Non sono,come ho già scritto diverse volte, un estimatore ed esperto del genere horror.Tuttavia credo che per far un buon film di terrore si debba tenere in considerazione quello che per me è il tema portante:lo smarrimento e la solitudine dell'individuo non solo di fronte all'ignoto e alla morte,ma anche di fronte alla propria incapacità di agire,un certo fatalismo di base.Per questo non credo che si possa esagerare con l'ironia o l'umorismo,si parla pur sempre di morte e tra le meno piacevoli perchè l'uomo è abbandonato al proprio supplizio.Quindi la violenza non deve ammiccare,ma disturbare essere tuttosommato strisciante e reale.Sempre nella mia umile convinzione ,reputo che il massimo del strèmizi,(come si dice dalla mia parte lo spavento),lo si ottenga dopo una lunga scena di totale quotidianità,con piccoli accenni e poi venga l'apocalisse.Con calma,senza fretta.
Mi pare tutto questo si trovi nel magnifico film del regista britannico Robert Fuest:l'arrivo delle ragazze accompagnate da una bella musica rockeggiante,il rtratto delle due decisamente reale,(non la solita troiona che merita de morì e la suora di turno),i piccoli segnali tra la popolazione,la solitudine di trovarsi in una terra straniera e non sapere che fare,l'inganno che i nostri pensieri possono attuare cambiando il ruolo del carnefice con chi vorrebbe forse solo salvarci. Sopratutto :quanto deve essere pesante perdere un'amica dopo una bruttissima e futile litigata,un grosso peso e rimpianto.Ecco queste cose ci vengono in mente mentre vediamo il film
Che è semplice,non vuole stupirci con eccessi ed elementi grotteschi,ma è angosciante,disturbante,inquietante.Un piccolo classico,davvero imperdibile
venerdì 21 ottobre 2011
AND SOON THE DARKNESS di ROBERT FUEST
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5 commenti:
"Sempre nella mia umile convinzione ,reputo che il massimo del strèmizi,(come si dice dalla mia parte lo spavento),lo si ottenga dopo una lunga scena di totale quotidianità,con piccoli accenni e poi venga l'apocalisse.Con calma,senza fretta."
Non ho visto il film di cui parli ma da horror fan e da amante di Stephen King (questa è la sua poetica, d'altronde!!) non posso fare altro che darti ragionissima!!
non mi piacciono quei film tamarri che con un montaggio frenetico e da videoclip ti attaccano con troppa azione
Il genere horror,trhiller,giallo,si basa sulla tensione che successivamente esplode.Questo ottimo film del 70,evita il remake,segue questa regola:vedi le ragazze,le conosci,si avverte qualcosa di folle e poi arriva il seguito.
Per me è un grande film,l'ho conosciuto leggendo il blog di Lucia:il giorno degli zombi
ciao,davide
ps:anche io adoro king
Eccomi qua! Cosa aggiungere, hai ragione su tutto. And Soon The Darkness fa paura proprio perché si inserisce in un tessuto quotidiano di assoluta normalità.
La lite tra le due ragazze nasce in modo naturale, è un piccolo screzio, una cosa che è capitata a ognuno di noj almeno una volta nella vita.
E soprattutto, né l' una né l' altra, proprio perché il loro comportamento non è mai sopra le righe, meritano quello che capita loro.
Ed è questo, per restare al mondo kinghiano, che spaventa: quando a persone normali capitano cose orribili.
Mi avete incuriosito. Non ho visto questo film, ma le situazioni quotidiane sono quelle che preferisco quando vedo un horror in cui ho voglia di spaventarmi e non di divertirmi:D
x Lucia: quello che mi ha profondamente turbato di questo film è proprio la "normalità" delle situazioni.Pensavo:"è terribile perdere un amico dopo una brutta litigata peraltro insensata,a botta calda e non poter chiedere scusa o rimediare"Poi Fuest dirige proprio bene.Non ha bisogno del rumore per farti capire l'ambiguità dei personaggi,mica alza i violini.Lascia che sia lo spettatore a trarre le conclusioni.
Ho fatto vedere questo film a un mio amico anarchico e non la finiva più con il chiaro messaggio libertario contro le forze dell'ordine.Ho pregato san stalin di darmi un piccone,ma li aveva finiti!
xcinefatti:oh,magari poi lo sto talmente pubblicizzando che uno dice tutto qui?Ma non è così,per me è davvero ben fatto
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