martedì 16 luglio 2013

JASON: DA CRYSTAL LAKE CON FURORE






                                                                prologo



Anni 80 , comincia la serializzazione del genere horror. Il che vuol dire maggior incassi, nascita di una nuova mitologia,incidere nell'immaginario collettivo di milioni di ragazzini e ragazzine, ma anche una certa addomesticabilità del genere, far ricorso a trucchi e strizzatine d'occhio per creare empatia tra il pubblico e il mostro.
Si,perchè proprio in questo periodo l'attenzione passerà prepotentemente nei confronti del cattivo, anche se in realtà questa attenzione per il perfido,il mostruoso , è da sempre alla base del cinema macabro e del mistero, ma per un lungo periodo si è dato un finale moralistico, e un eroe classico da contrapporre al satanico essere immondo di turno.
Questa figura di eroe senza macchia e paura, che si batte per scacciare le tenebre dell'inferno dalla terra scompare quasi del tutto nelle saghe horror degli anni 80.
Non mancano figure di eroine ed eroi come Laurie e il dottor Loomis,ma i vari Tommy o le antagoniste o antagonisti dei vari Jason,Freddy,Leatherface e così via...Chi li rammenta? Quanto peso hanno nel nostro immaginario? Invece rammentiamo benissimo gli omicidi a discapito dei poveracci e delle poveracce.
Uno spettacolo, una festa di sangue  e rock, un giro di sbudellamenti e grazie mostrate tra un : passami una birra e un tiro di sigaretta.
Perde quasi del tutto la potenza sovversiva, ribelle, contestatrice, la sua riflessione seria, che aveva avuto negli anni 70, per me non ci son cazzi ! Preferisco questo periodo ai plastificati anni 80, il genere horror diventa più che altro l'amico discolo , il fratello ribelle, che ci porta in giro di nascosto, ma mica tanto, da mamma e papà.
Diventa il pupazzetto da tenere in camera, il poster.

Che i tempi del genere come atto di rivoluzione,sovversione, impegno sociale , siano finiti lo comprendi dal fiasco clamoroso di un'opera matura e profonda come IL GIORNO DEGLI ZOMBI.

Ai ragazzi non interessa una storia apocalittica, crudele,densa di sentimenti e assolutamente seria ,radicale,piena di cose importanti da dire
Vogliono rock, un mostro e le sue vittime.

L'inizio della fine, ma ai tempi non lo sapevano. Dopotutto erano anche film ben fatti.  Certo la serializzazione del prodotto paga pegno alla freschezza,all'originalità, penso che non scrivessero neppure una sceneggiatura.
Bob e Rose ciulano,allora tu intervieni e li fai a pezzi. Tutto qui.
Però ai tempi c'era ancora spazio per il personaggio, la final girl - seppure non importante come il cattivo di turno- aveva un suo perchè e ci tenevi un po' a lei. Anzi,a qualcuno ti affezionavi un po'. Erano , per quanto stereotipate,  persone . Come me e te.

Io da ragazzino avevo una passione insana per Jason Voorhees . La saga di Venerdi 13 è la mia preferita, sono una serie di pellicole decisamente medie e mediocri, purissimo cinema di serie b. Girato da registi che chiamarli mestieranti è render onore a loro,ma anche rischiare una denuncia per diffamazione dai mestieranti seri. Nondimeno io la lovvo  a manetta.
Perchè Jason lo vedo come una figura amica, un vendicatore puccioso e carinissimo,dopotutto non ha ucciso la sorella come Micheal, (il capostipite illustre e leggendario di tutti i mostri immortali), non è un pedofilo come Freddy, non è un pazzo cannibale come Leatherface.
Lui era un bambino disabile, fragile,lasciato annegare dalla negligenza di due giovani spasimanti. Lui ha visto uccidere la madre,l'unica persona che le volesse bene.
Figura tragica,potente,come nessuna altra. Gloria a te e al tuo machete!


                         




VENERDI' 13

Di Sean S Cunnigham


il primo film della saga, l'opera che fece esplodere la passione per uno dei più popolari villain della storia del cinema.
Il regista era un produttore di film horror e affini,aveva lavorato anche con Craven nel film  "L'Ultima Casa A Sinistra", pensò bene di sfruttare economicamente il filone slasher, per girare un film a basso costo. Niente di particolare , qualcosa di semplice e diretto. Per soldi. Alla sceneggiatura venne chiamato Victor Miller celebre come autore di importanti Soap Opera, tra le tante spicca  :Sentieri.
E poi via! Nel New Jersey a girare questo film su cui nessuno puntava molto, tanto che Betsy Palmer l'ha girato giusto per pagarsi la macchina.
Nessuno si aspettava che sarebbe diventato quel clamoroso successo, quel apripista per tanti altri film, che avrebbe fatto parte dell'immaginario collettivo di un paio di generazioni.  E nemmeno sapevano che l'avrebbero massacrato con un remake di merda,tanto per dire!

La pellicola comincia con un prologo nel 1958. Un gruppo di campeggiatori canta le lodi a dio,da sani ragazzi americani ricchi di sacri valori. Poi una coppia si distacca e va ad amoreggiare in una baracca.
Poco dopo vengono massacrati da un misterioso assassino.

Anni dopo il campeggio riapre. Una ragazza, Amy , chiede informazioni ai locali dove si trovi il luogo perchè deve lavorarci come cuoca. Subito dalle espressioni degli abitanti e dalle parole di un vecchio pazzo, si comprende che non è cosa buona e giusta andare laggiù Lei però è giovane,allegra,spensierata,e non presta attenzione alle parole di avvertimento.
 Nel frattempo in campeggio arrivano degli studenti in vacanza. Ridono,scherzano, effettivamente cosa fanno di male per dover essere uccisi?
Qui molti tirano in ballo il discorso del cambiamento nel genere,che diventa conservatore,reazionario,colpisce i viziosi e i debosciati, la gente che vuol divertirsi e sballare.
Io la vedo e la penso diversamente: è un tributo di sangue che l'allegria di essere giovani,di sentirsi padroni del mondo,della propria vita, della voglia di vivere sfrenata,senza compromessi e corruzione, paga alla reazione, a chi non sa far altro che odiare, al rancoroso che gode nel toglierti il sorriso dalla faccia.
Ti dicono: sarebbe bello il mondo come lo vedi e pensi tu,ma loro ti faranno a pezzi.Crescendo ti ammazzeranno l'entusiasmo. Questo significa metaforicamente il massacro di carne giovane

Che razza di film è Venerdi 13 ? Come volete che sia? Non un capolavoro,ma secondo me assai godibile. Non male. Prima di tutto ha un colpo di genio,quando elimina subito quella che tutti pensano sia la final girl, poi ci presenta una superstite come Alice che è tra le migliori del genere,seconda a Laurie certamente., perchè è una Ragazza. Buona ,certamente, ma nemmeno così santa maria goretti, (vedi l'entusiasmo con cui si mette a giocare a strip monopoli),nemmeno però una di quelle cagne maledette che il genere ci propone odiernamente, Lei è una tua amica, una sorella, potresti conoscerla. E ci tieni che viva.

Miller disse che ci teneva a scrivere una storia con al centro una madre impazzita di dolore per la morte del figlio e la sua terribile,crudele,spietata,atroce , vendetta. C'è un dolore e una disperazione fortissima alla base delle sue gesta e noi lo avvertiamo. Tra le varie figure di "cattivi" la sua è straziante
La solitudine ,l'odio, il senso di perdita, trasformano in omicida una dolce mamma americana.

Lo sceneggiatore disse che non era concorde con il finale del bambino Jason che esce dall'acqua. Quella parte venne in mente a Tom Savini, che curava gli effetti speciali. Come anche la scena del serpente.

Per Miller , Jason è solo una vittima . Non un assassino. Meno male che talora la gente sbaglia.

In questa pellicola debutta anche il grandissimo Kevin Bacon.

Adrianne King ci ha donato un personaggio che in tanti amiamo di Alice,ha abbandonato le scene perchè quanto pare perseguitata da un maniaco.Si è rifatta come ballerina, (non accreditata come danzatrice aveva partecipato a La Febbre del Sabato sera  ed Hair.), ora è sugli schermi dei cinema tra le protagonista de The Butterfly Room di Gionata Zanotello, (film campione di incassi in Russia,ignorato in Italia)

 Questa è la prima parte dello speciale dedicato a Jason..

  
                                           

4 commenti:

Mari. ha detto...

Il mio cuore appartiene a Michael Myers, ma lui è al secondo posto, perché vederlo risalire dalle acque è sempre un brivido!

babordo76 ha detto...

e certo!
Myers è la serie A, fino al numero due con qualcosa di buono nel 4
Jason è diverso:legato allo scazzo pomeridiano estivo,alla mia prima maratona di film con i miei amici, quando ero a casa da solo,è un amico di gioventù. E nella sua semplicità è un vendicatore, perchè appunto è la vendetta estrema di una vittima e di un bambinone che si sente perduto senza la mamma ^_^

IT il clown ha detto...

io ho conosciuto venerdì 13 tramite le VHS e un amico che noleggiava i vari capitoli quando erano disponibili...mi studiai la serie di venerdì 13 totalmente a casaccio.
Ti ricordi SCREAM? e l assassino che domanda "chi è l assassino del primo venerdì 13?"
in ogni caso questo primo film si regge tantissimo sull'inventiva e la genialità di Tom Savini...

babordo76 ha detto...

è un classico , pur essendo un film medio al massimo Però ha un suo fascino, è entrato per tante ragioni nell'immaginario collettivo.
Ed è la mia saga preferita