mercoledì 19 giugno 2013

LA ZONA di RODRIGO PLA'




L'illusione dei ricchi di vivere una vita altra e oltre rispetto al resto della popolazione, di poter con il danaro comprare vite,legge, qualsiasi cosa,  trova conferma e casa nel quartiere residenziale La Zona. Roccaforte della gente che vuol condurre una vita tranquilla,sicura,piacevole,mentre fuori succede l'inferno e si muore o soffre nella totale indifferenza.
Così in questo paradiso terrestre si seguono rigide regole, si fanno riunioni dove decidono come vivere e cosa fare, la borghesia vive da secoli separata in tutto e per tutto dal resto del mondo e del popolo,ma non per motivi artistici o filosofici, semplicemente vogliono farsi i cazzi loro e sguazzare come maiali nel loro danaro. Ci tengono.
Bè,una sera , (causa un temporale), sai che succede? Che la barriera si spezza e tre ragazzini entrano in quel paradiso di benessere,soldi,tanta roba. A caso fanno irruzione in una casa, per rubare. La situazione però precipita e rimangono dei cadaveri. Una abitante,una guardia e due di quei giovani. Il terzo è fuggiasco.
Per non perdere nessuno dei loro privilegi,per una questione puramente materiale,decidono di non dire nulla alla polizia,di nascondere i cadaveri e di dare la caccia al giovane.

Un film amarissimo e crudele, una implacabile discesa negli inferni che si nascondono dietro l'apparente normalità delle persone. Il distacco totale tra questi che si reputano superiori alle masse per merito del loro danaro e che pretendono di vivere ed essere giudicati diversamente dagli altri. Inutilmente un volenteroso commissario cercherà di incastrarli e la sua rabbia la riserverà anche lui sulle vittime,che tanto..chi se ne frega sono poveri!Gentaglia, possono anche morire,sparire,essere menati,ma si!



In realtà il film parla delle nostre democrazie capitaliste,nate sfruttando le classi meno abbienti con le case del lavoro,sterminando nativi,colonizzando,tutto però sempre mantenendo ipocritamente lo status di vittima, di onesto cittadino, di brava gente.
 L'umanità dispersa nella loro tecnologia di mezzi moderni e pleonastici, della corruzione come sistema per aggiudicarsi un posto in prima fila nel sistema. C'è una strana atmosfera da fine del mondo,uomini e donne disumanizzati,il crollo di ogni forma di istituzione :sia quella famigliare,statale,della legge.



Tempo fa in Italia si pensava di organizzare ronde di cittadini per la sicurezza in città. Per fortuna l'idea è tramontata ,una delle ennesime cazzate della nostra destra e di quella legaiola in modo particolare. L'idea del cittadino giustiziere è un classico del nostro immaginario collettivo,ma essa in questa sofferta e meravigliosa pellicola viene distrutta pezzo su pezzo.
Dietro la giustizia e la sicurezze si nasconde la difesa di un modo di vivere,affidandosi a percezioni,luoghi comuni,idiozia,ignoranza,arroganza.. E non pagando perchè si ha i soldi per comprare la libertà.
In fin dei conti da noi chi avrebbe fatto ste ronde? Dei pirla. Gente che si sente Rambo,ma son convinto che alla prima grana seria, via....via..scappa ...scappa....Oppure fanno cazzate ,eccedendo nella violenza dei tanti callaghan frustrati.
Come questi cittadini "onesti" di Città del Messico, che non vedono l'ora di farsi giustizia da soli,per poi disperarsi quando scoprono che razza di coglioni siano
Il regista è bravo perchè non ce li presenta come esaltati,non tutti e giustamente sono proprio questi che per pavidità, non disturbare, non litigare con gli altri,lasciano che capitino le cose peggiori di questo mondo.
Sono verso i borghesi del "non sapevo, non volevo" che senti l'odio maggiore e la voglia di un ak 47.
Non è un film positivo,non ci sono salvezze e redenzioni, si precipita all'inferno e ci si scotta molto. Con la coscienza, quella di classe sopratutto.
Un film politico,militante,radicale,estremista, un film come il cinema dovrebbe essere:aspro realismo nel trattare i personaggi,sceneggiatura solida e messaggio forte. Questo è il cinema per me.Passione che non ti dà nulla in cambio , nemmeno ti fa vincere un premio del cazzo da parte di bloggers o altro,non ti sposta in avanti, non serve a nulla.Ma io amo questo cinema: amo vedere il dolore vero delle persone non torturate da un cazzo di enigmista ,ma dalla società ,dalla divisione di classe,dal fatto che noi i kulaki mica li abbiamo dispersi anzi....
Una pellicola che richiede da parte dello spettatore :attenzione, partecipazione, presa di coscienza. Perchè i cattivi sono ben visibili, sai chi sono, ma non lo sai mai abbastanza.

Una società che spezza l'amicizia tra due ragazzi:uno è nato nella Zona l'altro si arrangia come può, pochi momenti,poche parole , eppure si vede come essi siano solo ragazzi,in fin dei conti. Speranza soffocata dalle mani ,dai pugni,dai calci degli adulti..per bene,eh?

Un grande film, un giusto atto di denuncia.




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