lunedì 7 gennaio 2013

TUTTI A CASA di LUIGI COMENCINI

l'8 SETTEMBRE 1943 è una data fondamentale nella storia nazionale,perchè significa da una parte l'armistizio firmato da Badoglio,ma dall'altra il precipitare dell'Italia in anni sia di orgogliosa guerra di liberazione,e di invasione teutonica ,collaborazionismo fascista e altre tragedie.
Infami son stati i vigliacchi che scapparono lasciando il popolo in balia della crudeltà nazista e della rivalsa fascista ,con il loro staterello artificiale della r.s.i.,la nostra gente così dovette sopravvivere contro tutto e tutt,i migliori talora anche per caso,scelsero di lottare come partigiani.Certo anche qui noi dobbiamo dividere tra attendisti,quinte colonne del nostro futuro padrone yankee e gli eroi spesso comunisti che davvero diedero le loro vite per la nostra salvezza.

Proprio sullo smarrimento assoluto che colse i nostri soldati e la popolazione fa presa questa magnifica pellicola,tra le migliori mai girate in Italia e che anche dopo 53 anni risulta fresca,dinamica,interessante,utile,
commovente,toccante.Qui parliamo davvero di un capolavoro, di una pellicola che tutti dovrebbero vedere e fare vedere.
Si,perchè la nostra commedia ha dato i suoi frutti migliori quando ha contaminato la risata amara,acida,beffarda e la Tragedia della Storia,allora era un formula che funzionava benissimo.Così Comencini ci porta per mano in questo mondo allo sbando,fatto da piccoli e involontari eroi,di gente che , come dice il titolo, vuole solo tornare a casa.E cinicamente troveranno ad attenderli la morte,la delusione,lo sconforto. Di fatto nessuno rimarrà a casa,vuoi perchè morto,prelevato dai fascisti,oppure perchè alla fine di un lungo viaggio attraverso l'Italia dal Veneto a Napoli,deciderà che basta, non si può e non si deve rimanere neutrali. Prendi le armi e spara Innocenzi, spara contro i tedeschi invasori,contro i fascisti e contro quei disgraziati che ci hanno umiliato,tradito,e son scappati con la coda fra le gambe.

Una tragica storia italiana con tutti i spregevoli difetti che da secoli noi ci portiamo appresso: menefreghismo,interesse per la propria pelle,vigliaccherie assortite,implacabile il film non concede sconti a nessuno.,ci mostra allo sbando,indifesi  e anche scioccamente ottusi e arroganti,meschini.Divide:qui ci sono i buoni seppure con le loro debolezze,ma che lasceranno alle spalle nel bellissimo filnale e di là i cattivi.

Il film girato prevalentemente in Toscana,anche se nella pellicola si lascia intendere di un viaggio veneto-campania,era stato pensato originariamente per Vittorio Gassman e Totò,poi vennero scelti infine Sordi- che qui offre una interpretazione gigantesca e memorabile- e De Filippo. Il grande Edoardo si ritaglia il ruolo del padre del protagonista,una parte sicuramente non positiva.Un povero disgraziato che per opportunismo,peraltro sbagliando alla grande,vorrebbe che il figlio si arruolasse nell'esercito nazista e sostenesse i fascisti.
Tutto il cast però è memorabile:Martin Balsam nel ruolo di Fornaciari un rude contadino emiliano , Carla Gravina una ragazza ebrea che verrà difesa da un giovane soldato veneto,il quale morirà ucciso dai tedeschi,Nino Castelnuovo,il soldato di cui sopra,Serge Reggiani ,straordinario e memorabile ingegnere Ceccarelli.Mite,indifeso,un povero diavolo travolto dalla guerra e proprio questo fatto porterà il tenente Innoncenzi a lottare con i partigiani durante le 4 giornate di Napoli.

Il ruolo di Ceccarelli doveva esser offerto a Manfredi,in un primo tempo.

Pare che il finale sia stato imposto con determinazione da Comencini a un riluttante Sordi,il quale preferiva mantenere il personaggio nel consueto registro sordiano del piccolo italiano che pensa a se.
In ogni caso questo è tra i film più importanti della nostra storia cinematografica,un vero capolavoro che ci fa riflettere sulla natura primaria del cinema:fare divulgazione attraverso generi e personaggi.Realismo crudo e momenti comici amarissimi che par sian stati scordati dalle sciagure umane che oggi stanno distruggendo una delle due radici del nostro cinema:la commedia,(l'altra è il neorealismo)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grandissimo film caro viga e ottima recensione come al solito. gli sceneggiatori age e scarpelli li considero tra i migliori che abbia prodotto l'italia cinematografica del dopoguerra.
ciao
militante

babordo76 ha detto...

si,tra i migliori.Per me Scola e Maccari sono meravigliosi,ma ce ne erano tantissimi