sabato 6 luglio 2013

L'ANGELO DELLA VENDETTA di ABEL FERRARA





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Il genere Rape and Revenge è sicuramente tra quelli più difficili da girare , perchè è facile portare sullo schermo un prodotto di bassa macelleria, discutibilissimo sulla sua reale rappresentazione, stuzzicare i peggiori istinti dello spettatore.

Va maneggiato e usato con cautela, lasciandosi sempre un uscita d'emergenza disponibile , qualora si scoprisse di star cadendo nel reazionario e nel pecoreccio.

Eppure non mancano pellicole degne di nota , film memorabili,esperienze dolorosissime di sangue e vendetta. Opere cupe,pessimiste,crudeli, a loro modo apocalittiche e senza speranza.

A mio avviso Abel Ferrara con questa sua terza opera ha firmato uno dei lavori migliori e non solo del genere , ma proprio come opera filmica in sè.

Thana è una giovane che lavora come stiratrice e sarta in una elegante boutique di Manhattan , New York. Conduce una vita forse monotona e un po' appartata, essendo muta non ha molti amici e amiche. Un giorno subisce due violenze sessuali. Il secondo stupratore ha la peggio,viene ucciso dalla donna a colpi di ferro da stiro.
Da questo punto in avanti assistiamo alla discesa nell'inferno di una vendetta smodata della giovane nei confronti degli uomini.
Un mondo , quello che Ferrara descrive, malato e violento. Non ci sono le luci e i colori di New York, non c'è la bellezza autunnale dei film di Woody Allen, non c'è nulla di tutto questo. Sporcizia, abbandono, povertà, miseria, grige esistenze.
In questo sudicio e squallido mondo agisce la nostra vendicatrice,che è in realtà una povera fanciulla resa folle dall'abbietta violenza sessuale , (uno dei crimini peggiori e schifosi che si possano compiere) , dalla solitudine in cui è più o meno costretta vivere. La vediamo colpire banditi,teppisti,ricchi puttanieri,fotografi piacioni, tutto il peggio del campionario maschile, che diventa simbolo della "normalità distorta " che mette radici nelle grandi città.
Oggi qualcuno potrebbe fare un paragone tra quello che subisce Thana, la sua reazione, ai casi di femminicidio, di pazzia assassina che molti mezzi uomini usano contro le loro compagne od ex. Potremmo anche farlo,ma solo per evidenziare che in sostanza è la stampa a creare nuovi crimini, quando purtroppo queste cose sono sempre capitate.
Proviamo simpatia e tenerezza per le azioni della giovane donna, proviamo pena e sofferenza per la sua lenta agonia e per la sua fine.
Un grandissimo personaggio,davvero scritto e portato sullo schermo con attenzione,affetto,partecipazione umana e condanna.

Zoe Lund aveva solo 17 anni quando recitò nel film, anni dopo avrebbe scritto la sceneggiatura del Cattivo Tenente sempre di Ferrara,dimostrando ottime doti recitative e anche di scrittura eh!
Il film è un prodotto a basso budget, indipendente,sporco,pieno di aspro e brutale realismo nel portar in scena la vita quotidiana e le sue miserie, di una grande città.

                                                                    

Passata alla storia del cinema la lunga mattanza conclusiva, nella quale Thana vestita da suora semina terrore e morte sparando contro i partecipanti di un ballo mascherato in una discoteca di New York.
Il suono distorto,le immagini al rallenty , (ma non come lo intende Castellari ,a volte, o tanti giovani pirla di Hollywood),generano un grande senso di orrore,paura,angoscia, Thana è davvero uno splendido angelo vendicatore.
Ricca di simbolismi la sua fine ,quando pugnalata a morte sussurra Sister alla sua assassina,toh uno spoiler ....!

Molti diranno che è un film reazionario,fascista,razzista, capita quando porti la vendetta sullo schermo. Però è anche vero che essa è un sentimento comune, noi ce ne rendiamo conto e allora cerchiamo di esorcizzare il suo peso prendendocela con il cinema e le sue opere. Dovremmo invece ragionare a lungo su noi,quello che siamo,quello che proviamo ....

Io dico solo che è un film epocale,bellissimo e che il personaggio di Thana non vi lascerà mai più....

ps:c'è anche una toccante storia di amore cinofila,l'unica nota positiva in mezzo alla violenza e al disagio. E i cani....

2 commenti:

Napoleone Wilson ha detto...

Il piu' bel Rape and Revenge di sempre. Superbo finale- sberleffo col cane a cui hai accennato tu. Superba colonna sonora di Joe Delia, ho il disco in cd non si trova. Era bellissima anche la VHS da nolo della Warner a.d. 1985, con il box di plastica grande morbida, che ho. Quando Ferrara aveva anche un signor sceneggiatore dal nome di Nicholas St. John.

Napoleone.

babordo76 ha detto...

e infatti... Il mitico St.John!
Questo è uno stupendo e nerissimo film che usa il rape and revenge,ma va anche oltre.
Lo trasmettevano spesso sulle reti locali,ora...ma quando mai