domenica 18 novembre 2012

PONTYPOOL di BRUCE MACDONALD

La Parola.Voglio mostrarti una cosa,circa ella, vieni con me. Dove..Era qui, fino a qualche minuto fa! Eccola!La vedi?Ci dimentichiamo spesso di lei.E quando ci capita sotto tiro che facciamo?La maltrattiamo.Calma, calma,sei tra amici.Non ti facciamo male,ecco buona..così. Visto?I segni !Guardali,per la miseria!
Manipolata,strumentalizzata,svilita,massacrata,storpiata,svuotata di significato.Tutto questo le facciamo ogni giorno.Tutto questo.
Non è una bella cosa,amico. Credimi.Tu dici che viviamo nell'epoca del linguaggio nuovo adattato alle nuove comunicazioni.Quindi come fa la parola a essere maltrattata,se la usiamo.Giusto:la usiamo,la sfruttiamo,la commercializziamo, ma capirla?Comprenderla?Fare diventare questa amareggiata zitella una felice sposa di una qualsiasi idea?
L'opinionismo selvaggio,il commentarismo armato,la chiacchiera futile,che tutti noi usiamo almeno una volta alla giornata,cosa credi che sia ?Comunicazione?Comprensione?Senza comprensione ,la parola va a puttane e conseguenzialmente il comportamento
Disturbo del linguaggio disturbo del comportamento.Lo vedi tra i matti.
E noi siamo matti:quando parliamo di azione senza teoria,baggianate libertarie,quando diciamo le parole non contano,e tutte le cazzate che idioti e ignoranti propagandano in giro.Senza parola non c'è nulla.Solo pensieri prigionieri.

E qui ti racconto la storia di Pontypool. L'hai mai sentita?Bè,qualche anno fa - non molti- in Canada,la parte che parla inglese.
Un vecchio dj alla deriva ,una giovane assistente e la produttrice del suo programma.Come tutte le giornate portano in scena il loro lavoro di parole e chiacchiere sulla zona .I problemi,le notizie,lo sport,cose che sentirai migliaia di volte anche qui.L'uomo è un po' turbato perchè ha fatto uno strano incontro,poco prima di  iniziare la diretta.:una ragazza sproloquiando l'ha quasi aggredito.La giornata procede come al solito,fuori c'è una dannata bufera di neve.Una classica giornata invernale.
Poi i collegamenti cominciano a parlare di disordini.Un'esplosione,alcuni che attaccano e fanno bruttissime cose.

Quale è il problema?Cosa diavolo sta capitando?Assediati e chiusi nella stazione radiofonica i tre cercheranno di resistere alla follia omicida che coinvolge la popolazione.

Sembrerebbe quindi il solito film con zombi e affini,e a ben vedere ,quando compaiono i contagiati o quando la giovane ragazza addetta rimane contagiata,potrebbe farvi cadere in questo tranello. Allora un film di esperimenti da parte di dottori folli,perchè ne compare uno a un certo punto.Per dare una spiegazione,ma sapete quando il mondo finisce,c'è confusione,paura,smarrimento. Queste cose son decisamente ben descritte dal regista in questo suo splendido film.
Ci troviamo chiusi con i personaggi di questa pellicola,i quali sono comunque non marionette usa e getta,ma persone.Il minimo sindacale di empatia la trovate,in questa opera.
Così il portatore di virus è la lingua inglese,sopratutto le parole comuni,affettuose,i discorsi retorici per bimbi,e insomma come fai a non parlare?A non usare certe parole?Impossibile.Loro parlano francese,poi cercano di rompere il significato comune delle parole,e alla fine cercano di imporre con la parola la salvezza.Ci riusciranno?

Un film inquietante,angosciante,che entra nelle ossa sottilmente,ma entra e dona brividi di paura.Un horror originale,ma non bizzarro,lo stile calmo della regia,la grande prova del cast,l'uso del suono,i dialoghi,tutto funziona in quello che per me è un cult horror personale.

2 commenti:

Frank M. ha detto...

L'ho visto dietro tuo consiglio, sinceramente sono rimasto molto più tiepido. Ne ho scritto lo stesso la recensione. Grazie per avermi fatto conoscere un film con buoni spunti.

babordo76 ha detto...

Mi sa che come al solito piacerà solo a me.. ^_^ !
Prego,un piacere condividere le cose che mi piacciono con i miei amici eh!