rapporti famigliari,la vita che sfugge lasciando le persone meno stabili in balia di sè stessi,delle proprie emozioni incontrollabili e di un malessere profondo che non ci fa cogliere le bellezze della vita:come avere un figlio.
Sono questi i temi che segnano il debutto alla regia di Sean Penn,una pellicola che pur avendo sostanziali difetti ,è più che decorosa e descrive bene una certa deriva umana ,del quale non possiamo conoscere a fondo e concretamente la fonte.
Il film si basa in realtà su una canzone bellissima di Springsteen-rifatta benissimo anche da John Cash-che parla di due fratelli uno sbirro e un fuorilegge,con lo sbirro che decide di non arrestare il fratello delinquente.
La canzone si chiama Highway patrol e si trova su Nebraska. Penn partendo da lì descrive il rapporto tenero e difficile di due fratelli.Uno sposato,con un bimbo,sceriffo del piccolo paese e l'altro reduce impazzito del vietnam,ribelle e violento senza causa.
I rapporti famigliari complessi e difficili ,l'impossibilità di poter salvare certe anime perse e l'amore fraterno che comprende le difficoltà e cerca una possibile strada verso il perdono,anche lasciando andare il proprio fratello verso una fine sconosciuta e non salvifica.
Un film interessante che merita di essere visto
venerdì 27 febbraio 2009
LUPO SOLITARIO di SEAN PENN
Etichette:
david morse,
family day,
fratelli difficili,
sean penn,
valeria golino,
viggo marstersen
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
La ringrazio per Blog intiresny
molto intiresno, grazie
Posta un commento