mercoledì 24 settembre 2014

MISS VIOLENZA di ALEXANDROS AVRANAS

Ci sono film che fanno male. Troppo. Pellicole che non donano un attimo di sollievo, respiro, opere che non strizzano l'occhio allo spettatore, dicendogli:" va che tutta questa violenza e sofferenza che vedi,sono solo effetti speciali. Non ci sono nella vita vera : zombi,lupi mannari, vampiri e altro. Gli orchi stanno solo nelle fiabe"
Ma mentono. A volte, amico mio, gli orchi esistono e sono i tuoi famigliari.



Cosa vediamo in questa foto? Un uomo, forse un padre, un uomo come tanti. Pure vestito abbastanza bene. Sorride e abbraccia le figlie. Potrebbero usarla, codesta foto, le Sentinelle del buon Gesù. Dopotutto quale immagine migliore per difendere la Sana, Tradizionale, Meravigliosa , Famiglia normale? Contro quelle richieste assurde e demoniache di matrimoni gay e pure adozioni.
Solo che....Non è una famiglia felice.  Quello che vedi è un tizio che ha il vizio di fare sesso con le sue figlie e nipotine. Un uomo che ha creato una famiglia imprigionata nel loro appartamento,nella loro dolorosissima vita. Nella paura, nella rabbia soffocata, nello schifo.
Ma tu non puoi saperlo,d'altronde..Oh, sono impegnato a difendere la perfetta famiglia etero. Come questa



Il film ci mostra questo inferno attraverso uno stile gelido,distaccato e per questo ancora più potente. Le cose capitano implacabilmente, l'uomo si soddisferà anche se la vittima protesta, figurati se sta zitta.
E ogni forma di ribellione fallisce. Quello che ci mostra il film è un mondo indifferente e feroce. Il vecchio è uno di quelli vittima della crisi, non sa tenersi un lavoro,il malcontento è condiviso con tanti altri, le sue figlie e il nipotina e la nipotina sono vittime della sua perversione. Che non ci viene quasi mai mostrata, solo nella terrificante scena della figlia adolescente fatta prostituire con la forza e poi abusata,ma tu la percepisci tutta.

Si dicevo che certi film fanno male e questo sta in cima alla hit parade,credimi. Ti senti soffocare da tutta questa violenza,  ( fisica, psicologica, morale), basta una porta chiusa, una bambina che balla per il suo nonno e l'amico del vecchio, ( una delle scene più atroci mai girate,per me, perché sai benissimo che fine orribile farà quella povera bambina); e ti porta a riflettere: che faresti? Ti viene voglia di farli fuori a fucilate, è la soluzione questa?


Il suicidio di una ragazzina non dovrebbe portar il resto della famiglia a denunciare il mostro che hanno in casa? Invece è talmente la pressione psicologica che questo individuo mette nella vita della moglie e delle figlie che non succede nulla. La rappresentazione malata di una famiglia perfetta ,ma ormai del tutto distrutta e sul punto di esplodere/implodere,questo va in scena.

Il cinema per me offre il meglio di sé quando filma la realtà. Perché la vita che viviamo è piena di eventi, cose, storie,tragedie e comicità. C'è tutto. In questo tutto trovi anche le violenze domestiche, la pedofilia, i rapporti umani degradati,umiliati, offesi.  Però Avranas non punta sul morboso, il sensazionalistico, non vuole farci inorridire facilmente.  Il non detto, l'intuito, il sospeso,diventano mezzi di tensione ingovernabile,peggio del mostrato e dell'evidenza. Nondimeno ,. quando vuole, gira una scena come quella della ragazzina costretta a prostituirsi e violata anche dal padre, che fa venire i brividi e monta l'irritazione.



Film sopratutto che non offre consolazione e anche se il finale parrebbe esser in qualche modo riparatorio con i torti e violenze subite, non è così. Si cambia padrone e sottomissione,ma non esiste via di fuga.

Miss Violence è un film che potrà anche non piacere, potrà infastidire o altro,ma per me è una grandissima occasione di vedere il cinema al suo meglio. Quello indisciplinato , che colpisce duro.Quello che amo.

5 commenti:

Simone Corà ha detto...

Faccio fatica con questi film, a volte sono in grado di fotograre una realtà così vera e disgustosa da tramortirmi. Non amo la mortificazione (be', cazzo, a chi piace?), e di solito preferisco una certa "consolazione" soprannaturale quando c'è di mezzo una violenza così vera e "significativa" (vedi, non so, Martyrs), ma sono comunque film che tutti, tutti dovrebbero vedere, per riflettere.

hetschaap ha detto...

Condivido ogni parola di questa recensione. E' un film durissimo. In più punti vorresti distogliere lo sguardo, non vedere e non sentire, perché fa troppo male. Ti fai mille domande sulla cosiddetta normalità e sul concetto di famiglia che, spesso, nasconde abusi di ogni tipo (fisico ma, soprattutto, psicologico) dietro una facciata di rispettabilità. Io ho apprezzato tantissimo la regia di questa opera. La presunta freddezza, secondo me, fornisce il distacco necessario per rendere evidente l'abominio a cui assistiamo e dal quale non possiamo sottrarci. Su un tema analogo, e ugualmente doloroso come resa, consiglio, a chi non lo ha visto, Zona di guerra di Tim Roth.

babordo76 ha detto...

x Simone: questo cinema così radicale e in un certo senso militante a me piace. Tantissimo.Anche se poi mi fa star malissimo,( la scena della bambina che danza per il nonno e l'amico di costui , me la porterò con me per tantissimo tempo),certo che una trama dolorosa punti sul sensazionalismo sbagli alla grande,ma qui vi è un umano distacco,la giusta distanza. Il cinema come lo intendo ed amo io

Hetschaap:ho visto anche zona di guerra di roth, splendido anche quello. Si, il punto di forza di questa pellicola greca è proprio la "freddezza",che in realtà è dolente partecipazione umana. Merito anche dei bravissimi attori,davvero eccezionali

CineFatti - Fran ha detto...

Buonissima recensione, Davide, molto efficace.
Devo ammettere però che, sia per l'argomento trattato che per il modo in cui hai detto che è declinato, dovrò prendere coraggio con mani, denti e unghie, onde poterlo guardare.
Come del resto dovetti fare, una notte a caso, quando incappai nella visione di Zona di guerra, durissimo film (giustamente ricordato da Valentina) di Tim Roth. Veramente atroce, anche se di ottima fattura.

babordo76 ha detto...

Bè, certo. Non è film da vedere a cuore leggero. Perché è duro e fa malissimo. Sopratutto tre scene.
Rimane però una pellicola importante,sulle dinamiche che portano a creare certe devastanti situazione,al plagio psicologico e non solo.
Ciao frannie!