domenica 1 dicembre 2013

I SAW THE DEVIL di KIM JEE WOON

Fin da bambini, giusto per spaventarci un po', ci narrano l'esistenza di una creatura terrificante, imperatore delle fiamme e del dolore,che se non ci comportiamo bene , prenderà la nostra anima e ci farà tanto tanto tanto male.
Oggi quel bellissimo settimanale di satira religiosa che risponde al nome di Miracoli, ci scuote con la testimonianza verissima di un'anima dannata tornata dalle vacanze  " no alpitour ai ai ai" all'inferno. Luogo di perdizione assoluta, di supplizi eterni.
Tutto questo appartiene all'immaginario, al fantastico mondo delle droghe pesanti e delle allucinazioni che procurano. Perchè  a nessuno viene in mente che il diavolo, in verità, esista e che l'inferno non sia poi un luogo inventato e mitico,ma che abbia a che fare con noi e la nostra vita quotidiana.


A volte, nelle notti buie che avvolgono le grandi città, nelle strade di periferia, in certe case e in certi scantinati, alcuni sfortunati capiscono sulla loro pelle e sulle loro vite che il diavolo esiste..Loro lo hanno visto il diavolo




Impossibile fare qualcosa di buono! Si, ok , il regista di codesta pellicola mi piace assai,ma d'altronde il tema della vendetta....Dai! Quante volte lo abbiamo visto al cinema ? Tra giustizieri della notte e pistoleri ,ma sopratutto : pistola reazionari!
Si, il tema è scivoloso assai. Perchè ci vuole poco a imbastire un pippone ,una filippica , sulla natura purificatrice della vendetta. Sul fatto che la giustizia ordinaria faccia schifo e alla gogna,la forca! Bisognerebbe ...si dovrebbe....Il 99 % dei film americani sostiene queste deliranti tesi. Per il pubblico di pavidi smidollati, l'esercito dei giustizieri da poltroncina al cinema, i grandi vigliacchi reazionari.
I cineasti lo sanno e ci campano facendo soldi con pellicola una più cretina e semplicistica dell'altra.

Quindi pensavo: vabbè, sicuramente non sarà un brutto film,ma la tematica non nuova mi faceva dubitare che si potessero evitare certi scivoloni,e invece.....



Invece si può, ma la strada che dovremmo intraprendere non sarà facile e piacevole. Non ci troviamo di fronte a un film consolatorio, ci mangio i pop corn , guardo il buono che ammazza i cattivi e vissero tutti felici e contenti. Eh, sarebbe bello e facile! Questa cosa toglietevela dalla testa.
Non ci sono vie di scampo, non ci sono redenzioni e nessun coro che canta la vostra salvezza. Non c'è il discorso da pistoleri coglioni: per il bene abbiamo dovuto...Quale bene? Nessun eroe, nessuno che possa dirsi pulito e limpido.

Per quanto alla fine si patteggi , si tifi, per l'agente dei servizi segreti in cerca di vendetta contro il crudele serial killer che ha fatto letteralmente a pezzi la moglie incinta dell'uomo di stato.
Si tifi,ma...Non è crudeltà assoluta e totale la sua? Non è un piacere sottile di usare la forza per procurare dolore?




Fin qui tutto bene : è lo scontro tra un rivoltante,schifoso, squallido assassino e un giustiziere reso folle dalla vendetta. Per carità! Il film è bellissimo. Però riguarda loro due..
Peccato non sia così e il sudiciume del male,della violenza, mai enfatizzata attraverso il grottesco e il trucco cinematografico,ma resa sgradevolissima e sporca, si estenda per tutta la società.
Attraverso il personaggio dell'amico del serial killer, un folle macellaio cannibale e la sua compagna, quasi una famiglia per il crudele torturatore e seviziatore di donne e ragazzine, l'autista del pulmino della scuola, il padre e figlio assente. Che però con quel suo amico e la sua compagna , nel segno del sangue e del dolore da procurare alle altre, ha trovato un rifugio,una famiglia.

La cosa diventa pesante e insostenibile,il male mette radici profonde in ogni luogo e non puoi fare altro che superarlo e pagarne le conseguenze



Ecco: le conseguenze!  Responsabilità,conseguenze del tuo gesto, in questa pellicola e nel cinema orientale in genere, non vengono nascoste. Come succede da noi. Qui sono le ossa e i muscoli dell'opera. Per questo la visione è dolorosa, disturbante, a tratti insostenibile. Perchè tu sei coinvolto e ne paghi le conseguenze sulla pelle..
Non sperare che dopo la vendetta vi sia la normalità,perchè la tua vendetta ha trascinato verso la morte e la sofferenza altre vite. E così non ti rimane altro che piangere ,piangere,piangere...Un pianto però non liberatorio,ma di perdizione e smarrimento.

E mentre il vendicatore piange quello che è diventato,tu fai lo stesso.Perchè per tutto il film quanto hai goduto quando egli massacrava quel verme di serial killer? Tantissimo , e ora? Ora che la vendetta è consumata, in modo atroce e troppo crudele, cosa rimane se non un immenso e forte dolore?
Kim  Jee Woon si palesa come un grandissimo regista, un autore degno di nota che già mi aveva fatto impazzire con la sua pellicola noir : Bitter sweet life, e che con questo film firma un immenso capolavoro ,un trattato laico sul male come quintessenza della forza che domina le vite e i destini,l'impossibilità di sfuggire ad esso o come vittime o come carnefici,opera cupissima e lugubre.
Ho già voglia di rivederla di nuovo , perchè ha catturato l'anima di questo spettatore indisciplinato.

qui di seguito metto la recensione ad opera di Erica

http://bollalmanacco.blogspot.it/2013/02/i-saw-devil-2010.html

che mi ha fatto venire voglia di vedere questa stupenda pellicola

LA CITAZIONE
"vorrei che tu soffrissi anche dopo morto"


5 commenti:

Napoleone Wilson ha detto...

Non so chi sia Erica ma il film è un ieratico, solenne funereo excursus nella sofferenza, la crudeltà, un indicibile solitudine di fondo, un densissimo soffertissimo substrato esistenziale del protagonista positivo, per un capolavoro contenutistico di risultati artistico.espressivi ma anche e non secondariamente tecnici, già pienamente esibiti con esplosiva grandiosità balistica e geometrica nell'altrettanto capo d'opera "Bittersweet Life".
Te le ho re-inviate, Babordo. Ciao

babordo76 ha detto...

si mo ho fatto pulizia delle notifiche e altro,srà più facile gestire le mail.Va

il film è un grandissimo capolavoro di nerissimo e amarissimo pessimismo cosmico.
Stupendo.

SHORT STORIES ha detto...

Gran bella recensione!!!

Babol ha detto...

Credo che non lo riguarderò mai più. Mi ha fatta stare male come una bestia nonostante mi sia piaciuto tantissimo.
Bella recensione e grazie per la citazione :)

babordo76 ha detto...

short: grazie mille!

Erica:io invece lo farò diventare un appuntamento annuale fisso,proprio perchè mi ha devastato alla grande,ma anche catturato. Bè,proprio una volta all'anno forse no,ma lo rivedrò al più presto !
Prego citazione d'obbligo proprio perchè leggendo la tua recensione mi era venuta voglia di vederlo