venerdì 15 marzo 2013

RED RIDING TRILOGY

Capitano a volte quelle serate dove ascolti musica e intanto passi distrattamente il tuo Telesette o altri settimanali dedicati ai programmi in tv e ti imbatti in film interessanti,ma cavolo a che ora lo fanno?Che domani alle 6 son già in piedi mortacci tua.
Ecco,che qualche anima sensibile  e buona sai cosa fa?Ti inventa emule,torrent e insomma ti risolve il problema lo recupero accusì anima e core!
Questo è successo con questa miniserie inglese che definire bellissima è poco e infatti:bellissima bellissima bellissima in modo assurdo, (grazie Derek Zoolander,te si che hai una parola buona per ogni occasione),perchè raramente mi son imbattuto in un prodotto così curato sotto ogni punto di vista sia tecnico che "creativo"
Di cosa parla Red Riding? Di cose brutte,davvero brutte. Bambine scomparse,seviziate,violentate e uccise. C'è anche nella seconda serie uno squartatore di prostitute,ma sopratutto c'è la polizia. E credetemi non è quella dei falsissimi telefilm italiani:sorridente,pacifica,che negli interrogatori manca poco che portano il caffè e fan la barba al tizio. Questi sono dannatamente crudeli,spietati,maneggioni e non guardano in faccia a nessuno,arrivando ad uccider anche i colleghi.
Sono tratti da quattro romanzi,con lo stesso titolo della serie,di David Peace. Però sullo schermo sono giunti solo tre quelli dedicati al 74,80,83. Saltando il 77, chissà per quale motivo,a mio avviso è colpa della Spectre internazionale eh ^_^

Nel primo episodio ambientato nel 1974 il protagonista è un giovane e ambizioso giornalista originario del West Yorkshire,che torna al nord dopo un lungo periodo passato al sud. La morte del padre, ben voluto sarto del paese,ma pure un nuovo posto nel giornale locale. Eddie,così si chiama, comincia ad indagare su alcuni strani delitti e scomparse di piccole della zona. Un suo amico, Barry,lo informa di stare attento che in quelle zone ci sono veri e propri squadroni della morte  formati da membri e anche dal resto del corpo della polizia. Eddie non crede subito a queste cose e comincia però ad indagare. Così conosce Paula, madre di una delle bambine scomparse. La donna ha perso anche il marito che si è suicidato perchè non reggeva il peso di quella situazione.
Tra i due nasce l'amore, nel frattempo il suo amico viene ucciso misteriosamente. Il giovane giornalista viene picchiato da due agenti di polizia e scopre che John Dawson , l'uomo più ricco e potente della zona, è coinvolto in tanti brutti affari,ma sopratutto è il possibile assassino,visto che quanto pare non è insensibile alle ragazzine.
Eddie pagherà carissimo queste scoperte,ma riuscirà a vendicare la morte di una persona a lui tanto cara.

Il secondo episodio è ambientato negli anni 80 e pare distaccarsi dal precedente per poi ricollegarsi nel finale amarissimo e spietato,roba che ti fa dire,: no! Perchè mette davvero in dubbio l'idea che uno possa farsi sulla polizia al servizio del cittadino, che è un po' come l'altra battuta :la legge è uguale per tutti.
 La zona è la medesima e vediamo in azione personaggi del primo episodio,secondari,ma sempre più importanti. Ed è questo uno dei grandi punti di forza della serie,ti offre dei protagonisti che tu individui come quelli forti e poi ti spiazza dando massimo peso e importanza a quelli che passavano per caso.

Non più bambine,ma prostitute. Orribilmente massacrate. Non riuscendo concludere le indagini  e per colpa di una frase infelice,ma per me anche vera, (il capo della polizia sentendo un nastro con la voce del killer dice che sente in lui una grande tristezza,quindi come sbirro lo deve arrestare,ma comprende anche i suoi sentimenti..apriti cielo eh),le indagini vengono tolte al capoccione del posto ed affidate a un nuovo arrivato da Manchester:Peter Hunt, come quel pessimo mestierante di regista...vabbè lasciamo stare va.
L'uomo è in crisi con la moglie ,lei ha perso il bambino che aspettava mentre lui indagava sulla sparatoria che conclude il primo episodio.Pete ha un'amante,una sua collaboratrice,con la quale ha un rapporto difficile tra desiderio e colpa,e sopratutto nota l'ostilità di qualche sbirro. Un suo collaboratore è un poliziotto che si è macchiato anche delle torture contro Eddie,il giornalista protagonista della puntata precedente.
Hunt sopratutto scopre che una donna non è una vittima dello squartatore,che nel frattempo verrà arrestato confermando i suoi delitti tranne quello di Claire.
Così Pete indagando scopre il coinvolgimento della polizia,per eliminare una testimone scomoda, legata alla sparatoria nel club,grazie alla testimonianza di un gay Bj,(si indica proprio l'atto sessuale che tanto piace a noi  uomini eh), così affidandosi al suo collaboratore Nolan,decide di far luce,ma...

Il terzo è penso quello più intenso e doloroso,perchè vediamo l'esito delle cattive azioni,delle menzogne,della corruzione,sulla vita di persone normali,sugli emarginati,sulle vite dei singoli. L'amarezza,la malinconia dura  e cattiva ,la solitudine pesante di chi cerca la giustizia  e alla fine la vendetta,la violenza come rimedio per porre fine a tutta quella merda

Protagonista è Maurice,uno degli sbirri coinvolti nei casini e affari loschi dei suoi colleghi,il quale piano piano prende coscienza dello schifo che lo circonda.Ad aiutare questa sua conversione la ricerca di un'altra bambina scomparsa di un'altra bambina. Oltre a Maurice,c'è il ritorno al nord di un avvocaticchio figlio di uno sbirro locale, detto il Porco, il quale di malavoglia è costretto a difendere il presunto assassino delle bambine scomparse nel primo episodio.L'uomo scoprirà i metodi fascisti della polizia per addossare la colpa a due sbandati ,al fine di proteggere dei pedofili e l'assassino tutti stimati uomini del paese,e dovrà anche scontrarsi con un passato tragico.
Seguiamo anche la strada di Bj l'omosessuale che compare in tutti e tre gli episodi,vuole vendicarsi delle violenze subite da piccolo.
Un finale di leggera speranza e  di reale giustizia con la morte dell'assassino conclude questa meravigliosa serie,anzi miniserie
Notevolissima per le sue atmosfere malinconiche e amarissime è il ritratto nerissimo di una zona in una Nazione tanto invidiata dagli e dalle esterofili/e locali,anche giustamente perchè di cose buone e giuste ce ne sono,come in tutte le parti del mondo,eccetto israele,una sorta di viaggio crudo nei gironi infernali della violenza,corruzione,dell'omertà,del ruolo ambiguo e repressivo delle istituzioni,non solo la poesia ma anche la chiesa ne esce malissimo in questo piccolo capolavoro in tre atti. Vediamo uomini onesti perdere e ottenere parziale vittoria solo con la violenza, vediamo la polizia che tiene  in mano il paese e specula ,uccide,sevizia, è un mondo cupo,pessimista,sono storie che fanno male,molto male.
E ci sono grandissimi attori a interpretarle da Peter Mullan,Sean Bean,Andrew Garfield. La sceneggiatura è perfetta,intrigo complesso e pieno di rimandi che pongono lo spettatore parte attiva,deve riflettere e mettere in collegamento il suo cervellino con quello che sta vedendo.Le musiche come al solito sono straordinarie,non voglio dire noi in Italia,perchè qui abbiamo la serie di Romanzo Criminale che è stupenda e anche la Nuova Squadra tentava strade nuove,prendendole tutte da quella leggenda che è The Shield.
Quindi il solito discorso disfattista anti nazionale non lo scriverò. non mi appartiene , perlomeno non sempre.
Però diamo atto che vi sia una sorta di professionalità ,di voglia di sperimentare, di scrivere e di portar sullo schermo in paesi come l'Inghilterra che in Italia fino a quando ci fermiamo a Don Matteo e pretucoli,suore del cazzo , o al Maresciallo Rocca non andremo mai lontano.Si premierà l'ottusa fermezza che non è tradizione,ma reazione.Si avranno spettatori pigri,svogliati,conformisti e sopratutto ci crea l'immagine falsata e  stucchevole del paese dell'ammmore e della pasta!
Tutte cose che non mi piacciono affatto,che reputo vadano cambiate.
Nel frattempo guardatevi questo capolavoro.


il trailer

http://www.youtube.com/watch?v=Nx5rqw9tXB8

4 commenti:

LaRic ha detto...

Vista in originale con sub ingelsi un paio di anni fa (recensito qui il primo capitolo http://www.finalfantasymirror.net/dblog/articolo.asp?articolo=112)
Sulla scia di "Boy A" di Peter Mullan ho cercato altro interpretato da Andrew Garfield e ho trovato questo.
Per "altro" intendo cinema indipendente non di cassetta, che poi il buon Andrew ci e' diventato famoso con Terry Gilliam, con feisbuc e con il ragno mascherato della Marvel :-p
Una cosa adoro degli inglesi, in contrasto con gli americani .... loro non devono per forza essere politically correct e non deve per forza esserci un lieto fine.
E questa miniserie lo dimostra in modo inequivocabile.
Consigliata a tutti quelli che hanno voglia di un paio di mazzate nello stomaco :-p

babordo76 ha detto...

che poi da veri bastardi sanno alternare scene di violenza realistiche e insostenibili,(nel terzo episodio l'interrogatorio dove torturano un povero ragazzo) e mazzate di commozione pura(quando Maurice piangendo confessa a un ragazzo rinchiuso in carcere quanto gli dispiaccia di quello che ha combinato costringendolo a confessare,o quando l'avvocato esce dal nascondiglio con in braccio la bambina).
Io degli americani trovo urticante oltre il buonismo che io chiamo stuporismo spielberghiano,anche il loro politicamente scorretto enfatico,semplicistico,urlato,che diventa in un certo senso dozzinale.
Chissà perchè Red Riding mi ha fatto sentir male,e una serie come american horror history che vorrebbe essere più cattiva,mi fa sorridere o indignare per la stupidità di certi personaggi,(vedi la giornalista rimasta bloccata in manicomio,veramente una cretina d'antologia che spero schiatti tra atrocissimi dolori)
Non dico affatto che american history sia brutta e poi sono solo alla seconda puntata,è scritta benissimo e tutto quello che vuoi,ma riconosco ben evidente il trucco.Non è scattata l'empatia con le vittime,come nella serie inglese,ma semmai con gli aguzzini.

Gli inglesi invece hanno il dono del giusto equilibrio ed è per questo che i loro film ci fanno tanto male o ci commuovono:è la fottuta materia incandescente e bastarda che è alla base della vita, e non effetti speciali o caratteri da fumetto.

Simone Corà ha detto...

Grandissima mini-serie, tre film potentissimi con una sceneggiatura di livello eccelso, profonda, dettagliata, marcia, cruda. Fossero stati tre film per il cinema ne avrebbero giustamente parlato e lodato tutti, invece rimane un'opera più piccola ed è un gran peccato. :-)

babordo76 ha detto...

si,vero. Peccato non abbiano avuto una distribuzione cinematografica.
Titanica,gigantesca,splendida serie