martedì 21 agosto 2012

DIARIO DI UNA SCHIZOFRENICA di NELO RISI

Uno dei crimini peggiori compiuti dagli spettatori è senza ombra di dubbio la mancanza di curiosità verso un cinema altro e oltre,sicuramente non sguaiatamente per le masse pìù ottuse,ma alla portata di una fetta di pubblico normalmente scolarizzato.Sono quelle opere fatte da registi che agivano veramente ai margini,(non come certi macellai del cinema di genere che mo paiono dei poveri emarginati,che facevano film con due lire,e invece all'epoca facevano soldi a palate e i loro film avevano budget medi ,altro che due lire e tanto genio),ed isolati.Uomini che credevano in  un cinema che non fosse solo mera industria senza un bricciolo di formazione educativa,pedagogica,delle masse.Bruttissime cose vero?Visti i tempi direi di si.Compito dello Spettatore Indisciplinato è andare pescare anche questo cinema,come la grande tradizione sovietica o il cinema cinese e altre menate,da mescolare con i  grandi classici popolari hollywoodiani,certo.Nelo Risi,non dovessi sbagliare,dovrebbe essere il padre di Dino Risi.Nel 1968,anno di grazia e lotta,gira questo piccolo e potentissimo film,credo per la tv.La storia è quella di Anna una ragazzina con gravissimi problemi psicologici,anzi psichiatrici.Figlia dell'alta borghesia,passa di clinica in clinica senza mai migliorare.Fino quando la affidano a un centro dove lavora una dottoressa Bianca,che vuole sperimentare un nuovo metodo di cura.Trattando i pazienti da esseri umani,non usando i farmaci se non solo quando sono assolutamente necessari.La pellicola parla del rapporto tra la donna e la sua giovane paziente.Il lungo,doloroso,irto di ostacoli,percorso spesso sul punto di fallire miseramente che si instaura tra le due donne è descritto con uno stile asciutto,anti retorico,essenziale,spoglio,quasi come un film dei miei amatissimi Dardenne.La magia del cinema è anche questa:riflettere,pensare,domandarsi.Cosa è la malattia mentale?Possibile uscirne?Un malato di mente è per forza un individuo da rinchiudere ed emarginare dalla società?Siamo sicuri che alla fine Anna sia veramente guarita?Lo dicono in un film,ma nella realtà?Ti fa riflettere sul movimento che in  quegli anni nasceva sotto il nome di anti psichiatria,sulla legge 180,tantissime cose.Ecco queste opere del tutto ignorate,dimenticate,perse,sono le vere chicche del cinema italiano,che meriterebbero non uno spettatore indisciplinato e un po'pirla che le riscopra,ma tutta sta ciurma di cvitici popolani,popolari,alternativi e conformisti al sistema.che si impegnino a recuperare una parte preziosissima ,l'essenza del cinema necessario,utile,di un modo davvero alternativo a quello che poi alla fine ha ucciso la nostra industria,del famo,giramo,annamo.Non è che siccome Boris ci fa ridere allora dobbiamo reputare normale che si lavori alla cazzo di cane,rozzamente,dammi sta robba da fare va..Così,come viene viene.
Brunello Rondi e Nelo Risi con le loro opere ci indicano un cinema che non dobbiamo lasciare sparire.Vabbè,il primo poi ha diretto film erotici...Lassa perde!

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