venerdì 23 agosto 2013

RIFLESSIONI INDISCIPLINATE

Non che io abbia una testa cosi piena di belle e dotte cose da dire, cioè si...ce l'avrei ,ma sono pigro e scrivo sempre qui: in edicola. Quindi, tante belle idee vengono semplificate. La semplificazione è alla base della moderna comunicazione, quindi anche i grafomani logorroici come me son destinati a esser essenziali.
No, questa volta non parlo di cinema, ma di alcuni aspetti della nostra vita abbastanza seri: lavoro e rapporto uomo e donna.
Da dove mi è venuta l'ispirazione? Da due ottimi e bravi bloggers , che mi vanto di avere tra gli amici , cioè Fabrizio e Valentina che hanno postato di recente questi due ottimi articoli, ( e le mie dotte considerazioni rovineranno,pardon ! :-)   )

http://taccuinodaaltrimondi.wordpress.com/2013/08/22/e-ringrazia-che-hai-un-lavoro/


http://liquida75.wordpress.com/2013/08/21/lamore-reale/

 Non è da tutti i giorni leggere cose importanti e da condividere nella blogsfera , spesso ci parliamo addosso o per quella cricca che ci segue, toccare temi universali è un dono che troviamo in questi due post.
Ma so che aspettate con impazienza le mie riflessioni e quindi...eccole.




Ci vuole una grande dose di cretineria e la certezza di avercela fatta per portar sugli schermi tv , una pubblicità idiota come quella della Conad.
Ci vuole la più totale e completa rassegnazione e smarrimento totale della classe lavoratrice per poter ideare una simile vaccata,che però mette in scena non tanto uno spot su un supermercato,ma il ruolo che un lavoratore dovrebbe investire e vivere in questo nostro sistema liberal capitalista, tanto amato e difeso da quelli che vorrebbero vivere sulla nostra pelle. D'altronde non ho mai creduto che debba esistere una classe imprenditrice estranea allo stato e indipendente. Una classe che si permette di ricattare la nazione  con il pretesto di chiudere e trasferirsi, che per anni ha fatto quel cazzo che gli pareva e ora passa come fosse l'unica vittima della crisi economica. Semplificazioni, certo. Però con una loro certa verità.

Quindi noi vediamo questo pirla che si sveglia nel cuore della notte , è talmente felice che riesce a svegliare la moglie- la quale magari pensa : va che si tromba- e invece tutto estasiato , in preda a un orgasmo che manco rocco siffredi, spiega all'allibita e intontita consorte che deve andare al lavoro,perchè i Clienti, (questi esseri superiori , dotati di spiccatissime qualità intellettuali), devono trovare tutto a posto. E via che va in negozio e accarezza in preda a un delirio servil-erotico i prodotti del supermarket.
Dici: ma è straordinario? Ti pagano?
PAGARE !!!!!!!!!!!!!!!!!! PA-GA-RE?
Ecco, infatti il passo successivo dovrebbe essere: il lavoratore si dovrebbe sentir fortunato di aver un lavoro, per concessione benevola del Conte-Duca Gran Imprenditor Cont Dracu. Gran . Figl. di Put, ma ahimè è così ingrato che vuole essere pagato. Si accontenti di un : "bravo" del suo padrone e al massimo di un osso lanciato dal suo datore di lavoro.
Esagerazioni, esagerazioni, certo!  Però a furia di  cedere , si finisce nella merda. Questo vale per tutti i campi della vita.



Una volta eravamo guerrieri. Una volta essere proletari e appartenere alla classe operaia era il nostro orgoglio. Lavoratori e Uomini , in una società di Lavoratori e Uomini.  La coscienza di classe, la cultura popolare, (che non vuol dire inno all'ignoranza contro gli intellettuali e la cultura,come funziona oggi. Ma essere preparati,studiare,militare nella sezione,riscoprire la nostra storia),l'autunno caldo te lo ricordi , vero?
Ci hanno messo le bombe per fermarci. Io sono orgoglioso della mia classe. Anche se punto a conquistare i salotti,ma proprio per portare la nostra furia e la nostra urgenza di vita tra quelli che fanno i finti poveri che vanno nelle finte osterie , (ma questa è cosa milanese eh), e sai il Lavoratore giustamente si prendeva i suoi spazi e la sua dignità.
Poi tra certi che han peccato di fancazzismo,altri che si son stancati perchè mancava un partito solido a disciplinarli e tanto altro , siamo finiti per arrivare ad oggi. Dove la controrivoluzione ha stravinto. Non è che dobbiamo inventare nuove riscosse immaginarie, ha stravinto.
Nondimeno io non demordo, non mi arrendo. Sono uno sciocco bolscevico?Meglio che esser una testa di cazzo destronza o democretina
Rimango quello là: un figlio disordinato della classe operaia. Conosco il valore della mia storia

Ecco,il lavoratore Conad che si sveglia di notte? Cosa sa? Cosa conosce? E i "creativi" che hanno ideato lo spot? Con le camice dal colletto bianco inamidato , l'abbronzatura permanente, ecco questi che sanno?
Un cazzo.  O meglio: conoscono  la controffensiva padronale, ne fanno parte, sono "nemici di classe" e come tali vanno trattati




Il lavoratore Conad non è vittima del sistema, perchè basti vedere come si comporta e quello che dice. A lui manca del tutto la coscienza di classe, che esiste ancora oggi e sai perchè? Tutti dicono che sia finita. Che è morta la destra e la sinistra. Morta da noi,per complicità dei venduti. Non perchè sia estinta in generale.
Anzi la crisi mette in evidenza come vi sia un gruppo ristretto di persone con tanto danaro e altri poveracci costretti a vivere con la paura di perdere il lavoro. Precari,instabili,con il cazzo che il lavoro fisso annoia. Cretinerie dette dai nemici.

Rammento una mia lunga permanenza in un centro commerciale. Io credo che esso sia la nuova fabbrica, che produce roba per bestie affamate di mediocrità. Simbolo potente dei nostri tempi, catena montaggio dell'accumulazione di roba e desideri.
Ero precario, però siccome ho un senso alto e nobile del lavoro, aiutavo tantissimo i miei colleghi, (spesso troppo pochi per sostenere il lavoro in corsia durante l'assalto dei clienti), anzi mi sa che ho lavorato più per il negozio che per la ditta e i suoi prodotti del menga.
Ho fatto amicizia con il delegato sindacale, ho trovato una cgil seria e combattiva. E per solidarietà nei loro confronti: ho scioperato.
Mi sono unito a loro, in prima fila  a muso scoperto,rischiando.Ma l'ho fatto per loro. La carne della mia carne: la mia classe.
 Abbiamo manifestato nei corridoi ,negli altri centri. Lo abbiamo fatto. Il centro commerciale si è fermato.

E hanno ascoltato i lavoratori.

Più avanti sempre per i lavoratori in sciopero e per il sindacato,ma sopratutto per la mia idea di giustizia sociale e socialista, anzi : comunista, mi son occupato di disciplinare i precari a non cacciarsi nei casini collaborando con i responsabili del centro. Perchè questi affidavano chiavi di settori delicati a giovincelli e giovincelle, fosse capitato qualcosa avrebbero avuto dei grossissimi guai.
Ci sono riuscito, ho rotto talmente tanto i coglioni che le ragazze hanno rifiutato ogni collaborazionismo

E abbiamo anche lavorato tantissimo. Si, non è che lo sciopero o altro l'abbiamo mai preso come una vacanza. Noi conosciamo benissimo il valore del lavoro.



La nuova classe proletaria è quella precaria.  Presente in diversi campi,ma che tu sia in fabbrica o che lavori nel fantastico mondo dello spettacolo come maestranza, o in un centro commerciale, o in un call center, sei sempre un o una precario/a del cazzo.

La mia generazione è stata la prima vittima. Quanti miserabili contratti abbiamo conosciuto? Quante prese per il culo? Quanti pagamenti dopo tre mesi e così via? Il nemico sono le agenzie di lavoro interinale. Dovrebbero essere spazzate via.
Ci hanno diviso perchè uniti creiamo problemi e così invece, ognuno perso nel suo mondo di merda e con la paura di non trovare un altro impiego, uno qualsiasi, ecco che abbiamo perso la guerra e la battaglia. Mi son incazzato con tanti coglioni che reputano il precario o la precaria una persona che non vuol lavorare, parole di vecchi rincoglioniti , con l'aggravante di esser brianzoli e la doppia aggravante di esser brianzoli di adozione.
Ma è chiaro: se non ti senti parte di una classe ,cosa sei? Un singolo, un individuo e quindi: zero potere. Non conti un cazzo. Sei sola con la tua paura, sei solo e ricattabile.
Il lavoro ce l'hai,ma non ringraziare un cazzo di nessuno. Preparati a combattere,se puoi.



UOMINI CHE AMANO LE DONNE

Chiaro che nemmeno a casa un lavoratore deve esser tranquillo, così eccovi servita la guerra tra sessi . Con tutte le complicazioni e farneticazioni imbarazzanti di parte: ogni maschio è un potenziale stupratore , viviamo in un contesto "nazifemminista".
Suggestioni sulle menti di alcune e alcuni di noi, atte a produrre rabbia e scontri tra i sessi,per indebolire ancora di più la nostra presenza nelle lotte . Una mia discutibile idea,ma alla quale sono legato.
In fin dei conti i mass media puntano sui risvolti negativi dei rapporti tra i sessi ,dipingendo ogni istinto maschile come squallido e ogni donna come o un'arpia oppure tette e culi che si agitano davanti a te.
Uno svilimento della persona in tutte e due i casi. Il pensiero semplice e imbecille che domina oggi ci porta quindi a vedere questi due soggetti sempre in guerra tra di loro.
Oggi si polemizza sul Femminicidio, certo: io non credo si debba fare leggi speciali ogni volta su onde emotive, le leggi ci sono: vengano applicate. Nondimeno: questi fatti esistono. Non me ne frega nulla se son tanti o pochi. Non sono i numeri,ma gli atti a essere importanti.
E alcuni farabutti , indegni di essere uomini come me, ultimamente hanno fatto cose orribili. Dovremmo quindi riflettere noi maschi su cosa stia succedendo senza darci troppe giustificazioni. Perchè non credo che tutte le vittime siano state maligne nei confronti di quei tizi.

E la riflessione deve partire da noi e da come ci comportiamo con le donne. Non siamo esenti da errori e anche io mi son accorto di aver fatto male a qualcuna o non essermi comportato bene nei suoi riguardi. Ne pago le conseguenze,perchè è giusto così.

Il punto è che la cultura maschilista per anni ha combinato casini a destra e manca. La donna come trofeo da esibire,l'ossessione di penetrare più vagine possibili per il nostro godimento, un animale domestico sempre pronta a fare tutto per noi. Si pensava naturale che esse si sacrificassero per il nostro bene.

Cultura reazionaria.

Io ho avuto la fortuna di crescere tra le donne. Dico fortuna perchè da esse ho imparato il gusto della chiacchiera, che non è solo pettegolezzo- e lo fanno, ah se lo fanno!- ma piacere di dialogare con l'altra persona, approfondire la conoscenza con l'altro.
Certo, ho notato che hanno poco spirito di gruppo, mentre noi maschi siamo portati ad agire uniti. Siamo forse più franchi e diretti nelle cose e quindi anche nei rapporti, questo ci porta anche a non comprendere i sottotesti, le sfumature, il "ma ti ho fatto capire" delle donne: che se parlassero chiaramente sarebbe meglio eh!
Però, a parte queste cazzate, cosa volevo dire?
Io credo nell'amicizia fra uomo e donna. Perchè non sono ossessionato dal sesso.  Perchè  non sono malato di pornografia e sessualità repressa che devo manifestare con tutte se no, che maschio sono? Ecco non me ne frega un cazzo di apparire maschio agli occhi degli imbecilli

L'ossessione materialista del sesso l'ho conosciuta anche io, come uomo. Spinto dalla suggestione delle compagnie , dei mass media. Però appunto ripeto:la mia educazione è stata forgiata dalla donne e quindi da sempre ho avuto un atteggiamento non da cacciatore che deve fare vedere i trofei,ma da persona che deve conoscere un'altra persona. L'amore e il sesso arriveranno
Ipocrita, falso, dici così per renderti bello agli occhi delle lettrici. Pensatelo pure,menti deboli, perchè state ricorrendo al secondo errore: generalizzare
Io sono una persona speciale, io non sono come gli altri: nel bene e nel male. Ripeto le mie cazzate le ho combinate, le ore su youporn e altro. Tutto fatto,ma poi arriva il punto in cui ti fai schifo e decidi di cambiare di migliorarti come uomo ed essere umano. Una lunga strada,ma che soddisfazione farcela!
Non possiamo piacere a tutti e tutte ,per cui sicuramente qualcuna o qualcuno dirà:ma va là quello ...Ok,pensatela così. Io ho delle persone che giudico care e che sanno come sono veramente.

Non esiste il nazifemminsimo, esistono donne naziste come la Clinton, una imperialista squallida. Ed esistono donne meravigliose che ogni giorno arricchiscono la mia vita,come tante mie amiche, molte di lunga data.
Ti dirò la verità: non ho mai avuto la fila di innamorate eh? E alcune sono state sgarbate con me, qualcuna mi ha riso alle spalle. E allora? Dovrei diventare un frignone contro un intero genere?No. Tante mi vogliono bene, sono pronte a confrontarsi,a criticarmi apertamente e a sostenermi.
Questa è amicizia,ed è una cosa naturale come il sesso o l'amore. Non un fatto meccanico,non una roba da rubrica del cuore ,come ultimamente sono vissuti queste ultime due cose.

Ovvio che uno abbia desideri sessuali per una donna,ma non è detto che debba esserlo per tutte e non è detto che sia legato all'estetica. Non prendo i film ,sopratutto americani, come bibbia del comportamento. Tranne le onde del destino , che per me rappresenta il mio modo di amare una persona.Ma vabbè...fino a un certo punto.
Come tutte le cose belle , costa fatica ed errori,alcuni imperdonabili ,a volte si concludono bene o male,ma sono rapporti che io reputo importanti. Non mi parlano di motori, non mi parlano di calcio, non sento le solite cazzate sulla "FIGA", ripeto esser amico di una donna mi ha sempre arricchito.So che non sto mentendo,perchè per fortuna non appartengo al pensiero dominante
Sono un occhialuto particolare,una bella persona da conoscere. Come tantissimi uomini e tantissime donne.

10 commenti:

hetschaap ha detto...

La riflessione sul mondo del lavoro è amara ma necessaria. L'ottimo post al quale ti sei ispirato mi ha fatto sorgere diversi interrogativi e mi ha fatto rilfettere su un punto in particolare. Verissimo quello che dici sul precariato e, soprattutto, sull'imdividualismo imperante sfruttato da chi ha potere per dividere i lavorarori, isolarli, renderli meno forti e, di conseguenza, meno pericolosi. Ma quello che mi spaventa di più è un'omolagazione di pensiero generata dal consumismo imperante per cui diventano indispensabili beni e servizi che sono del tutto superflui. Il centro commerciale che, di domenica, deve essere aperto viene considerato un servizio di base, come l'ospedale, i pompieri o il trasporto pubblico. Ammetto di essere caduta anche io in questo errore e l'ho pensato a lungo. Poi mi sono resa conto che questi sono falsi bisogni indotti, appunto, dal consumismo. E, ancora più importante, mi sono resa conto che dietro ad un centro commerciale aperto ci sono centinaia di persone che lavorano e che hanno il mio stesso diritto di riposare, di staccare, di stare con la famiglia e gli amici. È vero, il supermercato e il negozio aperto la domenica fa comodo a tutti ma, diciamoci la veità, è indispensabile? È necessario? No, non lo è. Molto più necessario riscoprire altri valori, alre priorità, come, appunto, stare un giorno con la propria famiglia e decidere della propria giornata in maniera libera. E credo che molte persone scoprirebbero che si può fare molto altro oltre ad andare per negozi in quella giornata (e lo dice una che adora andare per negozi e che lo considera rilassante!).

Per quanto riguarda, invece, il secondo argomento sono convinta che, come sempre, ogni rapporto sia un piccolo mondo a sé, costruito in base alla sensibilità e alle peculiarità delle persone che lo vivono. Molto difficile e, soprattutto, molto ingiusto giudicarlo dall'esterno. Non dovremmo mai farlo ma siamo tutti naturalmente portati a giudicare gli altri. Io credo che ci si debba accostare agli altri considerandoli, innanzitutto, persone. Uomo o donna sono già un qualcosa che viene dopo, ulteriore. È un qualcosa che non può essere ignorato perché ignorarlo è negare una natura indiscutibile ma non deve essere alla base del rapporto. Alla base c'è che siamo persone, accomunate dall'appartenenza alla stessa specie che è il genere umano e questo, di per sé, ci rende simili e 'compatibili' poi siamo anche uomo, donna, bianchi, neri, ebrei, musulmani, bassi, alti e tutto ciò che ci viene in mente. Ma le affinità, l'affetto, la comunanza di interessi e passioni sono un qualcosa che prescinde da tutto questo. Almeno per me.

babordo76 ha detto...

esattamente,ma io rispondevo a una - non so se la conosci- che sul suo blog ha scritto che non è possibile l'amicizia tra uomini e donne citando un film americano,la conosci? ^_^ (faccina sorridente,scherzo). Infatti la seconda parte vuol dire questo:siamo esseri umani e non il nostro sesso,per questo ho molte amiche che considero tali e non altro. Io credo possa esistere.
Per le affinità,le esperienze,e così via. Purtroppo banalizziamo tutto, rendiamo tutto mediocre,quindi anche questo tema è trattato alla cazzo di achille,(che è il mio cane,mica quello dell'illiade),questo mi fa arrabbiare. Inoltre ho usato il tuo bellissimo post per chiarire alcune cose. Non concordo quando si parla di nazi femminismo o maschi stupratori potenziali. Volevo che si riflettesse su questo.

L'altro tema: ma alla domenica preparati un panino e viaggia. Gira,vai in montagna,al mare,al lago,fatti i cazzi tua ...cliente!

babordo76 ha detto...

aggiungo che la tua risposta ha dato un ulteriore contributo a quanto scritto da me. Grazie mille, sei davvero indispensabile ^_^

Napoleone Wilson ha detto...

Ma che dire, a torto o a ragione mi sento chiamato in causa e coinvolto dalla discussione. Se a te no, a me hanno fatto male e tanto, e in un modo o nell'altro gliela farò pagare. Io non li avevo fatto assolutamente nulla. Sono anzi specialiste, nel lasciarti con i rimorsi che non dovresti neppure avere ma dovrebbero avere loro, e che neppure si pongono.Per rispondere a hetschaap, saranno pure persone, ma inizialmente si descrivono tutte come invariabilmente sensibili, diverse, che non giudicano, premurose e costanti, consistenti ecc., poi al momento giusto anche se te hai solo un problema familiare o qualcosa che puoi/trà o col tempo, risolvere/rsi, femministe o meno si comportano tutte alla stessa identica maniera, col "migliore" e massimo tempismo.

Napoleone Wilson ha detto...

P.S.: C'è di peggio della Clinton. Perchè per arrivare dov'è almeno lei non ha potuto mai fare uso per tutta la sua vita della più potente e devastante arma delle donne: l'avvenenza e la sessualità. La loro prerogativa di genere, per il potere.

babordo76 ha detto...

napoleone il tuo caso ,la tua problematica,sono individuali. Quindi tu vivila pure così.
Ma non mi pare che in tutto il mondo succeda la stessa cosa. E ripeto:certo che di donne "cattive" se ne incontrano. E anche a me capite di pensare di mandare a quel paese qualcuna, ma ci sono le altre.
Che non meritano di essere trascinate nel fango dell'odio generalista.

Perchè è lo stesso errore che commettono certe bimbette isteriche nel ritenere noi maschi tutti viscidi,repellenti,schifosi e stupratori. Io non lo sono e non lo sono tantissimi
Mi ha rotto le scatole questa trovata borghese della guerra tra sessi.

Poi mi sa che una donna è anche un po' di più di sola avvenenza e sensualità,che certo non guasta. Ripeto è la nostra compagna di strada.

ps:guarda che io non ho la fila di ammiratrici,e che mi han riso alle spalle magari fingendosi amiche ne ho incontrate.Ma non la faccio pagare a nessuno
Non permetto che qualche stupidella mi rovini la vita a me e ad altre.

Questa è solo la mia riflessione e quello che vivo. Poi la vita è diversa per tutti

Napoleone Wilson ha detto...

Appunto, tu nonostante tutto l'hai sempre avute al fianco. Io, no. E sono di nuovo 11 mesi 11 undici undici undici undici , ora. Si diventa una "cosa". Ciao.

babordo76 ha detto...

ma infatti,posso comprendere il tuo problema. Ma non accettare quello che pensi e scrivi.
Ti auguro di uscirne,sinceramente

Napoleone Wilson ha detto...

Non accettare non esageriamo. "Viviamo pur sempre in un paese libero." O che lo dovrebbe essere. Come qualcuno inevitabilmente diceva, nei film e telefilm americani degli anni '80.

babordo76 ha detto...

non accetto nella mia vita, non nella vita di tutti.