martedì 14 febbraio 2012

DOGVILLE di LARS VON TRIER

Salve a tutti,
Mi chiamo Tony Gatlif,e sono qui perchè il commissario del popolo Davide Viganò,vuole che mi presenti a tutti voi.
Si...ehm..Cosa dicevo?Si,mi chiamo Tony Gatlif e sono il direttore responsabile del supermarket folklorismo-etnico per fighetti borghesi.Un prodottino sbarazzino,leggerino,che vendo alla gente come cinema d'autore.Mi è andata bene,fino a quando il mai fin troppo lodatissimo commissario del popolo Viganò,ha deciso che il cinema d'autore non debba essere gestito da qualche borghesuccio-uccio-uccio che fa filmettini-ini-ini,con quintali di stronzate per occidentali liberal.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la mia opera Exils,definita dall'amatissimo commissario del popolo :una cagata pazzesca.
Vuoi il frichettone parigino di origine algerina che vuol tornare in patria per ritrovare le origini?Eccolo!Fighetto stile centro sociale del parioli,eh?Ah,devo essere ancora più autoriale e cool ecco allora la zoccoletta di origine araba,e io per farti capire che è una zoccoletta solo per voi repressi della minchia ,che faccio?Una lunga e inutile scena di danza dove ella si dimena da sola e poi ci metto un po' di sesso..scandalo!E stai zitto Macqueen che poi er comissario te fa er culo pure a te e al tuo sceim.Si,perchè il sesso come motore di libertà dei corpi desiderant..OOOOOHHHHH CAZZO L'HO DETTO! No,pietà commissario!Pietà,giuro che non volevo dire una cazzata stile frichettoni da brera anni 70!
Insomma mi chiamo Tony,faccio film che si spacciano per autoriali perchè voi testine di vitello che parlate di cinema d'essai non capite un cazzo di cinema d'essai.Vorrei vedere quanti di voi hanno mai visto l'ora del lupo,ad esempio.I miei son prodotti folkloristici tipo il commercio equo-solidale che piacciono alle fanciulline tardo hippy.Non diventano mai Storia e Cinema,e concordo con il commissario quando mi ha condannato con l'accusa di essere un kusturica di serie z.Ho anche diretto un film,transilvania,con ..ehm...lo devo dire?No,cioè compagni non è che poi mi abbandonate in Siberia,eh?Ah,ok..allora lo dico:ho fatto un film con Morgan e Asia Argento.Oh mon dieu!

Vabbè,vabbè,Tony,concludi va...

Si,ecco.Compagni e compagne,cittadini e cittadine,io clandestino nel mondo del cinema,e sopratutto del cinema d'autore mi autodenuncio e vi consiglio la visione del film di cui parleremo qui sotto
LUNGA VITA AL CINEMA D'AUTORE,LUNGHISSIMA AGLI AUTORI




Dancer in the dark fu un successo clamoroso e meritatissimo.Il linguaggio visivo d'autore,la riflessione amarissima sull'arte come menzogna e sogno,un pessimismo feroce,un grandissimo film insomma,almeno che per grande film voi intendiate Et o Alien contro predator,ecco questo dancer è una figatissima figata nel mondo delle figate con la erre moscia,ok?
Cosa succede?Hollywood calling,altro che London!Quelli se tu dovessi sbancare i botteghini con un film su Stalin,ti chiamano a lavorare per loro.Pensano:oh,siamo Hollywood e che cazzo!Questo mo fa l'intellettuale e poi noi lo trasformiamo in un coglionazzo come se fosse nato yankee,tha's right boyz?Tanti si sono persi nel fantastico mondo hollywoodiano,tanti.Girano robette,vanno a far l'ammmeregggano de noantri.Succede.
Invece un genio del male come il-sguardo innamorato,voce melodiosa,cuore in subbuglio-LARS,che ti combina?Mette in scena quella che dovrebbe essere la prima parte di una nuova trilogia.Su cosa?Sull'America.E non parlandone in modo tenero,infantile,come piace moltissimo anche da noi.Che ho,mi raccomando non facciamo anti americanismo d'accatto.Cioè,bene anti intellettualismo,anti moralismo,anti comunismo,ma non toccateci gli AMMMMEREGGGGANI.
Così scrive uno dei più bei film in assoluto nel vasto mondo del cinema d'autore,quello che fa capire a tutti che una cosa è Gatlif e un'altra Kusturica,ad esempio.Lars von Trier non è persona e cineasta che debba piacere e far simpatia,è sicuramente un uomo di cinema,ne sa moltissimo e ci vive/gioca-ma senza scherzare- con esso e con i suoi spettatori.Ripeto:I SUOI SPETTATORI.
Piacere a tutti è la malattia degli insicuri,dei mediocri,dei paraculi,non certamente di un autore.Faccio questo,vi interessa?Non:caro pubblico che vuoi vedere?A du chiappe e 'na tetta rifatta al tavolo numero 7,prego eccola qua!
Questa mentalità mi offende assai,si è vero non lavoro nel mondo del cinema e l'ho pure scritto diverse volte.Quindi comprendo che con 'na chiappa e due tette ci campano famiglie.Ma non è colpa mia se le panchine sono piene di gente che sta male,come direbbe Battiato.Quindi rispetto per le maestranze,ma dal cinema come spettatore me ne frego il cazzo del film per tutti i palati.Ok?
Quindi cosa combina Lars?Non ha forse inventato il Dogma?Massimo e totale realismo nella messinscena?Telecamera a mano,luce naturale,niente musiche,insomma tante belle cose per risparmiare sul pagamento dei collaboratori!-diavolaccio-si insomma l'unica cosa davvero rivoluzionaria e degna di nota degli anni 90.
Bè,lui ribalta completamente e totalmente ogni cosa e porta sullo schermo un Libro per Immagini.Un grande magazzino,i gessetti per delineare il confine delle case,qualche panca e mobiletto per far capire che sia una casa.Alberi disegnati,e anche il cane tratteggiato con il gesso per terra.
Come se tu vedessi un'opera e le raffigurazioni minimali di una prova teatrale o gli schizzi di disegni di un libro.
Infatti questo magnifico e splendido film è diviso in capitoli,come l'insuperabile Onde del Destino.
Tutti noi,a parte quelli che reputano ET il massimo capolavoro del cinema moderno,consideriamo Von Trier un regista degno dell'Olimpo dei registi.Tuttavia io vorrei soffermarmi sulla grande bravura di Lars come sceneggiatore.Le sue storie sono davvero splendide,scritte benissimo,con ottimi dialoghi e personaggi memorabili.E non scrive o dirige remake,ok?
La storia di Dogville è di grande impatto e di una potenza feroce che esplode durante la parte finale del film e si placa con la sacrosanta vendetta contro quei bastardi,fottuti,campagnoli yankee.

Thomas Edison jr,vive a Dogville piccolissimo villaggio perso nelle montagne americane.Lui ha velleità artistiche e dietro la sua aria intellettuale nasconde debolezze e vigliaccherie davvero ignobili.Tuttavia cerca spesso di far riflettere i suoi cittadini sulla natura umana,attraverso una serie di incontri-comizi che tiene nella vecchia chiesa abbandonata.
Un giorno arriva una misteriosa fanciulla:Grace.Fugge da qualcuno di molto pericoloso e Tom la protegge nascondendola in miniera.
All'inizio i cittadini sono un po' dubbiosi,ma la perseveranza di Thomas per far rimanere la giovane donna,porta il villaggio a darle massima fiducia.
Lei così si rende utile aiutando in moltissimi modi la gente del posto e tutto sembra filare liscio.
Poi a seguito di alcuni volantini messi dalla polizia e per altre questioni minori,Grace finisce piano piano per diventare la schiava oppressa e sfruttata dalla comunità.Che culmina con un tentativo di fuga finito male e di accusa di furto anche per colpa di un sempre più squallido e ipocrita Thomas
Lei finisce incatenata e violentata dagli uomini,le donne e i bambini la tormentano.Usando dosi enormi di ipocrisia per farle credere che sia lei a meritarsi quel tipo di schiavismo.
Fino a quando scoppierà la vendetta e sta parte a me gasa assai!

Questo è film d'autore,cinema che vuol essere un momento di sollievo per chi non ama le cazzatone a uso e consumo delle masse amorfe,che non si diverte con Brizzi,con maghi e principesse,o tipi in calzamaglia.Si,è il mio occhialutissimo e cviticissimo identikit.Poi gli altri possono amare questo capolavoro e anche il fantasy,eh?

Il film quindi è una spettacolare e lucidissima denuncia contro il sistema america.Usando metafore e allegorie,sottotesti,usando una scrittura brillantissima,profonda,e una regia innovativa.Quasi tre ore di film che sono una delizia infinita.

Esso è anche un attacco a un certo intellettualismo imbelle,umanitario,filosofico,vigliacchetto che parla di Uomini ed essere umani,ma poi li tradisce nel suo comportamente reale.
Sopratutto è una discesa agli inferi,un film crudele e feroce,con un bellissimo finale di sangue e vendetta.La responsabilità del gesto e delle parole,la punizione per il male che si infligge agli altri e sopratutto a chi è in difficoltà,debole.Un'accusa violentissima contro l'essere umano del mondo occidentale e della sua cultura,dove alla fine non per niente rimane vivo solo uno splendido cane.

L'opera vanta un grande cast:ottima la Kidman,poi ci sono Ben Gazzara- l'uomo che non vuol accettare la cecità e che poi palpeggia un po' troppo Grace-James Caan-appare alla fine ed è grande come al solito-Paul Bettamy,John Hurt,il danesone de le onde del destino,insomma una grande compagnia di attori e attrici per un film assolutamente riuscito.

7 commenti:

Elio ha detto...

Ohh, finalmente ne parli. Questa è senza dubbio alcuno una pellicola enorme. Fai bene a sottolineare la sceneggiatura - del resto la quasi totale assenza di altro costringe a farlo. Psicologicamente violento, potentissimo, cattivo e senza speranze. Non fa un passo falso che sia uno, non ci mette in mezzo frasi da bimbo incazzato un tanto al chilo come in Melancholia e delinea una pellicola molto semplicemente perfetta. Finale meraviglioso.

babordo76 ha detto...

Perchè Lars essendo un genio è volubile.Ha scritto e diretto film bellissimi e con questo penso abbia toccato il culmine,poi altre opere meno condivisibili
Mi sa però che a me Melancholia piacerà,è piaciuto anche all'anti larsiana per eccellenza Lucia quindi..
Dogville è potentissimo,ha delle scene violente che dan più disturbo di mille film splatter-quando ad esempio gli rompono le miniature in porcellana,o quando la legano con la catena-il finale molti pensano sia reazionario,invece è altamente etico:non si deve aver pietà per la violenza del più forte contro il debole e non si deve perdonarlo quando chi ti violenta diventa debole.
Affogare il cane che sta annegando,colpirne uno per educarne cento,insomma roba simile

Anonimo ha detto...

Eccolo il piccolo Lars che piace anche a me.
Lo odio sempre, eh? Ma quando devo ammettere che ha fatto, anche lui, cose egregie, lo ammetto senza problemi.
Questo è un filmone. Gigantesco. Ed è cinema d'autore come lo intendo io.

babordo76 ha detto...

si,film gigantesco,un capolavoro.Forse anche il massimo e il testamento di von trier.
Anche per me questo è film d'autore e infatti lo fa un vero e autentico autore
Gli altri,quelli che rovinano il cinema che piace a me,sono i Gatlif di questo mondo

Anonimo ha detto...

Ma anche i Soderbergh. E anche di più

redpoz ha detto...

gran bel film!
l'abbiamo visto durante un corso di sociologia del diritto per provare a farne un'analisi socio-giuridica, ne uscì una smontatura pezzo per pezzo di quella che supponiamo essere una "convivenza civile".
soprattutto il percorso discendente di Grace verso la schiavitù era geniale.
Così come la riflessione che le fa il padre alla fine sui livelli di moralità che lei stessa pretende da sé, ma non dagli altri.

insomma, un film da vedere assolutamente

babordo76 ha detto...

x lucia:soderbergh è il trockji dei cineasti d'autore,a picconate in testa!

xredpoz:giusto,centri le parti fondamentali del film.E della poetica larsiana eh?Davvero formidabile