lunedì 23 febbraio 2009

FESTEN

Gli anni 90 ,ripensati e rivisti oggi,dal punto di vista cinematografico non erano malissimo. Certo dall' America arrivava la più sopravvalutata cinematografia fatta di un ridicolo grottesco,di una cattiveria falsamente trasgressiva,ipercitazionista,roba buona per qualche borghese vestito da alternativo o per qualche ingenuo outsider.Tutto altro discorso,giusto rammentarlo,in Europa.Il cinema britannico filmava storie dure,necessarie,di tragica quotidianità,mentre in Danimarca un geniale regista -che ha perso notevolmente la mia stima per la sua idea assurda e cretina di uccidere un asino sul suo set-tentava una nuova ,quanto effimera rivista oggi,strada di fare cinema originale e sperimentale:parlo di Van Trier
Questo modo nuovo di fare cinema si chiamava Dogma 95:telecamera a mano,luce presa dal vivo senza il filtraggio della fotografia,collettivismo di lavoro, e tante altre novità.Al di là del risultato e di quanto lasciato,applaudiamo il tentativo e il gesto. In fin dei conti ogni tipo di movimento nasce in seguito all'effimero,alla sua naturale dissolvenza futura.Il lampo accecante di un certo periodo,dove muove cose e pensieri,per poi concludersi con un passo più conservatore e tradizionale-in questo un fine pensatore come Stalin ci aveva visto giusto ^_^- il primo film girato con lo stile dogma è proprio questa pellicola:Festen.


Di cosa parla e a chi consigliamo la visione?Parla di incesto e violenza sessuale in famiglia. Spesso questi casi sono taciuti per via di una serie di catene legate al nome e al prestigio delle famiglie nel microcosmo cittadino e parrocchiale,o di reputazione nel mondo di relazioni più o meno profonde con parenti e amici. Ci vorrebbero di rigore anche le ronde nelle case,visto che anche questa è emergenza!Scherzo ovviamente,ma i cialtroni destrosi al governo scelti da un popolame di piccoli reazionari,mica ci pensa a queste cose.Pazienza.Quindi il film è consigliato ai difensori del "famigliarismo",questa malattia letale per la persona e la sua autonomia di pensiero e azione tanto quanto il bigottismo e il nazionalismo.
La storia è ambientata in Danimarca,durante la festa di compleanno di un potente capitalista. Si riuniscono i figli-una si è suicidata -e durante il pranzo il figlio maggiore denuncia a tutti le violenze subite.Viene aiutato dai camerieri e cuochi-la lotta di classe che entra prepontemente e con una splendida e meravigliosa metafora ,un simbolismo di abbacinante pulcretudine-fino che al padre non rimane un amaro oblio,una sconfitta dovuta e cercata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande film festen!!!

Ho amato e amo ancora il cinema del Dogma...

Io di LVT ho registicamente parlando una stima profonda, ho cercato di vedere tutto il possibile, da the kingdom fino alle 5 variazioni...

Anonimo ha detto...

anche io adoro il cinema di von trier.Un grande sperimentatore,innovatore.
Questo festen pur non essendo girato da lui è comunque un ottimo film , un ritratto feroce dell'istituzione famiglia