Pellicola scritta da John Millius e diretta da Walter Hill,Geronimo è la biografia dell'ultimo grande guerriero indiano.
Ormai ridotti male e sconfitti gli apache decidono la resa, tra questi vi è anche Geronimo , un imbattibile e imprendibile guerriero.
La pace , però, dura poco . Infatti alcuni soldati americani uccidono uno stregone perchè convinti che spinga gli apache a riprendere le armi- i democratici yankee vorrebbero che diventassero contadini e per questo hanno dato a loro una terra arida. Un affarone.
Per questo Geronimo torna a fare le guerra e sulle sue tracce si muovono :un giovane ufficiale appena arrivato nel west, un generale disposto al dialogo, un altro giovane ufficiale che ha simpatia per gli indiani e una guida rude e a suo modo saggia.
L'indiano si arrenderà,ma l'esercito statunitense subirà lo stesso un grande colpo,visto che 35 uomini mal armati hanno fatto trabolare un potente esercito.
Visto che il nuovo capo fa imprigionare e spedire in florida , oltre Geronimo anche le guide alleate dell'esercito, il giovane ufficiale decide di lasciare l'esercito per la vergogna profonda della mancata parola dei suoi superiori.
Il film racconta come è nata la grande democrazia americana, cioè sulle vite degli indiani. Un genocidio nazista di grande e grave peso politico e sociale. Una vergogna e un'infamia che spesso viene dimenticata perchè fa comodo la storiella della grande democrazia americana.
Paese che ha rubato vite e terra agli indiani,come ha fatto in modo diverso anche con i successivi piani condor e le sue guerre per la democrazia. Un esercito peraltro nemmeno così vincitore come ci piace credere,anzi.
Ultimamente le menti migliori del paese hanno ripreso il discorso di rivedere la storia in favore degli indiani- pratica già in voga,per la verità, già negli anni 50 guardate Tomahawk e L'ultimo Apache, ad esempio.
Una storia da non dimenticare
Ormai ridotti male e sconfitti gli apache decidono la resa, tra questi vi è anche Geronimo , un imbattibile e imprendibile guerriero.
La pace , però, dura poco . Infatti alcuni soldati americani uccidono uno stregone perchè convinti che spinga gli apache a riprendere le armi- i democratici yankee vorrebbero che diventassero contadini e per questo hanno dato a loro una terra arida. Un affarone.
Per questo Geronimo torna a fare le guerra e sulle sue tracce si muovono :un giovane ufficiale appena arrivato nel west, un generale disposto al dialogo, un altro giovane ufficiale che ha simpatia per gli indiani e una guida rude e a suo modo saggia.
L'indiano si arrenderà,ma l'esercito statunitense subirà lo stesso un grande colpo,visto che 35 uomini mal armati hanno fatto trabolare un potente esercito.
Visto che il nuovo capo fa imprigionare e spedire in florida , oltre Geronimo anche le guide alleate dell'esercito, il giovane ufficiale decide di lasciare l'esercito per la vergogna profonda della mancata parola dei suoi superiori.
Il film racconta come è nata la grande democrazia americana, cioè sulle vite degli indiani. Un genocidio nazista di grande e grave peso politico e sociale. Una vergogna e un'infamia che spesso viene dimenticata perchè fa comodo la storiella della grande democrazia americana.
Paese che ha rubato vite e terra agli indiani,come ha fatto in modo diverso anche con i successivi piani condor e le sue guerre per la democrazia. Un esercito peraltro nemmeno così vincitore come ci piace credere,anzi.
Ultimamente le menti migliori del paese hanno ripreso il discorso di rivedere la storia in favore degli indiani- pratica già in voga,per la verità, già negli anni 50 guardate Tomahawk e L'ultimo Apache, ad esempio.
Una storia da non dimenticare
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