Come ho già scritto altre volte,io amo il cinema rigoroso,feroce,violento,amarissimo di questo immenso autore:Robert Aldrich.
Questo film ,non molto conosciuto e di non facile reperibilità,è un ennesimo piccolo,grande ,capolavoro.
La storia è la seguente: una base missilistica americana viene occupata da una banda di terroristi.I missili sono puntati su alcune cittadine sovietiche e i delinquenti minacciano di far scoppiare il finimondo se non dovessero essere ripagati bene:aereoplano,soldi,lasciapassare,ma sopratutto al capo della banda preme una cosa:il Presidente dovrà leggere in diretta tv ,un documento scottante che sbugiarda del tutto i finti buoni propositi legati alla guerra in Vietnam.Pare chiaro quindi che i cosidetti terroristi non sono agenti stranieri,ma cittadini americani.Certo,avanzi di galera,però il loro capo...Un generale degli stati uniti,combattente in Vietnam,prigioniero di guerra,che tornato in patri si è mostrato sempre più radicale e intenzionato a dire al popolo come sono andate davvero le cose.Per questo un suo collega e i suoi compari lo hanno mandato in prigione seppure innocente.Il film segue da una parte questi delinquenti che però hanno buonissime ragioni per fare quello che fanno e dall'altra i veri criminali ,quelli che si nascondono dietro :democrazia,libertàààà,libero mercato,liberalismo di guerra e colonialismo.Che però cercano di scongiurare una guerra atomica.Questa ambiguità di metodo,ma non di merito perchè è chiarissima la lezione politica da parte di sceneggiatori e regista spiegatelo però al critico del fu Manifesto.è una parte davvero interessante perchè mette a nudo la prassi tipica dell'agire da parte del potere liberaldemocratico:ribaltare il significato delle parole e dei significati,manipolare un popolo amorfo ingrossato come un tacchino con libertà di seconda mano e reso complice delle meschinità perpretate dai veri padroni della nazione,e per disgrazia nostra del mondo:militari destronzi,grandi banchieri e uomini d'affari legati alle lobby.Viene fuori in tutto il suo splendore il regime americano e sopratutto che anche la così tanto sostenuta democrazia liberale non sia altro che una sorta di sistema autoritario basato su feroce classismo dall'alto verso il basso.Un film polemico e feroce dunque.
Merito anche di un cast davvero in gran forma:Burt Lancaster è il protagonista,il militare che attraverso il suo gesto estremo vuole denudare il Re,Richard Widmark è grande nel ruolo del generale bastardo e laido il quale con la scusa di scongiurare una guerra insabbiare una scottante verità.Poi ci sono i politici,spicca un ottimo Charles Durning-il presidente-il suo personaggio di vedovo,malinconico,semplice e pragmatico uomo "comune" è la rappresentazione di quella che l'America-mentendosi-ha sempre pensato di se e ha dato agli altri come biglietto da visita.Un poveraccio che conta meno del suo ministro della difesa.
Un finale amarissimo,disincantato,cinico- ma senza la stronzaggine fighetta dei falsi cinici hollywoodiani di oggi-disilluso conclude questo film che merita assolutamente di essere riscoperto e rivisto.
sabato 12 maggio 2012
ULTIMI BAGLIORI DI UN CREPUSCOLO di ROBERT ALDRICH
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2 commenti:
Questo film non sono riuscito ancora a vederlo, è uno dei pochi che mi mancano del grande Aldrich (e con il grande Burt Lancaster). Senza dubbio il tuo giudizio conferma le buone impressioni sulla pellicola. Ti farò sapere la mia opinione appena l'avrò visionato.
Buona giornata, a presto!
Francesco
è un degnissimo testamento cinematografico.
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