lunedì 9 febbraio 2009
THOMAS...GLI INDEMONIATI! di PUPI AVATI
Opera prima e pressochè introvabile, quanto pare esiste solo una copia alla cineteca di Bologna, di un grande autore del nostro cinema nazionale:Pupi Avati.Regista che ammiro tantissimo,perchè capace di svolte e cambiamenti nel metodo registico:le prime bizzarre ed eccentriche pellicole,i suoi horror assolutamente originali per l'ambientazione nella bassa padana,i suoi film più calligrafici sui ricordi dei genitori e su un'italia antica.Vabbè,ha dalla sua che è un vero baciapile e sinceramente come persona non mi sta molto simpatica,ma riconosco grandi meriti al suo cinema.Oggettivamen te è così al di là delle singole e poco fruttuose critice soggettive e personalistiche. Dicevo questa opera è il suo debutto -e a mio avviso pure di Mariangela Melato,che l'anno dppo avrebbe avuto un'occasione lavorativa importante nel film Per Grazia Ricevuta-una pellicola immaginifica, inquietante, surreale, simbolica molto felliniana per certi versi. Una compagnia di attori durante una seduta spiritica attira a sè lo spirito di un bambino-thomas, come il protagonista della commedia che stanno interpretando- tutti vogliono che il bimbo li scelga per vivere insieme,così passa da persona a persona. Nel frattempo gli attori si trasferiscono in un paese,per portare in scena il loro lavoro,sul treno però un misterioso personaggio li avvisa che lui è l'unico sopravvissuto di un'altra compagnia massacrata e fatta a pezzi dal pubblico inferocito. Arrivati al paese accadono fatti surreali e in qualche modo anche disturbanti- un'ospizio per vecchie e vecchi attrici /attori,una lezione di sesso grottesca,una misteriosa fanciulla e il regista che distrugge statue estratte dalla terra- fino a quando la commedia andrà in scena...e se fosse solo un sogno oppure la rappresentazione teatrale stessa? Un film potente come simbologia artistica,la rappresentazione teatrale e i suoi riflessi /specchi su una realtà deformante e deformata, una ricerca continua degli artisti della purezza dell'ispirazione che invece li abbandona nonostante essi cerchino di trattenerla a sè,il rapporto arte e pubblico che cannibalizza e distrugge nella sua furiosa ignoranza ogni tentativo altro e oltre. Insomma una grandissima opera prima piena di significati e significanti!
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