domenica 5 dicembre 2010

TELEFONI BIANCHI di DINO RISI

Non è il miglior film di Dino Risi,con diverse cadute di tono e scivolate nel macchiettistico,eppure mantiene pur sempre quella sottile malinconia,quella amarezza e sornione cinismo che è la cifra artistica della nostra commedia migliore. La quale quando riesce è purissima descrizione dei nostri vizi e mali,altrimenti è indicatrice perlomeno di un dato periodo,di un passaggio della nostra civiltà.La storia di questo film è basata sulla figura di una giovane cameriera venziana eternamente fidanzata con un buon ragazzo,l'unico che non riesce mai a portarsela a letto.Marcella,questo il nome della protagonista,passa da cameriere a prostituta in un bordello-dove la conduce un fanatico fascista- fino a diventare una celebre attricetta di filmetti dell'epoca.La sua storia è anche quella dei numerosi amanti che ha da un Maurizio Arena che si spaccia per pezzo importante del cinema,a un Pozzetto fascista,a un Toffolo musicista morbosamente attaccato alla madre,a Gassman attorucolo tossicodipendente e Tognazzi con un ruolo di gobbo assai spregevole.A parte c'è il povero Roberto -cochi ponzoni- il quale per colpa della gelosia e della sfiga si fa tutte le guerre fasciste .Insomma un film diseguale,ma sicuramente che merita la visione.Molto brava Agostina Belli

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