giovedì 14 luglio 2016

LA CORRISPONDENZA di Giuseppe Tornatore

Strano questo 2016. Anno in cui escono film di registi che non ammiro per niente e che invece mi hanno profondamente colpito. Genovese con il suo bellissimo Perfetti Sconosciuti, Tarantino con il suo splendido western e sopratutto, Tornatore, con questo film. Forse non del tutto riuscito, forse con tanti diffetti, ma qui non ci vantiamo di esser critici cinematografici e il cinema ci serve anche come scusa per pensare/riflettere su altro. Questo film mi ha fatto riflettere molto.





Storia dell'amore tra un professore universitario e una studentessa che si interrompe per la morte di lui. Lei è disperata, ma continua a ricevere messaggi, mail, sms, dal defunto. Come mai?
Messa così pare un film che affronta temi paranormali, ma non è affatto così. A meno che non si pensi che l'amore sia un fenomeno paranormale, e in questi tempi di mediocre cinismo dominante mi sa che potrebbe esser il pensiero comune.  Invece il tema è altro ed alto. Quando ami tanto una persona sei felice e vorresti che la cosa durasse sempre. Solo che il nostro sempre ha le ore contate, non essendo immortali. Per cui: come possiamo accettare di morire, lasciando sola la persona che amiamo e sopratutto senza poterla aiutare a superare quei traumi, quelle debolezze, quelle zone buie, che la tormentano ingiustamente. Per questo il protagonista decide di usare un piano  intricato di messaggi, video, e altro, con l'aiuto di amici, conoscenti, per non lasciare sola la sua amata, aiutarla a superare un suo trauma che è diventato senso di colpa soffocante, e poi prepararla - forse- a esser libera. Ormai pronta per vivere.
La morte che si sconfigge da sola attraverso la comunicazione, l'amore che pur in modo illusorio tenta una strada cocciuta di sopravvivenza. Sono cose che mi hanno colpito molto. Perché, tutti noi che siamo innamorati sappiamo benissimo quanto sia dura separarsi dalla persona che tanto amiamo. Durissima. Forse i mezzi tecnologici e l'empatia degli altri potrebbero aiutarci. Forse.
Per il resto La Corrispondenza è un film che conquista più che per l'esser oggetto cinematografico in sé, per i pensieri sul tema della vita, dell'amore, delle relazioni umane- anche quelle che nascono da un certo astio come quella tra la figlia del professore e la studentessa- che vanno recuperate, sull'attenzione per l'altro.  Una piacevole sorpresa

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