giovedì 9 dicembre 2010

LA MIA VITA A 4 ZAMPE di LASSE HALLSTROM

Un ottimo esempio di quello che io chiamo cinema dal volto umano,lontano dal borghesismo reazionario caotico travestito da cinema trasgressivo e cattivo-rimanendo pur sempre cattivismo da happy hour- o dal romanticume borghese reazionario-si l'è semper lù- delle commeidiole sentimentali .
Hallstrom perlomeno una pellicola l'ha indovinata totalmente ed è questo bellissimo film di ambientazione svedese. Ingamar è un bambino molto attaccato sia alla madre che alla sua cagnetta siska-che peraltro assomiglia moltissimo al mio achille-purtroppo dovrà abbandonare entrambe per andare a casa degli zii.Qui incontrerà diverse persone qualcuna stramba,altre semplici.Un percorso formativo che dall'infanzia porta alla adolescenza.Il film ha senso della misura e del pudore-cose che mancheranno nelle pellicola americane del regista,del quale comunque ho amato hachiko seppure opera del tutto sbagliata,ma che va oltre al mero giudizio,chi ha un cane sa perchè- i personaggi son ben scritti e interpretati .La vita rappresentata senza cercare la scena madre,ma con empatia per gli esseri umani
Grandissimo film

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