sabato 21 dicembre 2013

RIFLESSIONI INDISCIPLINATE PT 3


Natale , il senso comune del natale, è finito quando avevi 8 anni. Con grossa gioia di parenti e genitori che avrebbero smesso di donarti giocattoli. " Sei grande,ciapà su i danè e  op op op" Con tanto di segno della mano che indica una strada diritta. " Lunga e diritta correva la strada.." Ti rammenta il tuo compagno di mille avventure Francesco. No, non il papa gentista, l'altro...Dio.

Ma tu , e la cosa alla massa pare strana, eri un bimbo certamente gracile e fragile. Sicuramente sempre malato , tanto che davi preziosi consigli ai dottorini appena laureati, eppure da sempre hai avuto voglia di incontrare la gente. Certo a modo tuo e incasinato, però ti sei sempre chiesto:" perchè a Natale? Perchè oggi devo esser buono? Lo sono anche il resto dell'anno"
Ti ricordi che da bambino stravedevi per Charlie Brown? Si,perchè era goffo e imbranato come te. Il coordinamento non è mai stato il tuo forte. Tu stavi in disparte,osservavi. Ci voleva poco,davvero poco per comprendere gli altri e sopratutto cercare di comprenderli.
In realtà la ricreazione era abbastanza solitaria,anzi non ti piaceva. Alle elementari.  Legavi però con il bimbo down, eri il beniamino - e ancora non sai perchè- dei bimbi più caratteriali. Non so , forse per il mio candore urticante che non piace agli scafati, ai cinici e compagnia bella. Sai quei pirla,ma no chiamiamoli teste di cazzo,  che confondono sincerità con maleducazione, aggressione,arroganza. Io no.
Non mi interessa apparire figo agli occhi di questi perdenti, di questi squallidi idioti per cui tutto è brutto, tutto è cattivo,io da sempre sono convinto che il genere umano perda delle grandi occasioni perchè - sopratutto da noi- incattivito da pessimi maestri ,sogni, traguardi. Imposti da luci, canzonette, filmetti, un'allegria costruita in catena montaggio da operai sotto pagati
E ti incazzi, ammettilo! Si, non sono perfetto. Ho tanti difetti. Ammetto che una certa cattiveria non mi è sconosciuta,ma la riconosco e sto  male per il male che provoco e procuro. Chiedo scusa. Altra cosa che oggi pare imperdonabile. Si mi son comportato male,non meritavi la mia disattenzione, o quella risposta frettolosa e ti chiedo scusa. Non devi ricambiare per forza.
Il Natale è dunque il proseguimento di uno stile di vita che vorrei mantenere. Non sarò una brutta persona rancorosa, poi non sempre ci riesco,negli anni passati anzi...Ma sai una cosa? Credo nelle persone. Ho fiducia nella quotidiana normalità dei giorni, non mi spaventa questo. Non ho bisogno di grosse emozioni o sballi perpetui. E amo la discussione, la sincerità è dirsi ogni cosa,condividere ogni cosa , e prendersi le conseguenze,spesso tragiche .
Perchè anche io sono in cerca di rassicurazioni,complimenti, affetto e di sentirsi appartenenti a qualcosa , a un gruppo. Ho la politica, la struttura partito.
Però.. Il nostalgismo. Ecco, questa cosa la comprendo, ma non l'accetto o assecondo.
Il presente alla gente delle mia età fa paura, è troppo precario e fragile . Sotto tutti i punti di vista. Lo stato sociale devastato, i rapporti sempre più nevrotici,complicati. L'individualismo estremo che ci fa essere tante isole , con la presunzione di aver ragione,che le nostre opinioni siano oro colato- anche quando non sappiamo di che parliamo-la mancanza reale di una sana comunicazione che è anche roba difficile e dura.
Questo è il presente, troppo amaro e fragile , il futuro? Boh. E allora abbiamo un bellissimo passato. E allora abbiamo i magnifici film del passato e le canzoni e ti ricordi...Non abbiamo nemmeno 40 fottutissimi anni.  Cosa dovrei rammentare di così bello e importante e fondamentale? Erano cose minime per me.
Sai come era la mia infanzia ? Bellissima. Fino ai 6 anni. Mia nonna mi ha educato alla generosità, al fare le cose per gli altri perchè così fai tanto anche per te. Poi sono venuti i problemi di salute, ospedale, mesi a letto, poi è venuta la triste consapevolezza di esser troppo timidi per i rampanti e merdosi anni 80. Si perchè sono merdosi, sapevatelo e morta lì.
Ma siamo cresciuti...Siamo? Mi fa specie che la generazione dell'Io sia così omologata sulla standardizzazione dell'immaginario. Ripeto è solo questione di età e basta. Sottolineo: non c'è colpa da nessuna parte. Comprendo il fatto che i ragazzi e ragazze- anzi :uomini e donne - della mia età abbiano problemi di crescita, comprendo anche che mitizzino il nostro mediocre passato,ma non sono come loro. Non è un bene e non è un male. Non c'è superiorità o inferiorità. Io da sempre, purtroppo ti dico, sono stato così.
All'intervallo gli alti parlavano dei film disney, io a parte Gli Aristogatti - primo film visto al cine insieme a Ricomincio da tre), parlavano di Et e i Goonies. Questi ultimi visti perchè gli altri li vedevano. Ma io sognavo Charles Bronson, Mad Max, Jena, I guerrieri della notte, Marty e Frank - lo sceriffo dello squalo e il pilota di tuono blu- e poi Travis sul suo taxi, tanti cowboy e soldati. Silkwood e la Sindrome Cinese,ma anche i film di fantozzi,pozzetto,anche loro rimasti fermi in quel periodo. Quindi all'intervallo stavo zitto,in disparte. Quelli telefono a casa e io che venivo fuori a parlare di gente bruciata e macchine che esplodono. E poi ciliegina sulla torta : bianca e paris texas. Questa cosa è proceduta con l'avanzare del tempo. Visioni generazionali alimentari, film che ti piacciono perchè sei giovincello,e opere altre e oltre,che tenevo per me.
Io cara mia generazione non mi son mai sentito di appartenerti. MAI.

Il presente e il futuro. Fanno paura vero? Eppure vado avanti,ieri è passato. Prendo le cose buone ,ma non ci vivo. Non creo leggende e non lo trasformo nel mio rifugio.

Per quei due o tre insegnamenti anche da poco , anche retorici,anche ipocriti, per la mandria di masse amorfe, ok..Ma io vado avanti. Accettando quello che trovo lungo la strada, la mia nuova età, invecchiare,queste cose. Vado avanti anche nei rapporti con gli amici e amiche. Non sono uno di quelli insicuri che vogliono, cercano adoratori e gente che li rassicuri sempre, si piace anche a me e ne sento il normale bisogno. Ma io voglio conoscere. Gli altri sono importanti, sono pezzi e frammenti di storie, emozioni, imparo da loro e insegno da loro.
L'ottimismo non è una cosa racchiusa in un vecchio film, non è illusione, non finisce con i titoli di testa. Esso è una durissima lotta, una sofferta costruzione. Non è un dolce inganno,ma una pratica cazzuta. E non dimentica il realismo aspro, la sofferenza, le cadute,le cattiverie , gli errori ,la discussione feroce,la rottura.
Ma sa che se c'è amicizia seria e profonda ci si allontana per un po',ma non esclude il ritorno. Avendo capito qualcosa dagli errori,ma senza essere compiacenti per forza.

Io questo Natale lo festeggio come sempre, senza grandi aspettative,ma non rassegnato e così affronterò il nuovo anno.

Te dici che tanto è sempre la stessa cosa. Dici? Non lo so, forse. Io però questo anno che passa , ho conosciuto una persona che mi sta rendendo migliore , una persona con la quale si parla senza vergogne e senza reticenze,una persona che mi ha dato la conferma, dopo un breve periodo di crisi,che si...Non nel nostalgismo di un passato mitizzato che trovi la pace e il rifugio dal mondo cattivo,ma nell'andare incontro alla vita oggi e saper scegliere con chi vuoi affrontarla.


4 commenti:

Fran ha detto...

Mannaggia a te occhialuto. Se anch'io portassi gli occhiali, ora sarebbero appannati.

Gnè

babordo76 ha detto...

ahahaaahha!

Ma in realtà si è Occhialuti per scelta di vita e quindi anche senza, dai sei del club ^_^

Bruno ha detto...

Dovevi fare lo psicologo... comunque, alla fine, se uno riesce a capire la sua dimensione, dove e come riesce a trovarsi a suo agio, è già tanta roba...

babordo76 ha detto...

volevo studiare psicologia,una delle tante cose che volevo fare e non ho fatto.
Si,uno deve cercare di assecondare la sua natura,diciamo