, non essendo facile su di un film sul quale sono stati già scritti fiumi di recensioni sotto ogni particolare aspetto e ne offre di spunti tantissimi. Hardy ha diretto un altro film molto particolare (il "seguito" "The Wicker Tree"[2011]è abbastanza stupido e brutto) e interessante, curatissimo anch'esso sotto l'aspetto iconografico/cinematografico e della musica: "The Fantasist"(1986)girato nella verde Irlanda. Inutile aggiungere, totalmente inedito in Italia. Bene anche non avere neppure accennato all'orripilante remake"Il Predestinato" o come c. si chiamava diretto da Neil LaBute oramai già bollito, e con l'immancabile protagonista di ogni marchetta cinematografica hollywoodiana che si ricordi, Nicolino Gabbia.

babordo76 ha detto...

napoleone:grazie tante ! Non è facile scrivere su queste opere decisamente conosciute dai cinefili . Perchè ci si ripete.
Il remake non lo posso nominare se no risveglio gli antichi!

hetschaap: si, assolutamente. La forza di questo meraviglioso film risiede nella sua ambiguità di fondo che non crea sicurezze. Mi piace il fatto che il bigotto non sia un coglione ottuso che merita di bruciacchiare e gli abitanti i "buoni". Malsano,e anche malinconico per come la vita sia predestinata e si muoia in solitudine

Napoleone Wilson ha detto...

E si viva, anche, in solitudine.

babordo76 ha detto...

anche,ahimè!

Napoleone Wilson ha detto...

Ciao visto che le mail non le leggi, dicevo che t'invio delle rece in linea con il blog, anche per dare una mano e lasciare il meno fattibile di scoperto. Se vuoi, le pubblichi. Ciao

"Napoleone Wilson"

babordo76 ha detto...

ok

babordo76 ha detto...

Napoleone,questi sono i termini della probabile collaborazione

uno speciale ogni tre mesi, su un argomento a tua scelta.

Se ti fosse possibile evitiamo cose sessiste ecc..che ne sei capace eh.

questo potrebbe bastare,mi avvisi in anticipo sul blog così leggo la mail se no... si disperde.

ciao

Napoleone Wilson ha detto...

Lo so che me l'avresti detto delle cose "sessiste", già provveduto. Intanto caro Richard "Dickie" Nixon ti ho inviato delle cosette, leggile è proprio la stura ad uno speciale/filmografia su un regista/sceneggiatore molto particolare e sul filone che praticava, al suo esordio. Poi volendo si potrebbe, cominciare. Se avevamo a memoria uno dei precedenti termini che ci potevamo essere dati, e hai voja tre mesi sono belli che passati sì.

babordo76 ha detto...

si ogni tre mesi. Proprio per dar il peso di un evento speciale .
Pensavo di cominciare con il nuovo anno. Nel frattempo salvo e leggo le cose che mi hai spedito

Anonimo ha detto...

immenso film