Un nome sicuramente da tenere in considerazione quello del regista danese,visto la capacità di fare film decisamente e squisitamente Autoriali,partendo dai terreni fertili del cinema di genere.
Questa immensa opera segna uno sguardo maturo e intenso sul materiale Epico.Ambientato durante l'inizio delle prime crociate e degli scontri tra cristiani e pagani nel cuore profondo di terre devastate dalla violenza.Il protagonista infatti è una sorta di schiavo che viene usato per incontri brutali contro altri schiavi,ma anche qui non c'è sollazzo da parte dei padroni che assistono freddamente a questi violentissimi scontri.L'uomo poi riesce a fuggire e insieme a un bimbo si aggrega a un gruppo di fetentonti che vogliono raggiungere la Terra Santa e combattere per il cristianesimo.
Persi in una nebbia foriera di cattivi presagi finiscono su un'isola abbandonata,almeno all'apparenza visto che ci sono dei misteriosi abitanti e poi non c'ho capito più un cazzo,mi son perso tra le metafore e il resto.
Non importa,mica dobbiamo sempre capire tutto?Quando hai di fronte una grande opera di purissimo cinema alto e nobile,va bene anche così
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