mercoledì 13 luglio 2016

La Sposa Bambina di khadijia Al- Salami

Quanti danni può creare l'ignoranza e le cattive tradizioni, nella vita delle persone? Quanto dolore possono portare nella vita di esseri umani troppo piccoli per poter sopravvivere a certe terribili cose? E quanta colpevolezza c'è, in chi le mette in pratica o segue senza pensare ai danni che procura?
Questa pellicola ci fa riflettere su questi punti, ma non solo.  Mostra anche la mancanza di solidarietà che le donne in certe parti hanno per altre donne.  Arrivando a comportarsi peggio dei maschi.  Lasciando che una bimba di dieci anni venga venduta come sposa e ppoi maltrattata, violentata,  umiliata, da suo marito.
Ci mostra il mondo chiuso, autoreferenziale, assurdo, delle montagne, dei piccoli paesi, in contrasto con una città che li chiama come forza lavoro, ma non li vuole e li respinge.





Non c'è bisogno di scioccare lo spettatore, di fare prediche indigeste, di condannare totalmente un popolo, o una nazione. La realtà è molto complessa e se dovessimo trattare tutto con rabbia e pregiudizi non finiremo mai di far danni.  Questo non vuol dire aver la sindrome del "buon selvaggio" per cui ogni cosa che viene lontano da un occidente corrotto e decadente, come lo vedo e penso io, peraltro, sia da non criticare o accettare perché " anche noi..."
I film hanno, tra le tante cose, il diritto e dovere di farci riflettere. Poi spetta a noi approfondire e confutare le tesi della pellicola. Questo film ci mostra la tragica esistenza di tante bimbe dello Yemen, vendute dalla famiglia, spesso per reali problemi economici, e costrette a un matrimonio con uomini adulti. Ci parla delle violenze, del dolore, ci ricorda che tante di esse muoiono per gli stupri subiti.
E ci pone una domanda: ma le donne? Perché non sono minimamente solidali tra di esse? Visto che tutte non fanno altro che criticare la piccola protagonista o ad ostacolare la sua scelta di libertà.  Per fortuna incontra un giudice comprensivo e la sua famiglia che l'aiutano.

L'opera descrive benissimo la difficile vita di chi viene dalle montagne, le difficoltà,  l'odio che i cittadini hanno per  loro, e di come vengano trattati- il fratellino della protagonista- da pezzenti e schiavi in Arabia Saudita.  Mostra i danni che l'ignoranza procura alle persone, a come le rende disumane, o li spinga a compiere scelte errate e sbagliate.  Mostra sopratutto il grande coraggio di una ragazzina di dieci anni. Che contro tutto e tutti, aiutata da un giudice, riesce a tornare a vivere. Come dovrebbe vivere una bambina della sua età

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