lunedì 15 novembre 2010

LA MALA ORDINA di FERDINANDO DI LEO

Non è un film sulle attività del centrodestra in questi ultimi 20 anni,ma un buon poliziesco che ha certamente influenzato gran parte del poliziesco a venire.
Trama ridotta all'osso,basilare,dialoghi scarnificati ,caratterizzazioni semplici,ma non semplicistiche-o no?- un buon ritmo che vede nel finale violento e amaro-mica ci vedo l'happy end,tuttaltro- una visione nera dell'esistenza umana .Non c'è traccia di polizia,di commissario de fero,nessun pistolotto sulla legge e l'ordine,ma solo la violenza e la morte di gente che vive sulla parte sbagliata e giustamente non può finire in gloria i suoi giorni
Luca Canali è un magnaccia di Milano,un delinquente di mezza tacca che si trova coinvolto in una brutta storia di sgarri e truffa ai danni di una potente famiglia mafiosa americana ,che intende risolvere la questione inviando sul posto due killers.
Braccato dagli yankees e da mafiosotti locali-i veri colpevoli della truffa- l'uomo sarà travolto dalla violenza e dalla morte.

A suo modo è un classico,certamente inferiore a Milano calibro 9 e anche al Boss,ma una di quelle pellicole poliziesche che vanno viste assolutamente
Grande Mario Ardoff,mitici Stroode e Silva-pochissime espressioni,anzi zero...una faticaccia!-gustoso il piccolo ruolo di Franco Fabrizi e sublime Adolfo Celi
Ricordiamo Di Leo i suoi polizieschi son sempre notevoli e migliori rispetto ai suoi colleghi

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