venerdì 18 maggio 2012

ATTO D'AMORE:UGO TOGNAZZI

Bè,sembra strano ora...Che devo spiegarti?Magari nemmeno conosci questi nomi,questi film,e mi viene difficile renderti partecipe di quello che è stato un periodo d'oro,ma non quello tarocco che hai rubato in casa di tuo padre anni fa meritandoti il nomignolo di Jack Gold,del nostro cinema.No,mica quello che pensi tu.Quello che hai in mente te è verniciato d'oro,ma se scrosti un po' vedi che è di pochissimo conto.Le radici,cazzo!Le radici!Il nostro cinema si basa su due:commedia e neorealismo.Poi se vuoi fare l'ammmeregggano,ricordati però che sei nato in Italì.Carosone,conosci?No?Vabbè,passiamo oltre.Ti dicevo?Le Radici.Da lì sono partite le nostre cose migliori,la nostra commedia!!!!Risate amarissime,malinconie sghignazzanti,ritratti grotteschi e feroci della nostra fauna umana,talora consolatoria,altre volte decisamente cattiva.Popolare nel senso alto e nobilissimo dei termini,quando già si mettevano in mostra i "Soliti Idioti",(guarda i "Mostri" e anche seppure meno riuscito I Nuovi Mostri),però recitati da Titanti,Giganti,non da minchioni miracolati eh?C'erano quelli che molti chiamavano I Senatori:Sordi,Tognazzi,Manfredi,Gassman e Mastroianni.I miei preferiti?Manfredi,assolutamente.Tognazzi...eh,ma lui è altro e oltre.Talmente al di fuori che risulta difficile celebrarlo.Si addice così poco alla nostra retorica,ma che ci possiamo fare?Credo che in Italia nessuno come lui abbia mai portato sullo schermo dei personaggi talmente estremi,bizzarri,mostruosi,epici,leggendari,unici,qualcosa che si scontra con la nostra solita galleria di macchiette italiche-materia ad esempio di Sordi-lui portava brandelli di straziante umanità e amarissimo cinismo in personaggi sgangherati,farseschi,pittoreschi.Una specialità che non è stata ripresa da nessun erede,mentre ci viene facile "sordizzare" il nostro temperamento,come fai con il leggendario Ugo?Niente:guardi e ti senti fortunato.Niente altro!Studia,ma tanto , quello che vedi .Perchè credo che solo Volontè abbia imposto il suo carisma totale di Attore ai suoi personaggi.Gianmaria e Ugo,chiaramente.
Ti racconterò un po' di lui,lascia fare...Mi piace raccontare storie,so che non è più di moda.Non serve,ma ti rubo poco.E anche se non dovesse interessare,chi se ne frega.Ci tengo che nel mio piccolo,senza avere le basi e le doti,ma solo l'amore totale e totalizzante per il cinema,che Tognazzi possa sapere che egli è stato un tassello della mia vita da spettatore,come lo sono tutti i suoi colleghi.Ci hanno reso la vita migliore,solo per lo spazio di un film,ma non è poco.Credimi.

Figlio di un ispettore delle assicurazioni ebbe un'infanzia abbastanza raminga di città in città,alla fine torna in quel di Cremona.Diventa operaio,ancora minorenne,presso il celeberrimo Salumificio Negroni.
Parte soldato,durante la guerra,si mette in mostra per la sua capacità di organizzare spettacoli teatrali per i suoi commiltoni.L'8 settembre lo rivede in patria e al lavoro come archivista.Nel 1945,visto la sua propensione per lo spettacolo,lo porta a partecipare come dilettante in una serata al Teatro Puccini,dove viene scritturato nella compagnia della leggendaria Wanda Osiris.
Nel 1950 debutta al cinema,diretto da uno dei nostri artigiani più noti nel campo di una commedia avanspettacolosa e popolare,cioè Mario Mattoli:i cadetti di guascogna.Come partner un altro che ha segnato la nostra storia:Walter Chiari.
Dici:ma Vianello?Si,si non ti preoccupare!Il loro incontro avviene l'anno dopo.Formano una coppia amatissima dal grande pubblico,ancora oggi i loro siparietti comici sono piccole lezioni di arte umoristica,magari quelli di Colorado dovrebbero studiarli e impararli.La formula perfetta del duo era la contaminazione:comicità sanguigna e umorismo decisamente più british.Due modi di far ridere che sembra impossibile e invece si miscelavano benissimo.Rammentiamo il celebre episodio satirico sulla caduta di Gronchi che venne fatta pagare molto duramente ai due comici.

Dopo un lungo e fruttuoso periodo di collaborazione  e lavoro in comune,arriva il momento della separazione:uno diviene la Leggenda cinematografica che tutti conosciamo,l'altro ha segnato la storia della tv.
Il cambiamento nella carriera di Tognazzi arriva con il film Il Federale,una commedia on the road che lo vede interpretare un ottuso fascista alle prese con un dissidente del regime-ormai agonizzante-che verrà travolto dagli eventi della storia.Scritta da Castellano e Pipolo,è il primo passo verso un modo più agrodolce di fare ridere.Si ritroveranno successivamente sul set di uno dei miei film preferiti:La voglia Matta.Storia di un uomo maturo che perde la testa per una ragazzina.Una struggente e malinconica commedia sempre scritta da Castellano e Pipolo e diretta da Salce.Una carriera del tutto anomala,non consolatoria ,non ammiccante,ma sempre pronta a rappresentare tipi bizzarri o rivoltanti-il collaborazionista che vende ebrei ai nazisti in Telefoni Bianchi,ad esempio-dove il grottesco e la più totale mestizia venata di amarissimo cinismo delineavano monumenti alla mostruosità fragilissima umana.
Pensiamo alla sua collaborazione con Maestri di cinema non addomesticato e massificato come Ferreri:Marcia Nuziale,L'ape regina,La donna scimmia.Opere davvero singolari,rivoluzionarie per certi versi.E tantissime altre pellicole,troppe per il nostro piccolo spazio:il magnifico cornuto,il padre di famiglia,barbarella,straziami ma di baci saziami,la marcia su roma,il commissario Pepe,porcile di Pasolini,la tragedia di un uomo ridicolo-trionfo a Cannes-per la regia di Bertolucci,Splendori e Miserie di Madame Royale,dove interpreta un travestito,in nome del popolo italiano,romanzo popolare.
Anche come regista si è dimostrato subito molto particolare,solitamente i nostri attori passati dietro la mdp non hanno brillato per originalità,ma Tognazzi con le sue commedie e drammi irriverenti si fa subito notare.Meriterebbe uno studio specifico,per quanto opere talora irrisolte,ma con un forte tentativo di andare oltre,fuori dai confini della risata facile:Il mantenuto,sissignore,il fischio al naso,cattivi pensieri,i viaggiatori della notte.Solo lui poteva interpretare un film come Il Petomane,senza scadere in orribili volgarità.Perchè non lo era mai.
Tognazzi è notissimo anche per la sua passione per le donne,e per la buona cucina.Cose che non fanno mai male.

Notissima la sua goliardata del Male:Tognazzi capo delle Br.Rivendicata dall'attore come diritto alla cazzata,colpo di genio che smaschera la fragilità delle verità per mezzo dell'informazione .

Noi non possiamo che amare questo immenso patriomonio nazionale,grazie per tutto Ugo!

8 commenti:

hetschaap ha detto...

Che bello! Prima di tutto perché amo gli omaggi così appassionati e poi perché parli delle radici che sono una di quelle cose essenziali e, quasi sempre, sottovalutate. Hai ragione. Quelle sono le radici del cinema italiano. E cosa rimane di quelle radici oggi? Poco o niente, purtroppo. La commedia è diventata solo un becero teatrino per occupare comici televisivi; non c'è più scrittura (e nelle nostre Commedie ce n'era veramente tanta) e non ci sono più attori in grado di dare vita a personaggi reali ed umani. E del neorealismo cosa resta? Forse ancora meno. Nessuno ha più il coraggio di affrontare davvero la realtà con toni amari e malinconici come hanno fatto Rossellini, De Sica & Co. Sono solo due i nomi che mi vengono in mente e che hanno raccolto queste due importanti radici e sono Paolo Virzì per la commedia (dopo che anche Verdone è definitivamente tramontato come regista) e Silvio Soldini per il neorealismo. Secondo me sono quelli che più si avvicinano a questi concetti, quelli che maggiormente ne hanno raccolto l'eredità pur adattandola alla loro personalità ed attualizzandola. Francamente non me ne vengono in mente altri.

babordo76 ha detto...

Hai ragione,non abbiamo dei Dardenne da noi.Ma borghesi che democretinamente fanno penosissimi esercizi di morale.Il Realismo potente che ha avuto il suo apice nel dopoguerra e dal 68 -80 non esiste più putroppo.La commedia stessa è scritta e diretta da analfabeti ,piccolissima e involuta.
A me come regista piace assai Garrone,ma non Gomorra,poi qualche opera così alla cazzo.Non ci rimane che ammirare i Tognazzi e co

Bruno ha detto...

Tognazzi non lo conosco benissimo ma in tutti i film che ho visto è eccezionale.
Amici miei.
La vita agra.
Il federale.

Forse nè il vizietto cala un po'...

babordo76 ha detto...

anche nel vizietto che è puro macchiettismo per me da una buona prova cmq!^_^

Bruno ha detto...

Ricordo, fra l'altro, che uno dei post più ispirati di questo blog era proprio quello su Amici miei. Grandissimo film, con una nota di malinconia bellissima...

babordo76 ha detto...

si,un film splendido!Eh,ci ho lavorato su quel post e devo dire grazie a wika per la filmografia che mica me le ricordavo tutte

Rear Window ha detto...

Io Tognazzi lo amo molto (così come amo gli altri "moschettieri" degli anni gloriosi della commedia all'italiana). Un attore che recitava con una naturalezza impressionante anche il personaggio più atipico e particolare. Sono davvero tanti i film impreziositi dalla sua Arte che così tanto manca al cinema odierno.

babordo76 ha detto...

aveva la particolarità di portare sullo schermo personaggi certamente bizzarri e pittoreschi,ma profondamente e dolorosamente umani.
Se dovesse esistere un paradiso,mi piacerebbe stare nel settore con tognazzi,volontè,bertoli,sicuramente ci sarà stalin!^_^