giovedì 1 agosto 2013

A BETTER TOMORROW di JOHN WOO

Certe volte la vita regala e la vita toglie,ci sono ostacoli e oracoli della sventura, dolci ninfee del " vacca che culo" e tutto il caos attorno alla carriera di un attore.
Prendi questo film: " A BETTER TOMORROW", nessuno puntava su Cho Yun Fat, era un mediocre attore con la carriera in crisi e prettamente televisivo. La pellicola era invece l'occasione per il rilancio della carriera di Ti Lung, avrebbe dovuto spalancare di nuovo le porte del successo. Invece il personaggio di Mark, con le sue smargiassate, l'impermeabile,la sigaretta o lo stuzzicadenti perennemente in bocca conquista la scena e quindi l'immaginario collettivo. Tanto che in america uno che molti alterati considerano un regista, Tarantino, per giorni andò in giro vestito come il personaggio di questo film.
Me ne frega un cazzo,ma citando Tarantino è facile che io abbia qualche visita in più su Google!


Che razza di film è questo Better Tomorrow? Una di quelle pellicole che hanno superato il loro effettivo valore artistico ,perchè se guardi bene è una pellicola assai naif,con buone rappresentazioni più che recitazioni,svolgimento a volte un po' raffazzonato e semplice,ma ha un grandissimo fascino. Abituati alla merda americana ,piena di teste di cazzo arroganti che le danno a nemici spesso più in gamba di loro,dove conta la forza bruta del singolo per esaltare i segaioli imperialisti,qui la violenza e l'azione, che non manca anzi, è al servizio di grandi sentimenti e di una possente morale, di una tagliente e brillante etica.
Per questo io ammiro tantissimo il cinema d'azione e i polizieschi asiatici. Non sono una serie di cafonate , di idiozie mal assortite,ma l'epica e il romanticismo alla velocità delle pallottole,che ballano leggiadri la danza della morte e del sangue.
Mi sento molto affine a questo tipo di cinema, a questo tipo di suggestioni.




Dal punto di vista cinematografico è chiaro che non manchi l'iconografia del cinema action yankee,ma è pesantemente filtrata dal gusto europeo per il polar, il noir francese,con i suoi eroi reietti,emarginati,che si riscattano con e nella violenza finale.

La storia di Ho e Mark due amici gangsters che vengono traditi dal loro capobanda e del difficile reinserimento nel mondo civile di Ho, la rottura del rapporto con il fratello Kit, integerrimo poliziotto di Hong Kong, offre una visione altra e oltre rispetto al bang,bum, che regnava nell'epoca del reaganismo più cazzone in opere squallide come Invasion U.S.A. o Red Scorpions.
Anche la cura delle sparatorie, seppure in fase embrionale mette al servizio del genere un talento non comune , quello di Woo per le coreografie dei corpi in un continuo sanguinare e rinascere.

La pellicola ebbe un vastissimo successo in Asia, tanto da cambiare il modo di girare,intendere, l'action e non solo. Dopo un po' anche i registi europei e americani tentarono di copiare la formula,ma con risultati spesso pessimi.

Quindi non dico che questo film sia un capolavoro, ha evidenti difetti e limiti,però era l'embrione di un futuro radioso per il cinema asiatico e di hong kong in particolare.

Eh,si ....C'è un occhialuto di Monza che ogni volta pensa di essere Cho Yun Fat e sparare a destra e ad estrema destra ^_^

2 commenti:

Napoleone Wilson ha detto...

Vabbè qui siamo di diritto nel mitologema filmico a cavallo tra '80 e '90 che avrebbe cambiato per sempre le concezioni stilistiche e le coordinate tecnico-cinematografiche del genere "action" così come lo conoscevamo e l'avremmo poi conosciuto, troppo è stato scritto troppo è stato già detto in tutti questi anni a proposito, tranne che oltre al II è ancora bello pure il III di Tsui Hark, poi del resto ci sarebbe poco da aggiungere. Qua si toccano persino vette di inusitata altissima poesia dell'amicizia virile, quella vera, in mezzo al mai così alto e svettante lirismo della violenza più coreografica nelle declinazioni di un vero stoico, balletto della sconfitta accettata e affrontata all'"orientale", cioè "a viso aperto" e fatalista.

babordo76 ha detto...

infatti il mio amore per il cinema orientale,che prima conoscevo solo per kurosawa,nasce qui