martedì 11 maggio 2021

C.H.U.D. di Douglas Cheek

A New York alcune persone scompaiono. Creature deformi escono dai tombini delle fogne rapendo ignari cittadini, per poi divorarli vivi . Un fotografo, che è attento a immortalare la vita dei senzatetto, la sua fidanzata, uniti a un detective- che per colpa dei misteriosi cannibali ha perso la moglie- e uno strano individuo, chiamato Il Reverendo, che si occupa di sfamare i clochard, indagano per scoprire la causa di questi delitti.


Film che è diventato ben presto un cult per gli amanti del genere, C.H.U.D. è diretto da un tizio che ha lavorato principalmente come montatore di documentari, dirigendo tre film- questo è il secondo- vincendo premi importanti del settore, grazie a una ottima sceneggiatura ad opera dello scrittore Parnell Hall (uno che ha scritto molti libri nessuno tradotto da noi, quanto pare)e a un buon cast, in cui mi piace segnalare Daniel Stern per via del personaggio del Reverendo, un ex delinquente che ora si occupa di sfamare i poveri e i dimenticati. 

L'opera riesce in pieno clima reaganiano, a creare una narrativa sovversiva e critica sul sistema economico e capitalista americano. In fin dei conti fino a quando scompaiono gli ultimi, non interessa a nessuno, le cose cambiano quando vengono aggrediti cittadini rispettabili. Seppure le autorità fanno di tutto per evitare che la notizia trapeli e mettono i bastoni fra le ruote al rude, ma sagace, detective Bosch. Colpevoli di questi omicidi sono dei mutanti cannibali, mostri una volta forse umani, prodotti per via di una grossa quantità di rifiuti radioattivi versati nelle fogne, per risparmiare.

Lo scontro dei nostri eroi è proprio contro questi uomini d'affari, che non ci pensano troppo a inquinare la città e a metter in pericolo la vita delle persone. Basta risparmiare o guadagnare. Tutto qui.


Il film ha anche alcuni brevi momenti abbastanza gore, ma si regge sopratutto sulla tensione dei possibili attacchi da parte dei mostri e grazie a dei personaggi scritti davvero bene, in quanto- anche se ripetono degli stereotipi e non rivoluzionano quasi nulla- sono scritti con partecipazione umana, ci affezioniamo a loro, per via anche del fatto che le relazioni d'amore (il fotografo e la modella) o di amicizia ( Bosch e il Reverendo) sono ben descritte. Sincere, concrete, vere.  Inoltre l'opera mescola bene una certa denuncia allora anche di moda (la paura di una guerra nucleare ha generato diverse pellicole durante gli anni ottanta) con momenti puramente horror (il sangue che spruzza dalla doccia e il lungo assedio in casa da parte dei mostri ai danni della modella) che reggono ancora oggi. 

Ve lo consiglio. Si trova completo- con parti recitate in lingua originale- su youtube.

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