Il più spaventoso,terrificante,angosciante,di Corman non è un horror con fantasmi,nobili folli,castelli maledetti.Non è nemmeno un film su dottori folli,esperimenti contronatura,ma è un film che parla di esseri umani e della loro reazione nei confronti dei diversi.
"L'odio esplode a Dallas" è questo:un ritratto spietato,mitigato solo da un finale per me non proprio all'altezza e un po' consolatorio,del sud degli stati uniti.
Tratto dal romanzo The Intruder,scritto da Charles Beaumont, sceneggiato dallo stesso scrittore,la pellicola è la storia di Adam Cramer, un ragazzo che giunge nella sonnolenta cittadina di Caxton per compiere un sondaggio tra i cittadini locali sul tema dell'integrazione razziale. Infatti, una legge governativa impone giustamente che ragazzi bianchi e neri vadano nella stessa scuola e classe. La cosa non piace alla cittadinanza,e Cramer ne approfitta per creare tensioni,far esplodere malumori , che si son già manifestati da soli il primo giorno di scuola. L'uomo incita alla lotta il popolo di bifolchi reazionari,i quali si abbandonano alla violenza folle contro i neri. Prima quasi linciano un automobilista,poi con una bomba in una chiesa uccidono il pastore afro-americano.Fino quando un passo falso farà crollare il castello di odio e terrore che Adam ha creato.
Noi spesso quando parliamo di Corman ci fermiamo sulle sue doti di cinematografaro capace di girare ottimi prodotti con pochi soldi,riciclando scenografie,scovando grandi registi tra i giovani che bazzicano la sua casa di produzione,Corman però è prima di tutto un grande regista.
Che giri opere barocche,oniriche,visionarie come La morte rossa,o che si getti nell'essenzialità,nella lucidità,nel semi documentaristico,(come nei suoi capolavori gangster ,il massacro del giorno di san valentino o il clan dei barker),è uno di quelli che riconosci anche fra mille.Un grande artigiano che ha saputo trarre il meglio dal poco a disposizione.
Questa pellicola costata solo 90.000 dollari è stata anche un grosso e assoluto insuccesso,motivo dovuto forse che nel 1962,anno turbolento politicamente per gli Stati Uniti, non tutti fossero disposti ad assistere a u film che fino al finale accomodante,mostrava con lucidità le dinamiche interne alla società americana. Mostrando come in sostanza la gente non accettasse le regole e leggi della capitale e si sentisse autonoma,indipendente rispetto ad esse. Quella che vedi è gente normale,che si reputa tale e che per difendere quella loro normalità non lesina botte,minacce,fino al delitto. E non è solo questione di pelle,ma anche di chi mostra di avere una mentalità migliore ,aperta al confronto e alla comprensione,o che sia solo rispettoso delle leggi.
La follia dei cittadini è descritta benissimo, ti senti trascinato all'interno di quel grande odio ,che ha origini nella struttura politica della peggior democrazia bonapartista del mondo.Nazione nata sul genocidio,prosperata attraverso lo schiavismo,incline a linciaggi,pestaggi,discriminazione,omicidi politici,ingerenza nella politica estera altrui,imperialista,colonialista,cioè uno stato canaglia,come effettivamente è l'america del nord.
Il pestaggio del bianco che accompagna i ragazzi neri a scuola è davvero qualcosa di urtante e feroce,come anche il quasi linciaggio del nero .
La cosa non piacque ai cittadini reali dove la troupe girava il film.Tanto che furono minacciati e intimoriti pesantemente ,esattamente lo stesso comportamento che vediamo nella pellicola.
Il film si segnala per un grande e memorabile personaggio:Adam Cramer. L'inizio del film ce lo mostra come un bravo ragazzo americano:tranquillo,di buone maniere,amabile.Poi rivela il mostro che è ,senza limiti e con una crudeltà mentale degna di nota.Vigliacco e violento,mellifluo e perfido,ingannatore.La scena iniziale dove solleva la gente alla guerriglia è un piccolo capolavoro di cinema:recitazione allucinata,ma lucida di William Shatner,montaggio,inquadrature,tutto crea un clima di violenza repressa pronta ad esplodere.E chiaramente esploderà.
Il malvagio protagonista è interpretato appuntoda William Shatner,cioè il comandante Kirk di Star Trek. Ruolo complesso e difficile che egli domina tranquillamente.Film necessario,politico,radicale,militante,realistico,che diventa il racconto horror,tenebroso ,lugubre,di una nazione e di un popolo.Dovrebbe farci riflettere anche a noi italiani quando sottovalutiamo la potenza di scaldare i bassi istinti della gente aizzandoli contro i diversi e le diversità in genere.Dovrebbe...ma già il fatto che qualcuno crederà ancora a Berlusconi e altri ancora lo considerino l'unico male italiano,mi fa dubitare.
martedì 15 gennaio 2013
L'ODIO ESPLODE A DALLAS di ROGER CORMAN
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3 commenti:
Cavolo, pensavo di averli visti tutti quelli di Corman, eppure questo mi manca! Devo recuperarlo, anche perchè ne parli abbastanza bene!
si, è un grande film.Il finale è un po'deludente,ma d'altronde già la troupe subiva continue minacce,pensa un po' se avesse concluso diversamente la pellicola
Una recensione impeccabile di una pellicola passata...a suo tempo...inosservata...che traccia con lucida maestria uno spaccato sociale imperante in quel periodo turbolento...dove le tensioni razziali e le differenze sociale avevano raggiunto purtroppo il loro culmine...il film più rischioso e costoso del geniale Roger Corman...che tenne a battesimo con il suo primo ruolo importante un giovanissimo William "pre Trek" Shatner...
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