Te lo ricordi i bei tempi della nostra commedia? Ora c'è rimasta solo la noiosa e ripetitiva nostalgia per quei tempi e i nostri discorsi retorici,triti e ritriti..L'incapacità di spiegare il degrado del genere Re del nostro cinema,quello che ci ha reso popolare ,(insieme al neo realismo), all'estero .Non ho più le forze e la voglia di discutere di queste cose.Mi viene solo la rabbia perchè ti dici: "ma allora è possibile!"Girare una commedia,un film popolare,per le masse,che però abbia spessore ,personaggi che non sono solo macchiette ma persone reali,dove puoi rivederti o condannarli.
Prendi questo film,per me tra i massimi capolavori della nostra cinematografia e pellicola da tramandare insieme a Tutti a Casa,C'eravamo tanto amati,Brutti sporchi e cattivi e Un Borghese piccolo piccolo..Film che tra una risata e l'altra mostrano le dinamiche sociali e politiche all'interno del paese..Certo è pur sempre commedia e talune volte il pericolo di qualunquismo è dietro l'angolo,ma sono prodotti che fungono da memoria storica condivisa,da narrazione tragicomica di una presunta nazione e di un popolo che ci fa ridere e bestemmiare.
Una vita difficile è la storia di Silvio Magnozzi,un romano con velleità giornalistiche il quale dopo l'8 settembre si trova Como,a far il partigiano.Qui conosce Elena,la quale salva il resistente uccidendo un soldato tedesco che stava sparando a Silvio.
Si innamorano,lei vorrebbe proteggerlo tenendolo chiuso in un mulino,ma l'uomo fedele alle sue idee comuniste,rivoluzionarie,scappa e si ricongiunge con i suoi compagni.
Finita la guerra Silvio continua a mantenersi fedele alla sua visione politica nonostante il potere democristiano sostenuto dall'occupante americano abbia spento ogni spirito di ribellione,gli italiani si sian rincoglioniti con il boom,i padroni diventino sempre più arroganti.
L'unione tra l'uomo e la sua compagna,Elena, non è facilissima.Pesano i problemi economici che un uomo onesto e fedele alle sue idee come Silvio si attira.La solitudine dei migliori,mi verrebbe voglia di dire,perchè spesso quelli che sono potenti e comandano sono dei mediocri che fanno coalizione .Seguiamo la tappe di un disastro e fallimento,se dovessimo ragionare da capitalisti e borghesi,ma in realtà quello che si manifesta nella pellicola è la debolezza di chi si reputa vincitore.L'arroganza padronale,il servilismo,l'ipocrisia assoluta del sistema liberale che da una parte strombazza la libertà di parola e stampa e dell'altra la reprime.E scorre la nostra storia: la resistenza,il referendum repubblica- monarchia,l'attentato a Togliatti,il boom economico. La coppia entra in crisi,lei cerca sostegno tra i nuovi e repellenti ricchi.Lui per riconquistarla accetta di diventare il segretario di uno suo acerrimo nemico.Per ritrovare la forza e la dignità nel splendido finale.
Una delle migliori prove di Sordi,da vedere dopo Tutti a casa,perchè il suo personaggio potrebbe essere un'evoluzione del tenente Innocenzi protagonista del capolavoro di Comencini. Inutile dire che io mi ritrovi totalmente in questa figura d'italiano:abbiamo idee precise e cerchiamo di vivere seguendole.Non siamo come gli altri e per questo talora la nostra vita è difficile perchè liberi dal colonialismo culturale yankee e capitalista,conosciamo l'arte della propaganda imperialista nascosta dietro lo stuporismo e la rapina a mano armata che è il capitale.Nelle disavventure e amarezze di silvio vediamo le nostre,nel suo coraggio anche suicida il nostro.Siamo orgogliosi di non essere degli italioti, o peggio ancora quella gente che ottusamente rifiuta la politica.La politica è la nostra vita,di tutti.Ogni gesto,parola,contraddizione.Per questo reputo fondamentale il senso critico e di giudizio,certo io giudico e critico,perchè la forza me la dà il mio stile di vita e le mie idee.Posso farlo anche perchè critico e giudico me stesso.
Quando vedo questo film mi commuovo sempre moltissimo per quello che capita a un Uomo speciale e straordinario come Magnozzi. Il buono che c'è in Italia , ma è sempre soffocato dall'italietta meschina e cretina,destronza o democretina che sia.
Menzione speciale anche al resto del cast:Lea Massari bravissima nel portare sullo schermo una donna normale e i suoi limiti/ pregi,Elena è tra i migliori personaggi scritti per il cinema italiano.Poi il grande Franco Fabrizi ex compagno che si svende al capitale e Claudio Gora,padrone arrogante e simbolo del capitalista.
Visione per me obbligatoria eh!
venerdì 11 gennaio 2013
UNA VITA DIFFICILE di DINO RISI
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4 commenti:
Vero, certe commedie danno un affresco dell'Italia "com'era" molto più vero di certi film che vorrebbere essere impegnati e risulatno poco incisivi.
Che vuoi, noi che cerchiamo di tenere fede a certi ideali o convinzioni, il più delle volte finiamo stritolati...
Moltoesenzafine
si,ormai poi fanno roba per borghesi rincoglioniti.
Io però vedo nei Magnozzi una grandissima forza . Perchè nonostante tutto ,con le ferite,le sconfitte,tirano avanti.Vita dura e difficile appunto,ma che vale la pena vivere. Esattamente come vale la pena leggere questo blog:non troverete minchiate modaiole su quanto figo fosse il cinema che spopolava nei merdosi anni 80 ,fine anni 80 e altre menate popolane,ruffiane,mediocri.Insomma meglio essere lupi solitari vaganti in un mondo di merda,che pecore complici.Si,mi vanto...^_^
La scena finale dello schiaffo e quel che ne segue è una delle più belle del cinema mondiale! Dio quanto amo Una vita difficile, e quanto amo Tutti a casa! Vien da piangere anche a me a pensare a quei film, bellissimi come pochi!
F.
è una serie di pellicole necessarie,che hanno urgenza di dire cose e mostrarle. Il meglio di sordi per me rimane:una vita difficile,tutti a casa,il maestro di vigevano e un borghese piccolo piccolo.Dicono moltissimo su di noi,scuotono,sono esempi di films che vanno oltre lo schermo
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