martedì 16 luglio 2013

FRANKLYN di GERALD MACMORROW

La bellezza in arte , dove sta? Nella perfezione? O nella ricerca di essa? Quindi il non accontentarsi , il continuo ed eterno allenamento per raggiungere un obiettivo troppo alto.
Potrebbe darsi, non lo metto in dubbio. Nondimeno vi sono delle opere a loro modo assai interessanti, ma sono lontane dalla ricerca della perfezione. Paiono frammentarie, brandelli di discorsi, squarci di visione sulla nostra società e sulla nostra vita,  vite sospese. La bellezza la trovi in quei pochi secondi, attimi fuggenti, nascosti dietro un dialogo, un viso, un movimento della mdp. Il mancante è l'oggetto attivo del discorso artistico voluto dal regista.
Ed è questo senso di incompiutezza , di lieve e graffiante smarrimento, che accompagna la visione di una pellicola come Franklyn





                   
                                          



Cosa stiamo guardando e da quale angolazione? Il confine vero e immaginario esiste o essi coesistono parallelamente in una dimensione?Ma noi abbiamo perso il potere di vederla? Quindi la realtà è più piccola rispetto alle sue possibilità?

Tre persone: Milo,disperato per esser stato lasciato dalla sua amata è alla ricerca del suo primo grande amore, la ritrova che fa la maestra d0asilo, Emilia una ragazza che mette in scena il suo suicidio ogni mese per disturbare la madre, con un brutto episodio di violenza paterna nel suo passato, David /Johnatan  un reduce con problemi psichici e il lutto non superato per la morte della sorellina, e un misterioso vendicatore in una Londra dispotica basata sul fondamentalismo religioso, ben oltre il limite delle religioni, (il dio delle manicure è splendido).
E poi ci sono i loro parenti che non comprendono,che si sentono persi e in conflitto con dei figli che paiono vivere altrove e oltre.

Dramma,fantascienza di quella buona, un pizzico di thriller,ma sopratutto: Eva Green . Ma vogliamo lasciarci andare a un po' di sano maschile eterosessismo? No, abbiamo gusto e decenza. Però, è davvero bravissima e bellissima. Già in Womb , praticamente era lei la cosa migliore, qui va meglio al resto del film, ma accidenti se rimani ipnotizzato dalla sua presenza.

                                         

              

Si anche il resto del cast non è male eh! Ryan Phlips o come si chiama, che forse qualcosina avrà pure fatto , è un David sofferto e convincente anche quando assistiamo alle sue prodezze come Johnathan, (chiaramente non il campionissimo che tanto bene ha fatto nella mia inter),lo stesso vale per tutto il cast.

Gli inglesi sanno recitare e fare cinema, non possiamo negarlo . Infatti amo la loro cinematografia.

Franklyn non è un film semplice, è un prodotto che azzarda e usa linguaggi anche popolari, ma tutto insieme.

Mette lo spettatore in perenne incertezza sia per il giudizio che per la comprensione, eppure ha momenti toccanti, una buona colonna sonora, una visione della solitudine,del dolore,della follia, originale e particolare

Dovete mettervi in gioco e seguirlo.

4 commenti:

Frank M. ha detto...

Bell'esordio anche se, come dici tu, incompiuto...

babordo76 ha detto...

si,interessante. Anche la sua incompiutezza, forse perchè io lascio spesso le cose a metà...Quindi quel senso di sospeso,di indecifrabile,di perso nel tempo, mi ha garbato.
Poi Eva fa il resto ^_^

Napoleone Wilson ha detto...

Una mezza puttanata. Dimeticato per sempre dopo un'ora.

babordo76 ha detto...

ma no,dai ! Pensa a Eva Green ^_^