Una donna ,ben voluta nel quartiere perchè si occupa dei ragazzini sbandati, viene assassinata brutalmente. Sembra una rapina,ma...
Non dobbiamo per forza aspirare al capolavoro, all'opera memorabile e leggendaria, per fare buon cinema.Prendi questa pellicola. Ti rivoluziona la vita? Ti offre nuovi punti di vista?Ti insegna e stupisce con qualcosa di nuovo oppure profondamente etico?No,assolutamente. Quindi cosa vediamo,perchè vale la pena donare cento quaranta tre minuti della nostra esistenza alla visione di questa pellicola?Perchè è un grande esempio di cinema medio. La pellicola entra nel vivo subito e mentre procede , lascia briciole di discorsi che esulano il genere senza fermarsi però. I personaggi ci vengono presentati senza preamboli e flashback e spiegoni. Quattro ragazzi allevati dalla donna assasinata, quattro senza famiglia destinati alla rovina,e loro?Si sono anche rovinati,perchè l'amore non guarisce la bestia che divora i tuoi giorni migliori e perchè ogni uomo ha una storia scritta. Si tratta solo di seguire con dignità e onore la storia che ti appartiene.
Di farlo magari in compagnia,o meglio da soli.
Una strana famiglia:mamma single,figli delinquenti e orfani,abbandonati,molestati. Due bianchi e due neri.Quindi la famiglia cosa è?Possiamo essere certi che esista solo un tipo e il resto vade retro satana?
Comunque i ragazzi cominciano a indagare sulla morte della loro madre,si scontreranno contro un potentissimo boss del quartiere e contro poliziotti corrotti.
Niente di nuovo,di speciale,eppure girato benissimo.Senza strafare,con personaggi certamente stereotipati eppure non marionette.Ci sono sfumature che impediscono di dire: ecco i bravi,ecco i cattivi.Anche se la differenza esiste,ma i metodi non sono netti e separabili.Abbiamo un buon cast,una buona ambientazione invernale,una Detroit sotto la neve. Singelton ha diretto anche tante cazzate con il botto,dopo un buon inizio con Boyz in the Hood ,film sulle periferie americane. Questa pellicola è tra le cose che abbia mai girato.
Tra gli attori spicca Mark Wahrlberg
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