lunedì 13 ottobre 2008

TODO MODO di ELIO PETRI

Lo spettatore indisciplinato, non ama le serate di regime -dove al pubblico viene concesso il privilegio di seguire le gesta di vipparoli su isole lontane. Non si abbandona nemmeno all'umorismo borghese e facilone dei comici del vuoto.Per questo si è scelta la visione di questo film assolutamente imperdibile e di grande importanza artistica.
Petri si ispira a Sciascia e scrive/dirige un film assai inquietante ,un vero e proprio horror sulla società italiana e specificatamente quello che era il Partito che per 50 anni ha sommerso l'Italia in clientelismi,sostegni mafiosi,malgoverni e altre infamità,cioè la Democrazia Cristiana.Il film però va oltre a questo e diventa l'agghiacciante fine di un mondo politico e religioso per mano di uno o più misteriosi assassini.Una punizione che si abbatte su i membri di un partito ed esponenti di rilievo della nazione,i quali durante lo scoppio di un epidemia si rintanano in un lugubre luogo di culto per esercizi spirituali.Un film apocalittico,feroce,crudele. Grottesco misurato e simbolismi graffianti,un'apocalisse desiderata da chi vive amaramente questi tempi morti e infetti.
I fascisti al potere attualmente,i peggiori razzisti,e i grandi ladroni della nostra attuale società,non meritano forse una punizione simile?Dopo tutto loro hanno assassinato la meglio gioventù e affogato le istanze migliori di questa nazione,dopo tutto anche essi sono infetti dal male che colpisce classe dirigente e popolino che li segue,quello di una arroganza cialtrona e del malaffare come esempio di carriera.Todo Modo,dunque , è un film ancora attuale.Perchè i collegamenti con quel periodo non sono del tutto finiti,le responsabilità della dc e del mondo clericale nel costruire un paese debosciato,corrotto,volgare e assassino non mancano.Omicidi politici ,quindi senza colpi di pistola,ma distruggendo nella nazione lo spirito critico e l'ideologia di un cambiamento culturale prima di tutto e poi politico e sociale.L'italia non è cambiata dal tempo trascorso dalla realizzazione e visione nelle sale del film ,ad oggi.La faccia di un potere infetto e da condurre verso una fine senza concessione di pentimenti è ancora attuale.
Memorabile Volontè che rifà Moro,(il presunto martire e padre della repubblica-ma lo spettatore indisciplinato preferisce rimanere orfano ,piuttosto che avere un padre legatissimo a un partito che ha portato una morbida e soffocante dittatura nel paese per oltre 40 anni,), è a dir poco perfetto nella rappresentazione ipocrita e melliflua del Potere. La distruzione di una classe dirigente minata da assassini invisibili e letali,rappresenta il suicidio collettivo dovuto a un uso distorto della politica e del potere,inevitabile punizione che nulla ha di celestiale e divino,nulla ha che fare con il presunto Megadirettore delle nostre anime,ma è la fine ,la condanna di chi troppo si è spinto nell'affarismo e nel sudicio mondo della corruzione.
Un film indimenticabile ,simbolico e "dannato".Petri dimostra di essere stato un grandissimo autore , straordinario inventore e costruttore di "racconti" morali e politici ancora capaci di colpire nel segno,la pellicola ha a disposizione un grande cast.Oltre a Volontè,Mastroianni,Melato, citerei un bravissimo Ciccio Ingrassia,Franco Citti,Renato Salvatori,tutti bravissimi .
Un film che narra dell'auto-cannibalismo del potere corrotto e distorto,chissà se dallo sterminio di una classe dominante e da una misteriosa epidemia possa nascere un mondo diverso,o forse quella era la Fine,senza possibilità di salvezza?

1 commento:

babordo76 ha detto...

concordo sulla tua iniziativa,ne ho parlato sul mio blog in splinder!