venerdì 17 agosto 2012

DRIVE di NICOLAS WIDDING REFN

Una delle pecche maggiori di un certo cinema che ci ha colonizzato e schiavizzato da tempo è l'eroismo un tanto al chilo.Quel cazzo di arrivano i nostri,quei fottuti john wayne del cazzo senza macchia e paura.La figura dell'eroe tradizionale mi fa imbestialire e non poco,perchè è pure invenzione a sostegno dello status quo-non la banda rock- borghese e liberale.
Vi è però tutta una letteratura-cui faccio parte anche io eh-che predilige gli anti-eroi.Cioè persone che stanno ai margini,che non hanno nessun halleluja gente e santi a proteggerli,spesso violenti per necessità,ma è una violenza doverosa e purificatrice.Ecco,amo questo tipo di eroi.Se dovessimo chiamarli così per forza.

Drive appartiene totalmente a questa categoria.Anzi è una riscrittura fedelissima del genere,un atto d'amore nei confronti di questo tipo di cinema che ha perle clamorose come Strade Violente di Mann o Driver di Hill tra i suoi predecessori.Credo che l'opera del regista danese sia una summa di questi film,una rielaborazione del già detto e visto,ma con una potenza e urgenza indomabili e strazianti.
Un dolore implacabile e freddo.Che cova per metà film e  quando esplode è sinfonia di sangue e apocalisse di ossa.
Refn forse questa volta rende più accessibile il suo linguaggio di dotta riflessione sui generi-meno sperimentale o artistico rispetto a Bronson o Valhalla Rising,che per me è il suo capolavoro,il suo 4 potere-ma non perde nulla, anzi guadagna dal punto di vista dell'immaginario collettivo.
Boy è uno stuntman senza storia nè passata nè presente,forse futura visto che a suo modo si è innamorato di una giovane madre con il consorte in galera.Piccoli e timidi gesti,che colpisconodi più di scene di sesso ridicole o sentimentalismi mal assortiti.Prendi la scena del bacio in ascensore,tenerissima e reale,poi l'esplosione di violenza furiosa che segue.Già questo ti fa urlare al capolavoro.Che forse non è,anzi reputo che gli oscar a quell'immenso atto d'amore per il cinema e le sue ruffianerie che è The Artist ,se li sia meritati.Però a me degli oscar frega un cazzo,un premio ammmmeregggano figurati!
Il film è pieno di grandi personaggi.Diretti,scritti,interpretati con grande passione ,simpatia,dolore.Umanissimi.Anche nella loro crudeltà .
Credo proprio che non debba mancare nella vostra videoteca eh!E prendete il dvd originale cazzo!

6 commenti:

Frank M. ha detto...

Questo film è mitico, ti porta nel passato ma è proiettato nel futuro. Capolavoro.

babordo76 ha detto...

vero capolavorissimo!

Bruno ha detto...

Gran film.
Gosling è un buon attore, riesce ad esprimersi anche senza 400000 battute.

Anche a me ha ricordato molto il Driver di Hill.

babordo76 ha detto...

in questo ruolo o i film come questi,ma in realtà è stato bravissimo anche nelle idi di marzo!

Bruno ha detto...

Si, nelle Idi di Marzo mi è piaciuto. Anche una delle sue prime prove fu convincente "The believer" del 2002, storia abbastanza paradossale di un naziskin ebreo a New York...

babordo76 ha detto...

bè,se pensi ai nazisionisti di israele mica tanto paradossale,ah si c'era lui?Grande attore