domenica 30 giugno 2013

I PONTI DI MADISON COUNTY di CLINT EASTWOOD

                                                     



                                                 




Non è il cosa  scrivi o filmi o dici,ma il come. Credo sia quello alla fine a fare la differenza sostanziale per l'esito finale di un lavoro
Perchè in fin dei conti scrivere un libro che parla di una relazione amorosa o girare un film che parli di una breve ed intensa passione tra due estranei , non è altro che la base , la radice , di un progetto. Poi ci sono tante ,ma davvero tante , cose che possono trasformare quelle parole e quelle immagini in pura delizia ed emozione per il nostro cuore e la nostra intelligenza, o farci morire soffocati dal sentimentalismo,da parole svuotate da ogni significato e ipocrite da tanto son smielate.
Ecco esiste la responsabilità dell'autore, sue le scelte decisive,sua la strada che intende far prendere alla storia che vuol narrarci. Puoi puntare sul melodramma,sulla commedia leggera,oppure sul realismo delle piccole cose,dei personaggi ben scritti,dei dialoghi comuni,ma soffusi di delicata malinconia.


Così quando seppi che il mio mito: Clint Eastwood aveva deciso di girare un film sentimentale,per poco non passai a migliore vita!

"No Clint! Non puoi!Tu sei l'ispettore Callaghan! Mi hai cresciuto con questo mito per te giustiziere laconico e cazzuto" Insomma sai? Le classiche menate da ragazzo che si sente troppo inadatto e a disagio quando si parla d'amore,di quelli che arrossiscono e abbassano la testa se si menziona il nome della ragazza che amiamo. Sono sempre stato quel tipo,quindi ho sempre preferito altre visioni.Meno imbarazzanti per me.
Cioè questo è quello che pensavo fino a un dieci e passa anni fa.

Scrivo questo perchè per un po' di tempo non ho amato questo film. Lo trovavo privo di spunti,poco interessante e insomma un passo falso di Eastwood.
Oggi è moda e pensiero comune che noi del pubblico siamo tutti in grado di giudicare un film , un'artista e che il nostro giudizio sia giusto. Il film non ci piace? Si fa schifo.Non è colpa nostra ,dei nostri limiti,e cose simili..No! Non lo è mai.

Bè,io invece sono qui per dirvi che ho sbagliato clamorosamente per anni e anni. Sbagliavo perchè non ero pronto e maturo abbastanza per capire questo piccolo,grande film.


                                                        


Il film racconta l'incontro tra una casalinga di origine italiana , Francesca, e un fotografo americano Robert, il quale si trova nel piccolo paesino dell'Iowa per fotografare alcuni ponti coperti. Sono due mondi diversi che si incontrano, si conoscono, si scoprono, si comprendono e poi come è giusto che sia si innamorano e finiscono a letto. E poi le differenze esplodono, la paura di perdere il controllo, di non sapere come finirà quella cosa meravigliosa che per un po' ha cambiato il nostro grigio universo

C'è questa bella scena di litigio dei due amanti dopo aver fatto sesso,che è una piccola lezione di cinema e di scrittura, che a mio avviso dovrebbe essere studiato da molti sceneggiatori e registi. Due persone che hanno paura della cosa che hanno cominciato e avvertono pesante la nostalgia per qualcosa che non potranno ripetere , (lei perchè sposata, lui perchè incapace di fermarsi in un posto),che scoprono quanto siano sole e quanto il tempo,la società,la vita con le sue piccole ipocrisie quotidiane,siano contro la loro felicità

Sai a volte la gente fa così, per paura distrugge quel poco di buono che hanno fatto prima. Tanto ci pensano gli altri che giudicano ogni tua debolezza,ogni tuo disperato e umanissimo desiderio di amore e soddisfazione personale.  E si, talora ci sono anche io a giudicare alla cazzo di cane, lo so e te lo dico. Non credere che io sia meglio degli altri pirla che hai conosciuto o conoscerai.

Perchè l'amore terrorizza le persona, il perdere ogni tipo di controllo e staccarsi dall'individualismo , (agente della borghesia per impedire al popolo la collettivizzazione di ogni aspetto della nostra vita), per donarci e perderci in un'altra persona, ci spaventa.

La gente oggi ha paura di perdere qualcuno,di stare male, di pensare a questa evenienza. Temo a volte che abbia dimenticato che significhi amare, non essere spaventati dai nostri sentimenti e comprendere le esigenze degli altri

L'amore è una questione di dialogo e infatti in questo film parlano tanto. Si amano,conoscono e si scontrano e litigano ,parlando. Indagando e incappando nell'altra e altro.

E son dialoghi scritti benissimo, cinematografici certo...Ma anche umanissimi. La sofferenza è concreta, come  soffre una persona normale in una situazione simile e anche la gioia delle serate passate insieme.

Qui c'è commozione vera e profonda, non ci sono i trucchi del mestiere, (la musica ruffiana,l'esagerazione della recitazione e delle parole), vedi due straordinari personaggi , due grandissimi artisti, (una sempre meravigliosa e struggente Meryl Streep e un inedito Clint), e ti affezioni a loro. Ti interessa quello che vivono, perchè sono cose che capitano.

C'è un bellissimo discorso sullo scontro tra quello che profondamente desideriamo possa essere la nostra vita e quello che invece è.

Credo sia difficile scrivere e girare una scena più bella,complessa,nella sua apparente semplicità come la scena girata sotto la pioggia,con i due amanti che si rivedono. Lui è tornato per riprenderla,ma lei tentenna e alla fine si perdono per sempre. Ci sono particolari, (la mano di lei che si aggrappa alla serratura dello sportello),che dicono molte cose e fanno piangere gli occhialuti sensibili della brianza eh!

Quanta bellezza c'è in questo film! Empatia, nessuno qui è un bastardo che merita di soffrire,anche la figura del marito ad esempio ha un suo perchè. La scena della sua morte è semplice e toccante. Un uomo medio,mediocre che si scusa per non aver dato tanto alla moglie,ma non come risarcimento finale della sua pigrizia,ma come doloroso atto di autocritica.

L'umanità vale la pena di essere raccontata e filmata, io non credo nella palle dei cinici e delle ciniche, io sono convintissimo che sia l'amore e la comprensione a farci vivere. Quello schietto e diretto, quello che teniamo per noi perchè sappiamo che è troppo puro e delicato e potrebbe disperdersi.

Ecco,io per esempio sono contento che si facciano film come questo.Ogni tanto fa bene ricordarci che sappiamo commuoverci,senza inventare nessuna giustificazione

4 commenti:

hetschaap ha detto...

Io amo questo film ed è stato un colpo di fulmine alla prima visione. L'ho visto mille volte e, ogni volta, non posso fare a meno di piangere. E la scena che trovo più intensa è proprio quella della morte del marito che citi tu. La consapevolezza di essere stato accanto ad una persona per una vita ma di non aver farto abbastanza, di non essere abbastanza. La trovo straziante. E poi è un film fatto di piccoli gesti, quasi semrpe trattenuti, di sguardi e di parole non dette o dette troppo tardi. Una storia come tante resa immortale perché il CINEMA serve proprio a questo. Per me un capolavoro.

babordo76 ha detto...

si,è splendido come film perchè non abusa di smielati melodrammismi,non ci sono stupide prove d'amore,non è totalitario con frasi dogma tipo:il vero amore.
Ma mostra quello che questo fondamentale sentimento è: una cosa comune,che colpisce tutti e tutte.
E anche dove il rischio è forte se la cava benissimo.
Oltretutto ha dei personaggi secondari come il marito, Lucy , la donna evitata da tutto il paese perchè ha tradito il marito,i figli che con poco diventano personaggi completi. Questo solo i grandi riescono a farlo e Clint lo è

CineFatti ha detto...

Occhialuto che fai appannare le lenti invisibili delle compagne non-occhialute... mannaggia a te! :) Hai scritto una recensione che va al di là: dall'anima del film all'anima tua, e se l'arte non servisse a questo "io non saprei più dov'è il nord".

Su Clint e sull'evoluzione del suo personaggio mediatico/professionale dedicherò un capitolo a parte, ora mi va di essere sentimentale e di lasciare gli accademismi alla polvere.:)

- Fran

babordo76 ha detto...

perchè io non ho mai amato, tranne rarissimi e unici esempi, le bloggers o i bloggers che basano i loro post sul tecnicismo. Tanti dati,tante curiosità,tutte cose belle?Ma te?
Il cinema è industria,lavoro,trattati critici,ok..ma la maggior parte è spettatore e sa benissimo che ogni film non è mai "solo un film" e se dovesse esserlo,per me avrebbe fallito.
Quindi ci sono i nostri pensieri,il nostro vissuto,le nostre splendide "seghe mentali".

Un film come questo non puoi scriverne dicendo solo cose tecniche,ti costringe ad affrontare i tuoi sentimenti e cose così..