lunedì 30 settembre 2013

BREVE INCONTRO di DAVID LEAN

Come possono convivere colpa e amore? Perchè dovremmo provare vergogna e rimorso quando amiamo una persona?Cosa separa e divide l'amore da un volgare tradimento?
Mi chiedevo queste cose mentre visionavo uno dei migliori film mai girati su quella piccola,immensa,naturale,complicata,devastante cosa che è l'amore. E si che ne studiamo e inventiamo di regole, di confini, di recinti, per contenere i nostri sentimenti e quante volte con tono grave e tragico parliamo di essi,ma per darci un tono, perchè ci convinciamo che parlando di amore ,ecco noi lo comprendiamo e sappiamo cosa sia.
Ma io non credo nelle regole,in questo caso. La cosa mi terrorizza talmente tanto, essere soggiogato completamente dalla potenza dell'irrazionale,che tento di resistere,allontanarlo,smitizzarlo. Perchè so che sarebbe un altro dolore, un altro giro sbagliato,occasione mancata,parola non giusta, vestito non adatto,corpo non desiderabile,latitanza di ambizioni, progetti assurdi,carezze tremanti,baci impacciati,e tutto quello che potrebbe capitare a uno come me. La rinuncia è quello che talora si prospetta come la migliore delle scelte,ma non è così. Non fa altro, anzi, che ampliare il desiderio di sbagliare,farsi male,smettere di razionalizzare tutto e lasciarsi devastare. Per quello che dure,per quello che conta, ritrovandosi soli ma non quel essere soli perchè non puoi fare altro e non sei altro,ma la solitudine dopo un uragano di gioia e felicità. Scomposta,cretina,roba che ti fa diventare bambino, che ti fa tremare leggermente la voce quando devi dire un nome tanto caro. Nomi comuni, banali, sentiti e detti mille volte. Forse di più.Nomi che poi diventano sale sulla ferita quando un giorno la gioia tanto intensa e stupida,diventa una piatta e intelligente disamina del perchè non possiamo andare avanti
Non possiamo. Come se poi si decida insieme.Ma io posso andare avanti. Per chilometri,giorni,anni.


Perchè non ho bisogno di molto. La gente parla di sesso e grandi scene madri,ma l'amore è anche questo.Camminare per una via, che improvvisamente ci sembra illuminata meglio o si spera che duri ancora a lungo,perchè alla fine ti accompagno al treno e devi andare via.
Stare in un bar,uno dei tanti , ma respirare una sottile allegria. Gustare un tè o altro e aver la voglia di parlare,parlare,raccontarsi,come se ti stessi raccontando di chissà quale meraviglioso personaggio di chissà quale romanzo. E stupirsi: sono veramente io? Io che mi vedo sempre così mediocre,pleonastico,insignificante. Davvero ti interessa quello che ti sto dicendo?



Poi le parole tornano a essere polvere,ammuffite, piccole virgole che accompagnano i nostri sbadigli.
Sai che per me amare significa sacrificio e per questo trovo giusto che Laura e Alec rinuncino al loro sogno d'amore. Perchè ci sono delle famiglie,perchè questi amore così puri e forti, sono si i migliori,ma quando finiscono sono come terremoti. Non ti salvi sotto le macerie del tuo cuore infranto.
Quindi sacrifichiamoci. E lasciamo che la vita  , con la sua noia e le convenzioni sociali, e la facciata da mantenere faccia il resto. Il resto,sai cosa è? Dolore. Qualche volta sopito dalla quotidianità,ma ci sarà sempre un momento in cui Laura penserà ad Alec, un secondo in cui lui sentirà il bisogno di mormorare un ti amo,ma alla donna sbagliata. Una moglie che non si ama, un marito che non si ama.
Io però non tollero il tradimento,mi urta e disgusta. Tu puoi raccontarmi  quello che vuoi  e si Mr Lean sei bravo a metter in pellicola una meravigliosa storia d'amore,ma io non cedo: non amo il tradimento. Lo disprezzo, mi disgusta.

Ma tu con le convinzioni granitiche, non ti sei forse commosso? Non hai voluto fino alla fine che loro si amassero profondamente una volta per tutte?
Si. Mi contraddico.




Ma no, non ti devi scusare. Come non lo devono fare nè Laura nè Alec
Si sono incontrati per caso, quindi non hanno colpa è stato il destino, si sono scoperti e amati. Poi la pressione della società bigotta,del cosa diranno,cosa penseranno,come se l'amore fosse un fatto democratico e aperto al dibattito e non una cosa che riguardasse due persone e il loro mondo,ma dicevo:alla fine non possono fare altro che lasciarsi. E con quella chiacchierona che rovina il loro addio
Il destino..Sai la vita non è come il cinema.Ti aspetti un finale trionfale,ti aspetti che duri per sempre e non è così
Oppure dici:ok,ci lasciamo,ma dirò qualcosa di bello,lei mi dirà qualcosa che mi farà ridere il sangue nelle vene , e non va così

Breve incontro è un film immenso,magnifico,commovente e straziante.Vero e reale fino alla fine.
Breve incontro è la felicità che l'altra persona potrà donarci,prima che l'inverno geli l'amore e noi chiusi nella nostra casa,nella roccaforte,nella fortezza,del dolore ci attaccheremo al non detto,al non fatto,per credere scioccamente di avere altre possibilità
Per questo,per non soffrire,come Laura,torniamo a casa,che la normale vita e il quotidiano oblio ci prenda e ci culli,come può e deve essere cullato un cuore che ha amato troppo,e ora cerca solo una piccola,lunga, noiosa pace.

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