sabato 15 ottobre 2011

ROSA DI BAGHDAD di ANTON GINO DOMENIGHINI

Pellicola pionieristica,sperimentale,d'avanguardia in stretto ambito popolare,presentata anche con buon successo al Festival di Venezia del 1949.
Trattasi di una delle poche opere di animazione fatte in Italia e che a mio modesto parere nulla ha da invidiare alle più blasonate e ammirate produzioni disneyiane.
Il film infatti visivamente ha ottimi momenti-la danza delle api o dei serpenti,le apparizioni e la caratterizzazione del mago perfido e così via-tipici di un linguaggio internazionale legato al genere e al noto produttore americano.
La storia è semplicissima:una bella principessa deve sposarsi,Jaffa un cattivo sultano vuole impadronirsi della terra della fanciulla e così con il suo fido e satanico mago studia un metodo per sposarla.Amin un giovine fanciullo del popolo lo sconfiggerà
Gustoso prodotto per l'infanzia,pieno di buoni sentimenti,ha anche momenti di tensione legati alla figura del mago
Insomma,vale la pena vederlo.Come testimonianza di un genere scarsamente frequentato in italia,(bozzetto a parte)

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